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Autore: Sharymore_    25/08/2014    9 recensioni
Dopo l'uscita dell'ultimo film della saga di Hunger games, Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson si sono persi di vista. Sono andati avanti con le loro vite e soprattutto con le loro relazioni. Ma qualcosa sta per cambiare..
Dal testo: "Presa dalla fretta di tornare a casa per preparare il pranzo, Jennifer non fa caso ad un ragazzo che sta venendo verso la sua direzione, probabilmente anche lui distratto da qualcosa. I due si scontrano e Jennifer non fa neanche in tempo ad alzare lo sguardo che subito si rende conto di chi ha appena incontrato. "Josh?!" esclama con aria del tutto incredula. "Jennifer?! Oh mio dio che ci fai qui?"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Josh si diresse verso l'imbarco e dopo aver camminato per alcuni metri, finalmente raggiunse l'aereo che l'avrebbe portato lontano dalla sua casa, dai suoi amici e soprattutto da una parte del suo cuore. Un cuore rimasto lì, in quell'abitazione di Louisville, in dolce attesa. Si mise in fila e attese per circa dieci minuti, poi, dopo aver passato alcuni sedili, raggiunse il suo posto. Mise il bagaglio a mano nell'apposito scompartimento e poi si sedette. Prese le sue cuffie e se le poggiò delicatamente sulle orecchie. Sperava che la musica l'avrebbe aiutato a spegnere i suoi numerosi pensieri, o che almeno fosse stata abbastanza forte da sovrastarli. Non voleva pensare a quanto si sentisse triste. Non voleva pensare a Jennifer e non voleva sentirne già la mancanza. Si mise a guardare fuori dal finestrino mentre l'aereo stava decollando, e con la musica in sottofondo, alla fine si addormentò.
Più o meno per l'ora di cena, finalmente l'aereo atterrò all'aeroporto di Parigi. Aveva fatto tutta una tirata, ormai volare non lo metteva più in soggezione. Il suo lavoro lo aveva obbligato a sconfiggere la sua paura di prendere l'aereo e percorrere le lunghe distanze. Prese le sue due valigie, dopo aver atteso per un paio di minuti, e finalmente si recò in albergo. Avrebbe soggiornato lì per la prima notte per poi spostarsi nella residenza riservata alla produzione del film. Senza neanche disfare i bagagli, si precipitò subito in bagno per fare una doccia veloce.
Dopo essersi lavato, decise di chiamare il suo amico e collega Colin, per raggiungerlo e andarsi a fare una bevuta insieme. Non si sentiva affatto stanco e sicuramente il sonno quella notte avrebbe tardato ad arrivare dopo tutte quelle ore di riposo in aereo. Digitò il numero sul display e poi accostò il telefono vicino all'orecchio sinistro in attesa di risposta. “Eccolo, il mio grande regista, sei arrivato? Com'è andato il volo?” esclamò Colin dall'altra parte del telefono. “Tutto bene, si sono arrivato. Mi chiedevo se ti andasse di andarti a fare un giro, così magari ci prendiamo una birra.” domandò Josh mentre con la mano destra cercava di infilarsi i pantaloni. “Si, certo. Passo a prenderti in albergo tra una mezz'oretta, va bene?” rispose Colin. “Ok, a tra poco!” controbatté Josh. Mise giù il telefono e impiegò quella restante mezz'ora di tempo per finire di prepararsi.
Verso le 21,15 scese nella hall e non appena vide Colin subito si incamminò verso l'uscita. “Eccolo!” esclamò l'amico circondandolo con un abbraccio. Con il tempo, lui e Josh erano diventati davvero amici ed era un po' che non si vedevano, nonostante comunque fossero rimasti sempre in contatto. Josh sapeva di poter contare sempre sul suo amico e infatti aveva intenzione di chiedergli qualche consiglio a riguardo della sua vita sentimentale. Dopo un viaggio in macchina, durato circa 10 minuti in cui parlarono del loro progetto da mettere in atto nei mesi a seguire, finalmente Josh e Colin arrivarono in un locale nel centro di Parigi. A Josh era sempre piaciuta quella città e di notte sembrava ancora più magica. Si misero a sedere intorno ad un piccolo tavolo e poi ordinarono una birra media ciascuno. “Allora, come va con Claudia..avete finito di mettere su casa?” chiese Colin con tono amichevole. Josh si guardo intorno per un breve istante e poi, dopo aver tirato un sospiro profondo, si decise a parlare. “Ci siamo lasciati..” rispose Josh a testa bassa. “Cosa?! Ma veramente? Per quale motivo? Sembravate così felici!” esclamò Colin del tutto incredulo. “Beh, come ben sai sono andato a stare a Louisville per qualche tempo no? Ecco, lì le cose sono cambiate..” proseguì Josh per poi sorseggiare la birra appena arrivata. “Cambiate in che modo?” domandò Colin incuriosito, ma anche preoccupato. “Ti ricordi di Jennifer..?” domandò Josh all'amico. “Jennifer? Jennifer Lawrence? Dio, si che me la ricordo. La prima volta che ci siamo conosciuti eri a pezzi perchè vi eravate lasciati. Non dirmi che ci sei cascato un'altra volta..” rispose Colin, lanciando con lo sguardo una frecciatina a Josh. “Sono innamorato di lei, lo sono sempre stato. Ma tanto la nostra è una storia impossibile.” disse Josh abbassando la testa e guardando un punto vuoto sul tavolino. “Perchè impossibile? Non ti ricambia?” continuò Colin con le sue domande. Josh si sentiva da una parte contento, perchè finalmente si stava sfogando con qualcuno. Ma dall'altra parte sentire quelle parole lo faceva stare male. “No, o meglio non lo so, forse. Ma non è questo il problema.” rispose Josh sospirando. “E quale sarebbe questo problema?” domandò l'amico. “E' sposata e sta aspettando un bambino da suo marito.” disse Josh tutto d'un fiato. Il suono di quelle parole sembrò come un doccia d'acqua ghiacciata. Si sentiva paralizzato, incapace di muoversi. “Oh cazzo..” esclamò Colin per poi portarsi una mano dietro la testa. “Già..” concluse Josh a mezza voce. “Ma dai amico mio, il mondo è pieno di donne. Vedrai che in questi mesi ti troverò qualcuna! Fidati di me.” esclamò Colin cercando di sdrammatizzare la situazione. Solo all'idea Josh rabbrividì. Non voleva conoscere altre persone. Il mondo poteva essere anche pieno di donne, il problema è che lui ne voleva soltanto una.
Il resto della serata trascorse in tutta tranquillità e per le 2 del mattino circa, Josh rientrò in albergo. Prima di mettersi a letto, visto che non sentiva ancora abbastanza sonno, decise di mettersi al computer. Non appena accese il pc, subito comparve sul dekstop la notifica di un nuovo messaggio nella mail. Incuriosito Josh andò subito a controllare e non appena lesse il mittente di quella mail, si sentì le guance invase da un sorriso. Era Jennifer, che proprio pochi minuti fa', gli aveva mando un messaggio. Josh cliccò immediatamente sul suo nome e non appena si aprì una nuova casella, iniziò a leggere il contenuto della mail.

