Una gita al mare.

Il falò sulla spiaggia. Le stelle. La sabbia.

I propri amici lì, che si divertivano e mangiavano, ed erano ubriachi.

Tutto perfetto, no?

Tutto quello che puoi desiderare…

Ma Sam non riusciva a divertirsi, non quando sapeva che da qualche parte sulla spiaggia poco distante da loro, Dean lo aspettava in una tenda e aveva preparato sicuramente qualcosa di speciale per loro.

Perciò….che si fotta la festa, i compagni e il falò pure.

Loro quando erano insieme, facevano scintille.

Era come i fuochi d’artificio, come le stelle che esplodono e poi rinascono.

Era come il big bang, era caldo come il falò sulla spiaggia.

Se ne andò. Sgattaiolò via da loro.
 

Camminò a piedi e raggiunse l’altra spiaggia poco distante.

La tenda rossa inconfondibile.

Gliel’aveva regalata papà per i cinque anni di Sam.

Dean guardava con il naso fuori, preoccupato. Appena vide Sam si illuminò.

Corse ad abbracciarlo. Anche Sam corse, stringendosi le braccia, per il freddo.

Aveva i piedi scalzi, anche Dean aveva i piedi scalzi, e adesso che erano di nuovo insieme, si sfioravano, gelati.

“Avresti dovuto prenderti un golfino, campione..per fortuna ci sono io che ci penso.” disse Dean, mettendogliene su uno, sentendolo tremare.

Lo accompagnò al centro della spiaggia, dove aveva preparato una cenetta a lume di candela per loro.

Sam sapeva che Dean aveva fatto questo perché quello era un giorno speciale.

Il giorno in cui si erano dati il primo bacio e anche il giorno che fecero l’amore per la prima volta.

Sam prese posto al tavolo, notando una dalia bianca in un vaso.

Dean a volte sapeva essere dolcissimo.