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Autore: Briciole_di_Biscotto    29/08/2014    8 recensioni
Gli umani hanno scoperto dell'esistenza degli Dei greci e, di conseguenza, anche quella dei semidei. Considerati un pericolo ed una minaccia, gli umani decidono di sterminarli. Da allora avrà inizio una guerra all'ultimo sangue fra semidei e umani.
Ma, da parte dei genitori divini, nessun aiuto.
Non che sia una novità, ma questa volta ci sarà un serio e pericolosissimo motivo, che sara alla base di tutta la tragedia che si sta svolgendo.
Sei pronto, giovane semidio, a diventare l'eroe di questa nuova, pericolosa ed emozionante avventura?
[Storia a OC] [Interattiva]
[Iscrizioni chiuse fino a nuovo ordine]
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di Semidei
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

 

-Non vedo il motivo per cui dovrei partecipare anche io!

Le amiche alzarono gli occhi al cielo:-Per tutti gli dei, Nives! Prova a divertirti un po'!

Evanna le andò accanto e le cinse le spalle con un braccio:-Dai che non te ne pentirai.

Aqua si guardò intorno contrariata:-Alys non è ancora arrivata... chi mi accompagna a prenderla.

Una voce fece sobbalzare le amiche:-Che intendi per “prenderla”? Non sono mica un pacco postale!

 

Quando Edwina vide l'amica, le saltò addosso e la stritolò in un mega abbraccio, rischiando di far soffocare Alys:-Wina, dovresti levarti questa mania abbracciosa.

Nives annuì guardandosi disinteressata le unghie:-Prima o poi finirai con l'uccidere qualcuno.

La figlia di Ecate la guardò contrariata, poi con uno scatto fulmineo prese un cuscino e lo lanciò, finendo dritto in faccia alla figlia di Ares.

 

Nives alzò lo sguardo truce su Edwina e, preso in mano un cuscino, lo lanciò addosso all'amica.

Le altre ragazze rimasero a guardare sedute sul grande letto la scena parecchio interessate, mentre Alys, che era scomparsa poco fa, andava a sedersi sul letto accanto alle altre con i mano due grosse scatole di pop-corn, che mise al centro.

 

D'un tratto, un cuscino lanciato male finì addosso ad un vaso di ceramica, facendolo finire a terra e rompendosi in mille pezzi.

Alys si portò le mani alla bocca:-Voi due! Per favore...

Ma le due litiganti non l'ascoltarono, e un altro cuscino finì addoso ad una scatola di pop-corn, spargendone il contenuto un po' dappertutto,

 

la povera Alys si mise le mani nei capelli, e si girò cercando sostegno da parte delle altre ragazze, ma rimase delusa,

Aqua annuì annoiata a qualcosa che aveva detto Bliss e che Alys non aveva sentito:-Ma sì, dai. Del resto non abbiamo nulla da perdere.

Rune alzò la mano:-Ma dove li troviamo tutti questi cuscini?

Gem scosse le spalle:-Vedrai che da qualche parte li becchiamo.

Jade annuì soddisfatta:-Non vedevo l'ora!

Nicole sospirò:-Non è giusto che solo quelle due si divertano!

 

Le ragazze si alzarono di scatto dal letto, lasciando da sola un'Alys shockata e disperata.

Mentre si alzavano, qualcuna di loro urtò la seconda scatola di pop-corn, che andò a fare compagnia sul pavimento alla prima.

Mano a mano che una delle semidee trovava un cuscino, si univa alla battaglia, e ad ogni nuovo arrivo qualcosa cadeva per terra e faceva drizzare i capelli in testa alla povera Alys, finché un cuscino non le arrivò in faccia.

Fu la goccia che fece traboccare il vaso.

 

-ADESSO BASTA!

