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Autore: Yumeha    29/08/2014    9 recensioni
[Dal Capitolo 3]
[...] Un boato, una forte esplosione e infine delle grida.
Mi alzai di soprassalto, cercai di mantenere la calma e scendendo dal letto mi avvicinai alla porta. Le luci erano accese, persone che correvano ovunque. Peccato che non tutte le persone che vi erano all’interno, appartenevano alla mia casa. Figure incappucciate di bianco inseguivano i miei domestici, alcuni venivano presi e portati in camere dove si sentivano grida, altri uccidevano sul posto.
In preda al panico chiusi la porta a chiave, rimanendo così bloccata in quella stanza. La salivazione a zero, la gola secca, le gambe di piombo e il battito accelerato. Questo era tutto quello che sentivo, insieme al rumore delle grida, di vetri infranti ed esplosioni. Mi voltai e disperatamente cominciai a tastare ogni piastrella, ogni mattone, cercando un’uscita segreta.
«Oh, andiamo.» dissi fra i denti.
Poi mi venne un'idea. Presi la chiave dorata della Vergine e sicura di me stessa la brandii davanti a me. […]
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, OC, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mai lasciare un compagno ferito da solo

 
Capitolo 15 ~

La mia visuale si era offuscata, la ferita alla gamba mi bruciava e il dolore alle costole era diventato talmente insopportabile che ormai mi veniva difficile anche solo pensare di respirare.
Natsu venne verso di me, appoggiando un braccio sulla mia schiena e l’altro sotto l’incavo del ginocchio, tirandomi su. «Direi che hai fatto abbastanza per oggi, neh?» disse sorridendomi. Adoravo il suo sorriso, era ciò di più spontaneo che avessi mai visto. Gli sorrisi di rimando e annuii.
Il rosato mi portò poco dopo l’entrata della porta sfondata inizialmente da lui, appoggiandomi delicatamente a terra, con la schiena rivolta al muro. Appoggiò la sua fronte contro la mia, guardandomi intensamente negli occhi. «Ti ammiro, sei una ragazza con una grande forza d’animo. Non ti scoraggiare mai, Lucy. Sappi che puoi sempre contare su di noi, dopotutto, ora anche noi siamo la tua famiglia.» concluse, esibendo di nuovo quel sorriso che tanto mi piaceva. Arrossii appena realizzai quello che avevo appena pensato. Il rosato appoggiò le nocche sulla mia guancia, donandomi una lieve carezza, successivamente si alzò e riprese a combattere.
Cercai di tirarmi meglio su, imprecando sotto voce a causa del dolore. Mi avvicinai di più alla porta, in modo da poter vedere come proseguiva lo scontro. Alternai lo sguardo da Natsu a Gray, poi da Juvia ad Erza, successivamente da Alex ai due gemelli, poi ancora da Eleanor a Lara, soffermandomi poi sulla figura di Adelaide e di William.
Il ragazzo si era rintanato in un angolo mentre le sue dita e i suoi occhi scorrevano veloci su quelle pagine ingiallite dal tempo, alla ricerca del mio nome. Adelaide invece, si stava dando da fare con due Assassini, sfruttando la sua prima trasformazione. Lai evocò una splendida spada a due mani, con la quale si difese dagli attacchi dei nemici che anche loro usavano delle armi. Il fratello era ancora troppo provato per poter essere d’aiuto, ma ogni tanto interveniva con la sua magia. Adelaide richiamò un’altra delle sue creature. Era una donna, o almeno, lo era. Aveva una pelle grigiastra, lunghi capelli neri e sporchi che le ricadevano sul viso, senza far vedere il volto. L’unica cosa che si poteva intravedere, erano due piccoli occhi giallognoli che spiccavano tra il nero pece dei capelli. Era magra, decisamente troppo. Era praticamente uno scheletro ricoperto di pelle. Indossava uno straccio sgualcito, color castagna. Al posto dei piedi sembrava avere una specie di continuazione delle gambe, che terminavano poi a punta. Le dita erano lunghissime, raggiungevano quasi terra, erano sottilissime e dotate di unghie affilate, anche queste sembravano infinite. Guardai quella creatura disgustata. Quella specie di fantasma colpì uno degli Assassini, trafiggendolo con le sue unghie. Questo emise un lamento, poi crollò a terra. L’ultimo rimasto, arrabbiato per la perdita del suo compagno, riuscì ad eludere uno degli affondi di Adelaide, trafiggendola allo stomaco. La lama la attraversò, da parte a parte. Sentii mancarmi il fiato e venir presa dalla paura. William guardava la scena con occhi sbarrati, incredulo. Lai tossì del sangue, sporcando il viso dell’Assassino, che anche lui incredulo di avercela fatta, guardava la sua lama interamente coperta di quel liquido scarlatto attraversare il corpo perfetto della vampira.
