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Autore: Liz    21/09/2008    5 recensioni
Il solito triangolo: Dalia, Davide, Edo.
E fin qui tutto bene.
Il problema è che Dalia ama Davide, Davide si barcamena tra le Gemelle Bianca e Azzurra, che filano entrambe Edo, il quale prova attrazione per Dalia... o forse per Davide?
Ma c’è anche il fratello strafigo di Dalia, Andrea, tremendamente geloso... forse fin troppo per un semplice amore fraterno.
E poi sua mamma, una psicologa assistente sociale con la fissa di salvare il mondo, che un bel giorno decide di portare in casa Raffaello, il ragazzo più angelico e problematico di questa terra.
Senza contare quello stupido pesce rosso, Martina la Morte con le sue premonizioni e una scommessa tra idioti di prim’ordine.
Tra concerti di band debuttanti, segreti e ricordi d’infanzia, la vita si Dalia non potrà mai essere come vuole lei...
Spero di avervi incuriosito abbastanza! ^_^ recensite pleease!
Shonen-ai leggerissimissimo XD
ULTIMO CAPITOLO!!... Grazie a tutti!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6. La scommessa (titolo su qualcosa di nascosto)

 

Come se l’arrivo del diavolo in casa mia non fosse sufficiente, Raffaello avrebbe frequentato anche la mia stessa classe, e quindi io dovevo fargli da balia.

Non che mi dispiaccia stare in compagnia di un ragazzo che ha l’aspetto del Doriforo, ma… il suo sguardo fisso e indagatore mi spaventa, e il modo in cui mi parla mi fa venir voglia di comprarmi uno di quelli spray al peperoncino.

Tanto per fare un esempio, ieri notte me lo sono trovato ai piedi del letto che mi fissava e stamattina, durante il viaggio in macchina, non ha spiccicato parola: si è limitato ad incollare le sue pupille al mio corpo senza staccarle nemmeno un secondo.

Morirò d’infarto se mi sveglio un’altra volta e lo vedo davanti a me, avvolto nell’oscurità: me lo sento nelle ossa!

Inoltre, il mio caro nuovo “fratello” pazzo, ha preso immediatamente in antipatia anche Edo: lui si è presentato normalmente, porgendogli una mano, ma Raffaello per poco non gliela staccava a morsi.

Quindi ora Edo lo vedo ancora meno. Capisco che ha paura di quell’essere incoerente, ma io… io non gli importo più?

Sta sempre e sempre con Davide, ormai Melinda urla nella mia testa ciò che ogni giorno sembra sempre più vero: Edo ama Davide.

Ogni volta che questa frase si delinea nella mia mente, scuoto la testa e cerco di pensare ad altro: non posso credere che sia davvero così!

Insomma, è Edo! Era il bambino a cui da piccola mi ero promessa in sposa, è un dei ragazzi più bramati della scuola… del resto, le previsioni di Martina la Morte non sbagliano mai.

E quindi vuol dire che Edo è attratto anche da me…!

O, magari, lo era stato un tempo, e ora che ha conosciuto Davide mi ha completamente dimenticata, anche come amica.

Però, non posso fare a meno di pensare agli sguardi che mi lancia ogni tanto, al rossore che gli compare sulle guance quando lo becco a fissarmi… e io?

Io cosa provo?

Davide ormai è un’ eco lontano: per me non ha nessun valore affettivo dopo che ho scoperto la sua vera natura…

Daliuccia, ascolta chi abita dentro di te! Lo sento io, il tuo cuoricino che batte forte forte quando vedi Eddino bello!” Melinda interviene ironica nel mio soliloquio mentale, mentre sto passeggiando sola per il giardino della scuola durante l’ora di pranzo.

Secondo me ti piace Edo!” continua lei.

Non posso negare di trovare Edo affascinante. Trovo qualcosa nel suo aspetto, nella sua voce, nei suoi modi che mi ammalia e mi lascia stordita… ma che questo sia amore?

Con Davide era diverso: io mi limitavo ad ammirarlo da lontano, ma non mi ha mai fatto lo stesso effetto che ha su di me Edo.

Secondo me ti piace Edo!” ripete Melinda. Avessi un’ascia che la potesse uccidere! Ma forse sono meglio gli psicofarmaci.

La mia camminata lenta e pensierosa si interrompe, rapita da qualcosa… o qualcuno.

Edo è appoggiato a una colonna del porticato e guarda verso destra con molto interesse: sembra quasi 007 in missione speciale talmente il suo atteggiamento è furtivo e ambiguo… ma che sta facendo?