Tutte le ragazze si bloccarono sul posto e si voltarono a guardare Alys, che aveva un espressione davvero sconvolta e arrabbiata:-Dite di essere semidee e di essere delle guerriere, e poi...- un ghigno crudele andò formandosi sul viso della figlia di Ares -non sapete neanche combattere una battaglia dei cuscini?- disse facendo volare un cuscino in faccia a Marina, che non ci pensò due volte e fece lo stesso, prendendola in pieno.

 

Le semidee si guardarono in faccia, poi sorrisero e si unirono alla lotta.

 

 

#

-Miei dei, sono distrutta!- Evanna si buttò a peso morto sul letto, incurante dei pop-corn che vi erano sparsi e le si appiccicarono ai capelli.

-Concordo.- Nives si buttò accanto a lei e le poggio la testa sulla pancia piatta e tonica.

Gem batté un paio di volte le mani:-Facciamo un patto!

 

Le amiche la guardarono curiose:-Che patto?

-Visto che ormai siamo amiche, giuriamo di raccontarci tutti i nostri segreti e di aiutarci a vicenda nel caso di bisogno.

Bliss e Rune annuirono, seguite da Marina, Aqua e Jade, una Edwina entusiasta ed una Evanne e una Nicole un po' titubanti.

 

Gem sorrise radiosa, e portò una mano davanti a sé, dicendo:-Amiche!

Bliss e Rune si guardarono sorridendo, poi si avvicinarono e misero le loro mani sopra quella di Gem:-Amiche!

Le figlie di Poseidone e quella di Demetra annuirono, e anche loro misero le loro mani su quelle delle altre ragazze, seguite da Edwina, Evanne e Nicole:-Amiche!

 

Mancavano solo le due figlie di Ares. Tutte si voltarono a guardarle, notando che le due sorelle erano rimaste a guardarle con aria leggermente annoiata.

Quando le due ragazze si accorsero degli sguardi delle amiche, si misero subito sulla difensiva.

-Oh no, non ci pensate nemmeno!- disse Nives portando le mani davanti a sé.

-Non lo faremo mai!- Alys fece una smorfia.

 

Ma entrambe sapevano che non avrebbero retto a lungo, e infatti, dopo qualche minuto passato ad osservarsi, le due sorelle sospirarono e si avvicinarono titubanti.

Ma, ehi! Provate voi a resistere a nove paia di occhioni da cuccioli bastonati!

Non è proprio ciò che le due figlie di Ares catalogavano nel “facile”.

 

Titubanti, allungarono le mani verso quelle delle atre e le poggiarono sopra. Le altre semidee sorrisero contente, poi tutte insieme alzarono le mani in alto, trascinando su anche quelle delle figlie di Ares e gridarono:-AMICHE!

 

Dopodiché, Rune si sedette sul letto:-Bene, allora iniziamo subito! Chi comincia a dire un suo segreto?

Bliss alzò la mano titubante:-So che molte di voi vogliono sapere come ho fatto a nascere, così ho pensato che magari avrei potuto soddisfare le vostre curiosità...

Le ragazze annuirono, e la incitarono a parlare.

Bliss fece un respiro profondo.

 

-Dovete sapere che, all'inizio di questa guerra, gli dei si indebolirono parecchio. Mio padre... mio padre era a capo di un gruppo di Cacciatori, e un giorno, passando per un bosco, vide la divina Artemide stesa sotto un albero, ferita. Lui capì subito, dalla aura che emanava, che era una dea. Era debole, e così decise di catturarla. Non ci volle molto e, dopo averla fatta prigioniera, la drogò e la violentò. Il giorno dopo Artemide riuscì a scappare, ma ormai... ormai era troppo tardi. Mi avevano già concepito.

 

Gem e Rune le si avvicinarono piano, e la strinsero forte, mentre la poverina cercava di non mettersi a piangere:-In poche parole, io sono un errore, un schifoso ibrido! Sono figlia di una dea che odia gli uomini e vorrebbe distruggerli e di un uomo che odia gli dei e vorrebbe il loro potere! Io non dovrei esistere! Sarebbe stato meglio per tutti se non fossi mai nata!

