Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: B_Rabbit    31/08/2014    2 recensioni
È notte. E Mikasa si gira e rigira nel letto.
non riesce a dormire perchè un pensiero le martella la testa.
[Rivamika]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mikasa, Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heart beats fast, colors and promises
how do be brave
how can i love when i'm afraid, to fall
but watching you stand alone
all of my dubt, suddenly goes away somehow.
-"A Thousand Years" by Chistrina Perri

È notte.
E non riesci a dormire Mikasa.
C'è un pensiero che ti batte in testa da quando hai deciso finalmente di fidarti del caporale Levi.
Lui, che per te è caporale Levi, ma vorresti che fosse solo e semplicemente Levi.
A cosa pensi, Mikasa, mentre dormi di fianco ai tuoi compagni e amici?
Hai un guazzabuglio enorme e ingarbugliato in testa.
Devi solo fare ordine. Pensi a Eren? Forse.
Chi è lui per te?
La tua famiglia, l'unica cosa che ti è rimasta e a cui puoi attaccarti. E ora è prigioniero della polizia militare.
Ma non è lui che ti preoccupa, giusto?
È Armin che ha recentemente sparato a una persona e ora si sente in colpa?
No non è lui.
È Historia che anche lei è prigioniera della polizia militare insieme a Eren? Che deve diventare la nuova regina, e la sua vita è in pericolo.
No, nemmeno lei.
È il caporale giusto?
Si è Levi che non ti lascia dormire.
Finalmente ti fidi di lui, ti senti in sintonia con lui, ti senti protetta quando gli sei accanto; ti dà sicurezza.
Ma non è solo questo.
Ammettilo a te stessa, non fuggire più.
Ti piace.
Ti sei innamorata.
Non continuare a negarlo a te stessa, ti fai solo del male.
È lui che ti affolla la mente; con il suo viso impassibile, gli occhi di un colore che neanche tu hai capito qual'è, i suoi capelli neri e morbidi che vorresti tanto accarezzare, anche solo per un istante, la sua abilità con la spada, il modo sciolto e fluente con cui maneggia le lame, quelle mani che tanto vorresti prendere e stringere e poi accarezzare il suo viso.
E poi vuoi chiedergli scusa, perché è colpa tua se si è fatto male alla gamba, per la tua stupida avventatezza e testardaggine.
Ti rivolti mille volte nel letto, non ti dai pace.
L'hai ammesso finalmente?
Sì, l'hai fatto.
E ora dimmi come ti senti adesso?
Meglio, vero? Si molto meglio.
Se no come spiegheresti perché il cuore ti martella in petto ogni volta che ti rivolge la parola?
Ti chiama sempre Ackerman; ma quando ti ha chiamata per nome ti è venuto un tuffo al cuore.
'Ma come potresti mai amare in una situazione simile?' ti chiedi ' dove le mura potrebbero crollare da un momento all'altro e i giganti entrare e divorare la razza umana come è già successo 2 volte; per poi perdere tutto. di nuovo.'
Per questo hai paura ad amare. hai paura di cadere nella disperazione e nella sofferenza più di quanto tu non sia già.
Ma con lui a fianco non ti senti forse protetta?
Non avere più dubbi e timori, e pensa.
Ora che vorresti fare?
Che ti dice la testa?
Stare qui a rivoltarsi nel letto rischiando di svegliare tutti.
E cosa ti dice il cuore?
"Vai da lui" dice semplicemente.
Perché sei sicura che anche lui pensa a te.
Ti alzi. In silenzio esci dalla stanza, sgattaiolando via nel corridoio buio.
Ti incammini verso la sua stanza.
Quando sei davanti alla porta sei agitata: respiri a stento, il cuore è un martello, sei caldissima, la gola ti si secca e deglutisci a malapena.
