Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Briciole_di_Biscotto    26/08/2014    4 recensioni
Gli umani hanno scoperto dell'esistenza degli Dei greci e, di conseguenza, anche quella dei semidei. Considerati un pericolo ed una minaccia, gli umani decidono di sterminarli. Da allora avrà inizio una guerra all'ultimo sangue fra semidei e umani.
Ma, da parte dei genitori divini, nessun aiuto.
Non che sia una novità, ma questa volta ci sarà un serio e pericolosissimo motivo, che sara alla base di tutta la tragedia che si sta svolgendo.
Sei pronto, giovane semidio, a diventare l'eroe di questa nuova, pericolosa ed emozionante avventura?
[Storia a OC] [Interattiva]
[Iscrizioni chiuse fino a nuovo ordine]
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di Semidei
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 6

 

#Rune

 

-Guardate! Eccola lì! Siamo arrivate!-disse Bliss euforica.

Rune rise:-Perché non vedi l'ora di arrivare?

-Non so però... ho come l'impressione che accadranno cose molto interessanti!

Gem la guardò divertita:-Fammi indovinare... intendi la mensa?

Bliss annuì soddisfatta:-Speriamo che rifacciano la torta dell'ultima volta. Era buonissima!

 

Arrivate all'ingresso, notarono che c'erano due ragazze ad aspettarle.

Le tre amiche faticarono un po' a riconoscerle, ma quando ci riuscirono, corsero ad abbracciarle.

-Per tutti gli dei! Aqua, Marina, siete proprio voi? Credevamo vi avessero catturato!

Aqua rise ancora stretta alle amiche:-Lunga storia, ma non vi libererete così facilmente di noi!

Gem alzò gli occhi al cielo:-Uff, e io che ci avevo sperato!- scherzò, poi abbraccio Marina.

-Venite- dissero le gemelle -Vi facciamo strada!

 

Le Cacciatrici fecero il loro trionfale ingresso nella base, ma sorpresero un po' tutti: le volte precedenti che erano andate a trovarli, erano entrate composte e non avevano rivolto la parola a nessuno.

Ora, invece, ridevano e scherzavano senza ritegno, e stavano parlando con due novelline!

 

Tre belle ragazze, una albina, l'altra con i capelli neri e gli occhi viola e l'ultima con dei bellissimi occhi azzurri, si avvicinarono alle cinque amiche:-Aqua, Marina! Non ci presentate le vostre amiche?

Aqua andò ad abbracciare la mora:-Cos'è, sei gelosa per caso?

La ragazza spalancò gli occhi:-Stai scherzando? Io gelosa? Di te poi?

 

Aqua rise, poi fece le presentazioni:-Ragazze, queste tre sono Evanna di Chione, Edwina di Ecate e Jade di Demetra! Mentre loro- disse rivolta alle altre tre -sono Gem di Ermes, Rune di Atena e Bliss di Artemide!

Le tre ragazze spalancarono gli occhi:-Ma non è possibile! Artemide non...

Bliss fece un gesto scocciato della mano:-Lo so, lo so. Magari un giorno ve lo spiego, okay?

 

 

#Alys

 

La ragazza si avvicinò al gruppetto che parlava spensieratamente. Quando le altre si accorsero di lei, la salutarono calorosamente, e lei ricambiò.

Poi si rivolse alle Cacciatrici:-Sono felice di darvi il benvenuto e spero che possiate avere una buona permanenza e via dicendo. Sarete stanche! Vi faccio vedere le vostre camere se vi va. Ragazze, vi dispiace se ve le rubo un momento?

 

Le cinque semidee scossero la testa, e le Cacciatrici si apprestarono a seguire la figlia di Ares nella struttura.

-Ci darai il solito piano riservato?

Alys scosse la testa:-Negli ultimi tempi abbiamo ampliato la struttura, che adesso e composta di dodici piani, sei all'aperto e sei interrati. Ogni piano ha il suo dio, mentre le camere degli dei minori si formano a raggiera intorno agli altri piani, e sono collegati da un corridoio. Comunque sia, voi alloggerete nel piano di Artemide.

Le Cacciatrici annuirono. *

 

-Comunque sia- continuò la figlia di Ares -devo avvertirvi che essendo il vostro un piano centrale, probabilmente ogni tanto vi passeranno dei ragazzi per andare ai propri piani.

