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Autore: _piccolascrittrice_    29/08/2014    7 recensioni
L'anime si conclude con una Yui assetata..una Yui vampira. Ma cosa succede dopo? Come reagiranno i sei fratelli vampiri al suo cambiamento? Il rapporto tra lei e ognuno di loro cambierà? E come affronterà Yui la sua nuova condizione? Se volete, scopritelo come l'ho immaginato io, capitolo per capitolo. :)
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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kanato finale Deglutì. Qualcosa raschiò dolorosamente la gola.

Aveva bisogno di mangiare. O meglio, bere. Ma per mantenere la promessa fatta a sé stessa tempo addietro, si sarebbe accontentata di ..cibo normale.

Yui sgambettò giù per le scale, diretta alla cucina, avvolta da un silenzio surreale. Chissà dov'erano i fratelli?
Raito l'aveva lasciata da poco tempo, dandole un buffetto sulla guancia di cui percepiva ancora il formicolio.
Non le piaceva l'idea di rimanere da sola, sopratutto dopo i momenti carichi di emozioni -arrossì imbarazzata- trascorsi con Subaru, Reiji..e infine Raito.
Ma... sentiva che non avrebbe dovuto cercarli, o trattenere Raito. In particolar modo lui, perché dava l'impressione di essere così..disorientato, come se avesse dovuto schiarirsi le idee dopo quello che lei gli aveva detto.
E come dargli torto? Lei gli aveva scavato nell'anima, ferita e indifesa.
E aveva scovato il tesoro.
E lo avrebbe riportato in superficie, togliendo via la polvere e la terra.

Mentre percorreva il corridoio che portava al salone, sospirò di pura felicità.
Ora aveva più di una certezza.
Molto di più.

Spalancò la porta a doppi infissi del salone, avvertendo all'istante un profumino invitante.
Era già ora di cena?
Entrò nella stanza, illuminata dai raggi del tramonto visibile fuori dalle numerose finestre.

Lo sguardo vagò poco prima di caderle sulla figura seduta sul divanetto centrale.
-Kanato-kun-. Constatò sorpresa, immobilizzandosi.
Il vampiro sedeva composto, con indosso un completo bianco lungo e abbottonato, da cui si scorgevano i bordi di una maglia interna nera.
Al collo era annodata una cravatta rosso scarlatto, su cui giaceva qualche briciola del chinsuko che stava mangiando.
Teddy era proprio al suo fianco, con un brutto squarcio vicino ad un orecchio, da cui fuorisciva il groviglio bianco di stoffa.
Che cosa gli era capitato? E perché lui non se ne stava preoccupando?

Kanato alzò lentamente gli occhi violetti, più accesi del solito.
-Ti vedo bene-. Asserì, dando un'altro morso al biscotto tra le mani. Sembrava... tranquillo.
Yui avanzò, circospetta, ignorando il..complimento? -Perché sei vestito così?-. Gli domandò, vagamente perplessa.
Nello sguardo di lui guizzò un'ombra cupa. La giovane percepì la pelle accaponarsi.
Quel vampiro era così lunatico..
-Ah, già, non ci siamo visti all'evento-. Rispose, ma suonò più come un'accusa. -Ero vestito così. Non volevo cambiarmi-. Aggiunse, scrollando appena le spalle.
La ragazza andò a sedersi sul bracciolo del divano sulla destra, colta da una strana e improvvisa spossatezza.
-Come mai?-Continuò a chiedere, più per non far dilungare il silenzio sceso tra loro che per interesse.
Deglutì un groppo in gola quando Kanato la guardò di traverso.
-Non sono affari tuoi-. Replicò gelidamente. -E chi ti ha detto di poter stare qui?-. Domandò irato. Yui corrugò le sopracciglia, sentendosi ferita.
Perché stava facendo l' intrattabile?
-Avevo fame, e sono scesa..-. Balbettò, scoccando un'occhiata al tavolino imbandito di fronte il vampiro.
Vi era posata una ciotola colma di colorati daifuku dall'aspetto delizioso, un piattino con quache chinsuko e una teiera in porcellana, che esalava un fil di fumo
dal beccuccio.
-Prendi quello che vuoi e sparisci-. Bofonchiò Kanato, mentre masticava l'ultimo boccone del dolce.
Yui ignorò il suo tono di voce e accennò un sorriso grato, alzandosi per prendere un daifuku dal mochi color rosa pallido.
Solo allora si rese conto di quanto fosse affamata.
Si avvicinò al divano e addentò il dolce: il ripieno cremoso di fagioli rossi si sciolse in bocca, insieme alla pasta di riso morbida e saporita. Era divino.
-Mmh-. Mormorò, deliziata. -Gli hai preparati tu?-. Domandò al vampiro, che la stava fissando quasi con perplessità ,dopo aver ingoiato il secondo boccone.
Lui distolse repentinamente lo sguardo, colto a fissarla, e si strinse nelle spalle accennando un sorriso sardonico.
-Certo che no. Sono solo uno dei tanti rimasugli dell'evento.-.
 Yui diede un'altro morso, e arrossì, sentendosi una sciocca. Ovvio: chissà quante altre delizie erano rimaste, intoccate, dopo il brusco chiudere della serata.
Né lei né Reiji avrebbero dovuto cucinare per molto tempo, di questo era sicura.