Mi avvicino a lui, attenta a non farmi sentire: stavolta non mi può scappare, Raffaello è finito chissà dove e non ci può disturbare…

Sto per chiamare il suo nome quando all’improvviso Davide arriva dalla direzione in cui stava guardando Edo, camminando velocemente con sguardo infuriato.

Il biondo si appiattisce dietro alla colonna per non farsi vedere, e in quel momento mi vede.

Gli corro in contro preoccupata, mentre lui mi segue con sguardo sorpreso e atterrito.

“Edo! Ma che è successo? Perché Davide era… così?” chiedo troppo velocemente per poter formulare una frase completa.

La verità è che sei agitata perché sei sola con lui, deficiente!!” Taci Melinda.

Edo mi guarda pensieroso per qualche secondo. Sorride e mi appoggia le mani sulle spalle.

“Non preoccuparti Dalia, non è successo nulla”

Annuisco in piena tempesta ormonale. Giuro, non mi laverò mai più la guancia che sta sfiorando…

Improvvisamente un’esclamazione oscena irrompe nel nostro piccolo mondo: Raffaello, che arriva da dove prima scappava Davide.

Merda merda merda.

“Mi pareva di essere stato chiaro, Lombardi. Lascia stare Dalia!”

L’altro lo guarda deciso “Non è di tua proprietà”

“Ma di mia proprietà sono coltelli e alcune armi da fuoco…”

Edo lascia cadere la mano che teneva sul mio viso e si azzittisce, mentre Raffaello mi porta via.

Dio, spiegamelo, perché mi vuoi così male?

Secondo me ti piace Edo!” risponde Melinda.

Ma porc…

***

Finalmente sola, nell’universo di camera mia.

Raffaello e la mamma sono andati al centro sociale, Andrea è all’università e papà è al lavoro.

Gli unici in casa siamo io, Yuppi e Rosso.

Mi avvicino alla sua vaschetta e batto la punta dell’indice sul vetro, attirando la sua attenzione boccheggiante.

Ora che ci penso, dovrei anche riportarlo a Davide… anche se l’ho perdonato solo per finta, non posso privarlo così a lungo della sua ragione di vita.

È ancora pomeriggio, se vado ora a casa sua non dovrei disturbare… così mi infilo il cappotto e prendo tra le mani la boccia di Rosso, stando attenta a non versare la sua acqua leggermente sporca di ricordini.

 

Dev’essere proprio un bello spettacolo una riccia sul bus con in braccio un pesce rosso: la gente mi guarda come se fossi una Candid Camera!

Sento il cellulare vibrare nella tasca: è Martina che mi sta chiamando.

Senza che io dica neanche pronto la voce della Morte, stranamente veloce ed espressiva, mi investe “Daliaaa…! Ti pregooo, non andaare a casaa di Daviide!!”

“Cosa? Perché, Martina?”

“Ho avuuto unaa premoooonizione!! Non eraa chiaraa… nooon so chee coosa troveraai là… ma tii assicuroo che per tee sarà bruuuuuuuuuuuuuttisimo…!! Ti pregoo, Daliaaa… torna a casaaaaaa…!!!”

“Martina, apprezzo il tuo interesse per me! Mi fa piacere che tu ti preoccupi… ma ormai sono arrivata! E poi che cavolo potrei trovare a casa di Davide? Magari lui e Edo che fanno l’amore?”

“Noon lo soo…!!! propriooo per questooo non devi…”

“Dai Martina. Non può succedermi nulla, sta tranquilla. Ciao!” finisco, chiudendo la chiamata.

Ridacchiando tra me stessa scendo dal mezzo pubblico, tra il chiacchiericcio di certe signore anziane, scandalizzate dalla mia affermazione su due uomini a letto insieme.

 

Cammino per un po’ canticchiando un motivetto inventato mentre Rosso nuota intorno: è davvero un pesce stupido… dopo poco arrivo davanti a casa Mancinelli, una piccola villetta bianca e fiorita, inserita in altrettante villette bianche e fiorite.

Suono il campanello e mi apre la mamma di Davide, sorpresa.

“Oh… se non sbaglio tu sei Dalia!”

Sorrido cordialmente annuendo e porgendo in avanti la vasca di Rosso. “Buongiorno signora. Scusi il disturbo, ma sono venuta a riportare Rosso a Davide!”

La signora Mancinelli, una distinta signora di mezza età sempre curata ed elegante, mi fa cenno di entrare.

“Davide è nella sua stanza. Credo ci sia anche un’altra vostra amica!”

Una nostra amica?!

Con Davide ci possono essere solo due possibilità su questa affermazione, e sono entrambe bionde, strambe e arrapate. Però pensandoci bene, credo che dopo quello che mi ha fatto, Davide abbia avuto il buon gusto di interrompere la sua schiavitù sessuale!