Rune annuì:-Tranquilla, non è un problema. A noi basta che ci lascino stare.

-D'accordo. Allora, le camere sono numerate, e le chiavi sono già inserite nella toppa. Prendete le stanze che preferite e, se dovesse succedere qualcosa, non esitate a chiamarmi. Ah, prima che me ne dimentichi! Alle venti si terrà la cena, dopodiché avremo il falò, nel quale vi annunceremo ufficialmente.

 

Le Cacciatrici annuirono, e si dispersero per il piano a gruppetti, mentre Alys tornava alla sala riunioni.

 

#Michael

 

Stava facendo una passeggiata in attesa della cena. Come sempre, era perso nei suoi pensieri, e finì con l'andare a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno, cadendo rovinosamente.

Quando alzò lo sguardo, si ritrovò davanti una bella ragazza, molto familiare: aveva dei bei capelli biondo-ramato e mossi, e dei grandi occhi color grigio acciaio, con un adorabile naso all'insù.

 

E a Michael non ci volle molto per riconoscerla. Cosa che valeva anche per la ragzza.

-Rune...- sussrrò.

La ragazza spalancò gli occhi e si rimise in piedi per scappare via, ma il ragazzo fu più veloce di lei e le prese un polso:-Rune aspetta!

La ragazza provò a divincolarsi dalla presa senza risultato:-Lasciami, io non ti conosco!

Michael strinse più forte il polso della ragazza:-Rune guardami!

-Non mi toccare! Sei un maschio, io odio i maschi!

-RUNE!

 

A quel grido la ragazza sobbalzò, e finì col voltarsi verso il figlio di Dioniso. E il ragazzo perse un battito quando la vide in faccia. Piangeva.

-Lasciami... ti prego...

-Se io ti lascio prometti di non scappare? Ti voglio solo parlare.

La ragazza lo guardò titubante, poi annuì lentamente. Il ragazzo sospirò e si arrischiò a lasciarle il polso ma, con sua grande sorpresa, Rune rimase ferma, senza scappare.

Sorrise.

 

Poi la guardò meglio: arco e freccia in spalla, vestita completamente di pelle, i capelli raccolti in una treccia e il diadema d'argento.

E la consapevolezza lo colpì come una secchiata d'acqua gelida:-Rune, sei una Cacciatrice? Sul serio?

La ragazza lo guardò infuriata:-Non devo certo rendere conto a te delle mie decisioni!

-Tu... tu non puoi essere una Cacciatrice! Non sei adatta a farlo!

-Mi spiace deluderti, ma forse lo sono più di quanto immagini, visto che la divina Artemide mi ha nominato lungotenente dopo che... dopo che la divina Talia ci ha... ci ha lasciate.- poi sussurrò -Pace all'anima sua...

 

-Si ma... ma io non capisco! Insomma, hai sempre avuto a che fare con i ragazzi, e la cosa non sembrava dispiacerti...

-Le cose cambiano col tempo, Michael! E mano a mano che andavo avanti, capivo quanto gli uomini potessero essere crudeli, manipolatori, bugiardi... E dopo che te ne sei andato, ne ho avuto la conferma.

-Che cosa...

-Mi avevi promesso che ci saresti sempre stato, mi avevi detto che saremmo rimasti amici per sempre, ma te ne sei andato senza dire una parola... E ora guardami! Sono diventata una Cacciatrice. Fattene una ragione, perché è anche colpa tua!

 

Detto questo, si voltò di scatto, schiaffeggiando con la treccia il viso del ragazzo.

E a sentire l'ex-amico gemere, quella sorrise.

Ma Michael avrebbe potuto giurarlo, stava piangendo.

 

 

#Elia

 

Il ragazzo chiuse gli occhi: per fortuna, sentiva ancora lo scorrere del fiume e il rombo delle rapide. Ciò voleva dire che non si era perso, e che tra poco avrebbe potuto dissetarsi. Chi se ne frega se era inquinata.

 

Continuò a camminare fino a che gli alberi non si diradarono lasciando posto ad una riva fangosa, dove si trovava un fiume. A quel punto aumentò il passo, tenendosi con una mano la gamba ferita e cercando di non pensare al dolore.

 

Poi, si lasciò cadere in ginocchio, incurante del fango che gli sporcava i pantaloni. All'inizio mise le mani a coppa e si portò l'acqua alla bocca. Poi non bastò più.

