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Autore: lore_    29/08/2014    1 recensioni
La sua vita cambiò quel maledetto 4 Agosto, quando lei aveva solo 16 anni e un futuro davanti.
Denise, una ragazza americana dagli occhi scuri e dal viso innocente, dovrà affrontare un nemico potente: il fato. Il quale le toglierà ciò che di più bello possedeva.
Avrà sempre la meglio, o le cose riusciranno ad andare per il verso giusto? Questo non possiamo saperlo, sarà Denise a lanciare le carte. Che la fortuna sia con lei.
Tra queste pagine la sua storia sarà frammentata in due parti: il suo passato e il suo presente. La sua gioia e il suo dolore. Si può davvero avere il pieno controllo della vita o in certi casi bisogna lasciar far al destino?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-“Svegliati tesoro, sono le 7”- disse mia madre, togliendomi le coperte.
Era il 12 Settembre, il tanto atteso e allo stesso temuto primo giorno di scuola.
Avevo 14 anni da poco compiuti e al solo pensiero che tra meno di un’ora sarei dovuta essere in quella struttura pubblica chiamata scuola, mi veniva la nausea. La Bard High School Early College era la scuola più prestigiosa a Manhattah, capire cosa spingesse i miei ad iscrivermici era ancora più strano, mi ritenevano una genia forse? Non so dirvelo, ma di certo io sapevo di essere una ragazzina come altre…se non più insignificante.
Autostima alle stelle, eh?
Purtroppo sono sempre stata la pecora nera della famiglia, avanti chi non ne ha una? Mi sento quasi onorata! Sono l’unica in famiglia a non avere un trofeo o roba del genere, non volevo fare un dispetto ai miei quando rifiutavo ogni forma di sport (ok, forse a volte si), è solo che non amo praticarli. Non fanno per me. Se vogliamo dirla tutta, non fa per me neanche lo studio…e questo mi sa che l’hanno capito benissimo.
Mio fratello Jason è sempre stato il primo della classe, inutile dirvi che ha preso 100 e lode alla maturità e che subito dopo qualche anno abbia preso il diploma, eppure…non ha trovato un lavoro stabile. Ma dico io, che te ne fai del diploma adesso? Lo usi come carta igienica? E’ questo che voglio far capire ai miei, io non voglio dover studiare tutta la vita per un diploma che non mi garantirà un bel futuro. Io voglio viaggiare, vedere il mondo, assaporare tutto ciò che mi circorda, però a quanto pare una dote di famiglia è la testardaggine ed in questo so da chi ho preso.
Ad ogni modo, cercherò di non farmi cacciare da questa scuola, comportandomi bene…sperando che non ci siano regole troppe severe, perché la mia filosofia è sempre stata: “le regole sono state fatte per essere infrante!”.
Beh già che siamo, vi presento gli altri membri della mia famiglia, no? Dopo aver conosciuto mio fratello, a cui comunque voglio molto bene, ecco mia madre: la tipica madre appiccicosa che ogni adolescente non vorrebbe tra i piedi. Mio padre invece, di appiccicoso ha ben poco, vi starete meravigliando eh? Invece non sto scherzando! Non lo è per il semplice motivo che in casa non sta quasi mai, viaggia spesso per lavoro.. e ha pure uno stipendio proficuo ! Chissà com’è avere a disposizione due cose così belle nello stesso momento. Come avete capito, i soldi nella mia vita non mancano, ma a me non basta avere qualche soldo per essere felice. Non ho molti amici qui, ed il mio primo obiettivo sarà quello di fare nuove amicizie a scuola.
 
Erano le ore 8  ed io mi trovavo davanti la scuola, non mi era mai sembrata così impetuosa, questa cosa mi intimoriva ancora di più.
Mi feci forza con un respiro e decisi che era arrivato il momento di cambiare le cose, iniziando a farmi nuove amiche.
-“Tesoro, va tutto bene? Non ti devi preoccupare per lo studio! Un po’ di impegno e vedrai che anche tu avrai ottimi risultati.”- disse mia madre facendomi un sorriso.
-“Mamma…veramente non mi preoccupo affatto per quello.”- le dissi.
La sua faccia divenne così confusa, che iniziai a riderle in faccia.
-“Ma perché stai ridendo? Signorina entra in classe, se non vuoi già rimanere indietro con il programma!-disse imitando un generale con la faccia meno seria che potesse riuscire a fare.
-“Tranquilla mamma, andrà bene! Grazie per le risate di prima…ahahah mi servivano! Ti voglio bene”- dissi scappando, sentendo il suo della prima campanella.
Arrivai in ritardo, il primo giorno di scuola, semplicemente perché non sapendomi orientare non sapevo in che classe dovessi andare. Inutile dire che la professoressa mi lasciò fuori dalla classe. –Brava Denise, complimenti, bell’inizio- dissi fra me e me.
Quando finì l’ora la professoressa mi volle parlare, stavo per farmela nel pantaloni.
-“Buongiorno Signorina Fitzgerald, come mai questo ritardo? Sa che facendo così, parte solo con il piede sbagliato?”- mi disse tutta rilassata.
-“Le chiedo scusa, ma non sapendo orientarmi mi sono persa, la prego di perdonarmi. Cercherò di abituarmi subito.”- le dissi.
-“Spero che non succeda più. Ci vediamo domani per l’ora di violino. Buona giornata Signorina Fitzgerald.”- mi disse andandosene.
Ero nella merda più totale.
Per i corridoi si incrociano tanti tipi di studenti: le snob (oche), gli sportivi, i nerd ecc. Mi sentivo improvvisamente contenta, mi immaginavo in una serie tv, e che io ne fossi protagonista.
Le lezioni terminarono velocemente, ma tornai a casa un po’ delusa. Non ero ancora riuscita a farmi un’amica.
Speravo in un domani migliore.

   
 
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