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Autore: inhoransarms_    26/08/2014    3 recensioni
'Ti avevo chiesto di non stare attaccata a Calum'
'ti ho già detto di non intrometterti tra me e Calum'
_______
'ti ho ritrovata finalmente' mi disse Jace piangendo tra le mie braccia.
STORIA SOSPESA.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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‘Allora tu devi essere il ragazzo di Diana, giusto?’ chiese zio James a Calum, mi strozzai con gli spaghetti che stavo mangiando e sentì anche qualcun altro farlo, vidi Calum diventare leggermente rosso e sentì la risata di Luke di sottofondo.

‘Oh no ecco..’ iniziò a dire Calum, ma mia zia Cheryl lo interruppe.

‘Oh siete proprio carini insieme, lo sapete?’ se prima mi stavo strozzando ora stavo direttamente soffocando e la risata di entrambi i Luke riecheggiò nella stanza.

‘Oh dai piccioncini, datevelo un bacetto no?’ chiese Lucas con una voce irritante e facendo il verso del bacio, gli tirai un calcio da sotto il tavolo che lo portò a mugugnare qualcosa a me non noto.

‘Oh si cari, di noi non dovete vergognarvi! Sapete quanti baci che ho visto io!’ esclamò mia nonna facendo ridere le mie amiche, lo facevano apposta tutti.

‘Guardate che..’ ancora una volta fui interrotta.

‘A quando il matrimonio?’ chiese di nuovo Lucas, evidentemente il calcio non gli era bastato. Provai di nuovo, ma beccai Luke che mi uccise con lo sguardo.

‘Matrimonio? Oddio Diana, non sei un po’ troppo giovane?’ chiese zia Julienne mettendosi una mano sul cuore seriamente preoccupata, la guardai come per chiederle ‘ma fai sul serio?’.

‘No vi state sbagliando, noi..’ provò Calum, ma fu interrotto anche lui. Andai in cerca dell’aiuto dei miei amici, ma stavano ridendo tutti cercando di non farsi vedere.

‘Ma non abbiamo nemmeno conosciuto i tuoi genitori caro..’ esclamò mia nonna tirando fuori un vecchio nokia, pronta per far sapere a tutti la notizia. L’unica cosa che feci fu di prendermi la testa tra le mani sconsolata.

‘E neanche i tuoi genitori addottivi Diana’ aggiunse zio John, vidi zia Mary e zia Mark guardare la scena divertiti dato che loro sapevano la verità.

‘Ve lo date un bacetto?’ chiese di nuovo Lucas, stavo per tirargli un altro calcio quando Luke mi fermò con un gesto della mano.

‘Ferma, faccio io’ disse per poi tirare un pugno, fin troppo piano per i miei gusti, a mio cugino.

‘Ma voi asiatici che tipo di cerimonie fate? Andate in chiesa?’ chiese mia nonna a Calum, i miei amici scoppiarono a ridere senza più trattenersi e tutti i miei zii li guardarono interrogativi.

‘Noi due non stiamo insieme, non ci sposiamo e no caro Lucas, non ce lo diamo il bacetto. Lui è Calum, il mio migliore amico non Ashton’ esclamai un po’ stanca di quella situazione, ad un tratto nessuno parlò più e vidi le bocche leggermente aperte dei miei parenti.

‘Che figura di merda’ sbottò all’improvviso zio John facendo ridere tutti.

Amavo quella famiglia.

 

‘Perchè Ashton non mi risponde al telefono?!’ chiesi esasperata alle ragazze lanciando il telefono sul letto, loro si scambiarono un veloce sguardo d’intesa e Jennifer mi venne vicina accarezzandomi la schiena.

‘Magari non lo sente..’ provò a dire, ma la fermai in partenza.

‘Come fa a non sentirlo dopo le trenta chiamate che gli ho fatto?! Qui c’è sotto qualcosa e ora dovete dirmelo’ esclamai guardandole seria, loro sussultarono mostrandomi che avevo ragione; mi nascondevano qualcosa. Come poteva Ashton non presentarsi qui senza nemmeno avvisarmi e per dipiù senza rispondere a nemmeno una di tutte le chiamate che gli ho fatto?

Ora che avevo bisogno di lui, lui non c’era.

‘Di scusaci, ma non possiamo dirti niente..’ iniziò Amelie.

‘AMELIE!’ urlò Jennifer e la mia amica si tappò subito la bocca come se si fosse resa solo conto all’ora che non doveva dire nulla. Rivolsi loro uno sguardo truce, ma sapevo che non mi avrebbero detto nulla perciò decisi di andare dall’unica persona che sapevo mi avrebbe detto tutto.