«No! Lai!» urlai.
Adelaide si tirò su, sorridendo. Poi fece qualcosa che non mi sarei mai più potuta scordare. Prese per il colletto l’Assassino, tirandolo verso di sé, mentre la lama penetrava ancora più a fondo la sua carne. Lo guardò con aria di sufficienza, come se stesse osservando un essere decisamente inferiore. «Misero umano, come puoi tu sperare di uccidere una creatura già morta?» disse lei, con una voce che sembrava non appartenerle. Come se fosse una voce millenaria, appartenente a una divinità. Il suo nemico boccheggiò, impaurito. Poi lasciando la presa sull’elsa, scappò via. Adelaide afferrò la spada e la sfilò dal suo corpo, sotto lo sguardo sconcertato di tutti. Con un fendente, ripulì la lama del suo sangue, gettandola poi nel buco della torre. Riportai lo sguardo sulla sua grande e sanguinante ferita allo stomaco, ma essa si stava rimarginando a una velocità impressionante. Quando non rimase che la macchia insanguinata, mentre ormai la pelle si era già curata, Adelaide riprese a combattere come se nulla fosse accaduto. Rimasi letteralmente a bocca aperta. Va bene che possedeva il Take Over da vampira, ma era comunque un’umana! Non poteva uscire indenne da un colpo simile e rimarginarsi come un Non-Morto a tutti gli effetti. Qui c’era qualcosa che non quadrava.
Dovetti spostare il mio sguardo verso le scale che erano sotto di me, perché dal fondo si sentì uno spostamento. A giudicare dal tipo di passo, leggero ma sostenuto arrivai alla conclusione che fossero altri Assassini. Quando la figura imponente di un’altra persona incappucciata di nero, si presentò davanti a me, sovrastando la mia di figura, cominciai a sudare freddo. Non ero in grado di combattere, come potevo sperare di muovermi? Il cappuccio gli copriva metà viso, mostrando però una bocca che si apriva in un ghigno per nulla rassicurante. Questo alzò un braccio, afferrandomi per la maglietta e tirandomi su di peso. Trattenni il respiro a causa del dolore insopportabile al costato e alla ferita alla gamba. Sentii le lacrime pungermi gli occhi e minacciare di cadere, ma riuscii a ricacciarle indietro. Non avevo il fiato nemmeno per gridare, continuavo ad annaspare in cerca di aria che raggiungesse i polmoni senza provocarmi dolori in quel maledetto punto critico. L’uomo distese le sue labbra in un sorriso innaturale, il quale mi fece tremare dalla paura. Era consapevole del fatto che ero troppo debole e indifesa per cercare di scappare o anche chiedere aiuto. Nel frattempo gli altri Assassini dietro di lui, raggiunsero la porta e cominciarono a mettere in difficoltà i ragazzi. Quell’energumeno che mi teneva a trenta centimetri da terra, mi toccò con la mano libera la zona sotto al seno, premendo sulle costole. Rimasi senza fiato e una lacrima mi rigò velocemente la guancia, cadendo poi sul suo polso. Prima che potessi richiudere la bocca, l’Assassino mi mise fra le labbra una piccola boccetta con del liquido verdognolo. Cercai di non ingoiare, ma lui fece di nuovo pressione su quel punto, facendomi uscire dalle labbra un gemito strozzato. Quando il liquido viscoso entrò nella mia bocca, sentii la gola bruciarmi. Per essere sicuro che lo ingoiassi, mi tappò bocca e naso.
Subito dopo sentii le palpebre pesanti e il corpo talmente debole che mi veniva difficile anche solo tenere gli occhi aperti. Cercai di lottare con tutta me stessa, ma quello strano liquido prevalse. Mi si chiusero gli occhi, mentre sentivo un forte mal di testa e uno strano formicolio alle mani. Appena le mie palpebre si abbassarono, persi conoscenza, scivolando nell’oblio.
 


