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Autore: Briciole_di_Biscotto    27/08/2014    8 recensioni
Gli umani hanno scoperto dell'esistenza degli Dei greci e, di conseguenza, anche quella dei semidei. Considerati un pericolo ed una minaccia, gli umani decidono di sterminarli. Da allora avrà inizio una guerra all'ultimo sangue fra semidei e umani.
Ma, da parte dei genitori divini, nessun aiuto.
Non che sia una novità, ma questa volta ci sarà un serio e pericolosissimo motivo, che sara alla base di tutta la tragedia che si sta svolgendo.
Sei pronto, giovane semidio, a diventare l'eroe di questa nuova, pericolosa ed emozionante avventura?
[Storia a OC] [Interattiva]
[Iscrizioni chiuse fino a nuovo ordine]
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di Semidei
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7

 

#Elia

 

Il ragazzo si svegliò di soprassalto. Con un po' di fatica si mise seduto e fu felice di constatare che la ferita alla gamba non pulsava più.

Poi si guardò intorno. Non sapeva dove si trovava: era in una stanza molto grande e completamente bianca con alcuni armadietti e due file di letti. Quasi tutti vuoti.

 

Poi abbassò lo sguardo, e vide che, seduta su una sedia e col capo appoggiato sul suo letto, c'era una ragazza molto carina.

“La ragazza di ieri!” doveva essere stata lei ad aiutarlo. Come si era permessa di portarlo in un luogo del genere? D'accordo che era ferito, ma non poteva farsi i fatti suoi?

Fece per svegliarla e gridarle contro quello che pensava, quando...

 

-Fossi in te non lo farei. Ti ha curato tutta la notte, dovresti lasciarla dormire.

Il ragazzo si voltò di scatto e vide, nel letto accanto a sé, una ragazzina minuta, sui tredici anni, intenta a leggere un libro.

-Hunger Games. Ho sentito dire che molto tempo fa andava di moda.- disse la ragazza senza alzare lo sguardo dal libro -Però non riesco a leggere niente. Stupida dislessia!- sbottò chiudendo di scatto il tomo.

 

-Piacere, Nicole figlia di Zeus. E tu?

-Fatti gli affari tuoi.

-D'accordo, Fatti-Gli-Affari-Tuoi, se non ti dispiace io vorrei dormire. Evita di svegliare Marina e di sbraitarle contro almeno fino a che non mi sarò svegliata.- detto ciò, si ristese sul letto e si tirò le coperte fino a sopra la testa.

 

Non avendo più niente da fare, Elia si mise a guardare la ragazza addormentata al suo capezzale.

Era bella: aveva dei capelli lunghi fino alle scapole di un bel biondo oro, con alcune ciocche verdi e la carnagione alabastrina. Il viso era affilato, donandole un'aria da adulta che contrastava con i tratti delicati da bambina. Era molto magra, ma con le curve al punto giusto.

Sì, tutto sommato era bella.

 

Ad un tratto, la ragazza aprì lentamente gli occhi assonnati, mettendo in mostra due grandi occhi di un castano scuro con riflessi neri.

Appena la semidea vide che il ragazzo si era svegliato, si mise seduta velocemente e sorrise:-Ti sei svegliato, finalmente! Come va la gamba? Ho provato a curartela, ma io non sono molto brava, mia sorella avrebbe fatto di meglio, ma era occupata, scusa.

 

Il ragazzo non sapeva cosa rispondere davanti a quel viso seriamente dispiaciuto, così si limitò a stare in silenzio ed osservarla mentre si alzava ed andava a prendere delle nuove bende da un armadietto lì vicino.

Le posò sul comodino accanto al suo letto ed andò ad aprire un rubinetto, lasciando che l'acqua scorresse liberamente.

Dopodiché, iniziò a levargli la fasciatura che aveva al polpaccio.

 

Mentre lo medicava, aveva un'espressione molto concentrata sul viso.

