Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Shiori Desu    26/08/2014    13 recensioni
Dal primo capitolo:
Lucy diede un pugno sul bancone, nascondendo poi una smorfia di dolore. “E va bene. Volevi fare una scommessa? Scommettiamo.” Proferì decisa la maga rivolgendosi al Dragon Slayer.
Lui si limitò a fissarla interrogativo.
“Scegli un mago di questa gilda, e scommetto che riuscirò a sedurlo nel giro di una settimana al massimo.”

Nalu con qualche accenno di Gale e Gruvia.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
GIORNO 1 - La seduzione è un'arte

LA SEDUZIONE E’ UN’ARTE


GIORNO 1

 

Un raggio di sole filtrava prepotente attraverso le tende per posarsi sugli occhi ancora chiusi di Lucy. Era sveglia, ma l’idea di iniziare una nuova giornata stranamente non la allettava affatto. 

Lei e i suoi compagni di squadra avevano deciso di prendersi un periodo di pausa prima di scegliere un nuovo incarico, quindi avrebbe avuto un discreto lasso di tempo per dedicarsi alle cose che amava fare. Avrebbe potuto leggere, scrivere, andare alle terme, stare con gli amici. 

Eppure il suo inconscio le suggeriva di non muoversi da quel letto per almeno una settimana.

Amici…

Con una mano strinse forte il lenzuolo.

Amici…perché il mio cuore ha accelerato i battiti?

Era certa di aver dimenticato qualcosa, qualcosa accaduto la sera prima.

Amici…Erza…Gray…Natsu…

Natsu…

Spalancò gli occhi e si sedette di colpo sul letto.

“Natsu?!”

Improvvisamente ricordò tutto. Non poteva credere di aver davvero fatto una scommessa del genere con Natsu.

Si coricò di nuovo coprendosi il volto con il lenzuolo, tentando quasi di nascondere l’imbarazzo da sé stessa.

Sarebbe stato cento volte più facile tentare di sedurre un estraneo. Dopotutto Natsu l’aveva già vista in abiti succinti e atteggiamenti provocanti, non si sarebbe certo lasciato impressionare da un costume e una posa da pin-up.

Scosse violentemente il capo per allontanare quei pensieri. In fin dei conti c’erano tanti altri modi per sedurre un uomo.

Si, ma quali?

Si voltò verso la finestra, lasciando che il sole le colpisse di nuovo il viso.

Sedurre…sedurre è una parola troppo grossa. Tutto sommato devo solo fare in modo che mi baci, no? E se mi organizzo per bene, potrò fare in modo che accada “per caso”.

Incoraggiata da quell’idea, balzò giù dal letto e si stiracchiò sorridendo.

Non conosceva il motivo per cui stava prendendo così seriamente quella sfida, considerati i termini che aveva letteralmente imposto Natsu, lei non aveva proprio nulla da vincere; eppure, nonostante nemmeno lei stessa volesse ammetterlo, il suo cuore quel bacio lo voleva.

 

*

 

“Stai attenta Lucy-chan!”

“Si, si!” rispose Lucy ai due barcaioli mentre camminava in equilibrio sul cordolo della strada, il fiume da un parte e il cemento dall’altra.

Ormai era pomeriggio inoltrato, e il sole aveva già cominciato la sua discesa verso l’orizzonte.

Dopo aver dedicato un paio d’ore al suo romanzo, pranzato, e fatto un lungo bagno rilassante, Lucy si era convinta che il tempo di agire fosse giunto.

In un modo o nell’altro sarebbe riuscita a strappare un bacio al Dragon Slayer del fuoco, il problema che ora si poneva era come.

Aveva escogitato diversi piani, uno più surreale dell’altro, e alla fine aveva optato per quello più banale e di facile messa in atto.

