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Autore: louisisdamn    26/08/2014    2 recensioni
In un attimo, tutti gli occhi dei presenti nel locale furono sulla figura che era appena entrata dalla porta, Alec l'avrebbe riconosciuta ovunque : era Magnus. Lo stregone sapeva di attirare l'attenzione dei presenti, infondo chi non avrebbe notato un ragazzo alto, magro, con un bel fisico, la pelle ambrata e degli occhi accattivanti a contornare il tutto? E poi, diciamocelo, anche un cieco lo avrebbe visto con il suo abbigliamento tutto lustrini e paillette. Ma, comunque, egli rivolse il suo sguardo solo al Nephilim dagli occhi color ghiaccio, che era rimasto a fissarlo, con la pancia che faceva qualche leggerissima capriola.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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"Maaaaagnus" 
Lo stregone si sentì chiamare dalla sua camera da letto dove, ormai, il Nephilim si era stabilito - tanto a lui non dava fastidio, anzi.
"Dimmi, Alexander"
"Bè ecco, io volevo chiederti... Jace ha chiesto mie notizie?"
Lo stregone emise uno sbuffo poco udibile.
Jace, Jace, Jace. Sempre è solo Jace. Lo avrebbe odiato davvero quel ragazzo un giorno, ne era sicuro.
"No, non ha chiesto di te. Non sei il suo ragazzo." Disse con fare stizzito; un po' gli dispiaceva trattare così Alec perché non faceva nulla di male - oltre ad essere innamorato di quel biondo ossigenato - però non poteva fargli pensare a lui in quei giorni, non dopo tutta la fatica che ci aveva messo per preparare la sorpresa...
Si riscosse quando sentì Alec parlare.
"Oh.." Il cacciatore abbassò lo sguardo sulle sue mani, un po' deluso ma in fondo doveva aspettarlo perché Magnus aveva ragione, Jace non era il suo ragazzo e lui non doveva sprecare la sua vita a corrergli dietro. Piuttosto poteva pensare allo stregone.
Alec si prese qualche momento per osservarlo attentamente. Era appoggiato allo stipite della porta con la spalla destra, il petto era bel fasciato da una maglietta nera che lasciava scoperte le braccia toniche e muscolose, le cosce erano coperte da dei pantaloncini striminziti rossi che lasciavano ben poco all'immaginazione dato che diventavano particolarmente aderenti in quel punto... Ad Alec si seccò la gola, doveva ammetterlo, Magnus era un bel ragazzo. Aveva tutto ciò che si poteva chiedere, un fisico da urlo, la pelle costantemente abbronzata e degli occhi magnifici. Il cacciatore si perse di nuovo in essi, un giorno o l'altro l'avrebbero fatto impazzire. Così pieni di sfumature e così intriganti, il Nephilim avrebbe passato ore a fissarli.
Alec si riscosse dai suoi pensieri e, mentre lo stregone apriva la bocca per dirgli qualcosa, nella sua mente apparve una missione ben precisa : Magnus sarebbe dovuto diventare il suo ragazzo.
"Tutto bene Alexander?" Gli chiese il figlio della Lilith con voce leggermente preoccupata
"Oh certo, mi sento già molto meglio" rispose il più basso tra i due con un sorriso smagliante a contornargli il volto.
"Bene, allora per te non è un problema che io debba uscire un momento per fare una commissione?" chiese cautamente Magnus.
"No, nessun problema" affermò il Nephilim, mentre una sensazione di gelo scorreva nelle sue vene. Stava cercando di liberarsi di lui?
"Sarò di ritorno in venti minuti al massimo, devo solo.. Mmh" si zittì, ridacchiando fra sé per chissà quale motivo. "Se ti serve qualcosa, hai il mio numero" aggiunse poi, afferrando un cappotto rosso di vernice ed uscendo in tutta fretta dalla camera.
