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Autore: YlariaJongIn    26/08/2014    1 recensioni
"L’unica cosa che potei fare in quel momento, era quello di andarsene a gambe elevate, sperando di arrivare in tempo, anche se ci voleva qualche minuto. Eppure, proprio quando decisi di farlo, sentì un forte dolore alla nuca, che mi fece cadere ancora una volta.
Mckenna si accucciò disponendosi di fronte a me.
Il solo ricordo che ho di quell’attimo di secondo, era il sasso che teneva stretto nel pugno e il suo atteggiamento da omicida psicopatica.
Subito dopo non vidi più nulla..."
~Tratto dal 3 capitolo~
Una ragazza di nome Hyllary, decide di fare un'escursione in un bosco con la sua migliore amica Mckenna, alla quale fa grande affidamento. Improvvisamente, qualcosa di terribile accade alla giovane, ritrovandosi da sola in una grotta particolarmente misteriosa e inquietante, che metterà alla prova le sue più grandi fobie.
~Personaggi~
LAY-KAI-MINHO(Shinee)-TAO-KIM JAEJOONG-MAX CHANGMIN-ZELO-SUNGJAE (Btob)-KIM MYUNGSOO- VIXX (N)
Genere: Avventura, Fantasy, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kai, Kai, Lay, Lay, Nuovo personaggio, Tao, Tao
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 37
The flavor of the fire
 

Tutto cambia quando ti rendi conto che i tuoi occhi non vedono altro che un unico colore.
E’ buio pesto e stenti a restare in equilibrio. Ti senti disorientato e quello che vorresti aver voluto fare, non sembra così facile come lo era un attimo prima.
Una vera e propria esperienza illuminante, vero?
Camminare nel buio, mentre tenti di trovare una parete su cui adagiare le tue mani, timorosa e curiosa da tutto ciò che avresti potuto trovare più avanti.
Ma dopotutto, non è nient’altro che la realtà.
L’oscurità nella maggior parte dei casi viene descritta come un luogo cupo e tetro,
pronto a spaventarti e a rendersi soffocante.
Ma a questo punto posso negare il tutto.
Semplicemente, credo che faccia parte del frutto dell’immaginazione di ogni umano.
Sempre pronti a giudicare per le sue sembianze.
Ma, avevano realmente provato quella sensazione?
Erano mai riusciti ad abbracciare l’oscurità?
Per me non si trattava di sola illusione,
stavo per essere inghiottita da quel caos.
Non mi stava mettendo in quelle condizioni,
più che altro mi stava mettendo ansia e parecchia rabbia.
Non vedere nulla.
Più precisamente, come se fossi tutto d’un tratto privo della vista,
senza nemmeno avere il tempo per accorgertene.
 
Ecco come fare mandare in tilt un essere umano in pochi secondi.
 
“Privalo di uno dei sensi principali che lo costituisce e poi vedi come impazzisce.”
Interruppe, i miei pensieri, riuscendo a immedesimarsi per bene nella mia mente.
“Non di certo perché si ha paura.” Risposi, che fino ad ora ero rimasta in silenzio.
“E’ tutta una brutta illusione.” Commentò, percependo che la sua voce si fece più adiacente.
“Grazie, ma questo lo avevo già intuito”
Dissi, cercando di voltarmi in varie direzioni, tentando di evitarlo.
“Come puoi trovarmi?” Domandò, iniziando a gettare in vari punti della camera degli oggetti.
“Riuscirò a farlo, bastardo. Dammi solamente qualche minuto.”
Affermai, subito dopo essermi abbassata a terra,
cercando di trovare a tastoni qualcosa che mi fosse utile per farlo distogliere.
Sfortunatamente nel giro di pochi istanti,
 non riuscii a trovare nulla che potesse soddisfare le mie esigenze,
solo poche pagine di libri che mi invadevano il viso,
sfiorandolo appena, prima che si adagiassero al suolo.
Ero rimasta in quella posizione per qualche istante, aspettando di riuscire ad orientarmi,
nonostante avessi cambiato posizione.
Ma avevo paura di rimanere adagiata a terra.
Mi sentivo impotente.
 
“Hai paura?”
Sentii quelle parole fuoriuscire dalla sua bocca,
assieme al respiro che mi pervase la guancia.
 
