CAPITOLO TERZO
INCANTESIMI O SIMIL
TALI
(Giugno 3018, Osgiliath.)
Osgiliath
era stata attaccata dall’Oscuro Signore Sauron.
Il
suddetto Oscuro Signore però non era sul luogo degli scontri, essendo lui una
nuvoletta di vapore nerastro o poco più, e quindi aveva delegato l’importante
compito al suo miglior generale (se così si può chiamare), l’Orchetto
Ifingh.
Cioè,
almeno credo si chiamasse Ifingh. Non sono molto sicura dell’esattezza di
questo dato storico, ma non importa.
Perché
l’Orchetto aveva quasi sbaragliato le forse degli uomini di Gondor, e le cose
volgevano alla peggio per i difensori di Osgiliath.
Fra i
suddetti difensori di Osgiliath c’era anche Boromir, figlio maggiore del Mostro
di Fango... ehm, volevo dire dell’Intelligentissimo et Illustrissimo et
Clarissimo Sovrintendente Denethor.
Il quale
Boromir era davvero molto ma molto impegnato nell’intelligente attività di
chiedersi come le forze di Sauron potessero essere, in quale modo, scacciate da
Osgiliath, o almeno ridotte a più miti consigli.
Non
sapeva che la soluzione stava arrivando sulla groppa di uno strano animale,
perfettamente ignara di essere la soluzione.
Detesto volare.
Soffro di vertigini, e poi qua in
alto fa davvero troppo caldo per i miei gusti.
Oltretutto il vento sta gonfiando
le mie povere vesti, ed io sembro un cretino.
Avete
intuito?
La
soluzione altri non era che il nostro angelico Andael, il quale era stato
sottratto alle cure dei Nazgul per soppiantare il puzzolente Ifingh.
Per
ordine del Sommo Signore Sauron, Andael era stato “prelevato” da uno strano
animale che risponde al nome di Ikar, e che assomiglia molto a quelle aquile
simpatiche che aiutano Gandalf, solo con le piume nere e viola a causa di un
incidente di percorso.
Ho
dimenticato qualcosa?
Ah sì.
Ikar parlava.
Eccome se
parlava!!
- No,
ripeti un po’ cosa dovrei fare?- chiese Andael per l’ennesima avvolta,
aggrappandosi disperatamente alle piume dell’animale per non cadere dalla
strana cavalcatura
- Ancora?
La tua scarsa intelligenza mi lascia sinceramente basito!!-
- Dai, mi
dici che devo fare?-
- Devi
condurre l’offensiva finale alla cittadella di Osgiliath.-
- Quella Osgiliath? Quella vicina a Minas
Tirith?- chiese il giovane apprendista, facendo sfoggio di tutte le sue
conoscenze geografiche
- Sì.-
rispose l’uccello, serafico
- Ma
è...- un altro pensiero, più importante, si fece largo nella psiche di Andael –
io dovrei fare cooosa?-
- Vincere
una guerra. Hai presente? Guerra. Sinonimo di battaglia, lotta, conflitto
belligerante, rissa da osteria! Fuoco, fiamme, frecce, rocce, lance, omini
morti, orchetti vivi...-
- Ma
Osgiliath è lontanissima!!-
- Questi
sono gli ordini del Sommo Capo Sauron, piccolo scarafaggio! Quindi non
contestare e tieniti forte! Sia dannato se non raggiungeremo quella maledetta
città in tempo più che utile!-
Andael
alzò gli occhi al cielo con un sospiro, ripetendo a mente il proprio
testamento, poi affondò la faccia nelle piume scure dell’uccello, e si estraniò
dal presente, sperando sinceramente di non vomitare sulla testa di Ikar a causa
dell’eccessiva velocità
- Si
parte!!- ruggì l’uccello, entusiasta – batterò tutti i record di velocità!!-
-... odio il mondo.-
Intanto,
nella suddetta Osgiliath, i difensori umani si stavano preparando per l’ultimo
scontro con il nemico, nella speranza (piuttosto dubbia) che un miracolo li
salvasse tutti dallo sterminio di massa da parte di degli orridi orchetti.
Boromir
di Gondor non era proprio eccessivamente fiducioso nelle difese di cui Osgiliath
disponeva, spesso se messe a confronto con l’audace offensiva che i puzzoni
intendevano portare a termine al più presto.
Solo
che... che aspettavano.
I Puzzoni
aspettavano, e non lo facevano di certo per fare un bagnetto.
Scusate.
Comprendo che fare della bassa ironia in questo momento è fuori luogo.
Chiedo
perdono ai lettori ed agli omini che stavano facendo testamento in quell’oscuro
giorno.
Improvvisamente,
qualcosa oscurò il sole.
Alcune
bestemmie si sollevarono dal campo-base degli uomini.
Cito unicamente
alcune delle intelligenti affermazioni causate dall’arrivo di un’aquila nera
gigante
-
Caspita!-
- Ma che
diavolo è?-
- Devo
aver preso troppe botte in testa.-
- E’ la
fine!-
- Oddio,
ma è un gabbiano gigante, quello?-
- Io me
la squaglio da qui....-
- Meglio
imboscarsi prima che quel coso debba espellere il pranzo...-
Ignorando
queste perle di saggezza, gli umani si prepararono a combattere quell’ennesimo
nemico, che di sicuro sarebbe stato davvero molto ma molto pericoloso.
