I'll always be with you

Con gli occhi gonfi e rossi, Nami vide Rufy camminare tranquillamente per la strada che conduceva al patibolo.
Guardò le mani ammanettate e quella giacca rossa che gli aveva comprato che lo caratterizzava in tutto e per tutto come Re dei Pirati.
Perchè è andata a finire così?
Perchè è sempre stato così testardo?
Non si era mai posta il pensiero come era vivere senza Rufy, perchè lei aveva sempre saputo e creduto ciecamente che lui non sarebbe mai morto. Nonostante avesse superato ostacoli mille volte più difficili, nonostante avesse più volte rischiato di morire.
Lui ce l'aveva sempre fatta. 
Non aveva mai ceduto.
E ora, eccolo li, con lo sguardo sorridente, vestito sempre con i pantaloni corti di jeans e la giacca rossa aperta dove si poteva vedere chiaramente quella cicatrice a forma di X sul torace tonico, prova che il ricordo della morte di Ace era sempre stato li.
Nami si prese il cappello di paglia tra le mani, lo strinse forte mordendosi forte il labbro non badando del rivolo di sangue che stava uscendo.
Vide Rufy girare lo sguardo verso di lei e sorriderle... Le stava dicendo qualcosa.
Ma non capiva cosa.
Non sentiva niente.
Voleva urlare il nome del ragazzo, ma non ci riuscì. Non le usciva la voce.

"Nami"
Qualcuno la stava chiamando.
"Nami! Svegliati!"
Una voce che lei conosceva fin troppo bene...
"NAMI!"
Questa volta più forte.
Si sveglio di scatto sedendosi velocemente sul letto.
La fronte imperlata di sudore, gli occhi rossi e lacrimanti.
Voltò lo sguardo verso Rufy che la stava guardando preoccupato e basito. Toccò le mani del ragazzo, per poi posarle sul viso e poi sul petto, sentendo chiaramente il battito del suo cuore.
Chiuse gli occhi per un momento per poi abbracciarlo di slancio finendo sopra di lui.
Rufy sgranò gli occhi sorpreso per lo strano comportamento della sua navigatrice. 
"Nami, va tutto bene?" chiese il capitano afferrandola per le spalle sollevandola leggermente. Nami però, non lo stava ascoltando. Non riusciva a togliersi dalla testa quel dannato sogno.
Sembrava così vero. Rufy in manette, il patibolo... Tutto.
Lo guardò intensamente per poi chiedere "Rufy, mi devi promettere una cosa..." si fermò improvvisamente dandosi comunque della stupida nel prendere seriamente uno stupidissimo incubo che aveva fatto.
Perchè si, era stato solo un sogno.
Rufy non morirà mai. 
Ma pensò che era comunque più che giusto chiedere una conferma al diretto interessato... Pensare che in futuro avrebbe perso Rufy - ora che aveva capito di amarlo - le fece perdere un battito. 
Sicuramente non lo avrebbe mai permesso.
Rufy inarcò un sopracciglio guardandola come per incitarla ad andare avanti.
"Promettimi che non morirari e..." si morse il labbro arrossendo leggermente. "Che non mi abbandonerai"
Rufy spalancò gli occhi e le labbra.. Scoppiò a ridere sonoramente anche se dentro di se era felice nel sapere che la ragazza era così preoccupata per lui.
"Ti ricordo che diventerò il Re dei Pirati, non morirò se prima non avrò realizzato il mio sogno"
Le scompigliò i capelli lunghi per poi togliersi il cappello e posarlo sopra la testa della ragazza. Lei lo guardò, stupita e allo stesso tempo rasserenata da tutta quella sicurezza. 
"Questa è la mia promessa"
Rufy le regalò un sorriso radioso. 
I classici sorrisi veri e sinceri di Rufy. Quel sorriso la rallegrò, come poteva non fidarsi di lui?
Non c'era bisogno del cappello come promessa che lui sarebbe sempre stato al suo fianco. Cappello o non cappello, Nami sapeva che Rufy sarebbe sempre stato con lei.