La vedo bruciare, è lì davanti ai miei occhi la distruzione di Ilio. La mia casa, la mia patria brucia, il popolo brucia.
Stolti!
Non avete dato retta ai miei oracoli e ora bruciate!
Per colpa di quel dio che mi diede la vista, ma mi privò della credibilità e per colpa vostra siete condannati. Il fato non perdona voi come non ha perdonato me.
Bruciate!
Nessuno allontanò Paride, causa di queste morti, nessuno volle credermi quando rivelai l’inganno dei greci barbari e assassini e ora rido vedendo la sorte di tutto il mio popolo, dei cittadini di Ilio che come formiche vengono schiacciati.
Rido.
Rido e attendo nel tempio di Atena le torture di Aiace. Non rimarrò indenne, ma loro, tutti loro avranno ciò che meritano. La guerra non risparmia, non esistono vincitori: solo vinti.
Ilio cade! Giustizia è fatta. La mia giustizia è fatta, il mio riscatto si è compiuto e io sono l’unica vincitrice. Gli dei puniscono gli uomini, ma punendo Greci e Troiani riscattarono me.
Fuoco!
Le fiamme divorano tutto ciò che incontrano,silenziose e spietate; le mura diventano fumo e il fumo nasconde i delitti di uomini e dei. Sento urla e lamenti. Non distinguo le voci.
E rido.
Ancora un buon giorno a tutti! Continuo la mia raccolta con Cassandra, una Cassandra infuriata con tutta Ilio (giustamente) visto che nessuno le ha creduto. Ho deciso di farla impazzire, in un certo senso, ma comunque di farla rimanere lucida. La sua risata è una risata liberatoria.
Spero vi piaccia! Recensite :)
- Nina