Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: rosa di vetro    28/08/2014    4 recensioni
Lily e Scorpius.
Lily ha fatto un piccolo scherzo al suo ragazzo e si deve far perdonare. Chissà se ci riesce.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
         Siamo felici così
 
 
 
Dovevo risolvere la cosa ora o mai più.
Presi un paio di jeans e una felpa e con veloci movimenti mi vestii e uscii dal dormitorio femminile scendendo le scale con dei salti lunghi due o tre gradini. Oggi era sabato e tutti erano fuori o in sala grande.
Infatti una volta in sala comune non trovai nessuno, cominciai a correre, sapevo dove trovarlo.
Corsi, corsi e corsi saltando intere rampe di scale, schivando stupidi ragazzini del primo anno e infine mi trovai finalmente lì! Mi lisciai i jeans blu con strappi comprati da un negozio babbano. Poi mi sistemai alla bella e meglio i capelli rossi sempre sparati per aria, e infine presi un grande respiro.
Entrai nella sala grande, lo trovai seduto nel tavolo dei Serpeverde con i suoi amici.
 Lo guardai e i suoi occhi incontrarono i miei. In quel preciso istante un calore mi pervase e non sapendo con quale coraggio mi ritrovai a camminare proprio verso di lui. Non ero sicura di quello che sarebbe successo ma questa storia era durata già abbastanza. Io ho esagerato con quello scherzo che però sotto sotto lui se lo meritava per quello che mi aveva fatto, ma ora basta. Mi mancava troppo per continuare a far finta di niente.
Appena arrivai di fronte a lui mi fermai e nel silenzio che si era creato dissi: - Possiamo parlare in privato? - il mio tono era calmo e il mio sguardo deciso, sapevo che tutti ci guardavano in quel momento e sentivo quella ragazza Serpeverde sempre alle calcagna di Scorpius dire - Certo che non vuole, non è così Scorpiuccio? - io la ignorai e ignorai tutti quanto, lui fece lo stesso, guardai solo Scorpius e lui me.
 Mi guardò per un altro secondo che a me sembrò un eternità e poi sotto gli occhi di tutti si alzò e con me accanto, uscì da lì.
Una volta fuori, mi lasciai cullare dal silenzio, in cerca del coraggio di poco fa che mi aveva abbandonato non appena uscita dal portone.
Mi trovai: davanti il panico e dietro l'ansia e avevo una voglia matta di scappare a gambe levate ma mi imposi di non farlo. Quando dopo vari corridoi ci trovammo in una stanza semi buia e lui mi chiese di cosa volevo parlare io non riuscii a proferire parola.
Scorpius era sulla cattedra con le gambe a penzolo e io ero davanti a lui poggiata al muro.
- Allora? Perché mi hai voluto parlare, Lily? - mi chiese lui alzando un sopracciglio.
Mi avvicinai di qualche passo cercando di rilassarmi, poi lo guardai negli occhi grigi e posai lo sguardo sui suoi lineamenti e sulle sue labbra.
Mi avvicinai ancora, come una calamita che viene attratta dal suo opposto, mordicchiandomi il labbro inferiore. Ora ero a pochi centimetri da lui sentivo il suo respiro  caldo su di me.
Lui mi guardava, senza allontanarmi, segno che non era poi così arrabbiato, gli sfiorai il viso con le dita tracciando delle linee immaginarie sul suo viso, sul collo sulle braccia e di nuovo sul viso fino ad arrivare ai capelli, che tanto amavo.
- Sei ancora arrabbiato? - gli chiesi rompendo il silenzio, senza smettere di giocargli con i capelli.
Solo io potevo toccarli. Lui non permetteva a nessuna ragazza di farlo, solo a me, me l'aveva confessato una volta. Aveva detto che le mie mani scatenavano in lui il pandemonio. 
- Mi manchi - sussurrò a un certo punto con la voce che tremava impercettibilmente. Ma io lo notai.
- Anche tu - sorrisi.
- Ma sono ancora arrabbiato per lo scherzo di cattivo gusto, Lilian. - mi interruppe lui con tono un po' infastidito al ricordo.
Mi avvicinai ancora.
- Devi ammettere che è stato molto divertente però! - esclamai e poi aggiunsi - ma dimmi come potrei farmi perdonare? - dissi a un solo millimetro dalle sue labbra, mentre i nostri nasi si toccavano e i nostri sguardi si incontravano.
- Perché non cominci così - disse, annullando le distanze tra di noi è stringendomi a sé. Io incastrai le braccia al suo collo e le mani tra i suoi capelli e mi lascia cullare da quel bacio che sapeva di amore, battibecchi senza senso e piccoli scherzi che nessuno dei due evitava di fare all'altro quando siamo nelle nostre rispettive casate: io Grifondoro e lui Serpeverde.
Già, noi eravamo così, due ragazzi un po' pazzi, orgogliosi e sempre innamorati. Non importava che poi io gli facevo uno scherzo rendendogli tutti i libri e i quaderni rosa con i cuoricini. O che lui si vendicava facendomi sparire tutti i jeans e le felpe lasciando solo vestitini rosa e gialli che me li aveva regalati la mamma per rendermi un po' più femminile ignara che a me facevano venire i conati di vomito.
Insomma noi eravamo così, litigavamo e ci prendevamo a parole davanti a tutti e poi ci baciavamo e ci facciavamo le coccole quando nessuno ci vedeva.
Perché a noi andava bene così.
Perché noi siamo felici insieme.
 
Nda:
Questa piccola storiella è nata ieri a mezza notte per un bisogno di sfogarmi in qualcosa. 
Spero che vi piaccia e che recensite.
Ricordo a tutti che una buona recensione non fa male a nessuno e soprattutto non a me.
Kiss kiss
Alla prossima
Rosa di vetro 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: rosa di vetro