Fanfiction
scritta per il concorso sul Nonsense, indetto da Setsuka, Be Mine e
Emily ff sul Forum di EFP.
Personalmente, questo genere mi ha sempre affascinato, ma non ho mai
scritto niente che mi soddisfasse;
stavolta, invece, il risultato mi piace abbastanza.
Spero che piacerà anche alle giudici del contest. ^_^
Auguro un buon lavoro a tutte e tre... incrociando le dita!
Titolo: La Casa delle Streghe
Personaggi
/ Pairing: Sasori,
Deidara [
Sasori X Deidara ]
Rating: giallo ( ero indecisa fra il
giallo e l'arancione, ma data l'implicità di alcuni
riferimenti a scene violente, ho pensato non fosse necessario alzare il
rating - se poi dovesse esserci qualche problema riguardo a questo,
basta che chi di dovere mi avvisi, e provvederò a cambiarlo )
Genere: drammatico, dark,
introspettivo, sentimentale ( all'inizio pensavo che l'ultima dicitura
non fosse adatta, ma rileggendola mi sono resa conto che un po' di
sentimentalismo, seppur non smielato, c'é )
Avvertimenti:
nonsense,
character death, shonen ai, one shot, alternative universe ( AU ) ( ero
indecisa se mettere o meno quest'ultimo avvertimento, ma sotto
consiglio di una giudice, l'ho inserito, data la particolare
'ambientazione' della fic )
La Casa delle
Streghe
Oggi mi hai
supplicato di accompagnarti al Luna Park.
Tu,
bambino un po' troppo cresciuto.
Tu,
fenomeno da baraccone.
Reciti alla
perfezione la tua parte, chissà se ti accorgerai mai che
sono
io lo sceneggiatore.
Tu,
bambola di cera.
Tu,
Deidara.
Cerchi indizi
nei graffiti sul muro, silenziosi emissari di sventura.
“ Non aver
paura della casa delle streghe. ”
Tu
ne fai parte.
“ Stringi
forte il suo braccio, lui ti proteggerà.
”
Tu
non lo conosci ancora.
Quest'anima
dannata ha scelto te.
Come suo
compagno.
Cammina,
cammina, senza voltarti indietro.
[ O
potresti annegare in un fiume di sangue ]
Percorri
quella scalinata che pare infinita,
non curarti
di quei burattini
così umani incatenati
al muro.
[ Potresti
riconoscere qualcuno che un tempo, ti era caro ]
[ Potresti
specchiarti nei tuoi stessi occhi color del cielo ]
E non
sussultare se odi il pianto di un bambino.
[ Egli è
già morto, come tutti gli altri ]
Non
t'impaurire se un'ombra pare seguirti.
[ Sei tu ]
A cosa stai
pensando, in questo momento?
Rinchiuso in
un labirinto senza uscita né più entrata,
condannato
per l'eternità.
Non è
forse questo, ciò che gli uomini
desiderano?
Vivere per
sempre al fianco della persona amata.
Tu
mi ami.
Tu
mi desideri.
Tu
verrai con me.
Dovunque.
[ Nessuno
oserà scalfire la tua immagine, finché resterai
vicino
a me ]
Tu,
troppo bello per essere abbandonato all'usura del tempo.
Tu,
il mio preferito.
“ Non aver
timore degli insulsi pupazzi che tentano di spaventarti. ”
Loro
non ti avranno mai.
Non avranno
il tuo bel volto, non i tuoi occhi né quelle labbra, no,
loro
non li avranno mai.
[ Sono
miei ]
[ Sei mio
]
Ti scrutano
con occhi di fiamma, consumati dall'invidia; se solo potessero
parlare, chissà quante cose avrebbero da dire.
Narrare delle
anime già passate di qui, sprofondate inevitabilmente
nell'abisso.
Ma non
possono.
[ Le loro
labbra sono serrate e immobili, come sigillate ]
Grida
risuonano nel buio della casa delle streghe.