Con le lacrime agli occhi e il respiro pesante, mi voltai dalla direzione opposta,
trascinandomi con ginocchia e mani verso uno dei lati della camera.
Mi mancava il respiro, e l’agitazione non faceva altro che peggiorare quella mancanza d’ossigeno.
Avevo dolore ovunque e a stento riuscivo ad avere la forza necessaria per proseguire il cammino.
Volevo che smettesse di torturarmi.
Volevo che tutto potesse finire.
Ero continuamente tormentata dai miei pensieri e dalle mie emozioni,
che non avevo nemmeno il tempo per riprendere fiato dovutamente.
Non potete nemmeno immaginare quanto sia stato difficile per me
superare questa maledetta prova.
Una di quelle che ricorderesti per tutta la tua vita.
Una di quelle che ha cambiato il corso della tua vita.
Una di quelle però che non avrebbe mai più potuto farti ingannare.
 
“Ti prego. Non mi piace l’oscurità”
Me ne uscì con questa stupida frase, credendo di potergli fare cambiare idea,
data la mia eccessiva disperazione.
Difatti, i miei erano lamenti soffocati, significanti e imbrattati di sangue,
che a stento uscivano dalle mie labbra.
Il modo più gentile per dire che mi sentivo uno schifo, una fallita di fronte a quel personaggio.
Non capivo quale sarebbe stata la sua mossa successiva.
Poteva farmi quello che voleva.
Poteva distruggermi in qualsiasi maniera.
In ogni caso non avrei potuto vederlo,
perciò per quale motivo avrei dovuto sprecare le mie energie.
 
Senza dire una parola,
percepii le sue dite addentrarsi tra le mie ciocche di capelli,
quasi come se me li stesse assaporando con la superficie della pelle.
Quel movimento delicato, non faceva altro che farmi dimenticare per un secondo la mia tensione,
facendo così rilassare tutto il mio corpo.
Un tocco soffice da sembrare una piuma andata ad incastrarsi fra alcuni capelli.
Una mano totalmente coinvolgente che riusciva a fare miracoli.
Fino a quando non sentii premere notevolmente i suoi polpastrelli nella mia testa,
per poi, trattenere con sé una grande quantità di cuoio cappelluto.
Mi stava tirando i capelli verso di sé talmente forte,
che per un momento mi sentii strappare delle spesse quantità
 
“FA MALE!”
Gridai più forte che potevo, cercando di liberarmi da quella presa poco definita.
Persino, riuscii a proiettare le mie braccia verso il suo polso,
tentando in tutti i modi di afferrarglielo,
anche se si presentò parecchio difficoltoso,
visto che con l’altra mano me la spingeva altrove con grande violenza.
Ecco perché, riuscivo solamente a graffiarlo con le mie unghie,
al momento poco curate, in parte spezzate.
Si rivelarono però, molto utili, visto che essendo aguzze penetravano per bene nella carne se indirizzati nel modo corretto.
 
“MA IO ADORO L’OSCURITA’ INVECE!”
Urlò tutto d’un tratto, proiettando il mio viso a pochi centimetri da una fiamma che si era appena andata a creare grazie agli accendini che aveva scaravento precedentemente a terra.
Si erano accesi, e la fiamma aveva iniziato a bruciare mano a mano le pagine dei libri che percorrevano lungo tutta la stanza.
 
Ed ecco cosa mi fece comprendere che la mia frase non era stata minimamente ascoltata.
Beh, da una parte non avrei dovuto sorprendermi visto che nessuno fino ad ora lo aveva fatto.
 
“Cosa succederà ora mmh?
Speri di poter vedere di nuovo la luce?”
Tentò di minacciarmi, premendo ulteriormente la testa verso il basso, adiacente alle fiamme che continuavano ad ardere incessantemente.
Il mio viso era talmente vicino ad esse che se solo avessi inclinato di pochi centimetri il capo,
il fuoco avrebbe potuto inoltrarsi nella superfice cutanea con alcun impedimento.
Solamente per farvi intuire in quale pericolo mi stavo cimentando.
 
“CREDI DI RIUSCIRE AD UCCIDERMI
 PERCHE’ NON RIESCO A VEDERTI!?
Io non ho intenzione di mollare.”
Alzai il tono della voce, facendogli capire le mie intenzioni.
 
Non m’importava nulla della mia posizione, della situazione che sarebbe potuta crearsi
e delle mie scarse capacità fisiche.
Credevo in me stessa, nonostante provassi un forte timore di fronte quel personaggio.
Era maligno, crudele ed era completamente innamorato del buio.
Così tanto che nessuno avrebbe mai potuto fargli cambiare idea.
Lui lo amava profondamente.
Persino, avrebbe potuto uccidermi se sarebbe stato necessario.
Voleva rimanere devoto alle sue capacità.
E così fece, spingendo prepotentemente il mio volto tra le fiamme.
 
 
  
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