PROLOGO

Ci avvicinammo alla porta della Sala Grande. Non c’era nessuno tranne noi due vicini. Mi teneva la mano stretta per far si che non scappassi  anche se non sarei mai scappata da lui. Draco era arrabbiato, voleva spiegazioni, come le volevo io e quando aprì la porta tutti ci guardarono: era decisamente imbarazzante. Nella Sala Grande a quell’ora c’erano gli studenti che studiavano o che facevano compiti ma non si fermò neanche un attimo per prendere fiato, anzi allungò il passo, stava quasi correndo. Credo che era in  imbarazzo pure lui, ma non si fermava e arrivammo finalmente dall’altra parte della Sala fino a quella porticina a sinistra. La aprimmo e scendemmo le scale. Eravamo nella Sala dei trofei e non eravamo gli unici. C’erano mio fratello ed Harry da una parte con le braccia incrociate e dall’altra Hermione. La mia migliore amica arrabbiata con me... Non poteva essere vero... Mi guardavano male e sembravano molto arrabbiati.

«Che le hai fatto?!» Era Ron ed era serio per una volta.

«Non le farei mai del male. È troppo importante per me tua sorella. Lo capisci?» Draco quasi piangeva, non lo avevo mai visto così. Gli strinsi ancora più forte la mano.

«Lui non mi ha mai fatto niente Ron. Noi ci amiamo. Lo so che può sembrare strano all’inizio ma...» Non finì neanche la frase quando Hermione iniziò ad urlare.

«Dean ti ha visto. Non mentire bugiardo. Le hai dato un pozione d’amore... Non proteggerlo Ginny!»

«Non è vero!» Draco era tutto rosso. «È vero amore il nostro!» Draco si calmò un attimo e respirò a fondo. «Dean è il vero bugiardo. Prima le spezza il cuore e poi cerca di rovinare il legame fra me e Ginny per riaverla?»

«Non sono una bambola! Lui mi ha spezzato il cuore Herm. Non posso perdonarlo! E quando stavo male l’unico che mi è stato vicino è stato Draco senza giudicarmi o mentirmi.» Ero molto arrabbiata con lei.

«Non ci possiamo dimenticare che per anni Draco ha parlato male di molte persone Ginny come dare della lurida mezzosangue ad Hermione!» Harry si alzò da una poltrona e guardava Herm che quasi piangeva.

«Ho fatto i miei errori lo so... E mi dispiace Hermione ma Ginny... la amo troppo.»

Draco era sicuro di sé dicendo quelle parole. E vedevo sincerità spruzzare dai suoi occhi lucidi.

«E non dimentichiamoci che aiuti Voldemort.» Harry era serio.

A quelle parole Draco si girò dall’altra parte e uscì dalla porta. Io guardai Harry con occhi arrabbiati e poi abbassai lo sguardo e vidi Ron abbracciare Hermione che piangeva.

«Mi dispiace Herm ma io lo amo troppo.» Quella fu l’ultima frase che dissi prima di andarmene seguendo Draco.

«Draco fermati ti prego.» Stavo piangendo e Draco si fermò in mezzo al cortile. Non c’era nessun altro a parte noi due.

«Forse hanno ragione loro. Stando con me ti farei solo soffrire...» Piangeva pure lui. Non lo avevo mai visto così triste... anzi non lo avevo mai visto piangere.

«Tu fai parte di me ormai lo capisci? Ti ricordi tre mesi fa quando ero ai Tre Manici di Scopa che piangevo e tu sei venuto li a sederti vicino a me portando due burrobirra con te, offrendomene una? È stato l’inizio di tutto. Non mi hai fatto soffrire in questi tre mesi Draco e non mi farai mai soffrire.» Lui mi stava guardando. Poi mi venne incontro e mi abbracciò prendendomi per il bacino come solo lui poteva fare.

«Sei troppo importante per me. Non potrei mai permettere a nessuno di farti del male. Lo sai vero questo? Insomma  chi avrebbe mai detto che sarebbe successo? Cosa potrebbero pensare i nostri genitori? E i nostri amici? I tuoi amici l’hanno presa male e credo, anzi so per certezza che la prenderebbero peggio. Ginny io ti amo questo lo sai. Nessuno ti farà mai del male se ci sarò io. Questi mesi sono stati i più belli della mia vita ma...» Lo interruppi mentre singhiozzava.

«No... Non può finire così... Ti prego... Io ti amo.» Mi diede un delicato bacio sulle labbra, mi strinse per un attimo e poi lo vidi allontanarsi.

Mi buttai in ginocchio per terra. Le lacrime non finivano più di cadermi sulle guancie. Sentivo un vuoto che aveva lasciato dentro me, ma sapevo che non sarebbe finita lì... Non poteva finire così.