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Autore: _sweetyme_    26/08/2014    4 recensioni
Mika ed il suo fidanzato hanno deciso: adotteranno una bambina. Quanto può essere difficile, infondo?
Beh lo scopriranno presto: tra pannolini sporchi, rigurgiti e concerti a tutto voulme, sapranno diventare dei bravi genitori.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Michael si dirige in cucina, e apre il piccolo pannello marrone laccato sotto al lavabo. 
Con estrema calma, posa il pannolino nel cestino dell'immondizia, già straripante di rifiuti decomposti. 
Rivolge il suo sguardo al paesaggio londinese fuori dalla finestra: la solita nebbia vaga per le strade trafficate.
Tutto sembra più grigio sotto io cielo velato da nuvole nere, che intimano una pioggia imminente, tipica di quella stagione.
Riesce a sentire i risolini di Emily provenire dal salotto. 
Non trattiene un sorriso tra sogni e realtà: è a dir poco incredibile ciò che sta provando. 
Fare il genitore se l'è sempre immaginato, insomma, alle prese con i pannolini e i pianti notturni ... Ma adesso che lo sta facendo veramente, gli pare molto più difficile di quanto potesse pensare.
E poi la sua mente si posa sul concerto della sera prima, sul trionfo di luci e colori del palcoscenico.
E poi la bambola di Lollipop, che scoppiò con un fulmine a cielo aperto.
Si ricorda la musica, il pezzo preciso di canzone che risuonava in quel preciso momento. 
Già, musica ... 
Sgrana gli occhi: stringe le nocche fino a farle diventare rosso fuoco. 
Niente rabbia, solo tensione.  
Corre nuovamente in salotto, dove il suo compagno gioca ancora con la bimba. 
Si siede al piano e comincia a frugare tra gli spartiti, tra i fogli scarabocchiati e i disegni riguardanti le copertine degli album.
Alcuni sono colorati, altri sono in bianco e nero, altri ancora sono talmente accartocciati da non poter capire il disegno stesso. 
Troppe pieghe, troppi mucchi ... Ma a Mika non fa ne caldo, ne freddo. 
Gli basta saper suonare bene. 
Lo sporco o, come dice il suo fidanzato "gli acari silenziosi nascosti tra i fogli", non gl'interessano più di tanto.
Per non dire che non gli interessano niente. 
- Che fai? - domanda Dave senza neanche guardarlo, intento ad accarezzare l'orso di peluche per far sorridere Emily. 
- Domani ho un altro concerto ... E devo provare la nuova canzone - spiega accompagnato da un fremito che lo percorre per tutta la schiena, fino alla punta dei riccioli scuri. 
Nella sala cala il silenzio, l'unico suono che si riesce a sentire sono i risolini della piccola.  
Poi, un profondo respiro. 
- Sei sempre il solito - comincia il bruno esasperato - Ti riduci sempre all'ultimo e vuoi raggiungere in breve tempo un bel risultato ... Michael, ora che siamo genitori dovremmo metterci la testa apposto, stare con i piedi per terra ... -.
- Per quanto un artista pop che canta senza maglietta ai suoi concerti possa essere serio - sbuffa l'altro indispettito, suonando qualche nota a caso.
Dave apre la bocca, quasi per voler ribattere, ma dalle labbra rosee non esce niente, se non un soffio di aria calda. 
Nella stanza comincia ad echeggiare una melodia allegra che fa sorridere la bimba.
Poi, tutto s'interrompe: gli sguardi si rivolgono a Emily che, senza alcuna spiegazione, scoppia a piangere. 
Dagli occhi azzurri come il cielo escono gocce d'acqua chiara e cristallina, che serpeggiano fino alle guance leggermente paffute e rosse. 
Il silenzio che prima dominava la stanza, la situazione, viene interrotto dai numerosi singhiozzi soffocati provenienti dalla sua piccola bocca. 
Dave sembra andare nel panico: guarda esasperato Mika, poi lei, dopodiché ancora Michael, poi Emily ed infine il fidanzato, con sguardo ancora più supplichevole e disperato.
- Le ho appena cambiato il pannolino, e non credo che faccia la popò più volte in un giorno come la tua nonnina - ridacchia beffardo l'altro.
- Mia nonna, ha problemi di stitichezza! Se non mangia le prugne, devo farle il clistere. E se mi toccherà, tu sarai con me amore - sbuffa il ragazzo più giovane incrociando le braccia al petto. 
- Le abbiamo dato da mangiare? - domanda Mika senza dare importanza a ciò che ha appena proferito il suo compagno.
- Ehm no ... Ed effettivamente è ora di pranzo ... Andiamo Emily -.
Raggiungono la cucina dove la borsa stracolma di roba appena comprata stava ancora appoggiata sul tavolo color cobalto (scelto dal cantante stesso, ovviamente). 
Mentre Dave apre una scatola di omogeneizzati alla pera (ancora con mano tremante), l'altro torna di soppiatto in salotto e si siede ancora una volta sullo sgabello.
"Devo assolutamente provare la nuova canzone" si dice. 
"Non posso deludere i miei fan" si ripete suonando le prime note.