 

Ormai la ragazza singhiozzava senza ritegno aggrappata alla maglia di Rune, mentre Gem le accarezzava dolcemente la schiena.

Una voce ruppe il silenzio:-Secondo me non è così.

Tutte si voltarono a guardare Nives, che con noncuranza stava affilando la lama di un pugnale:-Secondo me non è vero che sarebbe stato meglio se non fossi esistita. Io non so cosa c'è fra te e tua madre, ma se la conosco anche solo un po', lei ti vuole bene.

 

Alys annuì, continuando a lucidare il fodero del pugnale:-Artemide non è la tipa di dea che fa la carità ad un povero feto solo perché secondo l'etica anche lui ha il diritto di vivere. Se ti ha tenuto è perché ti voleva bene. Infatti non mi risulta che ti tratti come Cenerentola, no? Ah, ho finito! Nives, a che stai con il pugnale?

La ragazza le porse l'arma:-Lucida, affilata e come nuova!

 

Sembrava che avessero dimenticato tutto quello che era accaduto pochi secondi fa, e Bliss si ritrovò a sorridere mentre le guardava litigare su chi fosse più brava ad affilare le lame.

A volte potevano sembrare due ragazze dure e senza cuore, con l'unico divertimento della lotta, ma se le conoscevi bene vi trovavi due grandi amiche su cui fare affidamento ogni volta che ne avevi bisogno.

 

-Tocca a me.- la voce titubante di Marina la riscosse dai suoi pensieri.

Aqua fu subito accanto alla sorella:-Sei sicura di volerne parlare? Non sei costretta!

Marina la guardò un po' titubante, poi annuì:-Abbiamo fatto un giuramento.

Tutte le ragazze erano a tutt'orecchie, anche Nives e Alys, che avevano smesso di litigare.

 

Marine prese un profondò respiro, poi disse le fatali quattro parole:-Io sono una sirena.

La notizia cadde come una bomba in mazzo alle ragazze, facendole ammutolire e guardandola con gli occhi spalancati. Tutte tranne Aqua, che sospirò affranta.

Evanna riuscì a fare una domanda:-Ma come sirena intendi... quelle di Ulisse?

Marina annuì.

 

-Quando io e Aqua siamo nate, una maledizione da parte di Zeus cadde su di noi. Aveva sempre tollerato una nascita da parte dei suoi fratelli una volta ogni tanto, e tutto sommato era anche costretto, dato che lui stesso disonorava il patto. Ma avere addirittura due figlie era impensabile, così decise che la prima che sarebbe nata sarebbe stata una semidea, mentre la seconda l'avrebbe trasformata in una creatura marina, in modo che le due sorelle non potessero interagire se non raramente. Così, quando io venni al mondo, fu con una coda di pesce al posto delle gambe. Nostro padre fece ricorso a tutti i suoi poteri per farmi tornare umana, e alla fine ci riuscì, ad una condizione: una volta all'anno avrei dovuto immergermi nell'acqua marina e tornare alla mia forma originale, pena la morte.

 

Vedendo le facce dispiaciute delle amiche, Marina scoppiò a ridere, sorprendendo tutte:-Avanti, non fate quelle facce! A me non dispiace per niente! Insomma, ho la possibilità di incontrare mio padre, anche se solo una volta all'anno; è una buona cosa. Immagino.

 

Gem sorrise, poi annunciò:-Tocca a me! Io non ho chissà quali grandi segreti da raccontare, però se vi va...

Edwina annuì:-Sputa il rospo!

-Soffro di amnesia. Nel senso che non ricordo niente della mia vita precedente al mio arruolamento nelle cacciatrici. Mi ricordo solo un volto, che credo che sia quello di mia madre, e tutto ciò che mi tiene legata al mio passato è una cicatrice sulla spalla, che a quanto ne so ho sempre avuto.