Una volta levata la benda, la appallottolò e la fece cadere ai suoi piedi. Poi, con grande stupore da parte del ragazzo, l'acqua del rubinetto deviò il proprio corso seguendo i movimenti delle mani della ragazza, ed andò a posarsi sulla ferita.

A quel contatto, il ragazzo si rilassò un po'. Era veramente molto piacevole.

 

Probabilmente la ragazza se ne accorse, perché sorrise soddisfatta e continuò a curarlo con più convinzione, mentre iniziava a presentarsi:-Scusa, sono proprio una maleducata! Io sono Marina Seadream, figlia di Poseidone. Tu come ti chiami?

Il ragazzo non rispose, continuando a guardare le mani sottili della ragazza che si muovevano lentamente per aria facendo scorrere l'acqua dal rubinetto alla sua ferita e viceversa.

 

Marina non si lasciò scoraggiare dal mutismo del ragazzo e continuò a parlare:-Immagino che tu ti stia chiedendo dove ti trovi, eh? Sei nell'infermeria della base dei ribelli. Qui puoi stare tranquillo, sei al sicuro.

Vedendo che il ragazzo non rispondeva, la semidea sospirò e finì di fasciarli la ferita.

Poi chiuse il rubinetto e buttò via la vecchia benda ed uscì dalla stanza.

 

 

#Rayan

 

Aveva appena finito gli allenamenti, quando un pensiero gli attraversò la mente: chi sa come stava Nicole?

Era andato a trovarla un paio di volte, ma negli ultimi giorni non ne aveva proprio avuto tempo, fra allenamenti, risse che Alys autorizzava in quanto figlia di Ares e l'arrivo delle Cacciatrici.

Così, approfittando di quel momento di libertà, decise di andare a trovare la ragazza.

 

Entrò nell'infermeria in punta di piedi e si avvicinò al letto di Nicole, che aveva le coperte tirate su fino alla testa, e gliele scostò lentamente.

La ragazza era girata dall'altra parte, e dormiva beatamente.

Così Rayan si prese quasi un infarto quando una voce parlò:-Ce ne hai messo di tempo. Pensavo che non saresti più venuto a trovarmi...

 

Rayan si arrabbiò:-Nicole, non fare certi scherzi! Mi hai fatto prendere un colpo!

La ragazza si rigirò verso di lui facendogli la linguaccia e borbottò:-Questa è la punizione per non essere più venuto a trovarmi.

Il figlio di Eris scosse la testa:-Sembri una bambina dispettosa.- sospirò rassegnato.

 

-Gne-gne-gne!- gli fece il verso la ragazza, facendo una buffa smorfia.

-Vedi? Ti comporti proprio come una bambina!

-Ma va' al Tartaro, va'!

-Magari un'altra volta. Ora ho un appuntamento con un certo figlio di Apollo che crede di essere più forte di me!- disse facendole l'occhiolino.

 

La ragazza roteò gli occhi:-Miei dei, ma tu sempre a fare risse sei? Prima o poi beccherai quello più forte di te che ti manderà dritto dritto sull'Olimpo.

-Nah, non credo sia minimamente possibile.

-Poi non dire che non ti avevo avvertito!

-Non lo dirò, tranquilla. Non credo che ne verrà mai l'occasione!- fece il ragazzo con la sua migliore faccia da schiaffi, facendo alzare gli occhi al cielo all'amica.

 

Si chinò per darle un bacio sulla guancia, che la ragazza ritirò stizzita con grande divertimento dell'amico, poi si alzò ed uscì dalla stanza senza salutarla.

 

Ormai l'aveva capito: quella Nicole era forte, troppo per una ragazza della sua età. Da quando era arrivata alla base non aveva mai pianto, ma lui era sempre stato un attento osservatore e, guardando nei suoi occhi, aveva notato quanta tristezza vi si celava.

 

“Vincerò” pensò “Vincerò per te. Ti farò vedere che tutto è possibile!”

