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Autore: ForeverYouAndMe    26/08/2014    1 recensioni
[Shingeki no kyojin]
[L'Attacco dei Giganti][Ereri/LevixEren][Shingeki no kyojin]"In quel momento voleva morire, non poteva crederci, cosa aveva letto? il suo ragazzo in fin di vita che probabilmente non sarebbe riuscito a superare la notte, era reale? stava accadendo sul serio?"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quel maledetto Lunedì di Dicembre.
- Capitolo 1

Era il solito lunedì noioso, come d'altronde ogni giorno, l'unica cosa che accendeva le giornate di Levi, era Eren.
Quella mattina Levi lo stava aspettando a casa dello zio Erwin, avrebbero dovuto pranzare tutti insieme, come accadeva ogni lunedì.
- "Levi?? mi stai ascoltando?" Levi continuò a masticare la cannuccia del suo thè ormai terminato da parecchi minuti, con gli occhi rivolti nel vuoto, dopo 2 minuti buoni, si degnò di rispondere allo zio ormai divenuto impaziente, - "sinceramente? No. Non ti sto ascoltando, sei così noioso quando ti ci metti.." - " guarda signorino che io ti sto spiegando questo esercizio solo per te, se fossi meno incapace a matematica magari eviterei di essere così noioso" ribattè lo zio ormai irritato dal comportamento del ragazzo. Levì rispose annoiato - " certo zio Erwin, certo" dopo una piccola pausa continuò la frase " secondo te perchè Eren ci sta mettendo così tanto? non è di sua abitudine tardare, lo sai "

Eren e Levi ormai stavano insieme da 4 anni, a fine dicembre ne avrebbero compiuti 5. Erano una coppia inimitabile e a dir poco invidiabile, così diversi ma così uguali, ormai niente poteva separarli, erano fatti l'uno per l'altro.
Dopo l'abbandono da parte dei genitori di Levi, si ritrovò ad essere completamente solo e spaesato, con solo l'appoggio dello zio Erwin, ma da quando conobbe Eren la sua vita cambio totalmente, finalmente riusciva a sorridere, Levi non era un ragazzo molto sorridente, anzi, era conosciuto per il "Ragazzo senza emozioni" non che non ne avesse ovviamente, ma la sua espressione faceva credere il contrario.
Levi si affrettò a riaccendere il cellulare, che ore prima si era spento a causa della batteria a terra, ma si maledì, maledì la sua vita, maledì quello stupido Lunedì di Dicembre, quando nel display del proprio cellulare trovò questo messaggio:

" LEVI!!! Sono Mikasa!! Eren ha avuto un incidente gravissimo, adesso io ed Armin stiamo correndo in ospedale, abbiamo chiamato dicendoci che le sue condizioni sono troppo gravi, che molto probabilmente non riuscirà a superare la notte. Ti prego Levi chiamami, raggiungimi, fai qualcosa ti prego!!!!! TI PREGO!!!! "
In quel momento voleva morire, non poteva crederci, cosa aveva letto? il suo ragazzo in fin di vita che probabilmente non sarebbe riuscito a superare la notte, era reale? stava accadendo sul serio?
Levi continuò a fissare con gli occhi sbarrati e ormai persi, il display del cellulare, lo zio Erwin notò la sua espressione vuota, quasi morta, gli chiese cosa fosse accaduto, Levi si girò verso di lui privo di emozioni, privo ormai di vita " Erwin.. Eren ha fatto un incidente molto grave, hanno detto a Mikasa che molto probabilmente non riuscirà a superare la notte" Mentre pronunciava queste parole, tremava, guardava fisso nel vuoto, non riuscì neanche a piangere, forse perchè ancora non aveva realmente realizzato quello che era e stava succedendo. Lo zio chiese in tono serio e deciso di non essere preso per il culo, ma quando Levi gli assicurò che non era uno scherzo, si rese conto delle sue parole. Scesero entrambi dalla loro abitazione, presero la macchina e partirono senza freni verso l'ospedale in cui erano diretti anche gli amici Armin e Mikasa.
Arrivati all'ospedale, Erwin non fece a tempo a fermarsi che Levi corse subito fuori dalla macchina correndo verso lo sportello informazioni dell'ospedale, chiedendo dove fosse situata la stanza del suo ragazzo, una volta scoperto piano e numero, si diresse a corsa tra le scale, i corridoi, tirando spintoni ad ogni persona che si trovava nel mezzo del suo cammino tra Lui ed Eren.
- In quel momento, dalla radio dell'ospedale, partì la canzone Say Something di A Great Big World ft Christina Aguilera -
 
                                                                                               ...   " Say something, I’m giving up on you
                                                                                                               I’ll be the one, if you want me to
                                                                                                           Anywhere, I would’ve followed you
                                                                                                    Say something, I’m giving up on you"...