 

Vedendo le facce delle compagne, che non sapevano più che dire, Gem sorrise:-Ehi, non fate quelle facce! A me non importa granché, perché comunque adesso ho una nuova famiglia che non mi da modo di pensare al mio passato. E io neanche me lo voglio ricordare. Sto tanto bene così!

 

Nicole prese la parola:-Io non ho un granché da raccontarvi, a parte che ho paura degli aghi e dei pungiglioni.

Tutte si misero a ridere:-Mossa sbagliata, Nicole. Non bisogna mai dire i propri punti deboli a delle persone sadiche come noi!

Nicole sbiancò, poi però capendo che stavano scherzando si mise a ridere anche lei.

 

-E tu Rune? Hai qualche segreto?

La ragazza interpellata ci pensò un po' su:-Oltre al fatto che odio gli uomini e mia madre? No, credo di no.

Le ragazze la guardarono incuriosite:-Perché odi tua madre?

-Che domande! Lei mi ha abbandonata appena nata, e ha lasciato che papà morisse. Non si è mai fatta viva, non mi ha mai preso in considerazione. La odio.

 

Le ragazze si scambiarono delle occhiate contrariate:-Rune, capisco come ti senti, ma non sei l'unica ad aver passato tutto questo, e non per questo noi odiamo i nostri genitori divini!

Rune le guardò esasperata:-Vi prego, non ne voglio parlare. Cambiamo discorso!

 

-E tu, Jade?

-Io? No, sinceramente non ho nessun segreto da rivelarvi.

Edwina le andò accanto strisciando:-Che ci dici di te e Jem?

La ragazza spalancò gli occhi:-Io e Jem cosa?!

Le amiche la guardarono maliziose:-Sei diventata tutta rossa! Avanti, raccontaci tutyo!

-Voi siete pazze!

-Jade, ricordati il giuramento!

-Ma...

 

-Facciamo così.- la voce di Aqua richiamò l'attenzione delle ragazze -Ognuna di noi scrive su un pezzo di carta il nome della persona che gli piace, girando sullo Stige. Dopodiché li mostreremo uno alla volta.

Le ragazze la guardarono contrariate, alcune rosse in viso, soppesando la situazione: se si fossero ritirate, oltre a far capire che piaceva loro qualcuno, avrebbero fatto anche la figura delle fifone che non mantengono le promesse; nel caso contrario, avrebbero potuto sprofondare nell'oblio della vergogna per lo meno con un po' di dignità.

Annuirono tutte, e Aqua distribuì i pezzi di carta.

 

Quando tutte ebbero finito, Aqua scrisse i loro nomi su altri pezzi di carta che mescolò per bene. Poi ne pescò uno.

-Rune.

La ragazza alzò il bigliettino facendo vedere la scritta. Nessuno. Tutto sommato era giusto.

-Gem!

Idem per la seconda: nessuno.

Aqua non si scoraggiò:-Bliss.

La ragazza arrossì violentemente mentre alzava il bigliettino:Mason.

 

Le ragazze spalancarono gli occhi:-Mason? Intendi quel Mason?

Edwina le si avvicinò velocemente:-Intendi mio fratello?

-Se intendi Mason figlio di Ecate, si, lui- borbottò la ragazza rossa in viso.

Marina rise:-E brava la nostra ragazza.

Ma Nicole fermò l'entusiasmo:-Ma, scusa, tu non sei una Cacciatrice?

 

Bliss spalancò gli occhi:-No, ovvio che no! Viaggio con loro solo perché mia madre ha voluto così, ma non sono immortale né ho fatto il voto di castità.

Le ragazze annuirono, poi continuarono il giro:-Jade!

La figlia di Demetra trovò d'un tratto molto interessante la sfilacciatura del suo pigiama, ma sotto gli sguardi pressanti delle sue amiche dovette alzare il biglietto: Jem.