 

 

#Bliss

 

La ragazza girava per la base senza meta, esplorando i corridoi e le sale.

D'un tratto si ritrovò davanti ad una porta bianca dalla quale proveniva un clangore di armi e, incuriosita, entrò.

 

Davanti a sé vide una grande palestra, nella quale si trovava un ragazzo che si stava allenando con un manichino molto probabilmente posseduto, visto che si muoveva e attaccava a sua volta il ragazzo.

Poi ricordò che qualcuno le aveva detto che i manichini con cui si allenavano si muovevano, per poter addestrarsi meglio, grazie alla magia dei figli di Ecate o degli ingranaggi dei figli di Efesto.

 

Così la ragazza si sedette su una panca che si trovava sul bordo della palestra e si mise ad osservare il ragazzo che si muoveva ed attaccava il manichino con dei movimenti fluidi.

Aveva un fisico non molto muscoloso, ma comunque atletico e asciutto, e la pelle pallida creava un forte contrasto con i suoi capelli neri lunghi fino alla base del collo. Invece non riusciva a definire il colore dei suoi occhi, poiché a seconda di come si muoveva e di come la luce lo prendeva, cambiavano dal verde al nocciola.

 

Quando poi il ragazzo fece una torsione del busto mostrando il lato destro del viso, Bliss poté notare una lunga e frastagliata cicatrice che partiva da sotto l'occhio destro fino alla tempia.

Tutto sommato era un bel ragazzo. Forse un po' basso, ma comunque un bel ragazzo.

Ed era anche bravo a combattere, almeno con un manichino.

 

-Ehi tu!

Il ragazzo perse la concentrazione, e il manichino gli assestò una bella botta con il pomello della spada allo stomaco, che lo fece piegare in due senza fiato.

Poi, guardando con aria truce l'automa, con un colpo secco della spada gli tranciò il capo di netto, facendolo volare a qualche metro di distanza.

 

Dopodiché si voltò furente verso la ragazza:-Non lo sai che non bisogna distrarre le persone quando combattono?

Bliss fece un gesto annoiato con la mano:-Avanti, era solo una spada di legno! Che cosa vuoi che ti facesse.

Il ragazzo la guardò con aria truce:-Voglio vedere te con una spada di legno infilzata nello stomaco- disse facendo una smorfia.

-Comunque, cosa volevi?

 

-Sei bravo a combattere con la spada, mentre io sono una frana. Ti andrebbe di insegnarmi?

Il ragazzo inarcò un sopracciglio:-Cos'è, sei una figlia di Afrodite?

La ragazza lo guardò confuso:-Cos...

Poi capì e diventò rossa in viso gridandogli:-Ma cos'hai capito? Non ci sto mica provando con te! Io voglio veramente imparare ad impugnare una spada!

Il ragazzo le fece un gesto scocciato della mano:-D'accordo, ho capito. Ma ora calmati!

 

Bliss smise di gridare e lo guardò dubbiosa. Poi gli si avvicinò:-Allora mi insegnerai?

Il ragazzo annuì senza guardarla, poi le chiese:-Come ti chiami?

La semidea si sbatté una mano sulla fronte:-Giusto, non ci siamo ancora presentati! Però prima tu!

 

Il ragazzo la guardò scocciato ma annuì:-Mason Church, figlio di Ecate e bla bla bla. Tu?

La ragazza annuì:-Mi chiamo Bliss Traw, sono figlia di...- chiuse un attimo gli occhi e fece un respiro profondo -sono figlia di Artemide.

La ragazza si sarebbe aspettata qualche esclamazione o commento, come minimo un paio d'occhi spalancati, ma Mason non si scompose. Semplicemente annuì.

-Va bene, iniziamo la lezione.

 

Dopo due ore di spade, graffi e polsi slogati, finalmente Bliss riuscì a disamare un manichino e fargli volare via la testa.