Alec sospirò. Il senso della moda di Magnus era qualcosa di estremamente complesso e incomprensibile agli occhi dei più, ma a lui sembrava di cogliere, dietro tutta quella stravaganza, un bisogno di essere circondato da cose più eclatanti dello stregone stesso, come se stesse cercando di smorzare la luce della sua fama.
Scacciò velocemente quei pensieri dalla mente, in fondo cosa poteva saperne lui della vita e delle abitudini di uno Stregone plurisecolare?
Beh, qualcosa doveva pur conoscere, visto che stava seriamente pensando di avere una relazione stabile con lui. Nelle ultime quarantotto ore erano rimasti costantemente a contatto, ma dopo il bacio e il succhiotto della prima sera non era più successo niente, un po' per la salute di Alec e un po' per la timidezza. Per questo lui doveva fare qualcosa.
Infatti, non si sentiva più nessun malore, ma continuava a fingere di avere mal di testa o mal di pancia perché di andarsene di lì proprio non voleva saperne.
Prima di quel momento, le mura dell'Istituto erano sempre state la sua unica casa; ma quando stava con Magnus.. La sensazione che provava era indescrivibile, come se fino a quel momento non avesse fatto altro che guardare la vita in bianco e nero e all'improvviso tutti i colori gli fossero esplosi intorno.
Era così assorto nei suoi pensieri che nemmeno vide che Magnus era tornato finché non sentì il tono a metà fra il preoccupato e il divertito dello stregone dire: "Ehi, Alexander, sei ancora vivo? È la terza volta che cerco di attirare la tua attenzione".
Alec si riscosse e gli fece un sorriso.
Doveva dirglielo, e doveva farlo prima di perdere il coraggio.
"Magnus, io.. cioè, ecco tu.." Borbottò. Così non andava, decisamente no. 
Ritentò, sotto lo sguardo curioso del figlio di Lilith. "Quello che voglio dire è che.. tu ed io.. sì, insomma, noi.."
"Hai di nuovo la febbre? Stai delirando" nonostante il tono divertito, lo stregone si avvicinò al corpo esile e forte di Alec e gli mise una mano sulla fronte, per controllare la sua temperatura. Il Cacciatore divenne incandescente a quel tocco, cosa che fece preoccupare Magnus, che aveva frainteso l'imbarazzo con la febbre.
"Io non.. Cioè, sto bene, non devi preoccuparti" sussurrò Alec, in preda alle vertigini per l'improvvisa vicinanza dello stregone.
I loro sguardi si incrociarono, e le pupille verticali di Magnus si dilatarono leggermente, lasciando il posto dall'ansia alla tranquillità.
"Sei sicuro di stare bene? Pensi di poterti alzare?" chiese, con uno scintillio di euforia.
"Certo!" ribatté fieramente il Nephilim, impaziente di far vedere allo stregone che era tutt'altro che debole.
Non aveva messo in conto, però, che le sue gambe erano intorpidite per aver passato due giorni a letto, così barcollò un po' prima di stabilizzarsi sotto lo sguardo vigile di Magnus, con tutta la dignità che riuscì a trovare dentro quel pigiama con i coniglietti che il padrone di casa aveva pescato chissà dove (per spezzare una lancia a favore di Alec, va detto che si è categoricamente rifiutato di indossare anche il berretto da notte).
"Bene, mio angelo custode, visto che sei così in forze che ne dici di venire con me di là? Vorrei mostrarti una cosa.. " propose Magnus, più agitato di quel che dava a vedere.
Alec decise che poteva aspettare un altro po' prima di fare ufficialmente la sua richiesta. "Okay" disse quindi.
Lo stregone, tutto contento, saltellò un paio di volte sul posto prima di ritrovare un contegno adeguato alla sua carica, poi si posizionò dietro la schiena di Alec, con i pettorali che sfioravano appena le sue scapole. Gli mise una mano sugli occhi azzurri che gli piacevano tanto e gli sussurrò in un orecchio: "Ti fidi di me?"