Quando ebbe finito di divorare il dolcetto, si sentì appagata, ma ancora più famelica.
Si pulì gli angoli della bocca dallo zucchero con le dita, ma rimase ferma sul bracciolo, nonostante ricordasse l'ordine di Kanato.
C'era una cosa che la incuriosiva troppo.
-Cosa è successo a Teddy?-. Domandò, spezzando il silenzio. Alternò lo sguardo dal pupazzo al vampiro, che stava sorseggiando del té da una tazzina.
All'udire quelle parole, Kanato strabuzzò gli occhi, e sembrò sul punto di strozzarsi con il sorso appena ingollato.
La tazzina oscillò tra le sue dita e un paio di gocce strabordarono, macchiando i pantaloni immacolati.
L'occhiataccia che rifilò a Yui le fece rizzare i capelli sulla nuca.
-Non chiamarlo con tale confidenza!-. Ringhiò, sbattendo con violenza la tazzina sul tavolino. Dal manico si diramarono tante piccole crepe.
La giovane sussultò in modo evidente, spaventata dalla reazione del vampiro.
-S-sc-scusa-. Tirò su un sorriso nervoso, drizzandosi in piedi. Accidenti...
Lui affilò lo sguardo e prese fra le mani il peluche, con una tale premura che colpì Yui.

Per un lungo momento, Kanato sembrò scordarsi della sua presenza, mentre accarezzava il capo di Teddy lentamente, e con estrema malinconia.
Lei voltò la testa, nascondendo dietro una mano un sorriso tra il tenero e l'amaro. 
Voleva fare qualcosa per lui. Anche se lui l'avrebbe ferita.
Non importava.

-Kanato-kun..-. Cominciò, con voce incrinata. Si schiarì subito la gola, decisa a parlare con tono più fermo.
-Teddy ha avuto uno spiacevole incidente, non è così?-. Yui tacque all'istante, ascoltando il vampiro, che sembrava più rivolto al peluche che a lei.
Continuava a far scorrere la mano sul pupazzo, come se avesse voluto consolarlo.
...Ma non era realmente Teddy ad aver bisogno di consolazione, vero?
La consapevolezza affiorò lentamente nella sua mente.
-Cosa è successo?-. Domandò piano, in tono gentile. Mosse qualche passo avanti, avvicinandosi al divano sul quale Kanato era seduto.
Lui sembrò non accorgersene, e continuò con il suo movimento, quasi meccanico, della mano, senza guardarla.
Emanava una tristezza infinita.
-Siamo venuti a salvarla, giusto Teddy? E cosa succede? Quel cattivone di papà ti squarcia la testa, non è così?-.
Parlò con tono ostentatamente calmo e infantile, ma a Yui parve quasi di sentire la follia e la rabbia montare dentro di lui.
Deglutì un groppo in gola: stava parlando della sera del ballo. Perché Reiji non le aveva detto niente a riguardo?
-Come dici Teddy? ..Si, lo so, neanche a me è piaciuto, ti avrei vendicato.. ma Raito non mi ha dato tempo-.
Fu evidente la sua presa rafforzarsi sul peluche. E il sorriso maniacale farsi strada sul suo volto.
Oh, dannazione.

Yui si gettò su di lui, preoccupata della piega che stava prendendo la situazione.
Voleva consolarlo. Voleva rassicurarlo.
Voleva riuscire a dargli tutto quello che non aveva mai avuto.
Affetto. Attenzioni. Amore.
Non voleva vederlo ricadere nel vortice della violenza.

Avvolse con le braccia il suo collo, e nascose il viso nello spazio tra la cravatta e il colletto della giacca.
Sotto il suo peso, il vampiro si sbilanciò, e cadde di schiena sul bracciolo, stendendo una gamba tra quelle di Yui, mentre l'altro piede rimase sul pavimento.
La ragazza distinse la pressione delle sue braccia avvolgerle la schiena, e arrossì pensando che lui...si stava lasciando abbracciare.

