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Autore: sognolouis    29/08/2014    0 recensioni
Harry è un sedicenne, molto tranquillo, prende ottimi voti a scuola e viene maltrattato da i classici bulli della scuola: Louis e Zayn. L'unica sua compagnia è un ragazzo diciassettenne di nome Niall.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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"Ciao tesoro, ci vediamo dopo!" mia madre, Anne, sgommò via non appena chiusi la portiera della sua Fiat Panda. Guardai fisso la facciata della scuola e sospirai. Mi incamminai verso l'entrata e chiusi lentamente la porta. Non appena fui vicino al mio armadietto, composi la combinazione attentamente, ma poco dopo sentii una voce chiamarmi.
"Ehi ciao, Harry!". Era Niall, il mio migliore amico. "Ciao Niall." gli sorrisi compiaciuto nel vederlo. Indossava una semplice T-shirt bianca dove c'era scritto "Girls are cool but food is better" e dei jeans. "Come va?" gli chiesi.
"Benone, tu?"
"Abbastanza. Hai studiato per il compito di geometria?"
"Sì, sì.." rispose insicuro. "Tu certamente, immagino." Proprio così. Ero il classico secchione della scuola. Ma non mi vestivo con pullover, occhiali o roba varia. Indossavo qualsiasi cosa indosserebbe un ragazzo qualunque. Oggi vestivo con un maglione beige e un cappotto, jeans e delle converse blu. Sono il tipo che pesca la prima cosa che capita dall'armadio. "Esatto." risposi guardando fra tutti i ragazzi che camminavano per il corridoio. Niall mi guardò "Aspetti qualcuno?" domandò curioso. "Oh no, no. Stavo guardando in giro per vedere se ci sono Louis e Zayn, a proposito li hai visti?" chiesi un pò preoccupato. "No, magari stanno smutandando qualche altro nerd." ridacchiò divertito.
Ed eccoli lì. Louis Tomlinson e Zayn Malik che non appena si fecero vivi tutto il corridoio tacque. Ci fu un silenzio tombale, quasi inquietante. Camminarono lentamente tra la folla e il più basso dei due, Louis, prese una sedia sfacciatamente e ci salì sopra. Tutti gli occhi erano puntati addosso a lui e il suo fedele compagno, che gli si era posizionato accanto. 
Non si poteva negare il fatto che entrambi fossero sorprendentemente belli. Louis, con quell'aria da insolente, gli occhi azzurri tendenti al verde, quella barbetta, le labbra sottili e lo sguardo accattivante. Zayn, pieno di tatuaggi, portava degli orecchini, aveva gli occhi castani, la barba nera e un'aria da vero duro. Erano davvero dei bei ragazzi, per quanto non lo fossero dentro. Louis alzò il tono della voce e disse "Ascoltate. Stasera c'è una festa a casa mia, siete tutti invitati!" i ragazzi urlarono e il ragazzo scese dalla sedia. Si avvicinò lentamente verso di noi. Ci guardò con disprezzo "Ovviamente quelli come voi non sono invitati." poi spostò lo sguardo su due ragazze che li guardavano ridacchiando timidamente e facendo dei cenni di saluto con le dita. Si allontanarono da me e Niall per dirigersi verso di loro. "Ehi ragazze, spero tanto che stasera ci sarete anche voi alla festa." disse Zayn con un sorriso smagliante. Una delle ragazze si affrettò a scrivere su un pezzo di carta. "Ecco, questo è il mio numero!" disse porgendogli il foglietto. "Non puoi dargli il tuo numero!" gridò furiosa l'altra. "E perché?!"
"Perché devo dargli il mio e tu devi stare lontana da lui!"
"Lui è mio, brutta-"
"Ragazze, ragazze." puntò l'indice verso di sé "Di questo ce ne è abbastanza per tutte."
La campanella suonò. Entrammo in classe per iniziare la lezione. Cinque ore dopo uscimmo tutti per tornare a casa. "Com'è andato il compito?" domandai a Niall che parve avere le occhiaie. "Che cosa? Oh giusto.." si schiarì la voce "Credo di essermi addormentato."
"Cosa?"
"Stavo pensando a come rispondere ad una domanda e..."
"Sei il solito, il solito."
Ci dirigemmo verso la fermata degli autobus aspettando di tornare a casa. "E così Louis e Zayn daranno una festa." iniziò Niall.
"Già." risposi disinteressato.
"Andiamoci."
"Come?"
"Lo so, lo so. Loro non vogliono perché siamo degli sfigati bla bla bla tu mi risponderai sicuramente di no perché bla bla bla ma ehi, a chi interessa di quei due? Pensa quanto ci divertiremo."
"Non voglio farlo."
"Daii!"
"No."
"Vuoi dire che rinunceresti a vedere Louis?"
"Che intendi dire?" chiesi accigliato.
"Oh, smettila. Ho visto come lo guardi. Nascondi bene le tue emozioni, amico."
"Io non lo guardo in nessun modo e ora smettila di parlare di quella stupida festa, noi non ci andremo."
"Come vuoi.. ma io ci andrò."
"Non ti lascerò andare lì da solo."
"Allora vieni con me."
"Ma.."
"Vieni, ti prometto che se sarà un disastro non ci presenteremo più a nessuna delle loro feste."
"..Va bene. Vengo. Però sarà la prima e l'ultima volta."
"Grandioso."

L'autobus arrivò, la portiera si aprì e salimmo i gradini.

 

  
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