Devo solo riuscire a cadere, e con me, far cadere anche lui. E durante la caduta le nostre labbra si toccheranno e BAM! il gioco è fatto. Di certo non è il modo più elegante e romantico per farsi baciare…ooh ma a chi importa il romanticismo in questa storia? Devo solo trovare un modo per farlo cadere insieme a me…non sarà troppo difficile, no? 

Sovrappensiero e guidata dalla forza dell’abitudine, in pochi minuti si trovò alla gilda.

Si guardò intorno sperando di scorgere, in mezzo a tutte le altre, la figura di Natsu.

“Stai cercando qualcuno Lu-chan?” le chiese dolcemente Levy andandole incontro.

“Ehm si, hai visto Natsu per caso?”

Levy rifletté un momento. “E’ stato qua solo questa mattina, e dopo pranzo se n’è andato con Happy.”

“Adesso dove diavolo si sarà cacciato…” commentò Lucy a voce alta facendo affiorare sul volto dell’amica un delicato sorriso.

“Perché non provi a casa sua? E se non è là…non saprei come altro aiutarti.” propose Levy quasi scusandosi.

“Si hai ragione, proverò a casa.” Dopotutto non aveva nulla di meglio da fare.

“Vuoi che ti accompagni?” la fermò la scripter prima che Lucy potesse uscire.

“Oh…ahn…no bè, immagino avrai altre cose da fare, ma uhm grazie comunque!” E uscì prima che l’amica potesse aggiungere altro.

Meno pubblico c’era e meglio sarebbe stato. Effettivamente se avesse trovato Natsu alla gilda non aveva idea di come si sarebbero svolti gli eventi. Essere baciata davanti a quella folla di matti era fuori questione, sarebbe stato imbarazzante a dir poco. Forse era stato un bene non averlo trovato.

Però è strano, di solito passa tutta la giornata alla gilda…che voglia evitarmi per paura di perdere?

Lucy si diresse a passo non troppo rapido verso la dimora del Dragon Slayer e dell’Exceed.

Una volta lasciato il centro abitato di Magnolia, la maga degli spiriti stellari si ritrovò a camminare su una strada che ormai assomigliava molto di più ad un sentiero di montagna, costeggiata solamente da cespugli, erbacce e alberi da frutto dalla dubbia commestibilità.

Infine giunse, con non poca fatica, alla colorata abitazione dei suoi due amici.

Il giardino era un intricato disordine di piante e oggetti dalla controversa utilità, e solo con qualche piccolo balzo e uno discreto senso dell’equilibrio, Lucy riuscì a raggiungere l’uscio della casa.

Bussò un paio di volte senza ottenere alcuna risposta.

“Natsu? Happy?”

Spinse leggermente la porta che, sotto il suo tocco lieve, si aprì di poco verso l’interno.

In un primo momento la ragazza sbirciò dentro con cautela poi, insospettita da quell’innaturale silenzio, entrò.

Esattamente come si era aspettata, dentro quella piccola e buia abitazione il caos regnava sovrano. Piatti sporchi sul tavolo, biancheria sparsa sul pavimento, diversi oggetti bruciacchiati e qualche lisca di pesce buttata qua e là.

Lucy ignorò volutamente il disordine e la sporcizia che infestavano quella casa e, trattenendo il respiro per non inalare il fetore che stagnava nell’aria, si diresse alla bacheca in cui Natsu raccoglieva tutti i manifesti dei vecchi incarichi portati a termine.

Li scorse rapidamente uno ad uno, ed una marea di ricordi inondarono la sua mente. Lasciò che il passato e le sensazioni che esso portava le fluissero in tutto il corpo, senza opporre alcuna resistenza al potere della memoria.

Il suo sguardo si fermò infine su un manifesto in particolare e sul post-it azzurro che vi era affisso sopra: L’incarico che ho eseguito con Lucy per la prima volta!!

Era già stata altre volte a casa dell’amico e aveva già visto altre volte quel foglietto, eppure quando leggeva quelle parole, il suo cuore perdeva sempre un battito, la sua bocca non poteva fare a meno di aprirsi in un sorriso, così come i suoi occhi diventavano inevitabilmente lucidi.