‘Dove vai ora?’ mi chiese Jennifer vedendo che recuperavo il mio telefono dal letto e uscivo dalla camera, le rivolsi uno sguardo impassibile.

‘Da Luke’ e così uscì andando in cerca del biondo.

 

‘Luke dammi il tuo telefono per favore’ esclamai entrando in salotto dove tutti erano riuniti a vedere una partita di football, i miei zii erano usciti e ci avevano lasciato casa libera per tutta la serata.

‘A cosa ti serve?’ mi chiese Lucas porgendomi il suo iphone, lo guardai sorridendo appena e ridandoglielo.

‘Non tu Luke, Hemmings sto parlando con te’ esclamai guardandolo, mi dava le spalle e stava bevendo della birra ed era un po’ brillo, forse era per quello che me lo diede senza chiedere spiegazioni.

‘Dove vai Diana?’ mi chiese Calum, lo guardai e capì tutto, abbassò lo sguardo e uscì di casa andandomi a sedere sugli scalini all’ingresso.

Sbloccai molto velocemente il telefono e cercai il numero di Ashton; uno, due, tre squilli..

‘Pronto?’ la sua voce era così tranquilla e per fortuna che non lo sentiva.

‘Ciao Ashton’ dissi con tono fermo.

‘Di-Diana? Che ci fai con il telefono di Luke? E lui dov’è ora?’

‘Ti conviene avere una buona spiegazione al perchè tu non mi risponda al cellullare, ma soprattutto al perchè tu non sia qui come tutti gli altri.’ dissi dura, passarono secondi che mi parvero infiniti prima che rispondesse.

‘Cos’è non ti diverti abbastanza con il rosso con cui hai passato tutta la giornata?’ mi chiese aspro e tagliente. Spalancai gli occhi e sentì il nervoso salirmi alle stelle, era troppo stupido quel ragazzo.

‘Tu mi stai facendo capire che tu non sei venuto qui a conoscere la mia famiglia, sapendo quanto ci tenessi, solo per un tuo stupido capriccio?’ quasi urlai alzandomi di fretta in piedi.

‘Un mio stupido capriccio? Tu te la spassi tutto il pomeriggio con un ragazzo che conoscerai da si o no qualche ora, che sicuramente penserà solamente a portarti a letto e io dovrei pure starmene zitto?’ urlò.

‘Sei uno stupido Ashton Irwin, un dannato stupido!’ urlai calciando un sasso che avevo davanti, sentì dei movimenti dietro di me e vidi Calum alla porta che mi guardava preoccupato, d’altronde come biasimarlo avevo sicuramente svegliato tutto il vicinato con le mie urla.

‘Ma giusto, torna da quello! Fattela con quella e lasciami in pace!’ urlò e sentì qualcosa sbattere, sussultai e sentì una mano accarezzarmi dolcemente un braccio. Sorrisi al mio migliore amico, ma rimasi concentrata su Ashton.

‘Va bene, torno da mio cugino. Ciao Ashton’ esclamai attaccando e dando il cellulare in mano a Calum per poi correre in casa. Mi scontrai con Jace che sembrava infuriato e Lucas che mi guardava dolcemente.

‘Che è successo?’ mi chiese appena, ma sentì delle urla da fuori così con Lucas e Michael che mi si era avvicinato andammo a vedere per poi trovare Calum che parlava al telefono.

‘Ashton sei un coglione! Noi te l’avevamo detto che era una cosa esagerata!’ esclamò alzando la voce di poco tirandosi i capelli leggermente, feci segno a Michael e Lucas di rientrare. Me la sarei sbrigata  da sola questa cosa.

‘Cal, lascia perdere..’ sussurrai avvicinandomi a lui, lui mi guardò scuotendo la testa ma gli presi il cellulare di mano portandomelo all’orecchio.

‘Senti lasciami in pace, hai esagerato. Di bambini attorno ne ho abbastanza e non voglio rovinarmi questi ultimi giorni qui a Melbourne. Ci risentiamo quando torno, ciao.’ dissi e attaccai nuovamente senza dargli il tempo di rispondere. Il cellulare prese a vibrare nuovamente, ma lo ignorai mettendomelo in tasca e andando a sedermi sugli scalini con Calum al seguito.

‘Di mi dispiace..’

‘Calum non puo’ fare così, è stata una cosa stupida e da bambini. Era uno scherzo, bastava che mi chiamava e chiedeva invece ha rinunciato a venire qui e conoscere i miei zii. Avevo bisogno di lui, come di tutti voi eppure lui non è qui..’ esclamai tirandomi leggermente le punte dei capelli, Calum mi prese le mani tra le sue stringendole dolcemente.

‘Lo so Di, ma tutti sbagliano. Si è comportato da bambino, ma non fargliene una colpa’

‘Cal è grande oramai, non puo’ comportarsi ancora così.’ lui annuì e poggiò la testa sulla mia spalla.

