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Autore: MrsMoonlight    28/08/2014    3 recensioni
"- Harry! Ti ricordi di me? Sono Meg! - gli dissi contenta, ma lui non accennava ad un sorriso, aveva un'espressione freddissima, anche se mi sembrò che per un solo, piccolissimo istante la sua espressione fosse cambiata da gelida a stupita. Ma poi era tornata fredda. - Passavamo i pomeriggi insieme, eravamo migliori amici, poi sono partita per l'Italia ed ora sono tornata. - aggiunsi, cercando di fargli ricordare. 
Mi guardò di nuovo, gelido: - Se è un autografo che vuoi, dillo, non inventare cose. I don't know you. -"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono Megan, ma tutti mi chiamano Meg. Vengo da Holmes Chapel, ma mio padre venne trasferito per lavoro nel 2001 in un'azienda italiana. Dopo circa dieci anni da quel momento, venne trasferito di nuovo nella sede di Londra, così tornammo a vivere nel mio paesino natale. Era l'anno 2011.
Lasciate che vi racconti la mia storia.

*ANNO 2001
- Prova a prendermi! - gridavo, mentre il mio migliore amico, Harry Styles, mi rincorreva. Avevamo solo 6 anni. Non c'era un momento che non passavo con lui: vivevamo da sempre in simbiosi.
- Ma sono stanco! - protestava, trascinandosi in giro per il prato che divideva le nostre case. 
- Mollaccione! - lo sbeffeggiavo, così riprendeva a correre per prendermi e farmi il solletico, ma ero troppo veloce per lui. La mamma di Harry, poi, ci chiamava in casa per mangiare la merenda: pane e marmellata di fragole. Nel pomeriggio, dopo la scuola, quando mia madre non c'era, era Anne a badare a me. Ho sempre conservato un ricordo speciale di quella donna.
Dopo la merenda, io ed Harry ci lanciavamo sul divano e guardavamo SpongeBob insieme: era il nostro cartone animato preferito. Poi, solitamente, mia mamma arrivava e mi portava a casa, la imploravo di lasciare che Harry stesse con noi per un po' e puntualmente passavamo un'altra ora davanti alla tv, questa volta però a casa mia. Era una bellissima amicizia, la nostra.

Un giorno, a Luglio, mio padre mi diede una notizia: - Meg, lascia che papà ti spieghi una cosa: il mio capo vuole che facciamo un piccolo viaggio e che viviamo per un po' in Italia, a Milano. - mi disse. 
- Hmm... beh, sarà un po' più difficile farmi venire a prendere a scuola da Anne e andare a casa di Harry, ma non importa, faremo questo sacrificio. - dissi pensierosa.
-In realtà tu ed Harry non vi vedrete per un po'. - mi spiegò mia madre.
- Per quanto, una settimana come quando andiamo in vacanza? - chiesi.
- No, per un po' più di tempo. Non preoccuparti però, non sarà per molto. - mi disse mio padre.

Il giorno successivo salutammo Anne, suo marito Des, Harry e sua sorella Gemma. - Aspettami, e vedi di non mangiare tutta la marmellata, che poi ti viene il mal di pancia. - gli raccomandai. Ci abbracciamo e, dopo che il camion del trasloco arrivò, partimmo.
I miei genitori decisero di tenere la casa ad Holmes Chapel: non sapevano per quanto tempo saremmo stati in Italia, e volevano essere sicuri di avere un'abitazione per quando saremmo tornati.
Ma il ritorno si fece attendere più del previsto. L'azienda italiana stava fallendo, ed era per questo che avevano trasferito mio padre ed altri direttori là, per cercare di salvarla. Questo impiegò quasi dieci anni, in cui non mi scordai mai del bambino con gli occhi verde smeraldo che aveva animato la mia infanzia, e mangiavo ogni giorno a merenda il pane con la marmellata, per sentirmi più vicina a lui.

Dopo qualche anno, i ricordi cominciavano a sbiadirsi, così presi un quaderno e ci scrissi ogni cosa che ricordavo di Harry, ogni dettaglio, ogni episodio vissuto con lui.
Anne e mia madre erano rimaste in contatto, perlopiù tramite emails, lettere e Facebook. . Eravamo stati invitati tante volte a casa loro, ma mio padre non poteva mai allontanarsi dall'azienda, perchè in qualsiasi momento ci sarebbe potuto essere bisogno di lui, e così non andammo mai a trovarli.
Avevo degli amici in Italia, ma nessuno di loro era come Harry Styles.
Avevo provato in ogni modo a riprendere i contatti con lui, una volta cresciuti: avevo mandato lettere a cui non aveva mai risposto, gli avevo chiesto l'amicizia su Facebook, ma non la accettò mai. Ormai avevo perso Harry e, dopo qualche tempo, mi arresi. Forse non si ricordava di me, ma io era decisa a non dimenticarlo.

