Verso
la felicità?
Il
peggio era finalmente passato:
tutti quei giorni d’angoscia erano solo un brutto ricordo
ormai.
Tutte
quelli notti e quei giorni a pregare al suo capezzale perché si
svegliasse,
perché ritornasse con loro a sorridere e a scherzare,
avevano lasciato il posto a momenti di serenità e tranquillità.
Bunny
giorno dopo giorno, stava sempre meglio, ed era anche stata trasferita in un stanza normale.
Le
sue condizioni erano migliorate moltissimo, ed anche
se sarebbe dovuta stare ancora un po’ di tempo in ospedale per gli
accertamenti diagnostici e per la riabilitazione, non aveva più bisogno
di stare in rianimazione, ormai era fuori pericolo.
La
riabilitazione sarebbe stata un po’ lunga, ma lei ce
l’avrebbe fatta, come sempre, e poi, doveva essere di nuovo in
forma per il giorno delle sue nozze…
Ora
che anche suo padre, aveva finalmente accettato in pieno Marzio, credeva che non potevano più pararsi ostacoli alla sua
felicità.
La
biondina se ne stava nel letto, sognante, sorridente.
Durante
il coma, aveva percepito la presenza di tutti i suoi cari, la sua famiglia, le
sue amiche, ma primo tra tutti il suo grande ed unico amore.
Marzio
non l’aveva mai lasciata, le era sempre stato accanto, infondendole
calore, coraggio, amore…
Le
ragazze le avevano detto, che durante il coma, aveva avuto una crisi
respiratoria, e le avevano anche detto, che si era stabilizzata solo quando
Marzio era entrato nella sua stanza e le si era
inginocchiato accanto, prendendola per mano, e supplicandola, in lacrime, di
non lasciarlo.
Forse,
in quel momento, quando Marzio aveva pianto su quel corpo che poteva sembrare
privo di vita, pur senza il controllo volontario dei legittimi custodi,
il cristallo d’argento e il cristallo d’oro, erano
entrati in simbiosi.
Bunny
aveva pensato che non poteva che essere così, o almeno, che non poteva
non essere stata la forza dell’amore, la forza
del loro amore:
Marzio,
per l’ ennesima volta dopo tutti quegli anni,
l’aveva salvata, aveva impedito che lei andasse via, che morisse in un
letto d’ospedale, che si spegnesse perdendo la battaglia più
importante.
Qualcuno
bussò alla porta:
-Si?
Chi è?-
-Corriere
espresso! Devo consegnare un mazzo di fiori gigante alla Signorina Tsukino!-
disse una voce a lei familiare dall’altro lato della porta.
Lei
sorrise, si sistemò alla meglio velocemente e poi disse:
-Ah,
dei fiori per me? Hmmmm! Entri pure allora!-
La
porta si aprì, ed un enorme mazzo di rose rosse
e gissofile vi fece capolino, seguito poi, da Marzio.
Indossava il suo camice bianco, era di turno quella mattina, e
aveva pensato di trascorrere la sua pausa pranzo in compagnia della sua
fidanzata.
-Oh, ma Amore, sono davvero
bellissime, sono splendide! Grazie!- disse lei, regalandogli un dolcissimo
sorriso.
-Hai già mangiato piccola?- disse lui amorevolmente,
sedendosi sul bordo del letto.
-No, veramente non ancora… Ma perché?-
-Bene! Indossa la vestaglia allora, ti porto alla mensa.
Oggi trascorrerò tutto il mio tempo libero qui in ospedale
con la mia paziente preferita!-
-Ma che dolce che sei! Ma come faccio a muovermi con questo
piedone e questo braccio ingessati?-
-Ti aiuterò io con la vestaglia, e poi, c’è la
sedia a rotelle…- disse indicando un angolino della stanza.
-Va bene dottor Chiba, mi ha convinta! La
vestaglia la trova nell’armadio, non può sbagliarsi, è rosa
e di seta, come la mia camicia da notte…- disse lei indicando il morbido capi in seta che indossava, modellando il suo
fisico perfetto.
-Va bene Signorina Tsukino, provvedo immediatamente!-
I due si guardarono in viso e scoppiarono a ridere.
A Marzio, in quei giorni, era mancata
tantissimo la sua risata cristallina, gli era mancato guardarla sorridergli,
gioire anche per le più piccole cose, gli erano mancati i suoi profondi
occhi oceanici, le sue labbra color corallo, così rosse e carnose, un
invito a baciarla in ogni istante.
Gli erano mancati i suoi codini, le sue carezze, gli era mancato
tutto di lei..
I due fidanzatini si avviarono così verso la mensa:
Marzio spingeva per i corridoi la sedia a rotelle, con cautela,
non voleva procurarle il benché minimo fastidio, la ferita procuratele
per l’asportazione della milza non si era ancora rimarginata.
Una volta arrivati, lei prese un’insalata mista e del
formaggio fresco con della coca cola e lui della carne e delle patate con della
birra.
Mangiarono felici, assaporando ogni istante, proprio come la sera
della cena, quando lui le aveva chiesto di sposarlo, quando ancora non
immaginavano cosa sarebbe successo a partire dalla
sera dopo.
Erano felici, di nuovo, ma non sapevano, che il loro amore stava
per essere messo in discussione per l’ennesima volta.
Prima di coronare il loro sogno d’amore, avrebbero dovuto
affrontare un’ultima prova.
Il loro amore avrebbe vinto ancora?
E bene bene eccomi di nuovo.
Ho voluto
accontentarvi anche oggi con una doppia pubblicazione…
E’
solo un capitolo di transizione come avrete capito, ma non preoccupatevi, tra
poco, appena potrò postare ci sarà un
colpo di scena!
Ringraziamenti:
Sailor
Uranus: Ciao! Mi fa piacere che la mia storia stimoli la tua curiosità!
Spero che
continuerai a seguirmi!
ISA1983:
Ciao! Quello che succederà adesso è una sorpresa, spero di poter
aggiornare presto! Grazie mille!
Bunnyguida:
Ciao Simo! Sono contenta di farti sognare! Non bisognerebbe mai smettere non
trovi? Non ti preoccupare, ricorda che non bisogna mai perdere la speranza!
L’amore arriverà anche per noi!
Kaoru: Ciao!
Grazie mille per i tuoi bellissimi commenti. Ora ti provoco persino la
palpitazione al cuore? Wow! Sono di effetto! Che ne pensi di questo capitolo?
Romantigirl:
Ciao! Grazie per leggere e commentare in tempo reale sei un tesoro!
Giufalab:
Ciao! Che ne pensi di questo capitolo? Grazie mille per seguirmi sempre
Tappetta:
Ciao! Non avrei mai potuto far morire Bunny, io sono per il lieto
fine non amo la tragedia1
MoonlightSerenity:
Ciao! Sono contenta che anche il quinto capitolo ti sia piaciuto tanto. Che ne
dici di questo?
Grazie anche
a Sailor Uranus e Luisina per aver inserito la storia fra i preferiti.
Alla
prossima!