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Autore: xren_x    28/08/2014    1 recensioni
[Dal testo]
#1- Eh già, Tommy Corbirock avrebbe avuto bisogno di molta fortuna. Non sarebbero bastati dei semplici cioccolatini per conquistare il cuore della sua amata[...]
#2- Grisam lasciò Vì sul davanzale della sua finestra e, una volta che si fu allontanato la giovane strega sussurrò “Ti amo anch’io”[...]
#3-Ormai tutti pensavano ad un tradimento da parte della piccola strega del Buio ma Grisam no, Grisam credeva ancora in lei. [...]
#4- Lei strega del Buio, vivace e gentile.Lui mago della Luce, timido e impacciato.Davvero potevano stare insieme quei due?[...]
#5-“Sono felice che sei tornato, sai non ci speravo più” disse Vaniglia [...]
#6-"Possiamo essere benissimo solo amici…” una lacrima traditrice le scivolò lungo la guancia.[...]
#7-“Co-Corbirock co-cosa stai facendo?!” chiese balbettando e sperando che quel momento non finisse più. [...]
#8-“Non ci siamo ancora presentati, il mio nome è Cicero Periwinkle” disse lui allungando la mano “Dalia Dei Sentieri” rispose la ragazza stringendogliela e trattenendosi dal ridergli in faccia.[...]
#10-Davanti a lui una lapide. Un nome. Il suo nome.
Il nome della ragazza che tanto aveva amata.
Raccolta di one-shot ispirate alla saga di Fairy Oak e ai suoi personaggi.
Spero
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Gabbiani

 
Cicero Periwinkle si era allontanato dalla sala da ballo. –Troppe streghe!- si ripeteva fra se e se mentre parlottava con gruppetti di intellettuali che nessuno guardava.


Andò in giardino e si sdraiò sull’erba fresca del prato. In quel periodo pensava soltanto alla sua stupenda vacanza con il suo caro amico Vic. Avrebbero passato il loro tempo a guardare e a studiare tutti i tipi di nuvole esistenti.
Dei passi leggeri attirarono la sua attenzione. Una bellissima ragazza dai capelli color biscotto si era seduta sul bordo di marmo della fontana che decorava il giardino circostante.
Cicero senza indugiare ancora, si diresse verso di lei “Troppo rumore?” chiese. La ragazza alzò lo sguardo, poi arrossendo leggermente rispose “Già, troppo rumore… Tu invece che ci fai qui fuori?” chiese lei incuriosita.
Cicero prima di rispondere la guardò meglio. Gli pareva di averla già vista da qualche parte.
 La ragazza aveva i capelli raccolti in un elegante acconciatura, l’abito blu con qualche ricamo impreziosito in vita, le cadeva dolcemente sulle curve sinuose. Le ombre dei rami degli alberi lì intorno le giocavano sul viso candido e aveva una strana luce negli occhi, una luce quasi “non umana”.
“Oh beh ci sono troppe streghe, ho passato tutto l’anno con venti di loro e a questa festa sono raddoppiate, se non triplicate!” disse  Cicero abbozzando un sorriso. La ragazza fece una risatina che incitò il ragazzo a continuare “Una volta in classe una di loro è riuscita a trasformare un nostro compagno in un orrendo scarafaggio, per due giorni è rimasto nell’aula di chimica sotto la cattedra, aspettando che qualcuno lo venisse a ritrasformare. Poi mi sembra che chiamarono una certa Lillà Dei Sentieri, la più potente strega della Luce mai esistita, dicevano. Spero di non doverla mai incontrare in giro per le strade del villaggio!” disse Cicero terminando  il suo monologo, mentre
lei faceva una risatina soffocata.
“Non ci siamo ancora presentati, il mio nome è Cicero Periwinkle” disse lui allungando la mano “Dalia Dei Sentieri” rispose la ragazza stringendogliela e trattenendosi dal ridergli in faccia.
“De-Dei Sentieri?” balbettò lui con gli occhi spalancati e la bocca che toccava terra. Avrebbe voluto scomparire e per una volta rimpianse il fatto di non essere nato mago del buio.
A quel punto Dalia scoppiò in una fragorosa risata “Si ma tranquillo, solo mia sorella ha ereditato i poteri, io sono una semplicissima non magica!” disse con un sorrisetto beffardo.
Cicero avrebbe voluto tirare un sospiro di sollievo, ma gli sembrava davvero brutto, così stette zitto e si mise a fissare il cielo ricamato di stelle.
“Si è fatto tardi, devo davvero andare!” disse Dalia alzandosi e prendendo tra le mani il vestito.
“Oh, anche per me. Va bene se ti riaccompagno a casa?” “Certo… grazie” disse lei abbassando la testa e arrossendo.
Lungo il tragitto non si dissero niente e, una volta arrivati davanti alla porta di casa, fu Cicero a parlare.
“E’ stato bello, mi sono divertito molto” disse quasi con un sussurro “Si, anche io…. Beh allora buonanotte” “Buonanotte” rispose lui un po’ malinconico.
Dalia aveva già poggiato una mano sulla maniglia della porta, ma Cicero l’afferrò per bloccarla, poi avvicinò il suo viso a quello della ragazza.
La strega fu più svelta di lui e, con la mano libera, fece un velocissimo gesto.
Il povero Cicero fu trasformato in un gabbiano, e volando, si andò a posare sul comignolo dei Burdock.
Dalia, contenta  di quello che aveva appena fatto, entrò silenziosamente in casa –Così impara!- pensò.
“E’ tardi, dove sei stata fino ad ora?” chiese una voce alle sue spalle “Oh, Lillà! Che spavento mi hai fatto prendere!” disse la strega arrestandosi sulle scale “Lillà dovresti farmi un piacere…” “Dimmi pure cara” rispose la sorella incuriosita “Domani… sul tetto dei Burdock… dovresti ritrasformare un gabbiano…” “Oh no Dalia! Di nuovo?” La ragazza non rispose e correndo per le scale, si diresse in camera sua, poi affacciatasi alla finestra guardò verso il comignolo dei Burdock sorridendo maliziosamente.
 
ANGOLO AUTRICE
Mi sembrava opportuno farne una anche su di loro, anche perché tutto è partito da qui!
Spero che sia piaciuta,
Grazie per chi legge questa raccolta, ma mi farebbe molto piacere riceve vostre recensioni!
Grazie,
Un bacio
-Prim
   
 
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