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Autore: readytofly    31/08/2014    2 recensioni
Larry Stylinson. Sorry not sorry.
Harry Styles è un cantante, insieme a Niall Horan e Liam Payne forma i One Direction.
Louis Tomlinson e Zayn Malik sono dei semplici ragazzi con la voglia di vivere e divertirsi.
Le loro strade si incrociano ad una festa in spiaggia. E se Eleanor si intromettesse?
Dal testo:
"“Lou, aspetta.” abbassò il finestrino e gli passò un bigliettino col suo numero di telefono. “ Se cambi idea, io ci sono, sei una bella persona, vorrei rivederti. Chiamami, ti prego.”
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Call me maybe, please.
“Tesoro, non tornare domani mattina per favore.” si raccomandò Johannah.
“Tranquilla mà! Tu però non aspettarmi sveglia!”
Louis le diede un bacio sulla guancia prima di uscire finalmente correndo, perché in ritardo.
“Finalmente ce l’hai fatta!” gli urlò Zayn, il suo migliore amico per sovrastare la musica martellante nell’abitacolo.
“Scusami, ma sai com’è, mamma…e poi ho sprecato un sacco di tempo a decidere cosa mettere!”
Lo squadrò da capo a piedi per poi: “La solita checca!” dire scuotendo la testa.
Louis gli tirò un ‘amichevole’ pugno sulla spalla e lo incitò a mettere in moto l’auto.
Arrivarono quasi in un attimo sulla spiaggia, luogo della festa; la musica si sentiva già dal parcheggio e si intravedeva un grande falò giusto al centro della folla danzante. A Louis si illuminarono gli occhi.
I due ragazzi non avevano idea del motivo per cui quella festa si stava svolgendo, ma entrambi, appena diciottenni e vogliosi di esplorare la vita, di certo non avrebbero sprecato quell’occasione per divertirsi un po’.
La loro prima direzione fu il piccolo bancone allestito a bar dove una ragazza con i capelli lilla serviva drink ammiccando a chiunque si avvicinasse. Quando poi però notò Zayn, tutta la sua attenzione si rivolse a lui.
Dopo una decina di minuti, una ragazza si avvicinò a Louis chiedendogli di ballare. Lui scrollò le spalle e la seguì in pista, appena sotto il palco. Chiacchierarono un po’, lei si chiamava Eleanor, era una bella ragazza e di certo Louis non era schizzinoso. Tutta la città era a conoscenza dei suoi gusti e di quelli di Zayn, la loro bisessualità non era assolutamente un taboo.
Poi ad un certo punto la musica si interruppe con un fischio che fece mugolare la folla intera ed una ragazza biondina mezza ubriaca salì sul palco.
“Scusate ragazzi!” gracchiò la ragazza nel microfono “Volevo solo annunciare che finalmente i nostri ospiti speciali sono arrivati! One Direction! Venite avanti ragazzi!” A queste parole tre ragazzi salirono sul palco, acclamati dalla folla.
“Hai idei di chi siano?” chiese Louis ad Eleanor.
“Sono dei cantanti..” non fece in tempo a dire nient’altro che uno dei tre prese il microfono e cominciò a parlare: “ Salve, siamo felici di essere qui! Divertitevi!”
Detto ciò scesero dal palco e furono assaliti da un gruppo di ragazze urlanti in lacrime. Alzò gli occhi al cielo e tornò a rivolgere ad Eleanor le sue attenzioni.
“Lou, Harry ci sta fissando!” disse ad un certo punto la ragazza con gli occhi sgranati e rossa in viso. Questa ha visto Satana, pensò Louis, e invece no, aveva solo visto un tizio che a quanto pare cantava.
“Chi?”
“Harry Styles, il riccio!” e lo indicò timidamente la figura poco distante da loro.
Louis seguì con lo sguardò la direzione indicata dal dito sottile di Eleanor e si accorse che effettivamente uno dei tre, con un ammasso indefinibile di capelli stava guardando esattamente verso di lui.
Lo squadrò dall’alto in basso prima di continuare a dare attenzioni alla mora di fronte a lui. Il riccio, Harry, chiaramente non soddisfatto da quel breve scambio di sguardi, si avvicinò alla coppia e prese parola: “Piacere, io sono Harry. Voi siete?” Louis continuava a non guardare verso di lui, osservando invece ogni persona presente alla festa.
“Io sono Eleanor, lui è Louis.” La ragazza strinse la mano di Harry mentre Louis la guardò torva, facendo solo una leggera smorfia.
“È il tuo ragazzo?” chiese ancora, stavolta rivolto unicamente alla mora, lusingata per quell’apparente interesse.
