"Sentiva la sofferenza, vedeva la morte e lei stessa commettere atti improponibili. Vedeva le persone morire per mano sua, le persone a cui avrebbe dato il cuore e l’anima. Le vedeva nella sua mente, una mente infetta che, dopo anni di pura normalità, aveva deciso tutto a un tratto di cambiare realtà o, forse, si era lascia contaminare, sfinita e stanca di quella monotonia sana, da qualcosa di oscuro e fatale come la follia. Quel Tutto rimase un unico pensiero, fino a quando quelle immagini non diventarono realtà, una realtà concreta e spaventosa, ma piacevole."