Natsu’s Pov
Gli Assassini neri erano veramente in troppi ora, non ero sicuro che potessimo ancora farcela. Nonostante ci fossero i maghi più forti di Fairy Tail e White Lily, qualcosa mi diceva che forse era meglio ritirarci per il momento. Cercai con lo sguardo i miei compagni, Juvia e Gray stavano combattendo insieme, sfruttando l’Unison Raid. Roba da non credere. Da quando quel Ghiacciolo combatteva al fianco di quella ragazza?
Quella giornata fu davvero estenuante anche per me, sicuramente l’avrei ricordata anche a distanza di anni. Per non parlare del gesto di quella moretta di nome Adelaide. Ero rimasto letteralmente a bocca aperta, fissandola sconcertato per un po’. Vedere quel buco richiudersi a una velocità impressionante, fu troppo anche per me.
Attaccai i tre Assassini che avevo davanti con il mio ruggito, riuscendo a buttarli giù dalla torre. Lanciai un’altra occhiata alla ragazza mora, sembrava tenersi in piedi per puro miracolo, ciondolava quando camminava, e appena poteva cercava di tenersi aggrappata al muro. Non attaccava più con le armi, utilizzava solo il suo libro di magia che le svolazzava accanto.
Tornai ad occuparmi degli altri nemici, ma ormai cominciavo ad essere stanco. Quando ne avrò fatti fuori? Non me lo ricordavo nemmeno più.
Il flusso dei miei pensieri fu interrotto da una serie di passi che il mio udito riuscì a captare prima degli altri. Appena mi girai vidi un altro gruppo di Assassini neri entrare dalla stessa parte da dove eravamo arrivati noi.
Persi un battito.
Io avevo lasciato lì Lucy.
Non riuscivo a vederla, e questi bastardi non mi facilitavano per niente la cosa, visto che dovevo occuparmi di farli fuori.
Le palpitazioni del mio cuore aumentarono il ritmo.
Era allo stremo delle forze, e con molta probabilità quella Victoria le aveva incrinato un paio di costole. Non poteva muoversi.
Ruggii di nuovo, liberandomi di un bel gruppo di figure incappucciate. Ma quando la visuale mi si aprì e non scorsi più la ragazza dai capelli dorati, mi sentii male.
Percepii la terra tremare, mi voltai e vidi che la ragazza dai capelli verdi, Eleanor, aveva utilizzato di nuovo la sua particolare magia di Drago. Il suo viso era rosso per la rabbia, appena riuscì a liberarsi, cominciò a correre verso la mia direzione: mi lanciò un’occhiata, capii al volo. Cominciai a correre verso le scale, lei subito dietro. Stavo correndo così velocemente le scale che mi sembrava quasi di volare. Non mi importava del fatto che in questo modo, se non avessi rallentato, avrei rischiato di cadere. Per quanto mi importasse, avrebbero potuto staccarmi anche un braccio, ma dovevo trovare Lucy.
Un altro pensiero occupò la mia testa: come mai mi stavo preoccupando così tanto per una ragazza che conoscevo a malapena? Non ero a conoscenza della risposta, ma non mi sarei fermato davanti a nulla, finché non l’avrei avuta tra le braccia sana e salva.
Dietro di me, Eleanor sibilò qualcosa di praticamente irripetibile. Rimasi piacevolmente sorpreso, le ragazze fini e perfettine non mi erano mai piaciute. Alzai lo sguardo, per vedere chi avesse meritato un commento tanto cattivo e volgare: appena vidi la scena non potei che disperdermi anche io in una raffica di insulti che avrebbero fatto rabbrividire Zeref. Un energumeno – perfino più grosso di Elfman – stava tenendo su una spalla Lucy, priva di sensi.
L’Assassino si voltò, arricciando le sue labbra in una smorfia disgustata appena ci vide. Eleanor ed io non facemmo in tempo, quel bastardo ci regalò un ghigno divertito prima di sparire in un fascio di luce violacea.
Merda, merda, merda, merda! Merda!
«Maledizione!» sibilò invece la verde. «Quella magia...»
Mi voltai verso di lei. «Cosa?»
«Quella è la magia di Victoria, deve essersi ripresa e nel frattempo ha contribuito per la riuscita del suo piano.» sussurrò, dispiaciuta. «Maledetta stronza…» sibilò poi.
 








Lilith’s Corner
Ciao belli miei! Vi sono mancata? *^*
Chiedo scusa per il capitolo.. Lo so, è maledettamente corto, ma è un capitolo di passaggio. Non volevo passare subito a quello che avrei scritto nel prossimo, non mi piaceva. v-v
Natsu si è preso una bella sbandata, che dite? *sguardo malizioso*
Lucy invece è stata rapita! °^°
E che dire di quello che è successo ad Adelaide?! ouo Qui la faccenda puzza. eue E no! Non per i suoi Non-Morti! (?) AHAHAH.
Per ora non posso che lasciarvi così. ^^” Dovrete aspettare il prossimo aggiornamento. Lo so, probabilmente vi starò facendo dannare in questo modo, però.. O forse no? Magari non ve ne frega niente. çwç *piange* (?)
Vabbe’, oggi non so cos’ho. i.i
Me la lasciate una recensioncina? *w* (?)
A proposito: ringrazio con tutto il cuore le persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Lisa-chan, Yvi-chan, Ga-chan e Ia-chan. Grazie ragazze, per me il vostro supporto è davvero molto importante. *u*
Ora vi lascio, o l’angolo autrice diventa più lungo del capitolo. (?) Chiedo ancora venia. T.T
Kiss kiss,
Lilith
   
 
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