- Non mi aiuti? - domanda una voce dalla cucina.
L'intonazione è seria e dura, come una madre che rimprovera il figlio perché tornato a casa tardi da una serata con gli amici.
"Si deve essere accorto della mia assenza" pensa. 
"O questo o è un sensitivo ... Sai che bello essere fidanzato con un sensitivo ...!?"
- Ehm ... Penniman ci sei? Dave chiama Michael, Dave chiama Michael, abbiamo un emergenza pappetta, vieni o no!? -.
- Devo provare - mormora di tutta risposta.
- Guarda che se non mi aiuti, farò credere a Mimi di essere il suo unico papà, mentre tu la mamma che è diventata un maschio dopo un'operazione chirurgica -.
Ridacchiano entrambi, anche se Michael è notevolmente imbarazzato. 
Conosce bene Dave, la sua metà mancante ritrovata, e quando diceva che avrebbe fatto qualcosa, era del tutto certo che l'avrebbe fatto. 
Sbuffando si alza per l'ennesima volta dal suo appoggio e lo raggiunge.
Emily non piange. 
"Bene" pensa sollevato, non riuscendo a trattenere un sorriso di liberazione. 
- Bada alla piccola, io cucino - impone l'altro passandogli velocemente il vasetto quasi vuoto e il cucchiaio sporco. 
- Perché non posso cucinare io? -.
- Perché tu mi avveleni, tesoro. Quella rara volta in cui Michael Holbrook Penniman Jr ha cucinato, siamo andati a farmi fare una lavanda gastrica - spiega con un ghigno beffardo sul volto mentre scalda l'acqua per la pasta.
Mika non ribatte, ma si nota benissimo che avrebbe voluto dire qualcosa.
Un mormorio, un sussurro o qualche parola a sua discolpa.
Anche un'idiozia avrebbe detto volentieri, giusto per sciogliere la tensione. 
Si, sente tensione.
Forse non si ritiene pronto per fare un passo così grande.
"Ah no aspetta, l'ho già fatto" pensa rigirando il cucchiaio nel barattolo. P
E, nonostante la sua testa riccioluta in totale confusione, ne è felice.
- Beh? - ridacchia interrompendo i suoi pensieri filosofici.
- Cosa? - domanda confuso l'altro.
- Vuoi dare da mangiare ad Emily, oppure la farai morire di fame? -.
La risata del ragazzo bruno è talmente melodiosa da poter incantare chiunque.  
E questo effetto è particolarmente efficace sulla star. 
- Haha ... Si faccio subito - biascica portandosi una mano tra i riccioli scompigliati. 
Si siede davanti al seggiolone verde e comincia ad imboccarla. 
- Pffff - sbuffa lei, mandando giù la pappa molliccia. 
- Già neanche io la mangerei ... Sei tanto brava - sussurra accarezzandole la testa riccioluta. 
Un sorriso sul suo volto si apre quando nota, con immenso piacere, la Nutella sul tavolo.
- Bffff - cerca invano di afferrarla, stirando le braccia leggermente in carne e le mani piccole e paffute. 
- Non darle la Nutella. Potrebbe farle venire mal di pancia ... O la colite! - dice Dave appoggiandosi al bordo del seggiolone.
- Mi tratti come un bambino - ribatte stizzito l'altro, alzandosi dalla sedia e sbattendo le mani sul tavolo. 
Il silenzio cala, tra sguardi truci e sospiri. 
- I io ... - prova a dire, ma Michael lo interrompe incrociando le braccia al petto. 
- Perché fai così? È come se fossi IO il piccolo qui, non LEI, IO - spiega evidenziando "io" e "lei". 
Emily, non capendo la situazione, continua nel suo intento di afferrare il barattolo semipieno di delizioso cioccolata. (BY ME: sisi proprio buona mlmlml *Q*).
Michael si sente offeso.
Come può non capire? Insomma ... Dave è il suo fidanzato e, come tale, dovrebbe portargli rispetto più di chiunque altro.
Dave, dal canto suo, non riesce a capire come ha potuto trattarlo così male.
Lo conosce, e sa quanto può essere sensibile.
- Scusami ... È che è una cosa nuova per me, e poi ... Scusami Michael, non farò più così -.
Mika scrolla le spalle e poi lo abbraccia.
- Ti perdono però ... Abbiamo un problema più grande adesso. Guarda Mimi ... Credo che ci servirà un altro barattolo di Nutella -. 
Spostano uno sguardo sulla piccola, intenta a scavare tra la cioccolata. 
- È uguale a te - ridacchia beffardo guardando il compagno.
- Ci serve altra Nutella ... -.



BY _sweetyme_
Eccomiiiii :) 
Dopo un secolo e mezzo ma ... eccomiii ^^"
Lo so, lo so, ... volete uccidermi per io mio enorme ritardo ^~^" 
Ma ho avuto ... Un ... Blocco ... Creativo ... 
E non so neanche se l'ho superato ... 
Scusate se è venuto da schifo questo cappy :( 
Detto questo ... Spero che non siate morte di noia a metà capitolo ;)
Alla prossima sciauuuu :D <3 
  
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