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Autore: Kobi    27/08/2014    6 recensioni
|BanGaze + Sun Garden|Arrivata Seconda al contest ''MasterChef: Per chi ama la cucina.''indetto da Lelle10 sul forum di EFP.|Spese quattro ore per far qualcosa di perlomeno decente per l'editor. Me depressa e sudata alle 03:30 di mattina.|Sono ritornata? Non ci sperate tanto|
Dal testo:
«Non ti hanno mai detto che è maleducazione rispondere con una domanda?»
Il bianco incrociò le braccia al petto e iniziò a pregustarsi nuova lite con il tulipano, cosa che non gli allettava granché a quell'ora.
Ma come poteva perdere lo spettacolo di un tulipano infuriato?
«Disse il tizio che se ne uscì con una domanda ...»
Sghignazzò e si avvicinò a lui in modo da guardare meglio i suoi occhi ghiaccio che ammirò per molto, lasciandosi sfuggire un sussurro.
~
«Che ne dici di aiutarmi a preparare un regalo per una persona?»
Suzuno sgranò gli occhi al sentire la domanda. Nagumo sbuffò ancora.
«Sei lento di comprendonio. Giusto?
«Sai che vuol dire "comprendonio". Giusto?» disse il bianco, per poi fermare la frase di Haruya, che rimasea bocca semi
aperta «E non rimettere in mezzo la storia delle domande e delle risposte o quel che erano, Tulipano appassito.»
~
Yo. Kori is here. Maddafakka-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: K o r i
Titolo: Di Torte al Limone Fredde e Proposte di Matrimonio Indecenti ✿
Secondo titolo: ~ Una torta Fredda per Sciogliere un Cuore di Ghiaccio ~
Personaggi e Pairing: Suzuno Fuusuke, Nagumo Haruya. BanGaze.

Genere
: generale
Rating: verde 
Avvertimenti: nessuno 
Introduzione
|BanGaze + Sun Garden|Arrivata Seconda al contest ''MasterChef: Per chi ama la cucina.''indetto da Lelle10 sul forum di EFP.|Spese quattro ore per far qualcosa di perlomeno decente per l'editor. Me depressa e sudata alle 03:30 di mattina| Sono ritornata? Non ci sperate tanto|
Dal testo:
«Non ti hanno mai detto che è maleducazione rispondere con una domanda?»
Il bianco incrociò le braccia al petto e iniziò a pregustarsi nuova lite con il tulipano, cosa che non gli allettava granché a quell'ora.
Ma come poteva perdere lo spettacolo di un tulipano infuriato?
«Disse il tizio che se ne uscì con una domanda ...» 
Sghignazzò e si avvicinò a lui in modo da guardare meglio i suoi occhi ghiaccio che ammirò per molto, lasciandosi sfuggire un sussurro.
~
«Che ne dici di aiutarmi a preparare un regalo per una persona?» 
Suzuno sgranò gli occhi al sentire la domanda. Nagumo sbuffò ancora.
«Sei lento di comprendonio. Giusto?
«Sai che vuol dire "comprendonio". Giusto?» disse il bianco, per poi fermare la frase di Haruya, che rimasea bocca semi
aperta «E non rimettere in mezzo la storia delle domande e delle risposte o quel che erano, Tulipano appassito.
~
Yo. Kori is here. Maddafakka-
Note dell'Autore: a fine shot. 

~~~

Di Torte al Limone Fredde e Proposte di Matrimonio
Indecenti

~ Una Torta Fredda per Sciogliere un Cuore di Ghiaccio ~

Era ormai notte fonda e, dopo aver fissato con quei suoi occhi azzurro ghiaccio al di fuori della finestra della sua camera da letto, Suzuno Fuusuke decise di chiudere il libro togliendosi gli occhiali da lettura; spense le opache luci per poi arruffarsi il ciuffo bianco latte. E si coprì in modo frettoloso con un lenzuolo color panna, scoprendosi successivamente con un gesto secco.
Si stese supino incrociando le braccia bronzee dietro la nuca e rivolse lo sguardo al soffitto, ingiallito dal tempo. 