“Oh, no! Ci siamo appena conosciuti!” Eleanor era tutta un fremito, Harry Styles le stava chiedendo se era single, tutti i suoi sogni si stavano avverando. E poi, come uno sputo su una fiammella, Harry la ridestò dalle sue fantasie più erotiche con il cantante, spingendola da parte e prendendo Louis sotto braccio.
“Quindi tu sei single?”
Eleanor alle loro spalle boccheggiava, ferita nel profondo. Louis invece non rispose.
“Ti va di ballare Louis?” domandò ammiccando. Louis aveva già perso il conto di tutte le volte in cui il cantante aveva ammiccato da quando era sceso dal palco, ed era passata solo mezz’ora.
“No, grazie.” Harry si avvicinò a lui lo annusò.
“Hai un buon profumo Louis.”
“Sai, io mi lavo!”
“Bhe, meglio per te e per me” ed ammiccò nuovamente. “Vieni con me?”
“Ma tipo che non voglio venire con te?”
“Smettila di fare l’acido, lo so che mi vuoi anche tu!”
“E lo hai dedotto dal fatto che ti rispondo acido o dal fatto che ti sto rifiutando?” Tagliente Louis, veramente tagliente, diceva la sua mente, mentre batteva le mani e sventolava pon pon contemporaneamente.
Harry non si lasciò però colpire dall’acidità del ragazzo e afferratolo per il polso, lo trascinò di nuovo al bar, offrendogli qualcosa da bere e qualche chiacchiera di poco conto.
Finirono un’ora dopo a ridere, spalmati sulla superficie liscia del bancone del bar, entrambi brilli.
“Vieni con me Lou.” strascicò la voce roca ed ubriaca del cantante.
“Dove stiamo andando?”
“Puoi stare zitto un attimo?”
Harry lo portò in un piccolo hotel, a tema marino, umile e carino e cercò di affittare una camera per la notte.
Sbuffò quando la ragazza della portineria gli disse che erano al completo.
Salì le scale che conducevano alle camere di soppiatto, a due a due, alla ricerca di qualcuno da cacciare via. Tutte le porte erano chiuse a chiave, eccetto una.
“Ehy! Voi!” urlò ad una coppietta che dormiva beatamente in un letto, dopo una notte d’amore. “Ehy! Svegliatevi ed uscite! La camera serve a noi!”
Ricevette un ‘vaffanculo’ e dei mugolii di risposta. “Va bene, faccio io!”
Cominciò a lanciare tutti i vestiti e gli oggetti della coppia fuori dalla camera, proseguì il suo lavoro sollevando la ragazza e appoggiandola nel corridoio, coprendola con un lenzuolo. Lo stesso trattamento però non lo ricevette il ragazzo, che venne trascinato nudo da una gamba.
“Presto, entra prima che si sveglino!” Louis era rimasto a fissare la scena, interdetto perché la coppia non aveva minimamente accennato a svegliarsi. Si chiusero in camera e scoppiarono a ridere a crepapelle.
Louis si congedò per usare il bagno ed Harry si affrettò a sistemare il letto.
Dopo dieci minuti di permanenza in bagno, il cantante preoccupato bussò alla porta.
“Tutto bene?”
“Sì, esco subito.”
Quando Louis aprì la porta, inciampò nel riccio, seduto a terra.
“Ce l’hai fatta finalmente!” ironizzò.
E poi in un attimo, Harry si era alzato e si era fiondato a baciare le labbra del castano, che rimase per un momento interdetto. Si trovò a ricambiare con passione quei baci che sapevano di alcool e desiderio.
Il cantante lo spinse sul letto e gli sbottonò la camicia, lambendo di baci ogni striscia di pelle venisse lasciata scoperta dal tessuto scuro di cotone.
Erano solo in boxer quando Louis sembrò ridestarsi da un sogno. Che sto facendo? Non smetteva un attimo di domandarsi.
“Harry scusa, non posso..” cercò di allontanare il riccio, spingendolo via, ma quello sembrava essere su un altro pianeta. “Harry. Basta.” gli diede uno schiaffo così forte da fare l’eco.
Harry si fermò, confuso.
“Non voglio farlo, non ti conosco nemmeno. Ho sbagliato a venire qui con te.” si alzò e coninciò a raccattare tutti i suoi vestiti sparsi a terra.
“No Lou, aspetta! – Harry lo afferrò per un braccio, costringendolo a voltarsi verso di lui – resta qui, non faremo…..quella cosa, ma resta.”
“Non mi violenterai nel sonno vero?”
“Non lo farò, promesso.”
