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Autore: Believed    25/08/2014    1 recensioni
Solita vita noiosa, ogni giorno solita routine. Questa è la storia di Stefany, una ragazza di 15 anni, capelli lunghi castani; non è mai stata una ragazza invadente, troppo solare. E' una ragazza abbastanza timida, chiusa, che si è dovuta trasferire da Melbourne, in Australia, a Sidney. Stefany ha sempre sognato di trasferirsi in una delle metropoli più belle dell'Australia, e nel momento meno opportuno, il suo 'sogno' si avverò. Stefany, dovette così lasciare il suo college, il suo fidanzato Jake, la sua solita vita, ricominciando tutto da capo.
Ma un giorno, non appena si svegliò nella sua nuova casa...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CALUM'S POV.
Dopo che Jonathan mi disse che non ci potevamo vedere oggi, chiamai Luke. Luke era forse l'unico che mi capiva davvero. 'Hei Cal, tutto ok?' mi domandò, non appena rispose alla mia chiamata. 'No, non c'è nulla che sia ok. Possiamo vederci?' gli domandai velocemente, come se dovessi nascondermi da qualcuno. 'Sisi, ok stò arrivando' mi disse prima di chiudere la telefonata. Forse oggi dovevo starmene da solo a rimpiangere le mie azioni e a imprecarmi contro, ma vedere Luke mi aiuterà di sicuro, mi deve aiutare.

STEFANY'S POV.
Non sò sinceramente per quanto tempo ho dormito. Sembrano passati giorni, ma in realtà saranno passate come minimo 2 ore.
Non mi è ancora arrivato un suo messaggio. Infondo dovevo aspettarmi questo suo comportamento, sopratutto dopo ciò che abbiamo passato durante la mattinata. Devo riprendermi! Non posso stare tutto il giorno coricata nel letto a piangere. Così, mi alzai dal letto, e decisi di darmi una bella rinfrescata. Finita la doccia, decisi di uscire di casa. Indossai una canotta attillata nera con del pizzo nel perimetro del tessuto, leggins bianchi e converse nere, le solite. Mi truccai leggermente, con un po' di matita negli occhi e il mascara; presi la borsa e aprì la porta di casa, chiudendola poco dopo alle mie spalle.
Mi incamminai per il parco vicino a casa mia, quando decisi di prendere il telefono.
Notai la scritta 'un messaggio ancora da leggere' quando per sbaglio scontrai contro un ragazzo abbastanza alto, capelli castani e occhi verdi. "Oddio scusa, non stavo guardando dove camminavo." cercai di scusarmi con voce delicata. "Tranquilla! Nemmeno io stavo guardando la strada ahah. Comunque piacere, io sono Jonathan." mi rispose sorridendo leggermente.
"Piacere, io sono Stefany." affermai sorridendo. "Sisi sò chi sei, qua in giro ho già sentito parlare di te." mi disse. Chi aveva parlato di me? "Stavi andando da qualche parte, o ti piacerebbe andare a prendere un caffè?" mi domandò. "Un caffè credo vada bene. Sinceramente, speravo di incontrare qualche mia amica, però mi accontento di te!" dissi ridendo. Incominciammo a incamminarci verso il bar vicino al parco. Jonathan sembrava un ragazzo così carino, il perfetto opposto di Cal..Calum.

CALUM'S POV.
Suonò il campanello, così decisi di andare ad aprire. "Amico? Che succede?" mi domandò con voce preoccupata Luke.
"Succede che sono un perfetto idiota." rispondo. "Questo si sapeva ahah." mi disse ridendo. "No okay scusa, non volevo. Dimmi." continuò lui. "Dico che ho ferito Stefany. Ieri sera l'ho portata fuori a cena, poi l'ho ri-trovata in un vicolo con un tizio che la stava quasi per violentare. La portai a casa e la feci riposare in camera mia. Stamattina era tutto perfetto, abbiamo giocato e ci siamo baciati ripetutamente. Ma quando la frase di Jon 'ricordati che è tutto un gioco' mi entrò nella testa, la scacciai di casa e lei uscì piangendo. Adesso non sò dov'è, con chi è, ma sopratutto come sta." aggiunsi.
"Beh, chiamala!" mi incoraggiò Luke. Decisi di prendere il telefono. Non appena mi fece segreteria, buttai giù. Perchè non mi rispondeva? "Non risponde." continuai io. "Lasciale il suo spazio amico, sappiamo come sono fatte le ragazze no?" mi disse, cercando di sollevare la situazione.
"Si hai ragione Luke, tanto è una come tante." continuai io ridendo. "Bene, sono felice che sei tornato il Calum di ieri, mi stavo preoccupando ahaha. Stasera c'è una festa alla confratermita, ci andiamo? Dicono che è una bomba." mi propose. "Perchè no?" aggiunsi. Forse la festa mi avrebbe tolto finalmente Stefany dalla testa.

STEFANY'S POV.
"Sei una bellissima ragazza." continuò Jonathan. Era un ragazzo meraviglioso.
Se Cal..Calum avesse il suo carattere, starei una meraviglia. "Grazie infinite." risposi dolcemente. Mi abbracciò. Il suo calore mi fece stare troppo bene. "Piccola, stasera c'è una festa, ti va se ci andiamo insieme?" mi propose sorridendo. "Si." risposi senza neanche rifletterci su. Una festa non potrebbe farmi che meglio, basta che non ci sia Calum. Non feci nemmeno in tempo per aggiungere altro, che le sue labbra calde sfiorarono le mie, prima di toccarle in un lungo bacio. Il mio stomaco era peggio di una foresta, solo che quando mi baciò Jonathan, pensavo che quell'azione fosse di Calum. Che casino. ANGOLO DELLA POSTA:
Preavviso molto importante. Questo è il mio penultimo capitolo. Mi dispiace che la FF sia così corta, ma ho finito le idee e non sò come procedere. Poi, incomincierò una nuova storia, dopo l'inizio della scuola, e la pubblicherò su WattPad. Scusatemi dolcezze. Pubblicherò il finale solo quando questo capitolo raggiungera 2 recensioni! Buonaserata people,xx.
  
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