Ti chiedi se tutto questo è giusto, se è la cosa giusta da fare.
'E se mi sbagliassi e i per lui fossi solo un subordinata.' ti chiedi insicura.
Ti sei bloccata davanti alla porta.
Ma tu sei Mikasa Ackerman, che non si fa battere né intimorire da nessuno neanche dai giganti, devi farcela.
Devi dirglielo.
Apri piano la porta, badando di non farla scricchiolare.
Non sai cosa potrebbe succedere varcando quella soglia, ma ormai hai fatto la tua decisione, e non puoi tornare indietro.
Entri, e chiudi la porta dietro di te.
Ti avvicini lentamente al suo letto. Ti metti seduta di fianco a esso a guardare il caporale Levi dormire.
Sembra così innocente, quasi indifeso.
I capelli un po' stropicciati sul cuscino, la luna come unica luce.
Sorridi vedendolo.
Allunghi una mano per accarezzare un poco la sua testa, ma è in quel momento che Levi emette un lamento.
Si sta per svegliare. Vorresti andartene, ma ti si gela il sangue nelle vene, non senti più le gambe, e non riesci a muoverti.
Strizza gli occhi un paio di volte e poi finalmente li apre.
il suo sguardo è così bello e innocente.
Subito è confuso e addormentato; poi mette a fuoco il tuo viso e domanda "Ackerman sei tu?"
Non sai cosa rispondere, così rimani immobile.
"Che ci fai qui nel bel mezzo della notte?"
Arrossisci un poco.
Ti alzi di scatto per correre via; ma lui è più veloce e ti afferra un braccio. Ti trattiene e non puoi più scappare ora.
"Mikasa," ricomincia "cosa succede?"
Ti ha chiamata per nome.
Il cuore che batte all'impazzata, le farfalle nello stomaco.
Forza ora o mai più.
Ti giri e torni verso di lui.
"Caporale, io..."
Ma lui ti stoppa subito.
Ti tira verso di se improvvisamente, e prima che tu possa ribellarti, ti bacia.
Ti dà un bacio dolce, delicato, sincero.
Sei sorpresa, non pensi che tutto ciò possa essere vero.
Eppure lo è.
Ti rilassi. Gli metti una mano dentro la nuca e lo attiri a te in modo che non se ne vada. Senti i suoi capelli morbidi che tanto ha voluto accarezzare, il suo respiro caldo, la pelle calda, le labbra un po' screpolate rispetto alle tue morbide, ma sottili e calde.
Apri un po' la bocca e lasci che il bacio si approndisca dolcemente, senza fretta.
Anche se in realtà avete fretta entrambi. Perché non sapete quanto ancora vivrete, quanto ancora le mura resisteranno.
'cogli l'attimo' diceva sempre tua mamma.
Lui si stacca, lasciando un sensazione di calore sulle tue labbra. Apri gli occhi e lo guardi sognante. Lui nella sua perfezione. Ti accarezza una guancia delicatamente e pronuncia ciò che avresti sempre voluto sentirti dire
"Ti amo Mikasa." dice sottovoce, come se fosse un segreto.
Intrecci le tue dita con le sue.
Ora sei felice, tremendamente felice.
Ti senti leggera.
Ti ha preceduto pronunciando le parole che avresti voluto dire tu.
Ma non importa.
Poi vi scambiate improvvisamente un altro bacio; e un altro, un altro e un altro ancora, uno per ogni giorno perso. Ti sdrai di fianco a lui, e vi osservate intensamente negli occhi. Un ultimo bacio e un sussurro al suo orecchio prima di addormentarti fra se sue braccia.
"...ti amo...Levi."


Angolo della pazza da cuore dolcioso
EEhilà gente! Come va?
Se leggete questa storia è vi piace vi ringrazio di cuore.
La canzone che ho scritto all'inizio secondo me si addice benissimo a loro due, ed è quella che mi ha dato l'ispirazione.
spero con tutto il cuore di non avervi annoiato.
vi prego recensiteeeee!!! >.<
un basho
   
 
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