“Caro Josh,
ti scrivo per sapere se il viaggio è andato tutto bene e per avere tue notizie. Questa mattina, non appena sono tornata a casa, mia madre ha insistito per andare a cercare 'cose utili per il bambino' o almeno così le ha chiamate lei. Più mi aggiravo tra quegli scaffali pieni di creme, pannolini e culle e più non facevo che rendermi conto di non essere pronta per fare la mamma. Me la sono ripresa anche con la commessa che mi si è avvicinata per darmi dei consigli. Non ho bisogno di consigli, o almeno non di quelli di un'estranea. E' stata una brutta giornata e come se non bastasse sono tornata a casa e ho mangiato mezzo chilo di gelato al cioccolato. La prossima volta che ci vedremo, sono sicura che neanche riuscirai a riconoscermi per quanto sarà diventata grassa. Spero di sentirti presto e spero che la tua prima giornata di lavoro possa andare al meglio. Ti sembrerà assurdo, ma nonostante tu sia partito solo questa mattina, mi manchi già.
Tua Shrader”

Quando terminò di leggere quelle parole, Josh provò, inaspettatamente, una sensazione di sconforto. Non essere lì con Jennifer lo faceva stare male, ma la cosa che lo faceva sentire peggio era questa situazione che si era creata tra loro. Josh teneva a Jennifer immensamente, ma non poteva stare insieme a lei..allora cosa avrebbe dovuto fare? Continuare ad aspettarla sarebbe stato sicuramente inutile. Il ragazzo iniziava a rendersi conto che avrebbe passato il resto della sua vita aspettando una donna che non avrebbe mai potuto avere. Con queste domande che gli frullavano nella mente, Josh decise di spegnere il computer senza rispondere a Jennifer e poi si mise a letto.