L'altro annuì, perché la sua voce non voleva saperne di uscire fuori, ma a Magnus sembrò un incoraggiamento sufficiente per iniziare a camminare, conducendo lentamente Alec verso l'ampio salotto del loft. Lo fece fermare proprio al centro e si mise al suo fianco prima di togliere la mano, esitante.
Per un istante, i loro occhi si incrociarono e Alec percepì l'aspettativa, poi mise a fuoco ciò che lo circondava.
E rimase a bocca aperta.
L'intero salone era cosparso di petali di rosa rossi e bianchi, candele profumate emanavano una luce soffusa molto intima - anche un odore un po' troppo forte per i gusti di Alec ma non gli fece caso - anche le pareti e l'arredamento erano cambiate. Ora tutta la stanza era diventata un miscuglio di rosso e bianco. Lo stregone aveva fatto un lavoro magnifico, stupendo ma... Lo aveva fatto per lui? Magnus, sommo stregone di Brooklyn, aveva ridecorato il suo salone per lui? Alec poteva svenire. Ne era certo.
"Magnus.." Disse con voce traballante
"No Alexander, fammi parlare per favore"
Il cacciatore acconsentì con un breve cenno del capo 
"Bene. Ci conosciamo da un po' e devo ammetterlo, i tuoi occhi mi hanno subito stregato" Alec arrossì abbassando lo sguardo "la prima volta che ti ho visto eri qui, in questo salone. Ricordo ancora le tue guance imporporate quando ti feci quel complimento " sia lo stregone che il cacciatore ridacchiarono sottovoce "quella notte non ho fatto altro che pensarti, non te ne andavi dai miei pensieri. Subito ho pensato che avremmo potuto diventare amici con scambi sessuali" ad Alec gli si appannò la vista, ma tirò un sospiro di sollievo quando il figlio della Lilith continuò "ma poi mi sono innamorato di te. So quello che stai pensando, ho avuto molte persone e non solo nella mi vita, ma nessuna mi ha rubato il cuore come te. Io di te mi sono innamorato davvero. Rendi la mia vita migliore Alec" il Nephilim stava per mettersi a piangere, Magnus era innamorato di lui. "Ho combinato tutto questo per chiederti una cosa. Vuoi essere il mio ragazzo?" Il figlio della Lilith tirò fuori una piccola scatolina dalla tasca dei pantaloni, si mise in ginocchio e la aprì guardano Alec negli occhi. Dentro di essa era adagiato un bracciale molto semplice, di argento rigido - da quanto ne capiva Alec - e quando lo prese, all'interno lesse un incisione. "La morte separa due corpi, non due anime" 
"Sarei davvero onorato se tu accettassi, perché io ti amo Alexander Gideon Lightwood"
Al cacciatore ci vollero una manciata di secondi per assimilare il tutto. Magnus lo amava. Neanche nel più bello dei sogni sarebbe stato così stupendo. 
Alec si infilò il braccialetto, porse una mano a Magnus per rialzarsi e, quando fu in piedi, il cacciatore si avvicinò alle sue labbra. 
Si respiravano addosso, bastava qualche millimetro in più e sarebbero stati a contatto.
Alec guardò lo stregone negli occhi.
"Ti amo anch'io Magnus Bane" 
Il Nephilim posò le sue labbra su quelle del più alto in un bacio dolce e delicato per fagli capire quanto anche lui lo amasse.



Angolo delle autrici: here we go again!
Scusate per la piccola 'pausa estiva' che ci siamo prese, ma adesso siamo tornate e..
Che ne pensate? Questa dichiarazione di Magnus è così dolce, così fluff che.. Aah, ci sciogliamo nei feels çç
E poi, chissà che notte speciale aspetta i nostri due ragazzoni adesso eheh
Oops, abbiamo già detto troppo! Hahahah 
Alla prossima, baci
Lu (@baciscambiati) e Virgi (@deloslights)
 
  
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