Capitolo
Tredici – If I Could Coming Back
Zacky’s
Pov
- Zacky!! Zacky!
Svegliati cazzo! Zacky!! – ma che diavolo…?! Sento Jimmy scuotermi dal tepore
delle coperte.
- Sono sveglio!
Sono sveglio! Che cazzo ti prende? – dico alzandomi di scatto.
- Brian, Zacky!
– dice con il fiatone. Brian? Che c’entra Brian?
- Non me ne
frega un cazzo di Brian, Jim, lasciami dormire. – dico arrabbiato, facendo per
rimettermi sotto le coperte.
- Cazzo Zacky!
Brian ha avuto un incidente! Stanotte, mentre tornava qui! – dice tutto ad un
fiato. Cosa?! No! Non è possibile…non può essere vero.
- Cosa? Ma che
dici Jim? –
- Ha avuto un
incidente Zacky! Mi capisci? – mi chiede sconvolto.
Il mio cuore si
chiude in una morsa, così come lo stomaco.
Rimango
immobile. Troppo sconvolto per fare qualcosa. Perché non gli chiedo come sta?
Perché non gli chiedo se è ancora vivo?
Ho paura della
risposta…
- Cazzo ci fai
ancora in questo fottuto letto Zack?! – mi urla addosso il
Rev.
Io mi risveglio
e mi alzo di scatto.
- Ma…Jim…lui non
è…non è…vero? – cerco di chiederlo esitante con gli occhi gonfi di lacrime, ma
non c’è la faccio a dirlo. Lui si calma.
- No Zack, non è
morto. Ma dobbiamo andare all’ospedale, Matt e Johnny molto probabilmente sono
già li –
Io annuisco e
con forza ritrovata, prendo i miei vestiti dalla sedia accanto al letto e li
indosso.
Poco dopo
entriamo correndo nell’ospedale rischiando di far cadere a terra più di un
infermiera. Troviamo Matt e Johnny, uno seduto sulle sedie blu di plastica con
le testa fra le mani e l’altro che cammina avanti ed indietro per la sala
d’aspetto.
- Zacky, Jim,
finalmente – dice Matt alzando la testa. Ha gli occhi rossi di pianto. Si alza e
viene ad abbracciarmi. Io non riesco più a trattenermi e le lacrime sgorgano
leggere dai miei occhi.
- Non ci dicono
niente Zack. – dice, staccandosi da me e rispondendo alle mie domande
silenziose.
Ci sediamo,
consci che l’unica cosa da fare è aspettare.
Non posso fare
altro che pensare, che tutto questo, è successo a causa mia…se io non fossi
stato così duro con lui, non si sarebbe messo in macchina all’una di notte e ora
non sarebbe qui. A questi pensieri alle lacrime si uniscono anche i singhiozzi.
- Zacky, ehi
Zacky, vedrai che andrà tutto bene – mi consola Jimmy appoggiandomi una mano
sulla schiena.
- è tutta colpa
mia Jim. È tutta colpa mia. – lui spalanca la bocca e si inginocchia davanti a
me.
- Non devi
neanche pensarla una cosa del genere! Capito Zack? Non dire stronzate. Brian
sapeva che era pericoloso viaggiare di notte…-
- Si, e non lo
avrebbe mai fatto se io non avessi fatto lo stronzo e…- lui mi
interrompe.
- Basta! Non
servono a nulla i sensi di colpa. Ora dobbiamo solo stargli vicino…sono sicuro
che tutto andrà bene. – annuisco e lo abbraccio
stretto.
- Scusate…siete
qui per il signor…- si interrompe il medico per leggere sulla cartellina – Brian
Haner? – concluse.
Ci alziamo tutti
e quattro contemporaneamente e andiamo verso l’uomo in camice bianco.
- Si. Come
sta? – risponde Matt per
tutti.
- Non c’è un
parente tra di voi? – chiede allora.
- I genitori
abitano in un'altra città. Sono ora in viaggio. – risponde sempre
Matt.
- Beh, in questo
caso, mi dispiace ma non posso darvi informazioni sulla salute del Signor Haner
–
- La prego. Non
ci lasci così. Ci dica le condizioni del nostro amico. – interviene allora
Johnny.