Trascorse circa un mese dalla partenza di Josh e Jennifer non aveva ancora ricevuto nessuna risposta alla mail che gli aveva mandato. Sapeva che sarebbe stato impegnato tutto il giorno, per tutta la settimana. D'altronde chi meglio di lei era a conoscenza di quanto poco tempo di pausa ci fosse nel mondo dello spettacolo? Tuttavia, il fatto che Josh non avesse trovato 10 minuti di tempo per risponderle le metteva tristezza. Le aveva promesso che si sarebbe fatto sentire spesso, eppure non un messaggio, non una telefonata. In quelle quattro settimane trascorse, Jennifer non aveva fatto niente di che, se non mangiare, mangiare e mangiare. Essere in dolce attesa le metteva un appetito terribile e non riusciva proprio a darsi un freno. Le visite di mamma Karen erano aumentate più del solito, così come quelle di suo padre e dei suoi fratelli, che non vedeva da tempo. Anche Nicholas aveva cambiato molto il suo atteggiamento. Era dolce, premuroso e attento come non lo era mai stato. Jennifer si sentiva davvero coccolata e piena di attenzioni. Tuttavia, nonostante l'innegabile appoggio da parte della sua famiglia, la ragazza si sentiva ancora terrorizzata per il suo futuro da mamma. Era un pensiero che la tormentava e non la lasciava mai respirare.
Quella mattina, come tutte le altre, Jennifer dopo essersi alzata, si diresse in cucina per fare colazione. La pancia era di certo cresciuta, era ormai alla sesta settimana di gravidanza, ma non era ancora del tutto evidente. Emergeva appena dalla maglia del pigiama. Jennifer non fece in tempo a raggiungere la cucina, che sentì suonare alla porta di casa. “Buongiorno tesoro!” disse mamma Karen non appena Jennifer aprì la porta. “Buongiorno mamma!” rispose la ragazza sbadigliando e cercando di mettersi in ordine i capelli. “Ti sei svegliata solo ora?” commentò Karen guardando sua figlia con ancora addosso il pigiama. “Mamma, sono solo le 10 e poi, non è che io abbia molto da fare in questi ultimi tempi..” rispose Jennifer un po' scocciata. “Beh, da oggi lo avrai!” obiettò sua madre che intanto si era recata in cucina per preparare del caffè. “Ah si? E cosa dovrei fare?” chiese Jennifer curiosa. “Devi aiutarmi a preparare la festa per me e tuo padre. Abbiamo deciso di rinnovare le promesse e di fare una grande cerimonia, con tanti invitati, tanto cibo e tanta allegria.” esclamò Karen davvero entusiasta. Non faceva che sorridere e agitare le mani in tutte le direzioni. Jennifer non poté fare a meno che sorridere. Vedere sua madre così contenta, metteva di buon umore anche lei. “Va bene..” rispose Jennifer sorridendo. Sua madre sorrise a sua volta. “Ovviamente dobbiamo invitare anche Josh, quel ragazzo è come un figlio per me e tuo padre.” aggiunse poi. Jennifer rimase a guardarla per un breve istante e poi rivolse il suo sguardo alla tazza di caffè che Karen le aveva appena preparato. “Non credo verrà, ha molto da fare per via delle riprese.” disse sottovoce Jennifer. “Io penso che per noi possa prendersi qualche giorno di pausa! Tentar non nuoce! Comunque, gliel'ho già chiesto, ora non ci resta che aspettare una sua risposta!” concluse Karen spiazzando Jennifer. Aveva già fatto tutto da sola ed ora come se non bastasse, oltre all'aggiunta dell'attesa per una risposta alla mail che gli aveva già mandato, doveva aspettare anche un sua risposta per l'invito.
Quest'attesa infinita la faceva stare male. Josh le mancava davvero tanto e solo all'idea che lei non potesse mancarle si sentiva una fitta alla bocca dello stomaco. Per il resto della giornata Jennifer procedette con i primi preparativi della festa dei suoi genitori, che si sarebbe tenuta tra due mesi. Nonostante sembrasse molto, Jennifer era consapevole che il tempo necessario per organizzare questo tipo di cerimonie non era mai abbastanza. Voleva fare tutto alla perfezione e inoltre, aveva colto quest'occasione, come un'opportunità per passare il tempo e questo la faceva sentire sollevata.
Arrivata sera, e stanca morta, Jennifer si fece una doccia veloce dopo aver cenato insieme a Nicholas a casa dei suoi genitori, con l'intento poi di mettersi a letto e farsi una lunga dormita. Proprio nel momento in cui uscì dalla doccia, però, sentì il computer emettere un suono di avviso. Una nuova e-mail da Josh. Quasi non poteva crederci. Si asciugò il copro in tutta fretta e con i capelli ancora umidi e l'asciugamano ancor addosso, si mise davanti al computer per leggere la risposta di Josh.