Si piegò in avanti, ed inizio a bere direttamente dal fiume, scostandosi solo quando i polmoni cominciavano a bruciare in cerca d'aria.

 

Quando finalmente soddisfò la sua sete, si trascinò fino ad un albero lì vicino e vi si appoggiò contro.

La vista iniziò ad annebbiarsi, e gli occhi iniziarono a chiudersi. Sentì un fruscio e cercò di estrarre una spada, ma non ce la fece. Prima di svenire, vide una ragazza correre preoccupata verso di lui.

“Una dea!” poi il buio.

 

 

#Marina

 

Aveva faticato molto ad avere il permesso da Alys, ma alla fine ce l'aveva fatta.

Le aveva chiesto di poter uscire dalla base per andare nel bosco lì vicino. Tutti quanti sapevano che quel posto era un campo minato, dove i cacciatori non esitavano a piazzare trappole per catturare i semidei ed infestato di mostri.

 

Ma alla fine, dopo suppliche, promesse di stare attenta e tanto altro, Alys le aveva dato il via libera, a petto che portasse una dracma con sé per ogni evenienza. Ed alla fine eccola, finalmente un po' più libera, a camminare fra gli alberi diretta verso il fiume.

 

Appena lo vide, calciò via le scarpe e si levò i calzini, per poi entrare nell'acqua gelida rabbrividendo. Appena mise piede nel fiume, numerose naiadi vennero fuori e si inchinarono:-Nostra signora.

 

Marina alzò lo sguardo al cielo: ovunque andasse era così. Le naiadi percepivano subito che era una creatura del mare, e percepivano che era figlia di Poseidone. Questo non accadeva ad Aqua, ma solo a lei, per colpa di quella stupida “malattia”.

Che poi malattia non era, anzi, Aqua più volte l'aveva definito un dono, ma la minore non aveva mai capito come potesse essere un dono una cosa così pericolosa, che facilmente avrebbe potuto portarla alla morte.

 

Si riscosse dai suoi pensieri e con un gesto della mano fece rialzare il capo alle naiadi.

Le creature, che per natura erano giocherellone, fecero proprio ciò che voleva la ragazza: iniziarono, per l'appunto, a giocare, coinvolgendola nei loro divertimenti.

La ragazza passò ore a divertirsi con quelle che suo padre spesso aveva definito “le ancelle della mia piccola principessa”.

 

D'un tratto, la più piccola (aveva l'aspetto di una bambina di circa cinque anni) la strattonò per la maglietta:-Mia signora, si è riversato del sangue di semidio nelle nostre acque!

Subito le altre naiadi si bloccarono, portandosi le mani al seno ed accasciandosi una ad una.

 

Marina si preoccupò:-Cosa avete?

Una di loro, seppur con fatica, le rispose:-Il sangue... Con il sangue si sta riversando nelle nostre acque odio e paura. Noi impersoniamo le acque nelle quali viviamo, e se certi sentimenti si ritrovano a vagare qui, noi... noi ci indeboliamo.

 

Marina si mise in piedi, poi uscì dall'acqua e, incurante dei sassi che le ferivano i piedi scalzi, si mise a correre risalendo il fiume.

-Torno subito!

Se c'era del sangue, voleva dire che qualcuno era ferito. Doveva andare a vedere. Ma prima...

 

Si fermò di botto, mentre una strana idea di faceva spazio nella sua mente: il sangue era un fluido, nei fluidi c'era l'acqua, lei poteva controllare l'acqua, quindi poteva controllare il sangue!

Si concentrò a fondo, poi chiuse gli occhi e stese le mani davanti a se.

D'un tratto, l'acqua davanti a lei incominciò a tingersi di rosso.

“Sì, così! Ancora un'ultimo sforzo!”

con uno scatto, tirò su le mani, e tutto il sangue uscì dall'acqua vorticando.

 

La ragazza lo fece adagiare piano su di una roccia, certa che lì non avrebbe dato fastidio a nessuno, e poi lo fece consolidare per evitare che macchiasse il terreno e contaminasse gli alberi e, con loro, le ninfe.

Dopodiché si mise a correre.

 

Dopo una decina di minuti, iniziò ad intravedere fra le felci un ragazzo appoggiato ad un albero. Sembrava svenuto, e dalla sua gamba gocciolava del sangue.