Non ce la faccio
più. Sento che sto per perdere la calma. Se questo brutto figlio di puttana di
un medico non mi dice immediatamente come sta Brian, giuro che lo
ammazzo.
- Ok. Va bene. –
annuisce il medico – Il signor Haner è fuori pericolo. Ha però numerose
escoriazioni, una frattura al braccio sinistro e un trauma cranico. Ci siamo
apprestati a metterlo sotto antidolorifici e ora sta dormendo. Non vi sarà
possibile vederlo fino ad oggi pomeriggio quando uscirà dalla prognosi riservata
e lo porteranno in una camera. – dice il medico guardandoci da sopra i suoi
occhiali da vista. Io faccio un sospiro di
sollievo.
- La ringrazio –
dice Johnny. Il medico fa un mezzo sorriso e si
congeda.
Mi nascondo il
volto tra le mani e sussurro un < grazie a Dio stai bene > per il mio
cucciolo.
- Matt! Zacky!
Ragazzi! – sento urlare all’improvviso. Mi giro e riconosco i genitori di Brian.
Il padre va da
Matt e lo afferra per le spalle.
- Cosa è
successo? –
- Ha avuto un
incidente questa notte – spiega Matt, mentre la donna trattiene le lacrime con
evidente sforzo – ma ora è fuori pericolo. Il medico ci ha appena avvertito –
entrambi fanno un sospiro di sollievo.
- Possiamo
vederlo? –
- Ci hanno detto
di no e che dovremo aspettare fino ad oggi pomeriggio –
I due annuiscono
e si vanno a sedere accanto a Jimmy e Johnny salutandoli con sorrisi
tristi.
- Zacky, ciao –
mi saluta invece la madre.
- Salve signora.
– gli dico sforzando un sorriso.
- Come stai
figliolo? – mi chiede allora Haner Senior.
- B-bene. –
rispondo incerto sedendomi accanto a loro. Cosa sono queste
domande?
- Nostro figlio
ci ha detto che ora state insieme…- dice allora la madre con un sorriso
dolce.
Cosa? Glielo ha
detto? Oh, amore mio.
- Oh, e non è un
problema per voi? –
- Oh no,
assolutamente. Noi vogliamo solo che nostro figlio sia felice. È con te lo è. Ti
ama. – dice infine la donna. Le lacrime tornano a scendere sulle mie
guance.
- Anche io lo
amo – dico con voce rotta dal pianto, lei mi sorride dolcemente e mi passa un
clinex.
Dopo dieci
minuti di attesa inizio a sentire l’aria mancarmi.
- Jim, ragazzi,
io vado fuori. Non mi sento tanto bene. Vado a prendere un po’ d’aria.
–
- Vuoi che ti
accompagni? – mi chiede Jim apprensivo.
- Nono, resta
pure qui. Tranquillo. – lui annuisce. Capisce sempre quando voglio stare da
solo.
Esco
dall’ospedale e mi siedo su una panchina appena
fuori.
Quest’attesa mi
distrugge, ma non possiamo fare altro.
Prendo l’I-Pod
dalla tasca del giacchetto e mi lascio avvolgere dalla sua musica, la nostra
musica.
Immagino noi,
sul palco, che suoniamo, io appoggiato alla sua schiena, e lui alla
mia.
Ricordo i suoi
sorrisi, la prima volta che mi ha detto “ti amo” e la gioia che ho provato.
Ricordo la
nostra prima volta e tutti i casini che abbiamo dovuto passare prima di avere il
coraggio di amarci.
Poi ripenso a
ieri sera, ripenso a quello che gli ho detto, alle mie parole dettate dalla
rabbia.
Se solo potessi
tornare indietro…
Ecco il nuovo capitolo…beh, ne
mancano solo due + l’epilogo e poi vi sarete liberate di questa storia!
xD
Grazie mille alla mia cara Jess [io e Bert, tra un bacio e l’altro, salutiamo te e il tuo dolce maritino! xDxD ti adoro! bacioni!], Pixie [ma noo! Povero Bri! xD anke Zacky sta male ora! ç_ç! Baci!] e Isult [e si purtroppo, non mi piacciono le storie tutte rose e fiori! Non sono veritiere! xD poi ho la passione per il tragico! xD grazie per la recensione! Ti adoro! Baci!]
Vale