“Cara Shrader,
che strano sentirti in questo modo. E' strano non sentire la tua voce. Mi dispiace averci messo tanto per rispondere alla tua e-mail, ma qui il lavoro è davvero tanto e non c'è mai un minuto libero. Nel caso in cui tu mi avessi dato per disperso in questo ultimo mese, e non avresti tutti i torti, ci terrei a farti sapere che sto bene, e che sono sano e salvo. Sai quanto adoro Parigi e stare qui mi rende felice. Ogni giorno abbiamo nuove scene da girare e ogni volta siamo in una location più bella di quella precedente. Mi dispiace aver letto, tra le tue parole, una grande tristezza . So che hai paura e che questa situazione non fa che terrorizzarti, ma voglio che tu sappia che io sono qui per te(purtroppo solo in senso metaforico). Non buttarti giù e affronta questa esperienza come una delle migliori della tua vita, perchè lo è. A quando la prima ecografia? Quanto vorrei esserci. Ho ricevuto l'invito di tua madre per la cerimonia. Sono quasi sicuro di poter venire, devo solo cercare di organizzare tutto il lavoro per tempo. Nella speranza di vederti il più presto possibile, ti abbraccio, sia te che la meravigliosa creatura che verrà al mondo. Mi manchi anche tu.
Josh”

Le mani quasi le tremavano e sentiva le guance rosse. All'improvviso sentì la porta aprirsi e comparve Nicholas pronto per andare a letto. “Che succede?” domandò Nicholas notando nel volto di sua moglie qualcosa di diverso dal solito. “Niente, perchè?” rispose Jennifer con indifferenza cercando di trattenere il suo imbarazzo. “Beh guarda che faccia contenta che hai..” rispose Nicholas sorridendo. La ragazza abbassò per un istante lo sguardo imbarazzata. “Ho ricevuto un'e-mail di Josh..” sussurrò. Il viso di Nicholas cambiò espressione. Un velo di gelosia ricoprì il suo volto. “Ah si? E cos'ha detto per metterti così di buon umore?” chiese Nicholas indispettito. “Niente di importante, solo che il suo lavoro sta andando bene e che forse riuscirà a venire per la cerimonia dei miei..” rispose Jennifer mentre metteva a posto il computer. “Fantastico..” rispose Nicholas in tono sarcastico. “Qual'è il problema?” chiese Jennifer arrabbiata non capendo la ragione di tanta irritazione da parte di Nicholas. Alla fine non stava facendo niente di male, o almeno non più. “Niente, dico solo che ora che lui è via potresti allentare un po' la presa, alla fine è solo un amico.” esclamò Nicholas mettendosi a letto vicino a Jennifer. La ragazza nel sentire quelle parole realizzò che Nicholas aveva ragione. Josh era solo un amico. Non si deve sentire così tanto la mancanza di un amico, non è normale. Un amico non dovrebbe mancare come a Jennifer mancava Josh. “Già, solo un amico..” sussurrò Jennifer, mentre sul suo volto si era appena spento un sorriso. Una volta entrato a letto, Nicholas si accoccolò sulla pancia di Jennifer e iniziò ad accarezzarla dolcemente. “Una famiglia tutta nostra amore, ma ci pensi?” chiese mentre continuava a far scorrere le dita sulla piccola pancia. Jennifer si sentiva ancora infastidita dalle parole di Nicholas e non riusciva a nascondere la sua irritazione. “Già..” rispose semplicemente con tono distaccato. “Ora avrei bisogno di dormire, domani devo svegliarmi presto per fare dei giri con mamma.” continuò lei girandosi dall'altro lato del letto. “Ok, buonanotte amore..” disse Nicholas dandole un bacio tra i capelli e inspirandone il profumo. “Buonanotte.” rispose Jennifer con un filo di voce.
Fece finta di essersi addormentata ma in realtà, proprio non riusciva a prendere sonno. Continuava a pensare a quello che aveva detto Nicholas e a come si era sentita nel momento esatto in cui era venuta a contatto con la realtà. Pensava a Josh e questo non andava bene, non era giusto. La sua famiglia aveva bisogno di lei, che ci fosse pienamente. Non avevano di certo bisogno di una persona che si trovava con il corpo in Kentucky ma con la mente e il cuore a Parigi eppure era proprio così che Jennifer si sentiva: da un'altra parte. Alla fine si addormentò. Prese sonno nella speranza che la giornata seguente fosse arrivata il prima possibile, perchè arrivare a domani, significava poter rispondere a Josh.

