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Autore: _Cthylla_    27/08/2014    6 recensioni
Dopo la tragica morte di un chojin che ben conoscete, qualcuno inizia a perseguitare i ragazzi della Muscle League per motivi che loro non conoscono.
Riusciranno a chiarire i punti oscuri riguardanti l'omicidio e scoprire la verità?
O sarà #R ad avere la meglio...?
Genere: Introspettivo, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kevin Mask, Kid Muscle
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Got a secret

Can you keep it?

Swear this one you’ll save

Better lock it in your pocket

Taking this one to the grave.

 

(Secret, by The Pierces)

 

 

La pioggia quasi copriva il rumore della campana, mentre i giovani lottatori della Muscle League salivano silenziosamente i gradini in pietra che li avrebbero portati dentro la chiesa.

Non sembravano neppure gli stessi, quei ragazzi, non quel giorno; stretti nei loro abiti scuri, stretti gli uni agli altri come a colmare quel vuoto da poco sopraggiunto tra di loro.

Kid Muscle e Wally Tusket sembravano quelli più provati dalla prematura scomparsa del loro amico. Chi l’avrebbe mai detto? Ultimo ad arrivare nel gruppo, era stato il primo ad andarsene.

E in un modo completamente inaspettato.

Presero posto sulle panche più vicine al caro estinto, per quanto risultasse loro difficile stargli così vicino.

Coloro che avevano preparato la salma avevano fatto un lavoro eccezionale. Sembrava che dormisse, sembrava che da un momento all’altro si sarebbe rialzato ed avrebbe sorriso -non “riso”. Non era mai stato tipo da lasciarsi andare a tal punto- dicendo loro “vi ho solo fatto uno scherzo, cosa sono quei musi lunghi”?

Ed era ancora difficile per tutti loro credere che così non fosse, che a breve lo avrebbero fatto ricongiungere a Madre Terra, che nessuno di loro l’avrebbe più visto in giro.

Perfino il cinico Kevin Mask riusciva ad interpretare le espressioni di quello che lui, spesso e volentieri, aveva definito “branco di scimmie, branco di idioti, manica d’invertebrati, inutili perdenti”…e pensò che tutto sommato fosse incredibile che idioti simili riuscissero a mantenere un simile contegno.

Lungo la strada per recarsi alla cerimonia funebre, ed anche in quel preciso momento in cui lui ed il suo allenatore presero posto nella terzultima panca in fondo alla chiesa, si era domandato perché avesse deciso di andare lì.

E la risposta era una sola: per l’onore. Era un chojin che lui conosceva, un “collega”, non poteva non presenziare.

E poi… aveva assistito al decesso.

«ormai non si può tornare indietro compagn-ehm…Kevin».

«anche se potessi non tornerei indietro, Lord Flash».

Già…a proposito del decesso, chissà se…ah, si; eccole lì, erano appena entrate in chiesa. Sembravano titubanti. Forse si sentivano fuori posto, quelle due, considerando che la loro amica era responsabile della morte del chojin del quale stava per iniziare il funerale.

Vide il nano allenatore di Kid Muscle, con aria cupa e contrita, invitarle a sedersi lassù con lui e gli altri. Le due parvero sollevate. Quantomeno nessuno di loro le colpevolizzava per essere state amiche intime di un’assassina.

«…pessima pubblicità…pessima, pessima».

Per un motivo che ignorava, l’inglese si sentì ribollire. Un chojin era appena morto, proprio in quel periodo in cui il Torneo era in pausa, ed Ikimon e Vance MacMadd pensavano soltanto alla pubblicità, e ai loro affari, e ai soldi, soldi, solo i dannatissimi soldi.

Dov’era l’onore in quelle persone?! Dov’era il rispetto?!...ed erano queste mancanze a causargli un’irritazione che minacciava di sconfinare nell’ira.

«non stanno facendo una gran figura».

Il commento del suo trainer riuscì a stemperare parzialmente la rabbia che stava montando dentro di lui. «sono delle persone…non so nemmeno come definirle. Schifose, ecco. dovrebbero esserci loro nella bara, non-»

«ragazzo, ti prego di essere cauto con le parole. Mai augurare la morte. Mai. Vedi da te a cos’è che porta».

Già, aveva proprio ragione, come spesso accadeva, pensò Kevin osservando Kid Muscle fare posto alle due ragazze. Non riusciva a sentire cosa stavano bisbigliando, ma francamente non gli importava neanche.

Le due si misero a sedere.

«siamo contenti che siate riuscite a…sapete, noi abbiamo temuto che…insomma…non veniste».

Roxanne riuscì a produrre un sorriso stanco. Aveva il volto tirato, gli occhi cerchiati e rossi di chi non ha dormito per le troppe lacrime. Kid Muscle non era abituato a vederla in quel modo, era sempre stata una ragazza così forte…ma quel che era accaduto aveva sconvolto tutti quanti.

