Lo amavo. Amavo i suoi modi d'altri
tempi; amavo il suo prevenire sempre i miei bisogni; amavo i sorrisi,
il naso strano. Lo amavo come se non avessi mai amato in vita mia.
Ingenuamente, come Aurora con Filippo.
Già, Filippo. Non l'aveva neanche svegliata col bacio del vero amore...ma forse non avrei dovuto minacciarlo così, povero ragazzo. Non facevo seriamente, quando dicevo che lo avrei trasformato in un topo, se si fosse comportato male. Fa niente. Il fine giustifica i mezzi e tra loro per ora va tutto bene. È quello che conta.
Già, Filippo. Non l'aveva neanche svegliata col bacio del vero amore...ma forse non avrei dovuto minacciarlo così, povero ragazzo. Non facevo seriamente, quando dicevo che lo avrei trasformato in un topo, se si fosse comportato male. Fa niente. Il fine giustifica i mezzi e tra loro per ora va tutto bene. È quello che conta.
Forse non l'ha svegliata lui perché si
conoscevano da poco, perché sono troppo piccoli. Perché non si è
svegliata? Perché?
Perché il vero amore non esiste mai?
Perché il vero amore non esiste mai?
Ci avevo sperato davvero. Ci avevo
creduto, per uno stupido istante, che due giovani cuori potessero
salvarsi a vicenda dall'odio del mondo.
Se non ci fossi stata io, Aurora sarebbe rimasta così.
No, un attimo: se non ci fossi stata io, Aurora non avrebbe avuto quel problema. Ma poi l'ho svegliata. Il confine tra amore e dolore è davvero così labile?
Amare qualcuno è necessariamente un tuffo in un lago nero, ghiacciato?
-Ti amo.
Mi scappò, soffocato.
Se non ci fossi stata io, Aurora sarebbe rimasta così.
No, un attimo: se non ci fossi stata io, Aurora non avrebbe avuto quel problema. Ma poi l'ho svegliata. Il confine tra amore e dolore è davvero così labile?
Amare qualcuno è necessariamente un tuffo in un lago nero, ghiacciato?
-Ti amo.
Mi scappò, soffocato.
-Che hai detto?
Era troppo lontano.
-Niente, Fosco. T'immagini le cose. Sei un po' troppo fantasioso quando ti ci metti.
Era troppo lontano.
-Niente, Fosco. T'immagini le cose. Sei un po' troppo fantasioso quando ti ci metti.
-Chi non sogna non vola. A proposito:
con le ali come va?
-Sempre meglio, grazie.
Sorridemmo entrambi, piuttosto
imbarazzati.
Mi voltai e andai in una direzione
qualsiasi, pur di fuggire a quel senso di nausea alla bocca dello
stomaco.
Non avrei dovuto permetterlo. Non avrei
dovuto concederglielo.
Non avrebbe mai dovuto farsi spazio
così, abbattendo le mie difese con le sue maniere. Non era giusto
approfittarsi così della mia debolezza. Volevo solo un amico, non un
uomo per me... e stava rovinando tutto. C'erano dei limiti e lui non
doveva superarli. Era giusto così.
Perché poi fidarsi di nuovo? Perdersi
nello sguardo di qualcuno senza trovarsi più, non lo autorizza a
divorarti viva. A rinchiuderti nella sua gabbia mortale. Avere le
palpitazioni non significa niente.
Non significa che puoi abbandonarti a
qualcuno.
I muri sono troppo alti da abbattere,
quando non ci sono spiragli. Amare è troppo doloroso e macchia
l'anima.
L'amore rende crudeli.
L'amore ci rende le bestie che non
avremmo mai voluto essere.
Avrei voluto baciarlo, tenergli le mani
e affondare nei suoi occhi d'oblio, nella sua pelle. Ma non mi sarei
addormentata. Se mi avesse strappato di nuovo le ali?
Non è facile essere una donna ferita
dalla cattiveria altrui. Non è facile restare bloccati nelle proprie
trappole fino a non riuscirsi più a guardare allo specchio. Odiare e
odiarsi fuori misura.
Sono stata troppo ingenua in passato.
Non avrei potuto mai permettermi di nuovo quell'errore.
Solo a pensare a un legame più stretto
con lui, mi sentivo affogare: l'acqua alla gola. Ogni volta che
decidevo di andare oltre, appariva il volto di Stefano sorridermi
ingenuo, lacerandomi l'anima.
Ho provato a ricucirla, ma è fissata male.
Dopo infiniti anni sono ancora evanescente. Sono ancora lo spettro di me stessa.
Perché una donna ferita... una persona ferita, si deforma sotto i colpi di chi amava. Si frantuma come un bicchiere scheggiato, sotto le risate di chi la schernisce. Sotto lo sguardo impassibile, disgustato di chi diceva di provare qualcosa.
Ma come si fa a provare qualcosa e poi affondare completamente un'amica, neanche fosse un'estranea? Come si fa ad essere proprio quelli che sferrano il colpo letale, nel sonno?
Ho provato a ricucirla, ma è fissata male.
Dopo infiniti anni sono ancora evanescente. Sono ancora lo spettro di me stessa.
Perché una donna ferita... una persona ferita, si deforma sotto i colpi di chi amava. Si frantuma come un bicchiere scheggiato, sotto le risate di chi la schernisce. Sotto lo sguardo impassibile, disgustato di chi diceva di provare qualcosa.
Ma come si fa a provare qualcosa e poi affondare completamente un'amica, neanche fosse un'estranea? Come si fa ad essere proprio quelli che sferrano il colpo letale, nel sonno?
Avevo ripreso le mie ali, ma non avrei
volato più.
Tutta la mia vita si era ridotta a scappare, ma non volevo cedere la mia fiducia a nessuno.
Tutta la mia vita si era ridotta a scappare, ma non volevo cedere la mia fiducia a nessuno.