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Autore: HeavenHell    28/08/2014    2 recensioni
Ne "I pilastri della Terra" l'ex sceriffo William Hamleigh viene giustiziato con un'impiccagione al patibolo di Shiring, il feudo che ha ingiustamente strappato dalle braccia dei figli del defunto traditore Bartholomew. E se la sua morte non fosse avvenuta? E se ci fosse stata una svolta del destino a cambiargli totalmente la vita?
Premetto che non sono un granchè nello scrivere e non ho mai aspirato ad essere un'autrice, ma mi piacerebbe molto sfogare la mia fantasia e condividerla con tutti voi lettori.
Mi piace molto leggere e amo lo stile di Ken Follett. Un nome, una garanzia.
E come potete dedurre dall'apertura di questa breve premessa la mia fan fiction ruoterà intorno alle vicende del tanto odiato William Hamleigh e l'oggetto della sua lunga e insoddisfabile ossessione: Aliena.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Aliena, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Why me?

Per tutta la giornata Aliena e William non si rivolsero parola. 
Stava calando la sera mentre il paesaggio intorno a loro cambiò melodia; gli uccelli smisero di cantare e tornarono ai loro nidi, e i loro posti furono sostituiti dai grilli. Il loro canto tranquilizzò Aliena.
Dopo essersi allontanati dalla foresta dove fu accaduto il spiacevole incontro con i barbari, Aliena stette silenziosa a studiare il profilo di William, il quale non fece altro che fissare distrattamente la strada. 
William non era più lo stesso giovane affascinante che, anni addietro, un solo sguardo gli era più che sufficiente a far cadere le dame ai suoi piedi. Ricordò che, quando si erano incontrati per la prima volta, innumerevoli fanciulle lo seguivano come una banda di cagnolini. Tutte, eccetto Aliena, lo desideravano ardentemente come marito. Ma William aveva occhi solo per la giovane lady di Shiring. Testarda, indipendente e difficile da sottomettere, ma bellissima.
Le aveva raccontato di se, dei suoi cavalli, delle sue ricchezze, delle sue aspirazioni...ma poco a poco aveva scoperto di non esser riuscito a conquistarla. Infatti Aliena gli aveva definitivamente annunciato di non volersi unire a lui in matrimonio non essendo per niente interessata al suo fascino e alla sua personalità. L'aveva rifiutato inconsapevole delle conseguenze che sarebbero poi venute a seguire.
Attualmente William non aveva più il fisico scolpito, bensì era notevolmente ingrassato..si era lasciato trasportare dal peccato della gola. Pensò che percorrere quel viaggio a piedi lo avrebbe aiutato a scendere di qualche chilo, ma William era viziato e indubbiamente quel pensiero non gli sarebbe passato per la testa.
Non aveva perso il capello biondo, ma Aliena potè notare qualche striatura di grigio alle tempie e nella barba bionda e incolta si nascondeva qualche filo grigio. 
L'espressione, come sempre, era rigida, disinvolta e indifferente. Solo quando spostava gli occhi scuri su Aliena si accendeva un velo di malizia e divertimento.
Non essendo più sotto l'ala di protezione di Walter, l'ex sceriffo doveva cominciare a difendersi da solo. Certamente sapeva maneggiare la spada e tagliare la gola dell'avversario, ma quando si trattava di affrontare uomini giganti e aggressivi se n'era sempre occupato Walter a mandarli fuori pista. Lentamente, senza darlo a vedere, avvertì la sua assenza. 
Aliena era una pessima interlocutrice e solo Walter sapeva rallegragli l'umore tirando in balli argomenti sprezzanti, tra cui guerra, puttane e soldi. 
Interruppero il viaggio quando videro scorgere tra le colline un piccolo monastero. 
<< Stanotte ci accampiamo qui >> Parlò per la prima volta William indicando il convento. 
Slegarono il bue dal carro e lo sistemarono nelle stalle. L'animale subito si accasciò a terra, stremato dal lungo viaggio. 
Dopo aver posizionato il carro in un luogo sicuro i due entrarono nella foresteria e ricevettero tranquillamente l'ospitalità dei monaci. 
Quella notte oltre  loro due, di passaggio c'erano tre famiglie di poveri. Guardandoli, William si promise di non finire in disgrazia come loro e di trovarsi immediatamente lavoro una volta raggiunti Jarrow.
