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Autore: La Matta    20/09/2008    2 recensioni
Prendete Andael, il giovane apprendista di Saruman, imbranato come pochi, pessimista ed ironico, abbastanza intelligente, e mettetelo a capo delle forze del Signore Oscuro. Poi prendete Konstantin, un'anonima moretta con tanta voglia di ridere e che vi riserva parecchie sorprese, e mettetela assieme ai “buoni” della situazione. Vi ritroverete fra le mani un comandante senza il minimo senso tattico, capace solo di combinare casini su casini, e di farci sopra battute idiote, ed una ragazza, innamorata cotta ma restia ad ammetterlo ed una buona dose di idiozia. Mescolate tutto questo alla storia originale ed otterrete una modifica divertente e spumeggiante, dal dubbio valore morale ed educativo. Ma che state aspettando? Leggete e commentate!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir, Faramir, Nazgul, Nuovo personaggio, Sauron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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andael3

CAPITOLO TERZO

INCANTESIMI O SIMIL TALI

 

(Giugno 3018, Osgiliath.)

 

Osgiliath era stata attaccata dall’Oscuro Signore Sauron.

Il suddetto Oscuro Signore però non era sul luogo degli scontri, essendo lui una nuvoletta di vapore nerastro o poco più, e quindi aveva delegato l’importante compito al suo miglior generale (se così si può chiamare), l’Orchetto Ifingh. 

Cioè, almeno credo si chiamasse Ifingh. Non sono molto sicura dell’esattezza di questo dato storico, ma non importa.

Perché l’Orchetto aveva quasi sbaragliato le forse degli uomini di Gondor, e le cose volgevano alla peggio per i difensori di Osgiliath.

Fra i suddetti difensori di Osgiliath c’era anche Boromir, figlio maggiore del Mostro di Fango... ehm, volevo dire dell’Intelligentissimo et Illustrissimo et Clarissimo Sovrintendente Denethor.

Il quale Boromir era davvero molto ma molto impegnato nell’intelligente attività di chiedersi come le forze di Sauron potessero essere, in quale modo, scacciate da Osgiliath, o almeno ridotte a più miti consigli.

Non sapeva che la soluzione stava arrivando sulla groppa di uno strano animale, perfettamente ignara di essere la soluzione.

 

Detesto volare.

Soffro di vertigini, e poi qua in alto fa davvero troppo caldo per i miei gusti.

Oltretutto il vento sta gonfiando le mie povere vesti, ed io sembro un cretino.

 

Avete intuito?

La soluzione altri non era che il nostro angelico Andael, il quale era stato sottratto alle cure dei Nazgul per soppiantare il puzzolente Ifingh.

Per ordine del Sommo Signore Sauron, Andael era stato “prelevato” da uno strano animale che risponde al nome di Ikar, e che assomiglia molto a quelle aquile simpatiche che aiutano Gandalf, solo con le piume nere e viola a causa di un incidente di percorso.

Ho dimenticato qualcosa?

Ah sì. Ikar parlava.

Eccome se parlava!!

 

- No, ripeti un po’ cosa dovrei fare?- chiese Andael per l’ennesima avvolta, aggrappandosi disperatamente alle piume dell’animale per non cadere dalla strana cavalcatura

- Ancora? La tua scarsa intelligenza mi lascia sinceramente basito!!-

- Dai, mi dici che devo fare?-

- Devi condurre l’offensiva finale alla cittadella di Osgiliath.-

- Quella Osgiliath? Quella vicina a Minas Tirith?- chiese il giovane apprendista, facendo sfoggio di tutte le sue conoscenze geografiche

- Sì.- rispose l’uccello, serafico

- Ma è...- un altro pensiero, più importante, si fece largo nella psiche di Andael – io dovrei fare cooosa?-

- Vincere una guerra. Hai presente? Guerra. Sinonimo di battaglia, lotta, conflitto belligerante, rissa da osteria! Fuoco, fiamme, frecce, rocce, lance, omini morti, orchetti vivi...-

- Ma Osgiliath è lontanissima!!-

- Questi sono gli ordini del Sommo Capo Sauron, piccolo scarafaggio! Quindi non contestare e tieniti forte! Sia dannato se non raggiungeremo quella maledetta città in tempo più che utile!-

Andael alzò gli occhi al cielo con un sospiro, ripetendo a mente il proprio testamento, poi affondò la faccia nelle piume scure dell’uccello, e si estraniò dal presente, sperando sinceramente di non vomitare sulla testa di Ikar a causa dell’eccessiva velocità

- Si parte!!- ruggì l’uccello, entusiasta – batterò tutti i record di velocità!!-

-... odio il mondo.-

 

Intanto, nella suddetta Osgiliath, i difensori umani si stavano preparando per l’ultimo scontro con il nemico, nella speranza (piuttosto dubbia) che un miracolo li salvasse tutti dallo sterminio di massa da parte di degli orridi orchetti.

Boromir di Gondor non era proprio eccessivamente fiducioso nelle difese di cui Osgiliath disponeva, spesso se messe a confronto con l’audace offensiva che i puzzoni intendevano portare a termine al più presto.

Solo che... che aspettavano.

I Puzzoni aspettavano, e non lo facevano di certo per fare un bagnetto.

Scusate. Comprendo che fare della bassa ironia in questo momento è fuori luogo.

Chiedo perdono ai lettori ed agli omini che stavano facendo testamento in quell’oscuro giorno.

