Kyrien era davvero furiosa; durante il colloquio con Nasuada era riuscita a controllarsi, ma ora la sua rabbia era pronta a esplodere. Cercò in fretta la sorella e la trovò che si allenava con la spada da sola, in un grande spiazzo deserto... vedendola tranquilla e serena, la frustrazione di Kyrien arrivò al limite. La sua mano si colorò di verde acceso e, con un'unica parola, scagliò contro la sorella un globo d'acqua. Arya fece appena in tempo a ripararsi dall'attacco, poi, fissando con odio la sorella, lanciò a sua volta un globo di acqua verde. Kyrien schivò con una risata e ripartì all'attacco, questa volta immobilizzò le gambe della sorella e si avvicinò a grandi falcate: <
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Il pugno colpì Arya in pieno viso, e contemporaneamente l'incantesimo che le bloccava le gambe cessò.
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Credi che una delle due sia Arya?
Ne sono certo, l'altra sarà sua sorella... rispose Eragon, che aveva già raccontato a Saphira di Kyrien.
Ma due elfe...
Tu non hai visto come si fissavano questa mattina tagliò corto lui.
L'arena era in vista, circondata da moltissimi curiosi, al centro, due donne si rotolavano nella polvere. Eragon non faticò a riconoscerle: erano Arya e Kyrien.
Saphira atterrò proprio tra i curiosi e le due elfe, ruggendo per mandare via le persone. Eragon e Roran scesero a terra e osservarono per un attimo le due sorelle.
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In quel momento Kyrien era seduta a cavalcioni sopra Arya e le stava tenendo la testa per i capelli, schiaffeggiandola con violenza. Svelto Eragon! Fermala! lo incitò Saphira.
Eragon, temendo il peggio, si gettò su Kyrien afferrandola per le spalle e la trascinò di peso lontana da Arya.
Kyrien, accecata dalla rabbia, si dibatté talmente forte da sferrare una gomitata al naso di Eragon, spaccandolo.
Improvvisamente l'elfa si calmò... Non voleva fare male a nessuno, se non ad Arya...
Eragon non badò al sangue che gli usciva dal naso, ma osservò stupito Kyrien, continuando a stringerla tra le braccia: l'elfa aveva un taglio sullo zigomo e un altro sulle labbra, sulla tempia già compariva un grosso livido e la pelle delle braccia era graffiata e segnata da piccoli segni che sembravano morsi.
Arya, aiutata da Roran, si era rialzata e guardava la sorella. Eragon stentava a riconoscerla: aveva i capelli scompigliati e sporchi di polvere, gli abiti erano strappati, le braccia piene di tagli rossi, il viso era colr porpora e le guance piene di graffi; sicuramente era messa peggio di Kyrien.
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Eragon, continuando a stringere Kyrien, la sentì tremare violentemente e sospettò che stesse per mettersi a piangere.
Invece l'elfa urlò:<
Kyrien, con uno strattone violento si liberò dalla stretta di Eragon e lo fissò in volto: il naso era gonfio e violaceo e un rivolo di sangue scorreva lungo la guancia di Eragon gocciolando sulla tunica blu che indossava, sulla quale già compariva una larga macchia rosso scuro. Gli occhi grigi di Kyrien si riempirono di lacrime, poi posò la mano sinistra sul naso di Eragon e, prima che lui potesse fermarla pronunciò due parole e il suo naso tornò come nuovo. Lo sforzo per Kyrien era stato troppo e si accasciò tra le braccia di Eragon, svenuta. Lui la prese in braccio notando che non era leggera come sembrava, la mise in groppa a Saphira e salì dietro di lei tenendola per la vita.<
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In volo, Eragon osservò meglio il viso di Kyrien, appoggiata al suo petto. Era davvero molto diversa da Arya, era bella, sì, ma la sua era una bellezza più... terrena, non eterea come quella della maggior parte degli elfi. Quando Saphira atterrò, Eragon, entrò nella sua tenda e depose Kyrien sulla sua brada. Con delicatezza le scostò i capelli dalla fronte e le lavò il viso e i tagli dalla polvere con uno straccio bagnato di acqua fredda, lentamente l'elfa rinvenne. La prima cosa che vide furono gli occhi nocciola di Eragon che la scrutavano preoccupati. Con una smorfia, lei lo allontanò e si mise a sedere sul letto; ma fu colta da un violento capogiro, Eragon la aiutò a ristendersi.
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Lui si schermì e rispose:<
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Eragon pensò immediatamente che Kyrien doveva sapere di Murtagh, doveva conoscere quello che ora era anche il suo nemico. Badando di non dire nulla sul fatto che Murtagh era suo fratello, Eragon le spiegò chi era il nuovo Cavaliere.
Kyrien lo ascoltò attentamente, annuendo di tanto in tanto:<
Stranamente quelle parole così semplici, ma sincere scaldarono il cuore del Cavaliere.
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