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Autore: _piccolascrittrice_    01/09/2014    7 recensioni
L'anime si conclude con una Yui assetata..una Yui vampira. Ma cosa succede dopo? Come reagiranno i sei fratelli vampiri al suo cambiamento? Il rapporto tra lei e ognuno di loro cambierà? E come affronterà Yui la sua nuova condizione? Se volete, scopritelo come l'ho immaginato io, capitolo per capitolo. :)
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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shu finale -Credo che andrò a cambiarmi. Tu resta qui ferma.-. Kanato parlò dall'uscio del salone, inchiodando Yui con occhi autorevoli, anche se il suo tono di voce tradiva nervosismo.
Tra le braccia stritolava Teddy, e il suo viso non sembrava pallido come al solito.
Quel lieve colorito roseo sulle gote sembrava proprio rossore.
Yui si limitò ad annuire col capo, reprimendo un sorriso ilare.
Il vampiro la guardò ancora un attimo, e alla giovane parve di vedere un guizzo di paura attraversargli gli occhi violetti, prima di dileguarsi fuori dalla porta,
quasi con foga.

La ragazza allora non riuscì più a trattenere un sorriso compiaciuto e felice, e anzi, si lasciò andare in una breve risata, vera e liberatoria.
Non rideva così da tanto tempo. Non rideva da tanto tempo. Per cosa sarà stato?
Per il fatto che Kanato fosse sembrato confuso e spaesato quanto Raito, alle sue parole, ai suoi gesti..d'amore?
O per il fatto che da quando si era svegliata, non era stata che sballottata da un fratello all'altro in un vortice di emozioni?
O ancora...perché ora tutto stava andando per il meglio?
..Non doveva temere niente?
Yui si strinse nelle spalle, arrossata, e sospirò di pura felicità.

Mentre gongolava tra i suoi pensieri, decise di mettere a posto i panni e il secchio, convinta del fatto che Kanato non sarebbe tornato nel mentre era via.
 
Spinse con una mano l'infisso socchiuso, e si guardò rapidamente intorno. Nessuna chioma viola in vista.
Uscì rassicurata, e con il gomito buono chiuse la porta alle sue spalle.
Fu in quel momento che si accorse della figura appoggiata contro il muro, proprio accanto a lei. Sobbalzò spaventata.
-Ehi, mi stavi per sbattere la porta in faccia-. Sussurrò una voce assonnata, fin troppo familiare.
-Shu-kun!-. Esclamò la ragazza, scrutando il vampiro con le braccia conserte e un occhio chiuso.
Indossava la sua camicia blu aperta sulla maglia bianca, in abbinamento con i pantaloni bordò, che li calzavano alla perfezione.
-Che-che ci facevi lì?-. Gli domandò confusa, facendo oscillare il secchio in una mano.
Lui spalancò anche l'altro occhio cristallino e si scostò dal muro, passandosi una mano tra i capelli.
-è arrivato il mio turno-. Rispose semplicemente, tornando a guardarla con le braccia conserte e la sua espressione seria.
-Il tuo t..?-. Cominciò a chiedere lei, alquanto perplessa, quando una voce tuonò -Yui!- a poca distanza da loro.
Le parole le si soffocarono in gola, e girò la testa in direzione di un Kanato furente. Restò pietrificata.

-Non ti avevo detto di restare lì dov'eri ad aspettarmi?!-. Scattò, parandosi davanti a lei.
Lo sguardo era affilato e nel pugno stretto lungo un fianco stritolava il povero orsacchiotto. Era tornato ad indossare il suo solito completo.
Mentre lei ingoiava un groppo in gola, lui lanciò un'occhiataccia a Shu.
-Sei proprio una scocciatura, Kanato-. Borbottò il vampiro, infastidito.
In una frazione di secondo, Yui si ritrovò con la schiena premuta contro il suo petto, e un polso stretto da una sua mano. Ma cosa...?
Kanato li fulminò entrambi con lo sguardo. -Sembra essere tornato quello di sempre- pensò la giovane,seccata.

-Ok, d'accordo!-. Sbottò ad un certo punto, irritato, dopo aver sostenuto quella che sembrò una conversazione muta con Shu.

Detto ciò, si voltò senza degnare Yui di un'occhiata, e si allontanò a grandi passi, con fare frustrato.
Lei rimase a fissarlo finché non sparì dalla sua vista, sbattendo le palpebre confusa.