Caldo.

Improvvisamente tanto caldo.

“Chi diavolo sei, esci subito da casa mia!”

Lucy si voltò appena in tempo per vedere un pugno di Natsu che mirava alla sua faccia e, per schivarlo, indietreggiò istintivamente, per poi inciampare in una coperta abbandonata sul pavimento che la fece cadere.

Il Dragon Slayer, non incontrando alcuna resistenza che fermasse il suo pugno, perse l’equilibrio e cadde addosso a Lucy.

I loro nasi ora si sfioravano pericolosamente.

Lucy non poté fare a meno di notare come il corpo di Natsu fosse terribilmente caldo, probabilmente a causa del fuoco che aveva sputato appena si era accorto della presenza di un estraneo in casa sua.

“Lu- Lucy?” constatò sorpreso il ragazzo arretrando leggermente il capo.

Non posso lasciarmi scappare quest’occasione!

Per quanto inaspettato e traumatico fosse stato quell’improvviso arrivo di Natsu, la maga si rese immediatamente conto che il risultato finale era esattamente come quello che essa stessa aveva pianificato.

Ora devo solo fare in modo che mi baci.

Il Dragon Slayer fece per rialzarsi.

“Natsu aspetta…” lo bloccò Lucy tirandolo per la sciarpa.

“Eh?”

I loro visi era tornati a sfiorarsi.

“E’ che…ehm…ho freddo, e il tuo corpo è così caldo…potresti restare…” si schiarì la voce imbarazzata. “Potresti restare ancora su di me?”

Natsu la guardò interrogativo con la fronte corrucciata.

Per tutti gli spiriti, è la scusa più idiota che potessi trovare, non se la berrà mai!

“Ok, anche se non sei molto comoda, Lucy.”

Cosa?! Non sapeva se essere più sconvolta per il consenso di Natsu o perché il suo corpo fosse ritenuto scomodo.

Che importa, un’opportunità come questa non capiterà più! Avanti, adesso avvicinati…

Grazie ad un’estremità della sciarpa che teneva ancora in mano, Lucy avvicinò ulteriormente il viso del ragazzo al suo.

Il cuore della maga iniziò inevitabilmente a galoppare nel suo petto come un cavallo in corsa, e le sue guance, esattamente come quelle di Natsu, si tinsero di un rosso acceso.

I loro respiri ormai si mescolavano in un turbinio di sapori, e le loro labbra potevano percepire la reciproca vicinanza.

Ormai è fatta! Finalmente avrebbe saputo che gusto aveva la bocca di un Dragon Slayer.

“Cosa state facendo?”

Natsu alzò il capo.

“Oh Happy! Lucy aveva freddo e mi ha chiesto di scaldarla un po’.” rispose lui in tutta naturalezza. Si voltò di nuovo verso di lei. “Hai ancora freddo?”      

“N- No, grazie.” riuscì solamente a dire la maga delusa quanto sconcertata.

Non…non può aver davvero creduto a quella scusa…è ovvio che mi stesse per baciare. Eppure…come fa a comportarsi con tanta disinvoltura? E’ come se non fosse successo nulla. Forse riesce a mentire egregiamente.

Ma accantonò quell’ipotesi dopo appena qualche istante.

Per mentire egregiamente, bisogna avere un’ottima intelligenza.

E l’intelligenza non era certo la miglior dote di quel Dragon Slayer.

Ieri sera però ha dato sfoggio di tutta la sua furbizia…e adesso…

La ragazza non sapeva più cosa pensare.

I due si alzarono dal pavimento, e Lucy fu ben attenta a togliersi una viscida lisca di pesce incastratasi tra i capelli e un paio di boxer finito chissà come attorno alla sua caviglia destra.

“Cosa ci fai qua Lucy?” domandò Happy a mezz’aria.