Maledisse mentalmente quello strato di cemento che lo divideva dal manto celeste che tanto adorava. Sarebbe stato bello osservare le stelle dal proprio letto prima di dormire. 
Sospirò a lungo e si girò sul fianco, come da lui era solito fare, e pian piano chiuse sempre più le palpebre fino a chiudere completamente i due zaffiri che possedeva.
Si sentì come perso in un vuoto infinito, cieco e senza vita. Era come se fosse in un cielo senza stelle: impossibile, quasi privo di senso. 
Vagava senza una meta ma continuava imperterrito a girare in quella cosa, che non riusciva nemmeno a chiamare luogo talmente era ostile. 
Di scatto tutto ciò scomparve, risucchiato da un vortice senza fondo nero carbone.
Aprì gli occhi, affannato. Con il dorso della mano si asciugò la fronte imperlata di sudore.
Un incubo. Uno stupido incubo. 
Fece leva sui palmi e alzò il capo, socchiudendo gli occhi dallo sguardo freddo; una voce imprecava e dopo poco capì che provenisse dalla cucina, non molto distante.
Si mise in piedi e attraversò svogliatamente il lungo e scuro corridoio, andando praticamente alla cieca. 
«Okay, allora. Chiunque tu sia: vuoi morire a causa di un mio pugno o cosa?»
Si strofinò delicatamente gli occhi con la maglia smanicata del pigiama azzurro scuro, scoprendo la parte inferiore del busto così da far intravedere i pochi -ma buoni- addominali.
Con la poca lucidità riuscì a scorgere una chioma cremisi dalla vaga forma a tulipano, occhi oro brillante ed uno strano rossore sulle gote. 
«Cosa ci fai qui, Haruya?» 
Il rosso di risposta ghignò volgendo lo sguardo imbarazzato lontano da quello glaciale e assonnato del suo interlocutore; si decise poi a rispondere rivolgendo all'altro la domanda posta da quest'ultimo.
«Non ti hanno mai detto che è maleducazione rispondere con una domanda?»
Il bianco incrociò le braccia al petto e iniziò a pregustarsi una nuova lite con il tulipano, cosa che non gli allettava granché a quell'ora.
Ma come poteva perdere lo spettacolo di un tulipano infuriato?
«Disse il tizio che se ne uscì con una domanda ...» 
Sghignazzò e si avvicinò a lui in modo da guardare meglio i suoi occhi ghiaccio che ammirò per molto, lasciandosi sfuggire un sussurro.
Si avvicinò al volto del bianco fino a trovarsi a nemmeno dieci centimetri dalle sue labbra, sottili e ... In qualche modo baciabili; gli cinse la vita e lo spinse verso il suo petto, per poi regalargli un bacio completo di lingua. 
«Haruya, levati subito di dosso. » Spostò da un lato il ragazzo dai capelli rossi, che si imbronciò appena. Suzuno si avvicinò ai fornelli e ciò che vide lo spaventò quasi; si girò con il busto, lentamente, con la testa abbassata.
Pronunciò il nome del suo baka preferito scandendo bene ogni sillaba, alzando velocemente il capo successivamente averlo preso per il colletto; lo alzò di pochi centimetri dal pavimento.
«Amore, mi stai strozzando!» al sentire della prima parola l'albino lo guardò glaciale, ringhiando quasi. Strinse con più forza il colletto dell'altro, ormai bianco in volto.
«Pezzente.» disse e strinse i pugni con forza, «Che stai combinando qui?»
«Ghiacciolo, se mi lasci forse ti spiego.» 
L'albino lo guardò accigliato, costringendolo ad eliminare quel ‘forse’.
L'osservò adirato lasciando pian piano la presa, ancora indeciso se credere o no alle sue parole.
Il rosso si massaggiò il collo e lanciò un'occhiata truce all'altro, che di sottecchi lo tenne d'occhio indifferente.
«Muoviti.»
Haruya sbuffò e gli mostrò il tavolo in marmo, dove v'era posto al centro d'esso soltanto un vecchio libro color rosso sangue dalle pagine rovinate, ma ancora quasi del tutto intatte. 
«Che ne dici di aiutarmi a preparare un regalo per una persona?»
Suzuno sgranò gli occhi al sentire la domanda. Nagumo sbuffò ancora.
