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Autore: ioodiohope    29/08/2014    1 recensioni
Unendo le migliori perle trovate e un pizzico di fantasia, la nostra hope turna all'attacco con una nuova parodia...
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao mi chiamo Hope. *Che stranezza, che originalità! Nessuno, al giorno d'oggi, ha un nome così!*
Ho 16 anni, non sono né alta né bassa perché sono 1.20.
Non sono né bella né brutta perché sono grassa, piena di brufoli, con il naso a maiale, capelli corti viola e arruffati e dei grandi occhiali tondi a forma di cuore. (Come facciamo ad essere tondi e a forma di cuore non lo so.) I miei occhi passano dal giallo al verde marcio quando dormo.
Sono orfana perché mia mamma e morta di infarto vedendomi per la prima volta e mio padre mi ha abbandonato subito dopo.
Mi aveva affidata ad un ceco che si è suicidato dopo qualche anno perché stavo ascoltando Justin Beiber. Vivevo da sola anche se sono piena di parenti in tutto il mondo però da poco mi sono trasferita a casa di mia zia in Inghilterra perché, anche se sono povera, drogata, alcolizzata, menefreghista su tutto, senza nessuna voglia di studiare e di fare del bene alla società e ho sedici anni, vado alla grandiosa università di Oxford, ovviamente.
Oggi è stato il mio primo giorno di scuola.
Mi sono svegliata dopo che la sveglia è suonata una ventina di volte e mi sono alzata. Ero in ritardo quindi mi sono messa in fretta delle All Stars Nere con le borchie, dei jeans stretti con le borchie e tutti sfasciati, una maglietta stretta semi-trasparente, una collana con le borchie e mi sono truccata in modo leggero un ombretto color maiale abbronzato e l'eye liner fuxia.
Arrivai a scuola ascoltando musica con le cuffiette. Stavo ascoltando "Story of my life". La canzone faceva cacare, ma l'ascoltavo perché va di moda essere fanatici degli "One direction" tra le bambine, e io sono sempre in competizione con loro.
Arrivai a scuola e scese il silenzio. Tutti mi guardavano stupiti e spaventati. Spaventati forse dalla mia infinita bellezza, pensai fiera. In effetti non capita spesso di vedere qualcuno bello come me, modestamente.
Sentii qualche commento di qualcuno che diceva cose tipo “Peppa Pig”, e ne rimasi fera. Peppa Pig è molto famosa, e questo significa che posso diventare popolare anch’io come lei!
In classe, la 1D (che poi l’università non è a sezioni ma non me ne frega niente), presi posto. Era libero solo vicino ad un ragazzo e mi sedetti. Lo riconobbi: era Liam, Piam, Harry, Niall o come piffero si chiama, quello brutto che canta negli One Direction. Lui mi guardava affascinato con le iridi a forma di cuoricino.
-Sei l’amore della mia vita!- mi disse. Andammo in bagno e ci baciammo (•••) fino alla fine dell’ora.
Tornata a casa ero molto felice ma sentivo il grandissimo bisogno di prendere la lametta, quindi mi chiusi in bagno.
Nessuno doveva sapere cosa ci facevo lì, era il mio più grande segreto.
Presi la lametta e inspirai profondamente. La lametta andava su e giù sulla pelle.  Finito, guardai il mio lavoro. Mi ero rasa in maniera splendida. Ora i miei peli viola si vedevano appena sulla pelle. Dovete sapere che da quando ho compiuto dieci anni ho scoperto di essere la donna barbuta.
Ciao a tutti, ora devo andare sul palco con il  mio nuovo fidanzato a baciarmi in diretta e fare invidia alle bambinette!
 

 
 
 
 
AnGoLo AuTrIcE•
ok, ora la smetto. Non scrivo questa storia per prendere in giro le autrici, ma per dare una piega imprevista a una storia che abbiamo sentito un po’ troppe volte. 
   
 
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