*ANNO 2011*
- Meg, è arrivato il momento: torneremo ad Holmes Chapel! - mi annunciò mio padre. Ero felice. La vita in Italia mi sarebbe mancata, e così anche i miei amici, ma era da anni che aspettavo quella notizia. Niente avrebbe potuto essere migliore.
Traslocammo in fretta e tornammo ad Holmes Chapel, nella casa in cui avevo vissuto alcuni tra i momenti più felici. Una volta entrata, accarezzai ogni muro, inspirai l'odore di Inghilterra. Sembra strano, ma sì, le case lì avevano un odore tutto loro, quello che chiamavo "odore di Inghilterra", che non sentivo da anni.
Dopo aver sistemato le mie cose, uscii nel "famoso" prato tra la mia casa e casa Styles, che era esattamente come lo ricordavo. Mi stesi nell'erba, quando sentii un urlo di gioia e vidi una donna uscire dalla casa, correndo verso di me: - Siete tornati! Siete tornati! Oh mamma mia, come sei cresciuta, sei una donna in miniatura. E sei anche diventata molto bella. - mi disse Anne, abbracciandomi. Non mi sentivo bella: capelli lunghi e scuri, occhi dozzinalmente marroni, non molto alta, mi nascondevo in vestiti troppo larghi per me. Non ero decisamente bella, ma ero troppo felice per obbiettare. 
- Entra in casa, ti faccio pane e marmellata, come ai vecchi tempi - mi invitó Anne. 
Entrai: - Ma Harry dov'è? - chiesi.
- Oh, non lo sai? Ha partecipato ad XFactor UK e lui e la sua band, gli One Direction, sono arrivati terzi. A breve uscirà il loro primo video. - mi spiegò emozionata Anne.
- No, non ne sapevo niente! Quindi Harry canta! Non lo sento dal giorno in cui sono partita... - dissi tristemente.
- Harry è cambiato. Non è più il dolce bambino di una volta. Ecco perchè io e suo padre, il mio ex-marito, lo abbiamo obbligato a passare le vacanze qui, per farlo ritornare in sè. - mi disse Anne. - Credo che tu abbia già tanto da fare per oggi, non ti annoierò ancora, a domani! - disse, accompagnandomi alla porta.

Aiutai i miei genitori a sistemare le loro cose, parlando loro del successo che Harry aveva avuto. Non feci in tempo a vedere qualche suo video su YouTube, perchè mia madre mi chiese di uscire a sistemare i bidoni della spazzatura sul marciapiede, come si usava fare lì. 
Eseguii l'ordine e sul marciapiede, appena tornato da Londra, lo riconobbi: era il mio amico, Harry, non poteva che essere lui. Corsi a salutarlo: - Harry! Ti ricordi di me? Sono Meg! - gli dissi contenta, ma lui non accennava ad un sorriso, aveva un'espressione freddissima, anche se mi sembrò che per un solo, piccolissimo istante la sua espressione fosse cambiata da gelida a stupita. Ma poi era tornata fredda. - Passavamo i pomeriggi insieme, eravamo migliori amici, poi sono partita per l'Italia ed ora sono tornata. - aggiunsi, cercando di fargli ricordare. 
Mi guardò di nuovo, gelido: - Se è un autografo che vuoi, dillo, non inventare cose. I don't know you. -

Stava succedendo davvero? Veramente quello che era sempre stato il mio migliore amico mi aveva completamente dimenticata, anche dopo avergli spiegato chi ero?

*ANGOLO AUTRICE*
Questa ff è su richiesta della mia amica qui su EFP ObladiObladaOO. Non scordare che ti adoro per quanto impegno ci metti per seguire ogni mia storia!
Che dire, sono un po' matta, per questo ho creato un Harry antipatico, #picchiatemi e poi #rinchiudetemi.
Spero che il primo capitolo vi piaccia! Recensite per farmi sapere cosa ne pensate, e se mi scrivete dei nomi nelle recensioni cercherò di inserirli nella ff.
Se volete leggere la mia prima fanfiction, scritta anch'essa su questa band, la trovate qui.
Se volete leggere una mia one shot sui The Vamps, la trovate qui.
Ho scritto anche altre cose, ma non ho voglia di annoiarvi più del dovuto, quindi se volete leggerle potete trovarle nella mia pagina di EFP.
Grazie a tutti, siete un pubblico splendido!
- Miky

  
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