Jarrow era una città della contea del Tyne and Wear, nel nord dell'Inghilterra. Una città che nel primo secolo era sotto il controllo della fortezza romana.
Suo padre gli aveva più volte raccomandato di recarsi a Jarrow, ove vi abitavano alcuni zii e cugini, nel caso dovesse perdere il feudo e la ricchezza. Quasi tutte le famiglie discendenti dalla stirpe Hamleigh non conoscevano il significato della parola "amore" o "premurosità" ma, lì a Jarrow, i parenti paterni gli avrebbero offerto qualche aiuto, magari cedendogli una casa, senza mostrarsi troppo gentili.
Ad Aliena si limitò a dire qualche scarsa informazione sulla loro prossima città. Giusto per farle comprendere quale fosse la loro destinazione.
Cenarono nelle cucine del monastero con pane e birra leggera offerti dai monaci, per poi tornare nella foresteria. Le tre famiglie erano già sprofondate nel sonno.
William si rigirò più volte su se stesso non riuscendo a dormire. I pensieri sul lavoro da trovare, su Walter e sull'assassinio del vescovo Thomas non gli davano pace. 
Aliena si accorse della sua irrequietezza e si tirò su a sedere. L'agitazione di William e i suoi sospiri la tenevano sveglia. Desiderò attraversare il locale e posizionarsi a dormire accanto ad una delle famiglie ma, non conoscendo gli altri viaggiatori, preferì restare lì dov'era.
Inaspettatamente William le rivolse parola : << Devo cambiare identità...ho una taglia sulla testa e portare il nome di William Hamleigh è un rischio. >> Sospirò, parlando a bassa voce per non farsi sentire dagli altri. << Quasi tutta l'Inghilterra è a conoscenza del martirio e il mio nome non mi tiene al sicuro >> Aggiunse lui, con lo sguardo fisso sul focolare che man mano si spegneva. 
Aliena non seppe cosa dire, perciò continuò a fissarlo in silenzio. 
<< Potrei chiamarmi...Jack Shelley >> Nel pronunciare quel nome William la guardò, con un sorriso beffardo sul viso. Poteva rubare il nome del marito e perchè no fingersi di esserlo. Ma Aliena si accigliò puntandogli un dito accusatore. << Non ti permetterò di toccare il nome di mio marito! O di qualcun'altro della mia famiglia! >> Alzò la voce lei, e in quel stesso momento qualche ospite si mosse, ma senza dare segni di risveglio.
William soffocò una risata...evidentemente non aveva perso il vizio di provocarla.
<< Altrimenti consigliami tu un nome >> Fece spallucce, senza staccare gli occhi provocanti dalla figura di lei.
Aliena non trovò alcun nome adatto a lui, se non Satana. Alla fine gli consigliò esasperata "George". Era il primo nome che l'era capitato in testa...provò indifferenza per quella scelta. 
<< George Shelley..mi piace >> Ghignò William. 
Prima che il nuovo "George" tornasse a distendersi, la donna colse l'occasione di porgergli due fatidiche domande. 
<< Quando rivedrò mia figlia? >> Esordì irritata, sperando di ricevere risposte efficaci e non degli indovinelli.
<< Prima o poi la rivedrai, te lo prometto >> Le rispose lui tentando di nascondere altri maligni sorrisi. 
<< Non credo alle tue promesse >>
<< Rilassati my lady >>
<< Non sono la tua signora >>
<< Oh si che lo sei, o meglio lo diventerai >> A quelle parole Aliena s'irrigidì di più. Trovò inutile domandargli ancora una volta dove fosse Sally. William era bravo a deviare le sue domande facendo dei stupidi giochetti.
Passò quindi alla seconda.
<< Perchè proprio io? Perchè non mi lasci in pace? >> Era arrivato il momento di sapere perchè William continuava a perseguitarla. Esistevano al mondo tante altre donne, più belle e giovani di lei, eppure lui puntava sempre su Aliena. 
<< Ti rifiutai quando eravamo ragazzini...e tu me l'hai fatta pagare... >> Non riuscì a completare la frase. Non ebbe il coraggio di mettere a fuoco l'argomento dello stupro...non voleva che William si azzardasse nuovamente a toccarla in quel stesso istante, davanti a dei dormienti.
William grugnì e le voltò le spalle stendendosi sul suolo del locale. 
Come non detto, William o George era bravo a ignorare le domande.
Ma in realtà neanche lui conosceva la risposta.


Spazio Scrittrice
Non sono molto soddisfatta di questo nuovo capitolo, ma la mia fantasia è andata a quel paese. 
Non preoccupatevi, la storia andrà comunque avanti! ;D

Per sassa: Mi dispiace ma Thomas lo inserirò nei prossimi capitoli! 
  
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