«Kid, era doveroso che assistessimo. Anche se…» rivolse lo sguardo al corpo nella bara «lo sai».

Trixie non disse nulla, ma non riuscì ad evitare di tirare su col naso, anche se non troppo rumorosamente.

«è che non ce lo aspettavamo».

«nessuno di noi se lo aspettava» disse cupo Jeager.

«sembra un incubo. È tutto così assurdo» mormorò Terry «Mask è-»

«è…è in fondo» lo informò Trixie con voce tremolante «ma è qui».

«non ero sicuro che sarebbe venuto».

«forse lo dipingiamo in maniera peggiore rispetto a quello che è in realtà» disse Wally, con la voce spezzata e gli occhi lucidi.

«mentre forse…» avviò a dire esitante Dik Dik occhieggiando la salma «…forse Check Mate è morto proprio perché ha ritenuto qualcun altro migliore di quello che era».

Dopo un breve scambio di occhiate nel gruppo calò il silenzio più totale, mentre la cerimonia iniziava.

 

[…]

 

«addio ‘Mate».

Kid era stato l’ultimo del gruppo a lasciar cadere la terra scura sulla bara del loro amico, mentre le lacrime scorrevano copiose sul volto coperto dalla maschera.

Le altre persone avevano iniziato ad andarsene, e forse era bene che anche lui e gli altri seguissero il loro esempio, e che lasciassero lavorare gli addetti alla sepoltura.

Era stato terribile quando avevano chiuso la bara. Dava il senso di un qualcosa di così maledettamente “definitivo”, come solo la morte poteva essere.

«vogliamo…»

«sì. È ora che torniamo a casa».

Mentre si dirigevano al parcheggio la prima cosa che fecero quasi in contemporanea Terry, Jeager, Kid Muscle, Wally Tusket e Van Dik fu riaccendere i cellulari.

Bi-bip. Bi-bip.

Avevano tutti quanti dei messaggi, chi due, chi dieci.

Ma ciò che saltò all’occhio tutti quanti fu che ad ognuno dei succitati era arrivato un sms dal mittente sconosciuto.

Terry fu il primo a leggerlo, e sgranò gli occhi. «ragazzi, non è uno scherzo divertente! Ok?! È soltanto di cattivo gusto!» disse rabbioso il texano agitando il cellulare.

«cosa c’è, Terry?» Trixie si avvicinò.

«ah, ecco chi è stato!» esclamò Jeager fulminando l’americano con un’occhiata «pensavi che fosse il modo migliore per non far capire che è opera tua, vero!»

«ma che vai dicendo?!»

«vergognatevi. Fate…fate schifo, Check Mate è appena morto, e voi…»

Evidentemente Dik Dik e Wally credevano che i due lo avessero fatto insieme.

«noi non abbiamo fatto niente!»

«ma di che state parlando?!» Meat cominciò ad allarmarsi «cosa-»

«UAAAAAAAAAAAAAA-AAAAAH mi vogliono mortoooooooooooooooh» urlò Kid in piena crisi di terrore andando ad abbracciare le gambe di Roxanne «Roxaaanne proteggimi tu!» strillò indicando il telefono che aveva lasciato cadere a terra come se avesse visto su di esso l’immagine del demonio, o se fosse diventato all’improvviso un alieno mutante che aveva tentato di sbranargli la mano.

La ragazza lo raccolse, e…niente. Perché Terry però fu lesto a strapparglielo dalle mani.

 

vi manca? Non temete, lo raggiungerete presto.

#R.

 

«m-ma che…»

«si può sapere cos’è?» incalzò Meat.

«niente» disse il texano «non è niente. Uno scherzo. Lasciate perdere» disse, scambiandosi occhiate di intesa con gli altri ragazzi che capirono di dover mantenere il silenzio «non è nulla».

Era qualcosa più, di nulla.

Ma in quel momento nessuno di loro poteva immaginare anche solo minimamente cosa quel primo sms avrebbe comportato.




N.d.A. :  allora. Vi autorizzo ad iniziare il linciaggio, perché scrivere una storia di Kinnikuman in salsa Petty Little Liars (serie tv alla quale mi sono   l a r g a m e n t e  ispirata nonostante sia una serie completamente idiota e piuttosto priva di senso) è un'assurdità peggiore di quella dei vampiri, il che è tutto dire.
Però mi gira così! Chiedo venia ancor di più dell'altra volta.
A proposito, per chi non avesse notato il [SOSPESA] nell'introduzione di Fiore di Maggio, beh...è sospesa. Ve lo dico anche qui. Al momento soffro della sindrome dell'ispirazione cretina&ballerina.
Sarò contenta di ricevere qualsivoglia recensione, anche negativa se mai; non sono tipa da rispondere maleducatamente, o di scagliare contro di voi branchi di "amykette" a recensire negativamente ogni vostro scritto solo per vendetta.
Quindi, saluti.
   
 
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