“ Non
cercare di fuggire. ”
Tu
sei l'eletto.
Tu
non soffrirai.
Tu
vivrai per sempre.
Tu,
il miglior pezzo della mia collezione.
Riesci ad udire queste
urla di dolore?
Tu
non lo sentirai mai più.
Non ne sei
felice?
Dovresti
sorridere in questo momento, eppure tremi stringendoti al mio corpo
inumano.
Che cosa
provi?
Sai, sei
affascinante così.
Fai venire
voglia di abbracciarti.
E forse è
proprio quello che vuoi adesso, vista la tua espressione.
Ti specchi in
questi occhi inespressivi chiedendomi silenziosamente aiuto,
mi intenerisci.
Intenerisci
me, che non dovrei provare sentimento alcuno.
Mi chiedo
come tu possa esserne capace.
Ma non c'è
tempo per pensarci ora, siamo rinchiusi nel labirinto degli specchi.
“ Cosa
vedi? ”
Mi chiedo
come mai non ti degni di rispondermi.
Osservi la
tua immagine riflessa e sorridi debolmente, passandoti una mano fra i
dorati filamenti.
[ Patetico
]
[ Ma
maledettamente bello ]
Tu,
vanesio.
Tu,
superficiale.
Tu,
amore.
Usciamo
veloci da questo posto infame, ritrovandoci in un lungo corridoio.
[ La tua
strada verso gli inferi ]
“ Dove
andiamo? ”
Sono
incredulo, hai parlato.
Ti osservo
cercando di leggerti dentro, ma tu chiudi gli occhi posando le labbra
rosee sulle mie.
Ti stacchi
dopo qualche secondo, guardandomi interrogativo.
“ Perché?
”
ti domando
freddo, impassibile.
“ Tu non mi
ami, Danna? ”
mi chiedi tu,
Dio, sembri una ragazzina alla sua prima cotta.
[ Patetico
oltre ogni umana immaginazione ]
[ Ma ti
amo, dannazione ]
Non ti
rispondo e ti trascino via con me, finché non giungiamo in
una
grande sala.
“ Dove
siamo? ”
Sei
terribilmente noioso, lo sai?
“ Nella
casa delle streghe. Ed io son il capo, in questo spaventoso luogo.
”
Strabuzzi gli
occhi e scoppi in una fragorosa risata, a quell'affermazione.
“ Ho sempre
pensato che tu fossi un tipo un po' strano, ma non credevo fino a
questo punto. ”
Così
mi apostrofi, prendendomi in giro.
Tu
sbagli.
Tu
sei strano sul serio.
Come fai ad
amare una marionetta, Deidara?
“ Pero' ti
amo lo stesso. ”
[
Smettila, non dirlo più ]
“ Allora,
vuoi dirmi dove siamo? ”
Insisti,
quando t'impunti sembri proprio un bambino.
[ Tenero...
]
“ Questo è
ciò che volevi tanto vedere. ”
“ Ma sei
impazzito? Io ti ho chiesto di raccontarmi cosa alberga nei meandri
della tua anima. ”
Mi viene da
ridere.
“
Soddisfatto? ”
Nei tuoi
occhi leggo ancor più paura di prima.
[ Sei
bello, così ]
[ Vieni
con me... ]
Il buio regna
nella casa delle streghe.
[ La tua
luce si è spenta ]
Accendo una
candela ed illumino parte della stanza.
[ Oh, sei
qui ]
Ti accarezzo la guancia lentamente, sei immobile e splendido.
[ Ma il
tuo cuore non batte più ]
I capelli
biondi ti ricadono sulle spalle, li ho sciolti perché
così
sei ancor più meraviglioso.
[ Ma non
puoi sorridermi più ]
Mi
inginocchio di fronte a te, spegnendo la candela.
[ Perfino
la sua fioca luce mi infastidisce ]
[ Cos'ho
fatto? ]
“ Perché
non mi parli più, Deidara? ”
The End