La ragazza si avvicinò titubante, ma alla vista delle due spade si tranquillizzò, capendo che era un semidio, e gli si accovacciò davanti.

 

Era proprio un bel ragazzo: era alto e magro, con dei capelli neri ebano legati in un codino basso. Indossava dei jeans sporchi e stracciati e dei guanti neri, e aveva un lungo impermeabile nero con dei finimenti rossi sbottonato, con sotto una t-shirt rosso fuoco bagnata, che aderiva perfettamente al suo corpo mostrando un corpo muscoloso quanto bastava ed un petto e delle spalle larghe.

 

Marina arrossì al pensiero di ciò che le era appena passato per la testa, ma non perse tempo e con dei movimenti fluidi fece sollevare l'acqua dal fiume e l'applicò sulla gamba ferita del ragazzo per ripulirla dal fango. A quel contatto, il ragazzo sembrò rilassarsi un po', e la figlia di Poseidone sorrise rassicurata.

 

Appena la ferita fu pulita, fece schizzare l'acqua formando un arcobaleno e ci lanciò dentro la dracma che le aveva dato Alys, benedicendo quella ragazza e la sua provvidenza.

-Oh Iride, dea dell'Arcobaleno, mostrami Alys Torres, base dei ribelli.

 

Quando un'immagine andò formandosi davanti a lei, spalancò gli occhi e cercò di non scoppiare a ridere.

Alys era circondata da Alex e Damon, rossa in viso. Ad un tratto, Alex le diede una leggera spinta facendo finire la ragazza addosso all'amico, che prontamente la prese in braccio e la fece girare due volte, mentre l'amica scalciava e lo minacciava di morte.

Fu troppo: Marina non ce la fece più e scoppiò a ridere, attirando l'attenzione dei tre amici.

 

Alys, vedendola, divenne ancora più rossa, e con una vigorosa spinta si staccò dal ragazzo.

La figlia di Ares si spazzolò i jeans e si passò una mano fra i capelli riavviandoli.

Poi si rivolse a Marina:-Sì?

 

La ragazza le fece l'occhiolino:-Scusa, non volevo interrompervi...

-Non interrompi proprio niente!- gridò l'amica, forse con un po' troppa enfasi.

-Si si, comunque. Vi volevo chiedere se mi potete mandare un pegaso. Ho trovato un semidio svenuto e ferito nel bosco e da sola non ce la faccio a trasportarlo.

Alys tornò subito seria:-Hai pensato che potrebbe essere una trappola?

 

Marina annuì:-Si, ci ho pensato. Ma so per certo che è un semidio: sapete meglio di me che le nostre armi nelle mani dei mortali non sono altro che inutili oggetti. Invece lui ha ben due spade di ferro dello Stige sulla schiena.

Alys sospirò:-E va bene, ti mando Saetta, è la più veloce di tutti. Vedete di tornare tutti e tre interi e... niente, buona fortuna.

 

Dopo qualche minuto, una bellissima pegaso color caramello con la criniera, la coda e dei calzini neri atterrò davanti a lei:“Ai vostri ordini padrona.”

Marina roteò gli occhi a quell'appellativo, ma non perse tempo ed adagiò il ragazzo sul dorso della pegaso, che le facilitò il lavoro accovacciandosi davanti a lei.

 

Una volta che si furono innalzati in cielo, Marina si piegò sul collo della cavalla e le sussurrò nell'orecchio:-Alla base dei ribelli più veloce che puoi. VAI!








Angolo della pazza sclerata autrice

Lo so, lo so, è tardissimo! Però ho una scusa >.<
I miei genitori mi hanno portato a forza all'Ikea e siamo tornati qui alle 18:30! Lo so, non è una scusa valida, e inoltre è un capitolo cortissimo!
Scusate!

Inoltre avevo anche detto che non avrei presentato più nuovi Oc ma... ehm... si sa, la vita è piena di sorprese u.u
Quindi, bando alle ciance, ecco a voi...
Elia Lux, figlio di Nyx, della mia carissima amica di chat (spero) Darkness Angel!

Un bell'applauso!

Okay, è tardi, quindi non vi darò fastidio oltre.

Notte! * vola via verso le stelle e la luna * (?)

Darck_Angel, figlia di Demetra, Serpeverde, Intrepida

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Briciole_di_Biscotto