Improvvisamente, qualcosa oscurò il sole.

Alcune bestemmie si sollevarono dal campo-base degli uomini.

Cito unicamente alcune delle intelligenti affermazioni causate dall’arrivo di un’aquila nera gigante

- Caspita!-

- Ma che diavolo è?-

- Devo aver preso troppe botte in testa.-

- E’ la fine!-

- Oddio, ma è un gabbiano gigante, quello?-

- Io me la squaglio da qui....-

- Meglio imboscarsi prima che quel coso debba espellere il pranzo...-

Ignorando queste perle di saggezza, gli umani si prepararono a combattere quell’ennesimo nemico, che di sicuro sarebbe stato davvero molto ma molto pericoloso.

O, almeno, così gli uomini pensavano.

 

- Come sarebbe a dire “adesso che facciamo?”-

Ikar sospirò, scuotendo la testa e rischiando di disarcionare lo sventurato cavaliere

- Adesso dovresti sfoderare i tuoi incantesimi peggiori e uccidere tutti gli umani!-

- Ma io sono un apprendista!- protestò il giovane, con aria sconsolata

- Saprai fare qualcosa, maledizione!!-

Andael prese di nuovo a giocherellare con il suo ciondolo, come se in quel cerchietto di metallo si celassero tutte le risposte alle Grandi Domande della Terra di Mezzo.

- Beh, so far piovere fuoco!- esultò alla fine il giovane aspirante mago.

 

Beh, non so veramente far piovere fuoco.

Cioè, ci stavamo lavorando, quando tutto questo casino è iniziato.

Ok. Rimbocchiamoci le maniche.

Come erano le parole...

 

- Ma non rischi di colpire anche i nostri alleati?-

- Abbiamo degli alleati?-

- Gli orchetti là sotto, no?-

- Ah no, non preoccuparti per quelli.-

Andael tacque il motivo, ma l’uccello gigante insistette tanto che alla fine il giovane si vide costretto a sputare il rospo

- Gli orchetti si sono ammutinati. Quando TU (razza di uccello demente e privo di raziocinio!) hai detto loro che ero venuto per rimpiazzare il loro comandante... beh... prima hanno fatto finta di niente, ma appena ti sei accovacciato per dormire un po’... beh, si sono caricati in spalla armi e bagagli e si sono ammutinati.-

Ikar borbottò qualcosa riguardo la stupidità e la puzza degli orchetti, ma alla fine tornò a rivolgersi al proprio inesperto cavaliere

- Va bene, va bene. Fingerò di niente perché così sono gli ordini del Capo Supremo.-

- Ma perché il Capo Supremo si preoccupa tanto per coinvolgermi in questa dannata guerra?-

- Come, non lo sai?-

Colpo di scena. Sale la suspense nei lettori, che sudano freddo, e cercano di immaginare la risposta...

- Beh, se non lo sai tu...-

Andael alzò gli occhi al cielo, e sospirò. Beh, forse era meglio così.

Forse non voleva saperlo, il perché.

- Allora va bene, signor uccello gigante. Sono pronto! Incantesimo della Pioggia di Fuoco... ehm, vediamo... com’era la formula per il fuoco...-

 

Intanto, al “piano di sotto”, gli uomini si stavano interrogando su perché la creatura volante stesse immobile in aria senza fare niente.

- Io non capisco, fratellone, come mai quel coso stia lì immobile, senza fare niente.-

Esattamente. Proprio quello che ho appena detto.

Comunque questa frase mi è utile, perché posso presentarvi il fratello minore di Boromir, leggersi anche Faramir, ovvero l’altro figlio del Mostro di Fang... beh, ok, di Denethor.

Nell’aria presero a risuonare parole arcane, e sinceramente minacciose.

E l’incantesimo si compì.

... nel bene, o nel male!!

 

FINE CAPITOLO TERZO

 

Ehi, abbiamo anche un capitolo terzo!

Incredibile che questa storia stia proseguendo e CONTINUI ad avere un senso! E’ una cosa quasi spaventosa!

 

Anticipazioni

- Ma che razza di mago sei?-

- Io sono solo un apprendista!!!-

 

Dio che terribile botta in testa.

 

– Questa guerra diventa ogni giorno più demente...-

- Concordo. La guerra è stupida.-

- Secondo me VOI siete stupidi! Ora basta vaneggiare, ed occupiamoci dei nemici.-

- Non vedo nemici.-

- Falla tacere, o non rispondo più delle mie azioni!-

 

Ringraziamenti!!!

 

Ayay: tu sei sempre così simpatica!! Grazie mille! Hai ragione, come a volte è necessario scrivere cose deprimenti, a volte bisogna scrivere demenzialità assurde che però, da qualche parte, un senso devono pur avercelo! Non sopporterei di creare un personaggio così, solo per farli fare la figura del cretino 24 h al giorno!! (io sono un’eccezione? ndAndael). Beh, la cosa ti sorprenderà, ma anche Andael avrà un senso, prima o poi!! BACI!!

Illidan: eh sì, il nostro caro apprendista è piuttosto abile ad incasinare le altrui esistenze! Ci tenevo ad “umanizzare” un po’ i Nazgul!! Allegria al mondo!! Grazie mille per la recensione, sei grandissimo!!

Hareth: definizione azzeccata, poco ma sicuro! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Grazie per il commento!! Baci!!

 

ANCORA UN BACIO A TUTTI

CHARY

  
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