Annusò il suo buon odore impregnato nel tessuto degli abiti, e percepì di nuovo il calore gonfiarle il petto. Di sicurezza.
E amore.
Sperò fosse stato così anche per lui.

..Ma evidentemente si sbagliava.
Di scatto infatti, le braccia di Kanato risalirono alle sue spalle, e la strattonarono verso l'alto.
Yui si ritrovò così piegata sulle sue cosce, intrappolata fra quelle di lui; gli occhi alla stessa altezza e le spalle strette dalle sue mani.
Lei aveva un'espressione perplessa e le guance rosse di umiliazione, mentre lui gli occhi sgranati e furenti, e la bocca distesa in una linea dura.
-Chi ti ha dato il permesso di toccarmi?!-. Le urlò in faccia, e fu molto più terrificante di quando aveva ringhiato prima, perché lei era letteralmente fra le sue mani.

Yui abbassò gli occhi, lucidi di umiliazione e terrore, senza riuscire a muoversi. Si sentì quasi strozzare.
-Vai a prendere un panno bagnato per pulire i miei pantaloni, prima che ti uccida seduta stante.-. Le sibilò gelidamente, strattonandola di lato.
La giovane finì a terra, picchiando con il gomito destro il tavolino, e urtandovi con il mento.
Il piattino di chinsuko si ribaltò, frantumandosi sul pavimento vicino le sue gambe flesse.

Sentì un ronzio nelle orecchie, e un dolore sordo propagarsi dal gomito ferito fino al collo, facendole reclinare la testa.
Mentre si rialzava a stento, percepì una sgradevole pressione sotto il mento, e le tempie pulsare ininterrottamente.
Calpestò sotto un piede una scheggia di ceramica del piatto, e sentì lo sfrigolio delle briciole di biscotti tra le dita.
-Stupida! Vedi di portare qualcosa per pulire anche questo macello!-. Risuonò nella sua testa ad onde di echi la voce cattiva del vampiro.
Veramente cattiva.
Forse con lui non c'era niente da fare.

Yui sbandò non poco per arrivare alla cucina.
Appena mise piede nel locale, iniziò a singhiozzare, e subito dopo a piangere.
Poi sentì la rabbia e l'umiliazione ribollirle nelle vene, e prese a sbattere ogni anta e cassetto che si trovava a tiro, cercando gli occorrenti per pulire.

Digrignò i denti, mentre riempiva un piccolo secchio di acqua nel lavabo. Quando chiuse il rubinetto, afferrò il paio di panni trovati, e si girò per andarsene.
Non capì proprio perché si fermò a guardare quel cassetto. E non riuscì neanche a comprendere il senso di quello che fece di lì a poco.

Dopo essersi infilata in una tasca dei pantaloncini l'ago e la piccola matassa di filo marrone, si incamminò verso il salone, senza sapere cosa pensare.

Aprì un'infisso della porta, e scoccò solo una breve occhiata a Kanato, che era fermo a pochi passi da lei, con i pugni stretti lungo i fianchi e un'espressione astiosa.
Yui non disse niente né mostrò di essere sorpresa o spaventata dalla sua vicinanza. Era troppo arrabbiata e...determinata per farlo.
Gli passò accanto senza degnarlo di altre attenzioni, posò il secchio vicino al tavolino e si accovacciò, immergendo un panno nell'acqua fredda.

Perché le sembrò di avvertire gli occhi increduli del vampiro perforarle la nuca?
L'ombra di un sorriso compiaciuto passò sul suo viso, mentre ripuliva il pavimento un poco impacciata, visto che era costretta ad usare la mano sinistra.
Pensando al suo braccio destro, sentì infiammarsi d'ira, e prese a pulire con più irruenza.

Non ci mise molto. Nel più assoluto silenzio, quasi si scordò della presenza di Kanato nei paraggi, intento ad incenerirla con lo sguardo,
vista la strana pressione che le sembrava di percepire alla nuca. Quasi.
Abbandonò i panni sul bordo del secchio e si alzò.

Non riuscì a non pietrificarsi, sentendosi soffiare sul collo.
"
Vai a prendere un panno bagnato per pulire i miei pantaloni, prima che ti uccida seduta stante" Quelle parole le rimbombarono in mente,
sapendo che Kanato le era alle spalle.
Si asciugò il viso dalle lacrime, cercando di cacciare indietro le altre in arrivo.