Poi solo l'istante dopo sembrò ricordarsi con chi era e in che modo.
Cercò di voltare la testa per guardare Shu, imbarazzata, ma lui la spinse piano e scivolò al suo fianco, mantenendo la presa sul suo polso destro.
-Non può averti tutta per sé-. Asserì risoluto, guardando nella direzione in cui era scomparso Kanato.
Yui osservò il profilo delicato del viso del vampiro, spalancando gli occhi e arrossendo.
Quindi forse...Kanato sapeva che Shu era lì fuori a..a.. ad aspettarla? E non voleva che.. se ne sarebbe andata con lui?

Kanato si era comportato da viziato. Ma voleva rimanere con lei.
Anche se Shu aveva sempre quell'aria di sufficienza, era venuto. Per lei.


Abbassò gli occhi, e il piacevole calore tornò ad avvolgerla, senza sapere bene se fosse stato per le attenzioni di Kanato o di Shu.
Molto probabilmente, per entrambi.

-Ora vieni con me-. Yui incrociò gli occhi di Shu, che brillarono di una luce misteriosa. Aveva il capo inclinato da un lato, e un piccolo sorrisetto si fece largo
sul suo volto.
-Ah, e non sarà facile incantare me.-. Aggiunse, assottigliando gli occhi.
Cosa? Incantare?
La ragazza ebbe solo il tempo di spalancare gli occhi, prima che lui inziasse a camminare, tirandosela dietro.
Il secchio le cadde di mano seguito da un tonfo, e rotolò sul pavimento.

-Ehi, cosa volevi dire? E dove stiamo andando?-. Gli chiese a raffica, mentre lo seguiva su per le scale.
-Da quando parli così tanto?-. Replicò lui annoiato, senza voltarsi a guardarla.
Yui fece una smorfia, ma non disse più niente.

Ad un certo punto, Shu si fermò nei pressi di un'ennesima rampa di scale, di cui la giovane non ricordava dove portasse.

Il vampiro scrutò con disappunto i suoi vestiti.
-Peccato per quel vestito-. Commentò dopo qualche secondo, risalendo con lo sguardo sul suo viso.
-Per me no- Si ritrovò a pensare Yui.
Quell'abito si associava solo a cose imbarazzanti o angoscianti.
Come quando Subaru glielo aveva infilato.
O come quando Karl Heinz l'aveva stracciato.
E ancora, quando se l'era dovuto togliere, totalmente inzuppato, mentre era in felice compagnia di Reiji.
Scosse la testa e soffocò una risata isterica, cercando di ricambiare lo sguardo impassibile del vampiro dinnanzi a lei.

Shu inarcò un sopracciglio, interrogativo, ma lei si limitò a distogliere gli occhi dai suoi, rossa in viso.
-Beh, immagineremo che tu indossi un altro abito-. Asserì serio, prima di voltarsi e imboccare le scale.
Lei lo seguì, incespicando nei primi gradini a causa del buio.
-Dove stiamo andando?-. Riprovò a chiedere, piano, cercando di nascondere la punta di confusione.
-Queste scale portano al tetto, non ricordi?-. La schernì lui, e a Yui parve un attimo di distinguere i suoi occhi azzurri brillare nell'ombra, fissi su di lei.

Il tetto? La giovane ricordava di esserci salita solo una volta, nel tentativo di scappare dai fratelli.
Lì aveva origliato l'affascinante monologo di Raito, e lui stesso le aveva succhiato di lì a poco, per la prima volta, il sangue, mettendola letteralmente con le spalle
al muro.
Un brivido le percorse la schiena, tra il concitato e l'orrore.
-Perché saliamo sul tetto?-. Le uscirono le parole dalle labbra, perplesse.
Shu ne sembrò turbato, perché allentò la presa sul suo polso.
..O forse era stato solo un riflesso istantaneo, mentre faceva scricchiolare la porta di ferro davanti a loro?

Sicché, la luce della sera li avvolse, insieme al freddo di fine inverno, e Yui mise a fuoco l'ampio terrazzo di mattoni, senz'ombra di sporcizia,
circondato da una fitta serie di sbarre di ferro con l'apice acuminato.
Volgendo lo sguardo al cielo, la luna si stagliava all'orizzonte, quasi piena, grande, e di una pallida sfumatura di rosso.
La giovane non riuscì a non rabbrividire, mentre l'immagine del capostipite con il baluginio rosso sul viso le oscurò la vista.
Battendo le palpebre, il ricordo si dissolse, ma la sensazione di terrore le continuò a bloccare la gola.

Riuscì ad ingoiare il groppo solo nel momento in cui sentì la presa sul polso destro sciogliersi.
Alzò il viso su quello di Shu con una punta di preoccupazione. Lui stava osservando il cielo pensieroso, con una mano tra i capelli.