 

Edwina scese dal letto e iniziò a fare una strana danza della vittoria che assomigliava vagamente a quella di Snoopy:-Tié, lo sapevo! Sono un fottutissimo genio!

Nicole rise:-Adesso calmati, Wina. La stai mettendo in imbarazzo!

Effettivamente Jade, rossa come un peperone, teneva fra le mani il povero foglietto di carta, che ormai tutto era tranne che un bigliettino.

 

Aqua rise, poi pescò un altro nome:-A. Io.

Sotto lo sguardo attento delle amiche, la ragazza alzò il foglio: Sebastian.

Con suo disappunto, le altre non sembravano molto sorprese, anzi, non lo erano per niente.

-Io l'avevo detto che fra quei due c'era del tenero.- sospirò Marina, mentre le altre annuivano.

 

Aqua, ignorando le amiche, pescò un altro nome, e un sorriso vittorioso si fece strada sulle sue labbra:-Marina!

La ragazza sussultò, ma alzò lo stesso il bigliettino: Elia.

Le amiche la guardarono confusa:-Elia il tenebroso che se ne sta sempre per i fatti suoi e che tu hai curato e nemmeno ti ha ringraziato? Tu sei fuori! Ci sono un sacco di altri ragazzi, ma ti prego non lui. Ti farà solo del male!- Aqua sembrava veramente preoccupata, ma Marina rise:-Non preoccuparti, è solo una cotta passeggera. Finirà presto.

Aqua la guardò dubbiosa: si vedeva che mentiva, ma non voleva intavolare una discussione del genere in quel momento, così pescò un altro nome.

 

-Evanna!

La ragazza alzò un po' titubante il foglio, ma riuscì a non darlo troppo a vedere.

-Wow, Fred!

-Lo sapevo, erano troppo baci e abbracci per essere semplici amici.

Evanna sorrise imbarazzata, poi alzò lo sguardo supplichevole su Aqua, che pescò un'altro nome.

 

-Wow, Alys!

La ragazza arrossì di botto, ma alzò lo stesso il bigliettino: Damon.

Marina sorrise vittoriosa:-Lo sapevo.

Le altre si girarono a guardarla curiose:-Come facevi?

-Be, quando ho mandato loro un messaggio iride li ho... mmmmh! M, mmm!

Alys, con uno scatto felino, le si era avvicinata e le aveva tappato la bocca con una mano.

-Mm mmmm mmm!

Aqua si arrischiò a parlare:-Ehm... Alys? Credo che non riesca a respirare!

 

Effettivamente la ragazza era rossa in viso e aveva gli occhi spalancati. Alys la lasciò subito andare, e Marina si portò una mano al collo ansimando.

Poi si girò furiosa verso l'amica:-Mi volevi uccidere?!

Alys scrollò le spalle con nonchalce:-Aqua, prosegui.

 

-Nicole.

Tutti gli occhi si puntarono sulla ragazza che, del tutto a suo agio, alzò tranquillamente il foglio: Adam.

Le ragazze annuirono preferendo non fare commenti. Non sapevano proprio come comportarsi, così Aqua pescò un altro biglietto:-Edwina!- pronunciò con un sorriso malizioso.

 

La ragazza si agirò un po' sul posto, poi mostrò il foglio: James.

Le altre si guardarono e annuirono compiaciute:-Ovviamente!

-L'ho sempre detto che quei due formano una coppia stupenda!

-Ora manca solo Nives!

 

La ragazza guardò titubante le amiche, poi fece un profondo respiro e...

-Non ci credo!

-Non lo avrei mai immaginato!

-Nives, ma da quanto?

Si, perché sul foglio della ragazza, in una calligrafia un po' disordinata, c'era un nome: Alexander.

 

Le ragazze avrebbero potuto continuare all'infinito, se la loro attenzione non fosse stata catturata da un tonfo sospetto. Si girarono verso la porta e...

-Cosa ci fate qua?

-Via, fuori!