 
Arrivato di fronte alla stanza del suo ragazzo, entrò senza neanche chiedere il permesso all'infermiera, tirandole anche una bella spallata. in quel momento, a quella visione, si sentì mancare l'aria, si sentì svenire, le sue gambe non potevano più reggere il peso del suo corpo ormai devastato da questa visione; il suo ragazzo, la sua unica ragione di vita, quel raggio di sole in mezzo alla tempesta, era lì, che giaceva su uno stupido lettino d'ospedale privo di vita, attaccato a chissà quante macchine che lo tenevano vivo per miracolo.
In quel momento se ne fregò minimamente di mantenere la sua figura seria di sempre, Levi non piangeva ormai dai tempi dell'abbandono dei suoi genitori, ma quel giorno pianse, pianse come non mai. Mentre il suo volto era ricoperto ormai da lacrime di dolore, si stava avvicinando a quel corpicino gracile, stava urlando il suo nome.
" EREN!! EREN MI SENTI? SONO IO, LEVI!! EREN TI PREGO ASCOLTAMI, SENTIMI, SONO QUI, IO SONO QUI, MA TU DOVE SEI?!?" 
 
..."And I am feeling so small
It was over my head
"I know nothing at all"...

da fuori quella stanza, la scena era straziante, tutti gli amici di Eren erano li fuori, chi tratteneva le lacrime e i singhiozzi con la mano davanti alla bocca, chi piegato in quelle scomode seggiole di plastica fredde con le mani nei capelli, pure lo zio Erwin, un uomo di un certo rango, pianse, non poteva credere a quello che stava vedendo, il suo piccolo bambino adottato piangere e urlare dalla disperazione davanti al suo ragazzo ormai quasi privo di vita.
Mikasa ed Armin erano lì, increduli, freddi, pietrificati, il loro Eren era steso in un lettino di ospedale in coma ( l'infermiera gli aveva avvisati al loro arrivo dell'accaduto ). Il fratello adottivo di Mikasa, era lì, immobile, attaccato a dei tubi, che non poteva parlare, ne aprire gli occhi, per lei fu un colpo davvero brutto da sopportare, non solo i suoi genitori erano stati uccisi, adesso anche suo fratello, no, era davvero troppo, cadde sul pavimento dell'ospedale piangendo come una dannata senza ritegno, senza curarsi del fatto che stesse urlando il nome di Eren come una pazza.
Armin rimase in silenzio, fissando il corpo del suo amico d'infanzia rimanere impassibile a tutto quello che stava succedendo, " è tutto reale? non è un sogno? ditemi che è un bruttissimo sogno, ditemi che tra qualche minuto mi sveglierò da questo sonno con gli occhi verdi intensi di Eren che mi fissano, ditemelo"
Intanto all'interno della piccola stanzetta:

Levi poggiò la propria fronte a quella di Eren, l'infermiera si avvicinò con cautela a lui, sapeva che questi momenti non erano dei migliori, anzi, era una delle cose peggiori che potessero accadere.
"Lei è Levi giusto? Il ragazzo di Eren.. la volevo informare che in questo momento il ragazzo è in coma, non si sa quando si risveglierà, non si sa neanche se si risveglierà, però la può sentire, si dice che chi è in coma, sia capace di sentire le parole che gli vengono dette attorno a lui da voci familiari, ma non sempre.. mi dispiace molto per quello che è successo, prego per lui, arrivederci Levi"
" Mi puoi sentire Eren? senti quello che ti sto dicendo? ti sto dicendo che io sarò qui con te sempre, dormirò con te, starò con te, non abbandonerò mai questa stanza finchè non sarai insieme a me ad uscire da quella dannata porta, capito Eren? Io sono qui! Mi senti Eren? Ti amo capito? IO TI AMO, NON PUOI ANDARTENE DA ME, NON PUOI, RIMANI CON ME!"
In quel momento successe l'impensabile, dagli occhi di Eren cascarono lacrime, si avete capito bene, lo stava ascoltando davvero, aveva realmente sentito le parole del suo ragazzo. Quando Levi si rese conto di quel piccolo "miracolo", non riuscì a trattenere fiumi e fiumi di lacrime " Eren allora mi senti davvero!! allora ascoltami, io sono qui che ti aspetto, ti aspetterò per sempre se necessario, tra meno di un mese compieremo 5 anni della nostra relazione, ti aspetto Eren, non ho intenzione di passare il nostro anniversario da solo capito? svegliati Eren. "
..."And I will swallow my pride
You’re the one that I love
And I’m saying goodbye"...


 
Nota della scrittrice:
Ciao ragazzi! Questa è la prima fanfiction che scrivo su una delle coppie che amo di più in assoluto, Eren e Levi.
Diciamo che la storia di per se non è molto felice come avrete potuto notare, scusatemi TANTISSIMO se trovate degli errori, fatemeli notare ovviamente, sono sempre ben accette le critiche, non avendo mai scritto una ff è anche normale, spero che la mia storia vi appassioni quanto ha appassionato me mentre la scrivevo ( un pò di feels non fanno mai male! )
Grazie a tutti quelli che leggeranno la mia storia, un saluto da FYAM. <3
   
 
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