«Sei lento di comprendonio. Giusto?»
«Sai che vuol dire "comprendonio". Giusto?» disse il bianco, per poi fermare la frase di Haruya, che rimase a bocca semi-aperta «E non rimettere in mezzo la storia delle domande e delle risposte o quel che erano, Tulipano appassito.»
Il ragazzo dai capelli rossi assottigliò gli occhi ghignando deciso a terminare il suo piano. Gli indicò con l'indice una pagina del libro scarlatto.
Un ricettario? 
«Torta al limone fredda ...» lesse a bassa voce, leggendo gli ingredienti e la preparazione.
“Ingredienti:
Per la base:
·200 gr di biscotti.
·100 gr di burro.
Per la crema:
·100 gr di burro.
·225 gr di zucchero.
·3 uova.
·1 tuorlo.
·150 ml di succo di limone.
·Scorza grattugiata di 3 limoni.
·400 ml di panna da montare
·12 gr di colla di pesce.
«Allora. Iniziamo!»
Senza dir nulla Fuusuke sospirò tritando i biscotti e li aggiunse al burro sciolto, come detto dalla ricetta; passò la mano a Nagumo che iniziò a mescolare... In modo parecchio goffo.
«Ehy ehy. Con calma» 
Gli afferrò la mano e appoggiò il suo petto sulla schiena dell'altro.
Un incastro perfetto. Come un tassello di un puzzle. 
Con delicatezza lo aiutò a mescolare, nel mentre arrossirono entrambi.
Ma il bianco si scansò dopo aver acquisito la lucidità e negli occhi ambra del tulipano si riuscì chiaramente a scorgere una nota di delusione. Un abisso scuro e profondo che gli rabbuiò quegli occhi meravigliosi, nulla in confronto all'oro.
Ma Suzuno fece finta di nulla e versato il composto in una teglia a cerniera lo livellò; mise in freezer per accelerare i tempi.
Preparata la base, Haruya cominciò a far la crema: sciolse il burro a bagnomaria, mescolò in una ciotola lo zucchero, le uova, il succo e la scorza dei limoni. 
Suzuno versò tutto nel burro fuso e fece cuocere lentamente fino a quando la crema velò. Quando la crema fu pronta, unì la gelatina in fogli precedentemente ammollata in acqua fredda per dieci minuti e strizzata, e mescolò affinché si sciolse. Lasciò raffreddare e mescolò di tanto in tanto per evitare che si formi la pellicina. 
Burn montò la panna con lo zucchero e, intingendo di poco un dito, sporcò la punta del naso del suo ragazzo, leccandolo poi. 
In risposta quest'ultimo arrossì vistosamente lanciandogli dello zucchero affianco a lui, che macchiò il pigiama rosso fuoco dell'altro.
Si vendicò lanciandogli della farina in faccia. Iniziò una vera e propria battaglia che finì con un dolce bacio.
L'albino tossì. «Dovremmo muoverci, sai?»
Alzata di spalle da parte di Haruya.
Montò la panna con lo zucchero e la incorporò alla crema, delicatamente, mescolando dal basso verso l’alto affinché non si smontasse.
Il ragazzo dagli occhi oro, con piccole lineette sotto gli occhi ancora presenti dal periodo della Aliea Gakuen, versò la crema sulla base e livellò con il dorso di un cucchiaio. 
Per finire: entrambi lo misero in frigorifero a solidificare per alcune ore.
Burn controllò l'ora sull'orologio della cucina: le 06:40.
Mancavano solo pochi minuti.
Come tocco finale aggiunsero alla superficie un velo di marmellata al limone e la poggiarono in una specie di vassoio, decorandola con un paio di fragoline.
«Finito!» 
Si guardarono con uno sguardo soddisfatto e un sorriso smagliante ad incorniciare il volto. 
Anche Suzuno sorrise.
Si diedero il cinque e si abbracciarono. Non seppero nemmeno il perché; forse l'euforia, oppure solo il desiderio di toccarsi, di sentire l'uno il contatto dell'altro sulla propria pelle.
Rimasero così per svariati minuti, che per loro furono secondi.