Dopo poco più di un mese estenuante, senza fermarsi mai, Josh aveva decisamente bisogno di rilassarsi. Era stata dura, ogni giorno di più, ma amava fare il suo lavoro e quest'ultimo in particolare, lo rendeva davvero fiero di sé stesso. Inoltre, tenersi occupato tutto il giorno, era anche un buon modo per non pensare continuamente a Jennifer. C'aveva messo più di un mese per rispondere alla sua e-mail, senza sapere perchè. Moriva dalla voglia di consolarla e di chiederle se andasse tutto bene eppure per giorni, settimane, aveva evitato di mettersi al computer. Quasi come se, evitando di scriverle, le sarebbe mancata meno o non c'avrebbe pensato. Un piano fallito miseramente. Probabilmente, si sarebbero incontrati tra poco più di un mese, per la cerimonia dei suoi genitori, e Dio solo sa quanta voglia avesse Josh di rivederla. Ogni tentativo di stare lontano da lei sembrava inutile, per due come loro.
Quella di oggi era l'ultima giornata sul set della settimana, poi avrebbe avuto qualche giorno di pausa e il ragazzo si sentiva davvero sollevato. Aveva conosciuto parecchie persone in quest'ultimo periodo ed era questa una cosa che a Josh era sempre piaciuta. Come ogni giorno, le riprese erano iniziate presto, e Josh era già seduto sulla sua sedia da regista per dirigere una nuova scena. Sul set c'erano i due protagonisti, due giovani amanti, che stavano girando una scena molto sentimentale. Mentre sentiva pronunciare quelle parole cosi dolci e piene d'amore, Josh non poteva fare altro che pensare a Jennifer. “Stop!” urlò da un momento all'altro ai due attori. “Vuoi che la rifacciamo?” chiese Colin che era seduto al suo fianco. “No, non credo ce ne sia bisogno.” rispose Josh con fare soddisfatto. “Com'è andata?” chiese Allison, la ragazza che interpretava l'amata del protagonista. “Direi bene!” rispose Josh sorridendo. La ragazza sorrise a sua volta e cercò di avvicinarsi di qualche centimento a Josh, che sedeva ancora nella sua postazione. “Beh, ma quando a dirigere un film si ha un ottimo regista..” continuò Allison ammiccando con lo sguardo. Josh fece una risatina imbarazzata. “Voi due dovreste uscire insieme!” disse Colin improvvisamente avvicinando i due ragazzi l'uno all'altra. “Sarebbe bello!” rispose subito Allison per poi rivolgere il suo sguardo a Josh, che era chiaramente in imbarazzo. “Dai Josh, divertiti un po'!” continuò ad incitarlo Colin. Subito il pensiero di Josh si rivolse a Jennifer e, come la sera di quella volta che aveva ricevuto una sua e-mail, capì che il loro era un amore impossibile e che di certo aspettarla sarebbe stato inutile. Sarebbe andato avanti, o almeno c'avrebbe provato. “Ok, si può fare!” rispose. 

 

Salve a tutti voi :) Come al solito non ho aggiornato in tempo di una settimana .-. Ogni volta me lo impongo, ma poi, vuoi per un motivo o per un altro finisco sempre col tardare! In ogni caso, spero che l'attesa ne valga sempre la pena. In effetti, non so come definirlo questo capitolo. Non è un capitolo di passaggio vero e proprio, più che altro direi che è un capitolo che mi è servito per far passare un po' di tempo prima di passare allo svolgimento dei fatti vero e proprio. Voi ben capite che non posso mettermi a raccontare di ogni giorno per 9 mesi ahahah! In questo capitolo, un po' strano abbiamo due nuovi personaggi : uno è Colin, l'amico di Josh e suo collega. L'ho chiamato Colin per rendere omaggio sia a Colin O'donoghue di OUAT (il mio Killian Jones *-*) e sia in onore del mio amatissimo, bellissimo e affascinantissimo Colin Firth che io amo alla follia! L'altro personaggio è invece Allison, che vedremo che ruolo assumerà nel corso della storia :) Il pancione di Jennifer cresce, così come la mia emozione di farla partorire ahahah (non vedo l'oraaaaaa!!). Detto ciò, spero che questo strano capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo aggiornamento :) Baci, Sara! 

 

  
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