‘Mi erano mancati questi momenti con te..’ ammise a bassa voce, sorrisi e gli accarezzai i capelli.

‘Anche a me Cal..’ sussurrai a mia volta, alzò la testa lentamente e mi sorrise lasciandomi un bacio sulla guancia. Si allontanò di poco e prese a fissarmi le labbra, i suoi occhi andavano dalle mie labbra ai miei occhi ed era sbagliato. Lui non doveva fare così, mi complicava solamente le cose.

‘Sei bellissima Diana..’ mi disse avvicinandosi di poco, sentivo il suo respiro che mi solleticava la punta del naso e mi allontanai lentamente, vidi la delusione nei suoi occhi che si abbassarono subito e si allontanò di scatto da me.

‘Cal ti prego, non peggiorare le cose.. ti prego..’ sussurrai avvicinandomi a lui, mi guardò e mi mostrò un sorriso che sapevo fosse forzato. Lo abbracciai e come ogni volta lui era l’unico sempre presente per me, l’unico di cui mi importava veramente.

 

 

Erano passati così velocemente quei tre giorni che non ce n’eravamo nemmeno accorti, eravamo stati veramente bene con i miei zii. Una parte di me sarebbe voluta rimanere lì con loro a Melbourne, ma l’altra sapeva che il mio posto era a Sidney.

‘Fai la brava Diana e vienici a trovare presto’ mi disse zio Mark abbracciandomi stretto, ricambiai per poi annuirgli una volta staccati.

‘Mi mancherai tantissimo piccola mia’ esclamò mia zia abbracciandomi, ricambiai stringendola ancora di più e sentì gli occhi farsi ancora più lucidi, gli sussurrai un ‘anche tu zia’ e passai a Stephan. Ci scambiammo un paio di sguardi prima di sorriderci e abbracciarci.

‘Fai la brava Diana, ci vediamo presto’ mi disse stringendomi, ricambiai sorridendo pensando che mi aveva detto la stessa cosa di mio zio. Stephan era veramente un bravo ragazzo e in quegli ultimi giorni avevamo restaurato un bel rapporto anche se quello che faceva gli portava a continui sbalzi d’umore.

‘Vienimi a trovare’ gli dissi lo vidi annuire sorridente e mi lasciò un bacio sulla guancia, guardai dietro di lui e vidi Lucas che mi guardava con sguardo triste, non ci pensai due volte che gli corsi incontro saltandogli in braccio abbracciandolo. Sentì uno scatto di una fotografia e vidi Jennifer con in mano il cellulare che mi regalò un sorriso complice, ricambiai riportando l’attenzione su mio cugino che mi lascò rimettere i piedi a terra.

‘Mi mancherai bambolina’

‘Anche tu Luke, ma verrai a trovarmi presto vero?’ gli chiesi speranzosa, annuì e sentì la voce degli auto-parlanti chiamare il nostro volo, gli sorrisi un’ultima volta e salutai con una mano mio fratello che sarebbe rimasto lì ancora un po’. Ci eravamo salutati prima, sapevo che mi avrebbe tenuta tanto a farmi raccomandazioni, a mio parere inutili, ed era per questo che ora gli avevo rivolo solo un veloce saluto. 


‘Ti prego, rispondimi’

Sospirai guardando il nuovo messaggio che mi era arrivato, uno dei tanti che Ashton mi mandava. Non avevo voluto sentirlo per tutto il mio soggiorno a Melbourne, non volevo chiarire via telefono e per di più non si meritava di rovinarmi la mia piccola vacanza. Come al resto di tutti i messaggi non gli risposi e cacciai il telefono in borsa.

‘Non gli rispondi?’ mi chiese Luke sorridendomi dolcemente, scossi la testa e lanciò uno sguardo a Calum che era preso ad ascoltarsi la musica senza darci retta.

‘Perdonalo Di, è uno stupido ma ci tiene a te’ annuì e mi appoggiai su di lui, sentì subito la sua testa posarsi sulla mia e poco dopo ci addormentammo entrambi.

 

‘Guarda come sta sbavando Luke’ esclamò una voce ridendo, aprì lentamente gli occhi e vidi Michael affacciato dal suo posto che guardava Luke ridendo. Alzai la testa facendo spostare Luke che continuava a dormire, mi stiracchiai sentendo dolori ovunque e mi toccai una guancia; era bagnata.

‘Ma che cazzo..?’ esclamai e vidi Michael e Calum scoppiare a ridere, guardai Luke che aveva un po’ di bavetta che gli usciva dall’angolo della bocca e quando capì che la cosa che mi ritrovavo sulla faccia era la sua bava mi venne un conato di vomito. Odiavo l’odore della saliva e ogni volta che lo sentivo mi veniva da vomitare.