Burn aprì un occhio e osservò le lancette dell'orologio ancora una volta; le 07:35.
«Ghiacciolino ...»
Si staccò da lui e accese la seconda luce così da illuminare ancor di più il luogo.
«Mi dispiace averti dovuto nascondere una cosuccia ...»
All'improvviso, dal nulla, apparirono tutti gli abitanti del Sun Garden* con ognuno un regalo tra le mani pronto da essere scartato. Simultaneamente gli gridarono un forte: «Auguri! Buon ventisettesimo compleanno, Fuu-san!» 
Kami. Aveva dimenticato il suo compleanno. 
Si sentì un vero imbecille in quel momento e si maledisse mentalmente.
Nagumo avanzò verso di lui con un piccolo cofanetto nella mano sinistra. Lo guardò dritto negli occhi e tutti si ammutolirono, e la maggior parte delle ragazze soppresse dei versetti eccitati.
Il rosso, pantaloncino nero e maglia rossa a maniche corte, si fece coraggio e gli porse la scatolina voltando lo sguardo dalla parte opposta.
Il bianco guardò a lungo l'oggetto e successivamente sollevò il coperchio malva.
C'era un anello. Un anello dorato con tre piccoli diamanti posti in una fila ordinata.
«Cosa mi dovrebbe rappresentare?*»
L'interlocutore fece schioccare la lingua sul palato e si girò a braccia conserte, dandogli le spalle.
«Un anello. Ti sto chiedendo di sposarmi, sai?»
L'albino dagli occhi di ghiaccio si rigirò la scatolina tra le mani più volte e rimase in silenzio; l'altro si irritò e si girò, gesticolando nel mentre parlava.
«Non mi dici niente?!»
«Quindi» iniziò saccente Fuusuke «Tu chiami "proposta di matrimonio" sbattere in faccia una scatolina con dentro un anello. Certo»
Lo guardò tagliente e le gote del rosso si imporporarono. Cominciò a sbraitare vari insulti al ragazzo, che rimaneva impassibile.
«Baka.»
Gli cinse i fianchi e lo zittì con un bacio; come sottofondo ci fu un grande applauso da parte di tutti, seguito da varie congratulazioni.
E nel frattempo che spense le candeline e iniziarono a mangiare la torta, Nagumo infilò l'anello al dito di Suzuno, che lo guardava entusiasta. Con un sorriso e un'espressione mai vista prima.
E quello era solo l'inizio. 

The end.

* Si trova lì anche se già maggiorenne (penso, oddio-) perché... Una specie di rimpatriata(?).
*Cit. FaviJ ouo


.: Angolino pandoso e lupacchiottoso :. (anzi, lupacchisetteoso! XD (?))

Ehm- sì, rieccomi. Ancora per poco~~
Oggi Kori vi insegna a preparare la Torta al limone fredda (?). /*OOO*/
Prrrimo contesssst ~
Spero vi sia piaciuta e sì, potrebbero risultare un po' OOC, ma cavolo stanno insieme da tanto, e poi sono più grandi! Le cose cambiano!(?) ù.ù
E nulla, scritta senza ispirazione, ma almeno ce l'ho fatta! (e sono parecchio in anticipo [finito a inizio luglio tipo] ... owo)
Ma visto che sono un genio mi riduco agli ultimi secondi per pubblicare. Ahah- già.
Ammetto che adattare la ricetta del sito "le ricette di Giò" (link: http://www.lericettedigio.it/torta-limone-fredda/) ad una fic (?) è stato abbastanza difficile da farmi sclerare davveeeeero tanto. Aw.
L'impaginazione è ... Arh, sorry, ma in questi giorni mi è andato a baldrakke l'editor. (?)

Scusatemi sopratutto il grassetto all'inizio, ma lo mette praticamente da solo, e dovrei stare un'altr'ora per toglierlo. E sinceramente non penso ne valga la pena. Almeno in questo momento.
E ora ritorno a ri-pensare quel titolo fighissimo che avevo pensato l'altra notte ma che ho dimenticato! ç//^//ç
Ps. Non so se farò la copertina. Non ho molto tempo ed ora sono le 04:10. -.- Bye ♥
~ K o r i ~
  
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