-Voglio concedermi il ballo che ho rimandato la sera dell'evento-. Disse di punta in bianco, inchiodandola con i suoi occhi seri.
Yui inclinò un poco il capo, accennando un sorriso sorpreso.
Quella sera...
Ricordava bene, e piacevolmente, la vista del vampiro con il violino, le sue mani delicate e la sua musica avvolgente.. il suo sorriso incoraggiante,
le sue iridi accese..
-Se ballo con te non potrò suonare il violino ma...credo potremmo arrangiarci-. Sussurrò lui, sfiorandole i capelli con il mento.
Cercò le sue mani, e Yui gliele porse senza esitazione, mentre il calore crescente sotto la cute la destabilizzava lentamente.
O forse era la vicinanza di Shu?
Le sue dita aggraziate che le stringevano le mani?
I suoi sospiri sul collo, la fronte, la guancia..?
-Sai, ti ho osservato mentre ballavi con...Heinz-. La voce gli si raggelò un attimo. Yui sbatté le palpebre.
-Sei più brava e graziosa di quanto pensassi-. Continuò poi, in tono carezzevole come poco prima.
Lei lo guardò negli occhi, sondando il suo... stupore.
Shu si apprestò a guardare altrove, sciogliendo la presa di una sua mano e sfiorandole distrattamente il mento con i polpastrelli.
Quando sembrò riacquistare la sua facciata impassibile, tornò a guardarla.
In quell'istante, un pensiero la colpì.
-Shu..ti stai trattenendo?-. Yui si morse la lingua, bloccando appena in tempo quelle parole in procinto di uscire, piene di scalpore.

Era questo che intendeva con "incantare"?
Indurre a non...trattenersi?

..Ma.. lei... non stava facendo niente.
E perché lui avrebbe dovuto trattenersi?

-Spero che tu non abbia ballato in quel modo solo perché si trattava di lui-. Le parole diffidenti e fredde di Shu la ridestarono.
Eh?
Yui batté gli occhi, e guardò stranita il volto vicinissimo del vampiro, parzialmente rischiarato dalla luna.
Con la testa leggermente reclinata, e un occhio azzurro avvolto dalla penombra, sembrava quasi macabro.
-Ho odiato ogni singolo momento del vostro ballo. Io sono il tuo maestro, e io solo ho il diritto di danzare con te-.
Parlò scandendo ogni parola, con voce glaciale e piena di superbia.
Serrò un braccio intorno al bacino della giovane, e afferrando la sua mano sinistra, strattonò il braccio fino a farlo distendere.

Yui sentì la testa in panne e la gola secchissima, mentre era inchiodata dagli occhi gelidi quanto ardenti del vampiro.
Dov'era finito il tono dolce, il sorriso caloroso?
Perché ora sembrava essere possessivo? Geloso?

La cosa che capì ancora meno era il fuoco che le ustionava la pelle.

Quando il viso di lui si accostò ad un suo orecchio, si trattenne dallo scattare indietro: l'aria autoritoria che emanava era troppo travolgente.
-Ora danza con me, e dimostrami a chi appartiene la tua capacità.-. Le sussurrò, con quel particolare tono di voce arrogante e tagliente che la fece fremere.

Yui si ritrovò ad annuire piano e a saldare le dita su una sua spalla larga e forte, totalmente remissiva.
Non..non poteva farci niente:era impossibile resistergli.
E lei era stata la prima a capire di sentirsi sicura nelle sue braccia durante il ballo, piuttosto che in quelle di... Heinz.
Non aveva niente da ribattere.

Shu allora allontanò il viso, con le labbra ancora distese in una linea dura. -Nessuna musica   potrà   distrarti-. Sussurrò lentamente, facendo scivolare
un piede indietro. Yui annuì col capo, ipnotizzata, e fece un passo avanti.

E iniziarono a ballare. Al chiaro di luna. Sul tetto della villa. Avvolti dal silenzio.

Il viso, il corpo di Shu era attraversato dalla luce, le ombre, man mano che giravano, ruoteavano. E gli occhi di Yui venivano abbagliati a intermittenza dalla luna.

Lui era la stella, che illuminava la via da seguire, magnetica, immobile.
E lei era il pianeta orbitante, attratto dalla sua forza, sempre in movimento, alla bramosa ricerca della sua luce.
Erano due fulcri, due centri totalmente diversi, distanti. Ma si compensavano a vicenda.
Anche se non si sarebbero mai incontrati.

Dopo una giravolta particolarmente aggraziata, Yui scorse le labbra del vampiro ammorbidirsi, gli occhi farsi ancora più ardenti.

No. Forse si sarebbero potuti incontrare.
Ma come?
La stella poteva allargarsi, e così inghiottire il pianeta nelle sue spire infuocate?