Le ragazze presero in mano le armi, e iniziarono a rincorrere i ragazzi.

 

Le avevano spiate per tutto il tempo, ridendo alle confessioni d'amore delle ragazze e dandosi pacche sulla schiena.

E adesso ne stavano pagando le conseguenze, visto che io non augurerei mai a nessuno di venire inseguito da un gruppo di ragazze infuriate, con delle armi in mano e addestrate ad uccidere.

 

Gli unici che non erano stati inglobati in quella caccia pazzesca erano Marina, con lo sguardo basso mentre si torturava le mani, ed Elia, che la guardava curioso.

Le si avvicinò piano:-Senti, è vero che ti piaccio?

La poverina sussultò, ma non rispose, né alzò lo sguardo.

Il ragazzo continuò:-Forse dovresti seguire il consiglio di tua sorella e dimenticarmi. Io ti farei solo soffrire. E comunque, non mi piaci.

 

Per Marina fu il colpo di grazia: le lacrime che fino ad allora aveva trattenuto iniziarono a sgorgare, e la ragazza corse a rifugiarsi nel bagno della stanza.

Aqua lasciò perdere il povero Sebastian che, in ginocchio, chiedeva pietà, e si avvicinò ad Elia a grandi falcate.

-Io non so cosa hai fatto o cosa hai detto a mia sorella, ma prova a farla piangere di nuovo, e ti ritroverai con un arto in meno.

Detto questo, si avviò verso il bagno e busso piano, sussurrando parole che Elia, per via del frastuono intorno a sé, non riuscì a sentire.

 

Nel vedere Aqua disperata che cercava in tutti modi di farsi aprire, Elia si sentì in colpa.

Non era vero che non provasse niente per Marina, anzi, più volte si era sorpreso a rimirarla quando andava da lui a curarlo, ma non voleva avere contatti con lei.

L'avrebbe sicuramente fatta soffrire e Marina, fra tutte, era quella che se lo meritava di meno.

 

A riscuoterlo dai suoi pensieri, ci pensò il pavimento,che si mosse violentemente.

Alys si guardò intorno:-Che succede?

Edwina scosse il capo:-Non lo so!

-Magari un terremoto?- suggeri Jade, mentre un'altra scossa la faceva finire addosso a Jem, che non sembrò del tutto scocciato, anzi.

Rune scosse il capo:-No, non è possibile! Questa non è zona sismica.

 

D'un tratto, da tutti gli altoparlanti si sentì una voce:-Semidei, preparatevi! Ci attaccano!

 

 

 

 

 

 

 

Angolo della pazza sclerata autrice

 

Ed ecco a voi il mitico pigiama-party, che puntualmente è stato rovinato dai nostri cuccioli preferiti!

Questo è un po' un capitolo di passaggio, ma io penso lo stesso che sia molto importante, poiché le ragazze qua svelano i loro segreti alle amiche e a noi.

Ed ecco qua il motivo della nascita di Bliss, la “malattia” di Marina, l'amnesia di Gem, l'amore infranto di Nicole e Marina e tanto altro e, infine, su grande richiesta di molti, l'attacco!

 

Non ho potuto scriverlo in questo capitolo perché sarebbe diventato troppo lungo, ma nel prossimo capitolo ci sarà.

Inoltre, vi avverto che non ho mai descritto una scena di battaglia, quindi immagino che verrà fuori una mezza schifezza.

 

Ed ecco a voi una nuova ship: Alexander x Nives! Un bell'applauso! * passa una balla di fieno sospinta dal vento *

 

Ehm, comunque... quanto sono belle Nives e Alys quando consolano Bliss? *^*

 

Okay, la smetto di annoiarvi. Recensite in tanti!

Ciaoooo!

P.s. Questo capitolo è stato realizzato grazie alla collaborazione di: rei_puccioso e Gil

 

Darck_Angel; figlia di Demetra nel cuore, Ares nei fatti; Serpeverde; Intrepida

  
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