Natsu si voltò incuriosito verso l’amica. “Si giusto, cosa ci fai qua?” ripeté.

Ma prima che potesse rispondere, il ragazzo aggiunse: “Oh e scusa se ho provato ad incenerirti e tirarti un pugno in faccia! Pensavo fossi un ladro. Ci sono tanti odori in questa casa che non sono nemmeno riuscito ad identificare il tuo.” Sorridendo si portò una mano alla nuca, visibilmente imbarazzato.

“Oh di niente, figurati…” E quando si rese conto di quanto la sua vita fosse stata realmente in pericolo solo pochi istanti prima, Lucy aggiunse alla frase un sorriso tirato quanto spaventato. “E bè, io sono qua…”

Perché mi devi baciare.

“Io ecco…sono venuta da voi perché…” Fece vagare lo sguardo per la stanza. “…perché avevo bisogno di pesce!” concluse scuotendo leggermente il capo per aver proferito l’ennesima improbabile scusa.

Happy si avvicinò all’amico. “Da quando in qua a Lucy piace il pesce?” gli sussurrò.

“Non ne ho idea, ma potrebbe sempre darci una mano a pescare.” mormorò Natsu in risposta all’Exceed.

“Guardate che vi sento!” fece notare la maga, irritata.

A quell’affermazione i due si irrigidirono.

Perché il mio udito è così sottovalutato?  

Infine Natsu si sciolse in un sorriso. “Noi stavamo giusto pescando. Ero tornato a casa per prendere altre esche…” E si mise a frugare per tutta la stanza in cerca del fantomatico cibo per attirare i pesci. “…e se ti va puoi unirti a noi!”

Il pesce non era mai piaciuto a Lucy. Inoltre, vedendo quelle lische sparse per tutta la casa, l’idea di cenare con della fauna ittica le dava il voltastomaco.

“Eccolo!” Natsu alzò vittorioso un barattolo contenente vermi morti.

La ragazza trattenne a stento un conato di vomito. “Sei...sei sicuro che funzioneranno?” domandò sempre più bisognosa di aria fresca.

“In realtà non lo so, fino ad ora i vermi li abbiamo sempre usati vivi.”

“Non resta che provare!” lo incitò Happy.

Natsu gli regalò un sorriso. “Esatto, forza andiamo!”

“Aye, Sir!” E l’Exceed uscì rapido volteggiando nell’aria.

“Ecco una canna da pesca per te, Lucy.” disse porgendo alla maga un ramo secco con un filo e un amo legati ad una delle due estremità.

“Ma veramente...”

“Su avanti, o tutti i pesci migliori se ne andranno a dormire!” affermò il Dragon Slayer correndo fuori con il barattolo delle esche tra le mani.

Lucy rimase qualche istante a fissare la sua canna da pesca; era a dir poco confusa.

Come sono finita in questa situazione?

Alzò le spalle scacciando dalla mente ogni domanda e perplessità.

Raggiunse i suoi due amici, dimenticandosi per quella sera che aveva una scommessa da vincere ma, soprattutto, che odiava il pesce.

 

 

  

Angolo Autrice:

Prima ancora dei saluti devo un GRAZIE di proporzioni elefantiache a chi ha speso un po’ del suo tempo per recensire il capitolo precedente e a chi ha messo questa storia tra le preferite / seguite / da ricordare. Sinceramente pensavo che questa fic non se la filasse nessuno, invece sono rimasta davvero stupita da…uhm tutto ecco xD Quindi grazie <3
Detto questo, salve ed ecco a voi il secondo capitolo, che spero vi sia piaciuto almeno quanto il primo. Sarò ben felice di leggere altre recensioni con consigli e critiche, quindi se avete tempo e voglia sbizzarritevi pure!
Il prossimo aggiornamento temo avverrà a metà della prossima settimana, quindi tra mercoledì e giovedì prossimo :3
Ancora mille grazie a tutti voi, un abbraccio e a presto!

Shi

  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Shiori Desu