Lentamente abbassò la spada, e cercò di riprendere fato, quando sentì un applauso provenire da dietro di lei.

 

Si girò e trovò Mason che batteva le mani e la guardava compiaciuto:-Ottimo lavoro. Modestamente, sono un grande maestro!

-Ma se ho fatto tutto io! Tu ti sei limitato a darmi dei consigli!

-Dettagli, Traw, dettagli. Comunque, direi che per oggi può bastare così.

 

La semidea annuì stanca e si sedette sul pavimento, sfinita, mentre Mason usciva tranquillamente dalla palestra. Arrivato alla soglia, si fermò un attimo:-Un giorno mi dirai come è possibile?

La ragazza guardò la sua figura di spalle confusa, poi capì ed annuì:-Forse... un giorno.

Il ragazzo annuì soddisfatto ed uscì dalla palestra, mentre Bliss si stendeva sul pavimento freddo sorridendo.

 

Sentiva che a lui avrebbe potuto dirlo. Avrebbe potuto parlargli della sua storia e, sì, anche della sua nascita.

 

 

#Alys

 

-Assolutamente no!- Alys camminava nervosamente avanti e indietro sotto gli sguardi supplichevoli delle otto ragazze inginocchiate davanti a lei.

-Ma perché no? Non faremo nulla di male!

Evanna sbuffò:-Io non ti capisco, Alys. Permetti le risse ma non permetti i pigiama-party?

Edwina annuì:-Che senso ha!

 

Una vena pulsò sulla fronte della figlia di Ares:-Voi dovete capire che io sono figlia del dio della guerra, non del dio dei pigiama-party!

Jade la guardò supplichevole:-E dai, è anche per festeggiare la dimissione di Nicole dall'infermeria!

Rune prese la parola:-E anche per festeggiare il nostro arrivo alla base e il ritrovamento di due vecchie sorelle!- disse guardando Aqua e Marina, che le mandorono dei bacetti, mentre Bliss e Gem annuivano.

 

Alys fece per ribattere qualcosa, ma poi si fermò e si massaggiò le tempie, per poi alzare uno sguardo palesemente scocciato sulle amiche, che cercarono di non ridere alla sua espressione:-Oh, e va bene. Potete occupare il mio salone privato! Ma, vi prego, non rompete niente!

Le ragazze esultarono e andarono ad abbracciare la figlia di Ares, che cercò di sottrarsi senza riuscirci, poi si fiondarono alla porta per andare ad avvertire le amiche.

 

Prima di uscire, Aqua si voltò verso di lei facendole l'occhiolino:-Ovviamente anche tu sei invitata. Vedi di esserci perché se no ti veniamo a prendere con la forza.- ed uscì in fretta, lasciandosi dietro una Alys sbalordita ma anche palesemente divertita: quelle ragazze erano delle vere e proprie forze della natura!

 

Per la prima volta, Alys Torres era stata battuta.

 

 

 

 

Angolo della pazza sclerata autrice

 

Ciao a tutte!

Lo so, il capitolo è molto corto. Ma vi prego, capitemi! Sto avendo il blocco dello scrittore ma, nonostante tutto, continuo a scrivere, per paura che se mi fermassi questa storia potrebbe non vedere mai una fine!

(In poche parole ho paura di finire con l'abbandonarla)

 

Nel prossimo capitolo vedrò di scrivere della serata al pigiama-party, dove tutte le nostre cucciole parteciperanno e faranno amicizia, giocando, mangiando e raccontandosi di sé.

 

Spero che almeno il prossimo capitolo possa venire bene, poiché io sono una convinta sostenitrice delle friend-ship (sarà perché io sono un po' un'asociale e ho molti pochi amici).

 

Immagino che per scoprirlo mi (e vi) toccherà aspettare domani.

 

Okay, ora vado * va a comprare un binocolo per cercare di avvistare l'Argo II * (?)

 

Darck_Angel, figlia di Demetra, Serpeverde, Intrepida

  
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