‘Fazzoletto?’ mi chiese ridendo Michael porgendomi un fazzoletto, lo fulminai con lo sguardo e presi velocemente il fazzoletto pulendomi lo schifo che avevo sulla guancia.

‘Dovremmo svegliarlo, stiamo per atterrare’ annunciò Calum.

‘Per me possiamo anche lasciarlo qui’ ammisi alzando le spalle, sentì il moro ridere leggermente e si sporse per scuotere leggermente il biondo accanto a me.

‘Ma che..? Oh siamo arrivati?’ chiese Luke aprendo di scatto gli occhi guardando confuso Calum che si rimise al suo posto, senza guardarlo gli porsi il fazzoletto e potei vedere con la coda dell’occhio che era diventato leggermente rosso.

‘Questa è la seconda volta che ti becco a sbavare e questa volta l’hai fatto sulla mia guancia’ esclamai indicandomi la guancia, lui rise chiedendomi scusa e sospirai. Di una cosa ero sicura; non avrei mai dormito con Luke Hemmings.

 

‘Chi ci viene a prendere?’ chiese Luke mentre si guardava intorno in cerca di qualche faccia familiare, aveva ancora i capelli scombinati insieme ai vestiti e gli occhi leggermente assonnati.

‘Luke tu vieni con me e Jennifer, ci viene a prendere mio padre’ annunciò Amelie, il biondo annuì poggiando un braccio sulle spalle di Jennifer come a sostenersi.

‘E a noi? Maura e Robert sono a lavoro e Dennis è partito’ chiesi guardando Calum che guardò velocemente Michael. No, non ci dovevano pensare nemmeno.  Non feci in tempo a dire niente che Luke corse incontro a qualcuno e potei riconoscere dai ricci e la solita bandana chi era.

‘Ashton!’ urlò Michael e vidi il riccio con Luke affianco venirci vicini, quando mi vide si bloccò per un secondo e, dannazione era bellissimo. Nonostante fossi più che arrabbiata con lui, non riuscivo a trattenere la marea di emozioni che mi stavano invadendo.

‘Bhè.. noi vi aspettiamo fuori’ esclamò Michael, salutai gli altri tre sapendo che non li avrei visti dopo e se ne uscirono tutti lasciandoci ‘soli’.

‘Preferisco andare a piedi, grazie’ esclamai acida una volta che Ashton ebbe fatto un passo in avanti.

‘Ti prego Di.. ho sbagliato, lo so ma..’ provò a giustificarsi, ma lo fermai interrompendolo.

‘No tu non lo sai, perchè per una stupidata non sei venuto. Sono venuti tutti tranne te, tranne il mio ragazzo.’ iniziai a sentire le gambe molli e la testa girarmi leggermente, lui mi venne vicino e non ebbi la forza di allontanarmi. Non potevo, o meglio non volevo.

‘Lo so Diana, lo so. Sono stato impulsivo, dovevo chiamarti e chiedere ma.. ho fatto un gesto da bambini, ma perdonami..’ sussurrò prendendomi la mano, i suoi occhi erano supplichevoli e non riuscì a tenere il contatto così abbassai lo sguardo sulle nostre mani. Mi erano mancate, mi era mancato avere un contatto con lui.

‘Avevo bisogno di te e tu non c’eri..’ sussurrai sentendo gli occhi inumidirsi, mi prese dolcemente il mento con una mano tirandomelo su. Non mi ero accorta che si fosse avvicinato così tanto, non mi ero accorta di quanto in realtà mi fosse mancato.

‘Sono stato un coglione, ma ti prometto che verrò di nuovo a Melbourne con te. Ma ti prego, ora baciami’ disse queste ultime due parole supplicandomi e non resistetti, lo baciai. Strinsi le braccia attorno al suo collo e sentì le sue mani posarsi sulla mia vita facendo aderire i nostri corpi alla perfezione, sentivo il suo cuore accelerare sempre di più insieme al mio.

Mi era mancato da morire.

 

 

 

 

 

 

 

 

EHI (:

Allora come state?

Che ve ne pare del capitolo?

Adesso sapete perchè Ashton non era andato a Melbourne e ha avuto un comportamento infantile.

La parte iniziale mi fa morire, c’è immaginateveli AHAHAHAH

Allora che coppia shippate ancora? :’)

Grazie mille per tutto, per le recensioni e per seguire la mia storia sapete che ci tengo tantissimo <3

Se volete passate anche dalla mia altra storia, il protagonista è Calum ed è diversa da questa (:

Sparisco ora, fatemi sapere che ne pensate <3

Ciao belle,

Sof xx

  
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