-Teddy è caduto a terra-. Il vampirò parlò con lentezza, sommessamente, in tono vagamente scioccato.
La giovane intuì che quello era il preludio alla follia di Kanato, e gli occhi le caddero sul peluche a terra, vicino alla gamba opposta del tavolino dove lei aveva pulito.
Di tutte le cose che le passarono per la testa in quel momento, Yui disse, in tono fermo -Ora lo aggiusto io-.
 
E senza farsi sopraffare dall'esitazione, fece un passo avanti, e si chinò a prendere il peluche malconcio.
Poi si sedette sul divano ed estrasse dalla tasca l'ago e il filo, senza osare guardare Kanato.
Non lo sapeva. Non sapeva perché lo stava facendo.
Ricucì lo squacio sulla testa di Teddy, infilando l'imbottitura al suo posto, sotto gli occhi scioccati del vampiro, che rimase tutto il tempo in piedi vicino a lei,
zitto e rigido.

Una volta che ebbe finito, Yui alzò lentamente gli occhi su di lui, sporgendo il pupazzo nella sua direzione.
-Fatto. Ecco, tieni.-. Disse, e fu lei stessa a sorprendersi della sua voce concisa. E del suo sorriso soddisfatto, pieno di speranza.

Il modo in cui Kanato la guardò in quel momento la colpì nel profondo.
Non era più furente, non sembrava folle, i suoi occhi non brillavano di violenza, la sua espressione non era malinconica.

..Sembrava sul punto di piangere. Indifeso. Combattuto. Scioccato. Grato. Tutto insieme.
Ma...si sentiva amato?

Visto che il silenzio si allungava, e lui non accennava a muoversi, lo fece Yui.
Si alzò dal divano, si avvicinò a lui e...con le braccia tremanti.. posò Teddy contro il suo petto, proprio sul suo cuore...
...e lo abbracciò. Di nuovo.
Tentò. Ancora.

Ma quella volta lui non la respinse.

Rimasero così per attimi che parvero infiniti: lui rigido, le braccia lungo i fianchi e quell'espressione; lei tremolante, con le braccia avvolte intorno al suo collo
e un sorriso emozionato..
e Teddy: ricucito per bene e stretto fra i due, a non permettere il contatto tra i loro busti.
Ma le andava bene così. Non voleva sostituire Teddy.
Voleva dargli quello che Cordelia non gli aveva dato, e anche di più.

Era pretendere troppo?

-Grazie.-. La voce rauca e bassa di Kanato risuonò nella sua mente, mentre le stringeva la schiena tra le braccia, prima debolmente, poi sempre più forte.
Yui dimenticò all'istante la rabbia, l'umiliazione. Ora sapeva perché l'aveva fatto.
Nascose il volto nell'incavo del collo di Kanato, e lo sentì inspirare nei suoi capelli.

Sì, si sentiva amato.
Kanato sospirò, e la strinse ancora più forte a sé, comprimendo Teddy.

E sì, l'amava.



Angolo autrice:
Buon pomeriggio :)
Allora, inizio col dire che credo che continuerò fino alla fine con questo sistema, ossia che un pomeriggio pubblico il capitolo, quello dopo no; perché sinceramente mi trovo comoda così. Meno mal di testa e più idee chiare su cosa scrivere. Spero non vi dispiaccia ><
Passando al capitolo..cosa ne pensate? In quanto a cambiamenti, a mio parere è il più incisivo, sia per la nostra (disgraziata) Yui,
che per Kanato..Comunque, spero vi sia piaciuto. Non c'è granché di comico né di romantico, ma trattandosi di Kanato penso che sia venuto fuori un finale perlomeno 'decente' X)
Ringrazio al limite dell'asfissiamento tutte le visite per ogni capitolo della storia finora (alla fine vorrò dirvi il numero esatto u.U
-mania personale-), tutti e 72 i commenti e le loro autrici, sempre gentili, simpatiche e dolci! E un ringraziamento va anche a chi ha deciso di mettere la mia fic tra le preferite, ricordate o seguite, e le quattro ragazze che mi hanno inserito tra gli autori preferiti *_*
Non so davvero che dire, considerato il fatto che Diabolik Lovers non è molto conosciuto (e invece merita tantissimo), sto avendo molto più di quanto mi sarei mai aspettata!
*_*
Vabe', non voglio intrattenervi oltre, se vi va, recensite con le vostre impressioni :) (cosa STRAimportantissima e bellissima per me).
Arrivederci <3 dalla vostra Piccola Scrittrice!!
















 










   
 
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