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Autore: HeavenHell    29/08/2014    2 recensioni
Ne "I pilastri della Terra" l'ex sceriffo William Hamleigh viene giustiziato con un'impiccagione al patibolo di Shiring, il feudo che ha ingiustamente strappato dalle braccia dei figli del defunto traditore Bartholomew. E se la sua morte non fosse avvenuta? E se ci fosse stata una svolta del destino a cambiargli totalmente la vita?
Premetto che non sono un granchè nello scrivere e non ho mai aspirato ad essere un'autrice, ma mi piacerebbe molto sfogare la mia fantasia e condividerla con tutti voi lettori.
Mi piace molto leggere e amo lo stile di Ken Follett. Un nome, una garanzia.
E come potete dedurre dall'apertura di questa breve premessa la mia fan fiction ruoterà intorno alle vicende del tanto odiato William Hamleigh e l'oggetto della sua lunga e insoddisfabile ossessione: Aliena.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Aliena, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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The wishing well

Nel giorno seguente Aliena e George lasciarono il convento per riprendere il lungo viaggio.
George calcolò che gli sarebbero voluti altre due settimane per raggiungere il nord dell'Inghilterra. Si sentiva di già esausto dal viaggio e non vedeva l'ora di dormire su un vero e proprio letto....la foresteria dei monaci gli era sembrata alquanto scomoda. 
Aliena invece non aveva fatto alcuna lamentela né sul viaggio né sull'ospitalità dei frati. I suoi pensieri centravano solo un unico argomento: sua figlia. Traeva indifferenza da tutto il resto.
Durante il tragitto si scambiarono poche parole; George era diventato tutto d'un tratto vigile e aveva sempre la mano pronta sull'impugnatura della spada, temeva l'eventualità che dovessero apparire altri fuorilegge, ma a spaventarlo di più fu il pensiero di essere riconosciuto e catturato come William Hamleigh dagli uomini del re. 
Per buona sorte, al di fuori di Kingsbridge, Shiring e Winchester, nessuno sapeva che faccia avesse tale William.
Al calar della sera si fermarono a dormire in un altro convento e tornarono sulla strada alle prime luci dell'alba del dì seguente. Ciò si ripetè tutti i giorni, fino a diventare una sorta di routine, eccetto nei casi in cui dovettero trascorrere la notte sul carro all'aria aperta non trovando nessun priorato nelle vicinanze. George aveva rifiutato l'idea di spendere altre monete per pagare l'alloggio all'osteria.
Incontrarono molti altri viaggiatori ma, al di fuori di George, Aliena non parlò con nessuno.
I giorni le passarono lentamente e silenziosamente finchè non riuscirono finalmente a raggiungere Jarrow.

<< Eccoci qui! >> Esclamò George scendendo dal carro con un fremito di gioia. Ora non doveva preoccuparsi più di sonnecchiare sui scomodi pavimenti ricoperti di paglia. 
Senza degnare Aliena di uno sguardo , George superò l'ingresso del villaggio sorvegliato da due armigeri. Abbassò lo sguardo nel timore di essere riconosciuto o di destare sospetti, ma i due l'osservarono come se fosse un normale contadino grazie ai stracci che portava addosso. Non solo aveva cambiato identità, ma anche abiti. Le tuniche da nobile le aveva nascoste nel baule per non catturare molta attenzione. I poveri passavano sempre inosservati.
Mentre George si avviò frettolosamente verso una grande struttura di pietra che doveva essere la casa dei suoi parenti, Aliena scese dal carro e slegò da esso le redini del cavallo. Afferrò anche la corda del bue e guidò gli animali verso l'entrata del villaggio. 
Una volta entrata si guardò attorno, curiosa. 
Il villaggio di Jarrow era molto simile a Kingsbridge, era diviso dalla zona dei ricchi e dei poveri, ma non vi era alcuna maestosa cattedrale i cui tetti sembravano innalzarsi ai cieli. Osservando meglio potè notare l'unica attrazione del villaggio : un grande pozzo dei desideri.
Si avvicinò lasciando dietro il carro con gli animali.
Dei bambini correvano allegramente attorno al pozzo impegnati ad acchiappare i compagni. Vi erano inoltre alcuni uomini appoggiati contro il pozzo concentrati a corteggiare delle fanciulle, le quali ridacchiavano tra di loro, timide. 
Infine vi erano due garzoni che lanciavano monete nell'acqua esprimendo i loro desideri.
Forse l'uno spera di diventare re e l'altro un nobile cavaliere. Pensò Aliena tra se e se con un velo di malinconia nei suoi occhi. Le mancava terribilmente la sua famiglia e il calore di suo marito Jack.
Quel breve stato di tristezza fu poi interrotto dalla voce di George.
<< Abbiamo una casa >> Le annunciò raggiungendola al pozzo. << Ho spiegato ai miei zii paterni tutta la faccenda della nuova identità e della mia fuga da Kingsbridge. >> Le sussurrò appoggiandosi con i gomiti sul bordo del pozzo senza prestarvi molta attenzione. << Hanno accettato di aiutarmi e mi hanno concesso una loro vecchia casa, ma non di più. Spetta a me trovare un lavoro >> Sbuffò lui spostando lo sguardo sul fondo del pozzo. Esso non aveva un'eccessiva profondità, anzi i due poterono scorgere delle monete che luccicavano sotto l'acqua come pezzi di oro.
<< Magari possiamo venir a raccogliere queste monete quando tutti dormono >> Ghignò George, quasi propenso ad accettare l'idea appena avuta. Si chiese come mai nessun altro abbia avuto il suo stesso pensiero. 
Ma Aliena fu sempre pronta a contraddirlo. << Non puoi! Sono i desideri altrui e non puoi rubarli! >> Sospirò, scuotendo il capo. Come poteva ancora sopportarlo? Pregò Dio di darle altro coraggio e pazienza. 
<< Da bambina mio padre mi narrò la leggenda del pozzo di Jarrow >> Cominciò lei sforzandosi a ricordare i bei particolari della storia che le aveva raccontato suo padre quando il loro feudo e la loro famiglia erano ancora al sicuro. << La leggenda dice che se lanci nel pozzo una moneta, un penny o un farthing non fa differenza, il tuo desiderio si avvererà. Ma il pozzo protegge i sogni di chi vi ha donato un pezzettino della propria ricchezza: chiunque si azzardasse a toccare le monete altrui, sarebbe finito in una grave disgrazia. Infatti si è poi sentito dire di un ladro che fece piazza pulita, ma il giorno seguente trovarono i resti del suo corpo decapitato nella foresta. I lupi gli avevano strappato via una grande quantità di carne. Ma la testa mozzata era stata gettata nel pozzo insieme alle monete rubate. Nessuno seppe chi fu l'artefice di ciò, ma molti altri credettero nella leggenda e il pozzo dei desideri restò intatto per secoli. >> Concluse Aliena con gli occhi puntati sul magico pozzo. Prima o poi anche lei avrebbe lanciato una moneta.
George l'aveva ascoltata con il fiato sospeso ma, alla fine del racconto, sbottò : << Cazzate! Son tutte cazzate! >> E si allontanò dall'unico punto di attrazione del villaggio.
Sulle labbra di Aliena nacque un sorriso soddisfatto. Era sicura che George avesse scartato l'idea di rubare il pozzo; la leggenda l'aveva intimorito.
  
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