In fondo, anche un porco ha dei sentimenti e una sensibilità…” conferma Melinda.

Ringrazio la signora e mi dirigo al piano superiore verso la sua camera.

Ho una paura folle di quello che potrei trovare… ringoiando il cuore, busso alla porta.

Nulla.

Busso ancora.

Silenzio.

Magari non c’è, sua madre si è sbagliata, o magari sta dormendo…

Senza neanche pensarci tanto giro la maniglia e apro la porta, lentamente.

 

Non riesco neanche a muovere un passo. Sono letteralmente pietrificata.

Nel letto, sotto le lenzuola, riesco a distinguere benissimo il corpo nudo di Davide sopra quello di Azzurra. Ansimanti.

Mi porto una mano alla bocca e per poco Rosso non mi cade di mano.

No… non può essere. Perché non presto mai ascolto a Martina, maledizione?

Davide alza il viso rosso e sudato verso la porta, verso di me e sbianca.

Si alza rapidamente, coprendosi con il lenzuolo e boccheggia sbigottito, con un’espressione identica a quella del pesce.

“D-D-D-Dalia?! Rosso…?!”

Azzurra si siede sul letto e mi saluta, sorridendo gentilmente come se nulla fosse.

Questo è un mondo di pazzi!! Stanno facendo sesso, alla faccia mia e anche alla faccia della madre di Davide!

Sul volto mi si dipinge un’espressione di puro e semplice voltastomaco.

“Ma tu… non ti vergogni? Faresti meglio a sparire dalla mia vita, mi fai ribrezzo!” sputo disgustata.

“No… Dalia… non fare così! Cerca di capire!” prega Davide, tenendo il lenzuolo alla vita.

Sbuffo divertita. “Capire? CAPIRE?! Sei tu che devi comprendere che su di me hai effetto solo sul riflesso del vomito! Ero venuta per ridarti Rosso, ma a questo punto credo che sia meglio che lo tenga io. In mano tua diventerebbe ripugnante anche lui!”

“NO!! ROSSO!!” urla disperato. Che schifo.

Scappo correndo per le scale, salutando di sfuggita la signora che mi chiede preoccupata che cosa fosse successo. Non rispondo ed esco sbattendo la porta d’entrata.

Sono sicura che ora Davide è nei guai anche con sua madre… ben gli sta, a quel porco stronzo maniaco!!

 

 

 

 

 


 

commento poco serio - il ritorno

 

 

uao XD non aggiorno da tanto, eh?

E che ci posso fare .-. mi manca la motivazione .__.

 

Scherzi a parte, spero che questo capitolo sia piaciuto.

È un po’ corto, me ne rendo conto, ma è fondamentale per la storia… titolo del capitolo docet.

L’ho scritto di getto in circa mezz’ora, l’ho riletto qualche volta, ma se mi fosse sfuggito qualche errore, o, come al solito, qualche periodo al passato, scusatemi ç__ç

 

Che altro dire… Edo in questo capitolo non mi piace, è troppo passivo e arrendevole… ma diamine è sconvolto! (per quella cosa che non si sa *_*) e poi deve ancora rivelarsi a noi u_u Dalia è una povera Crista, Davide sinceramente è indifferente pure a me.

Ad Azzurra avrei volentieri tagliato la mano con cui ha salutato Dalia…!

Oddio, ma ve ne rendete conto?

Mi sto lamentando dei miei stessi pg, che faccio io agire così °__°’’ che anche io abbia bisogno degli psicofarmaci?

 

Comunque, per chi interessa, la mia vita va avanti normale. Tra serenate, dolcetti e compagni di banco: un manicomio!! SALVATEMI ç__ç

 

Non ho tempo per rispondere ai singoli commenti ç_ç

La prossima volta mi dedicherò a voi, lo prometto!!

Quindi ringrazio con tutto il cuore Cherasade, Seven_stars, Black Lolita (<3 ma sei dappertutto *__* io ti adoro!!) e darkrin (grazie, la tua recensione mi ha fatto tantissimo piacere! E grazie anche del consiglio… non fa mai male!! ^__^)

E per i preferiti akane_val, B r o K e n, Bella4, Black Lolita, Cherasade, Kokky, Mello sexy doll, mimi14, SummerBreeze, XIULI, __BiMbA__!!! Mi piacerebbe sapere che ne pensate! <3

 

È iniziata la scuola ç_ç tiratemi voi su il morale con tante belle recensioni *_* +fa occhioni come quelli del gatto di Shrek+

 

Alla prossima!!!

 

 

 

 

   
 
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