E così fu, Harry e Louis passarono la notte facendosi solamente le coccole e cercando di conoscersi più che potevano.
“Non sei così male come pensavo Haz.” gli disse Louis ad un certo punto.
“Haz? Che soprannome è Haz?” scoppiò a ridere sguaiatamente, mentre Louis assumeva una perfetta espressione offesa. “Oh, piccolo Lou, scherzavo, mi piace..Haz..Haz, c’ha la mazz!”
E poi tornarono a ridere insieme come due deficienti. 
Il sole cominciò a sorgere, ma i due non se ne accorsero, intenti a ridere, farsi i dispetti e prendersi in giro.
Il telefono di Louis squillò, facendoli sobbalzare. Rispose senza neanche leggere il nome di chi lo stava chiamando.
“Louis sono le sette, il tuo letto è rifatto e tu non ci sei! Torna immediatamente a casa!”
“O-ok, scusa mà, arrivo.” era veramente mortificato, gli aveva dato la sua parola, odiava deluderla.
Si rivestì in fretta e svegliò Harry che si era appisolato.
“Harry, svegliati. Devi portarmi a casa!” urlava mentre lo scuoteva con forza.
“Lou, mi farai venire il mal di mare così!”
“Ti prego Harry, muoviti.”
Harry si ridestò e balzò in piedi, cominciando a girare a vuoto per cercare i suoi vestiti.
Una volta in auto il cantante disse: “ Non avrei mai pensato che avrei passato una notte in questo modo, ma devo ammettere che mi è piaciuta molto. Sono stato bene.”
Louis si irrigidì. Harry cercava qualcuno con cui concludere qualcosa, lui aveva solo rovinato i suoi piani. Alla prossima festa, il riccio, avrebbe trovato qualcuno che avrebbe potuto soddisfarlo veramente. Era ovvio, voglio dire, era lui quello strano, quello che sognava la sua prima volta con un ragazzo innamorato di lui. Harry non l’avrebbe aspettato. Proprio per niente. Era un cantante famoso, poteva avere chiunque volesse.
“Lou?”
“Oh, sì. Sono contento.”
“Cos’è quest’improvvisa freddezza?”
Già Lou, cos’è quest’improvvisa freddezza? Dai, diglielo, fatti prendere per un cretino. Digli che ti piace e tu vorresti qualcosa di più! “N-niente..” rispose invece.
“Andiamo Loulou, cos’hai?”
“Tu sei una star, io no, non voglio immischiarmi nella tua vita!” decise di dirgli una falsa verità, più o meno.
“Ma Lou..” non lo fece neanche finire di parlare.
“Finiamola qua ok?”
“Ma…” che ho fatto di male?, si chiedeva Harry. Ripercorse con la mente la serata passata, ma niente, non gli sembrava di aver sbagliato in qualcosa, anzi, nessuno aveva ricevuto lo stesso trattamento dolce e gentile del ragazzo che condivideva l’abitacolo del suo fuoristrada con lui.
“Siamo arrivati, qui gira a sinistra.”
Come un automa, Harry seguì le indicazioni, accostò e lo guardò scendere dall’auto.
“Lou, aspetta.” abbassò il finestrino e gli passò un bigliettino col suo numero di telefono. “ Se cambi idea, io ci sono, sei una bella persona, vorrei rivederti. Chiamami, ti prego.”
Louis prese il biglietto che il riccio gli porgeva e gli diede le spalle dopo avergli sussurrato un flebile, ma freddo “Ciao Harry”.
Si sarebbero rivisti? Bhe, questa è un’altra storia!


 
JamJam’s me!
Hey there! Eccomi qui con un’altra roba Larry. So che dovrei aggiornare la mia long, ma che cacchio, non ci riesco! Camilla mi aiuterà, ho mezzo capitolo fatto. Bho, chi vivrà, vedrà.
In programma per ora ho una One Shot su Jamie Campbell Bower, che, a mio modesto parere è un grandissimo figo, il sequel di Summer Love, perché è la migliore OS che io abbia mai scritto, e se questa va bene, farò un sequel anche di questa. C:
Vi risparmio i dettagli sul fatto che questa cosa prima (tipo un anno e mezzo fa) doveva essere una OS Het Rossa, con Harry che faceva dettagliatamente cose sconce con una tizia. Fortunatamente, per la mia pigrizia, non l’ho pubblicata, e quindi ora (grazie a Dio) l’ho rivista e l’ho trasformata in una Larry, perché bhe, i Larry hanno il loro perché (?).
Vabbè, fatemi sapere che ne pensate e se volete un sequel C:
Baci a tutti.
Loooove ya <3
 

 
   
 
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