O,
almeno, così gli uomini pensavano.
- Come
sarebbe a dire “adesso che facciamo?”-
Ikar
sospirò, scuotendo la testa e rischiando di disarcionare lo sventurato
cavaliere
- Adesso
dovresti sfoderare i tuoi incantesimi peggiori e uccidere tutti gli umani!-
- Ma io
sono un apprendista!- protestò il giovane, con aria sconsolata
- Saprai
fare qualcosa, maledizione!!-
Andael
prese di nuovo a giocherellare con il suo ciondolo, come se in quel cerchietto
di metallo si celassero tutte le risposte alle Grandi Domande della Terra di Mezzo.
- Beh, so
far piovere fuoco!- esultò alla fine il giovane aspirante mago.
Beh, non so veramente far piovere
fuoco.
Cioè, ci stavamo lavorando, quando
tutto questo casino è iniziato.
Ok. Rimbocchiamoci le maniche.
Come erano le parole...
- Ma non
rischi di colpire anche i nostri alleati?-
- Abbiamo
degli alleati?-
- Gli
orchetti là sotto, no?-
- Ah no,
non preoccuparti per quelli.-
Andael
tacque il motivo, ma l’uccello gigante insistette tanto che alla fine il
giovane si vide costretto a sputare il rospo
- Gli
orchetti si sono ammutinati. Quando TU (razza di uccello demente e privo di
raziocinio!) hai detto loro che ero venuto per rimpiazzare il loro
comandante... beh... prima hanno fatto finta di niente, ma appena ti sei
accovacciato per dormire un po’... beh, si sono caricati in spalla armi e
bagagli e si sono ammutinati.-
Ikar
borbottò qualcosa riguardo la stupidità e la puzza degli orchetti, ma alla fine
tornò a rivolgersi al proprio inesperto cavaliere
- Va
bene, va bene. Fingerò di niente perché così sono gli ordini del Capo Supremo.-
- Ma
perché il Capo Supremo si preoccupa tanto per coinvolgermi in questa dannata
guerra?-
- Come,
non lo sai?-
Colpo di
scena. Sale la suspense nei lettori, che sudano freddo, e cercano di immaginare
la risposta...
- Beh, se
non lo sai tu...-
Andael
alzò gli occhi al cielo, e sospirò. Beh, forse era meglio così.
Forse non
voleva saperlo, il perché.
- Allora
va bene, signor uccello gigante. Sono pronto! Incantesimo della Pioggia di
Fuoco... ehm, vediamo... com’era la formula per il fuoco...-
Intanto,
al “piano di sotto”, gli uomini si stavano interrogando su perché la creatura
volante stesse immobile in aria senza fare niente.
- Io non
capisco, fratellone, come mai quel coso stia lì immobile, senza fare niente.-
Esattamente.
Proprio quello che ho appena detto.
Comunque
questa frase mi è utile, perché posso presentarvi il fratello minore di
Boromir, leggersi anche Faramir, ovvero l’altro figlio del Mostro di Fang...
beh, ok, di Denethor.
Nell’aria
presero a risuonare parole arcane, e sinceramente minacciose.
E
l’incantesimo si compì.
... nel
bene, o nel male!!
FINE CAPITOLO TERZO
Ehi,
abbiamo anche un capitolo terzo!
Incredibile
che questa storia stia proseguendo e CONTINUI ad avere un senso! E’ una cosa
quasi spaventosa!
Anticipazioni
- Ma che
razza di mago sei?-
- Io sono
solo un apprendista!!!-
Dio che terribile botta in testa.
– Questa
guerra diventa ogni giorno più demente...-
-
Concordo. La guerra è stupida.-
- Secondo
me VOI siete stupidi! Ora basta vaneggiare, ed occupiamoci dei nemici.-
- Non
vedo nemici.-
- Falla
tacere, o non rispondo più delle mie azioni!-
Ringraziamenti!!!
Ayay: tu
sei sempre così simpatica!! Grazie mille! Hai ragione, come a volte è
necessario scrivere cose deprimenti, a volte bisogna scrivere demenzialità
assurde che però, da qualche parte, un senso devono pur avercelo! Non
sopporterei di creare un personaggio così, solo per farli fare la figura del
cretino 24 h al giorno!! (io sono un’eccezione? ndAndael). Beh, la cosa ti
sorprenderà, ma anche Andael avrà un senso, prima o poi!! BACI!!
Illidan: eh
sì, il nostro caro apprendista è piuttosto abile ad incasinare le altrui
esistenze! Ci tenevo ad “umanizzare” un po’ i Nazgul!! Allegria al mondo!! Grazie
mille per la recensione, sei grandissimo!!
Hareth: definizione
azzeccata, poco ma sicuro! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Grazie
per il commento!! Baci!!
ANCORA UN BACIO A
TUTTI
CHARY