Shu attirò più vicino Yui, e le sfiorò una gote con il naso, mentre volteggiavano con crescente sicurezza e sinuosità.

Sarebbe mai riuscito, il piccolo pianeta colmo di vita, a portarla sulla sua stella? Permettere che il vuoto, l'arido vuoto di quella superficie, si costellasse
della vita del suo orbitante?

Yui intuì che erano arrivati alla fine: Shu piegò le loro braccia unite sul suo ventre, poi le flesse, e lei girò su sé stessa.
E quando i capelli le ricaddero sulle spalle, si ritrovò gli occhi cristallini, per niente duri, impassibili, o freddi, a una spanna dai suoi.
A quel punto, qualcosa parve scattare.

Shu le lasciò le mani, e subito esse si aggrapparono ai suoi avambracci.
Le dita affusolate le accarezzarono le guance, e il vampiro inclinò la testa, sfiorò la fronte con quella cocente della ragazza, con espressione d'improvviso combattuta.

Lo sguardo di Yui parvero convincerlo della scelta.
Le loro labbra si unirono, e le dita di lui scesero fino a stringere con forza i fianchi della ragazza.

Non si stava più trattenendo. Non ne aveva più motivo. Lei era lì, per lui.
Non voleva incantarlo, non voleva costringerlo a fare niente.

Da come ricambiava il bacio, doveva averlo capito.

-Scusami, Yui-. Sussurrò ad un certo punto, contro le sue labbra.
Le diede un altro bacio, per poi dire -Avrei dovuto impedirgli anche solo di concederti un ballo.-. Gli sguardi si incatenarono.
Il suo era serio, con una punta di rimpianto.
Sicuramente non era solo per gli avvenimenti seguiti a quel ballo.
-
... Io sono il tuo maestro, e io solo ho il diritto di danzare con te-. Sul viso di Yui balenò un sorriso.
Lui l'amava. In un modo tutto suo, ma l'amava.

-è passato ormai. Sono qui.-. Sussurrò, sfiorando con la fronte una sua guancia.
Lo sguardo di Shu cambiò di colpo, ma Yui non poté studiarlo perché lui sollevò la testa, posandola sulla sua.
-Si. Non sei debole, sei forte.-. Sentì la flebile affermazione del vampiro, assorto, come se lo avesse detto più per sé stesso.
La giovane rimase un attimo confusa, con la sensazione di non riuscire ad afferrare del tutto il senso di quelle parole.

Poi sentì il petto gonfiarsi di piacere, e non ci pensò più. Fece scivolare le mani dai suoi avambracci alla schiena, e lo strinse a sé come stava facendo lui.

Il piccolo pianeta ce l'aveva fatta.


Angolo autrice:
*Si inginocchia e congiunge le mani*
Vi prego di perdonare il mio enorme ritardo.
Odio rimangiarmi le parole dette, ma non ho davvero avuto tempo per finire di scrivere il capitolo ieri, e neanche questa mattina.
Quindi eccomi qui a quest'ora con un giorno di ritardo, con il finale di Shu.
Per la miseria, spero almeno che la lunghissima ( e di certo non giustificata t.t) attesa sia valsa almeno un po' la pena per questo capitolo
(il penultimo, peraltro...).
Perfavore, se avete critiche e insulti, non risparmiatevi dal farmeli noti. Me li meriterò sicuramente.
Comunque, ora che finirà la fiction mi mancheranno un sacco le recensioni delle ragazze, e in generale l' "aria" che si respira, diciamo.
Soddisfazione ce n'è, e tanta (solo grazie a voi), ma anche la frustazione, per episodi come questi, non manca mai xP. 
Vi dico chiaro e tondo che le idee per un seguito ci sono. E che sicuramente le metterò in atto.
Non so dire quando, ma lo farò, sicuramente quando il nervosismo che mi porta questa fic si smaltirà un po'
(chiamiamola ansia da prestazione xD).
Cavolo, il prossimo capitolo sarà quello finale. NON sarà scritto di fretta, mi impegnerò AL MASSIMO, e ci saranno TUTTI i dovuti ringraziamenti.
Ayato l'ho lasciato per ultimo non tanto per questioni di preferenza (noooo ahahah xD) ma perché comunque alla fine dell'ultimo episodio dell'anime è stato l'ultimo ad essere mostrato ( con il suo mini discorso :Q), e perché mi è sempre sembrato il vampiro principale
(personalissimo parere).
Non so che altro dirvi, aspetterò delle recensioni con la faccia tipo da cane bastonato t.t.

*striscia via carponi*





































 










   
 
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