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Autore: gloriabarilaro    31/08/2014    4 recensioni
Demi è innamorata del suo migliore amico, Josh, un ragazzo bellissimo e piuttosto popolare che, però, preferisce passare con lei il suo tempo; la difende, la protegge, la tratta come una principessa.
Eppure tra loro c'è solo una forte, stupenda amicizia nata una sera dove entrambi avevano perso qualcosa, incoscienti del fatto di averne trovata un'altra.
Qualcosa li lega. Forse le emozioni che provano l'uno per l'altra - come dice Miley, la migliore amica di Demi - o forse qualcosa che sta per tornare; forse, qualcosa che in realtà c'è sempre stato.
E' una storia di una ragazza con qualche problema in più, che piange un po' più spesso. Perché Demi è così fragile, e lo sanno tutti: Miley, Josh, Chelsea, e anche... Selena.
[Avvertimenti: il carattere dei personaggi reali è completamente modificato. Demi non è Demi, è solo un personaggio in cui potreste trovare un po' di me.]
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demi Lovato, Selena Gomez
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 29.

I don't know what I'd do without you
Your words are like a whisper cutting through
As long as you are here with me tonight I'm good.
[Demi Lovato, Nightingale]
 
  La palestra della scuola era decorata in grande: il consiglio studentesco aveva fatto un ottimo lavoro con le decorazioni, assicurandosi, inoltre, che tutti gli invitati fossero eleganti.
  Guardandomi attorno assieme a Josh, osservando come fosse invitante la neve finta spruzzata sugli spalti e come fossero curate e particolari le stalattiti fatte di carta stagnola e brillantini appese al tavolo del buffet, a imitare quelle di ghiaccio, non feci a meno di notare, anche, come tutti i ragazzi sembrassero impacciati e imbarazzati nei loro abiti eleganti e impostati, mentre Josh aveva l'espressione rilassata e la disinvoltura di chi fosse abituato anche a situazioni del genere: si muoveva elegantemente vicino a me, tendendomi a braccetto mentre mi invitava dolcemente a camminare con lui verso la pista da ballo già colma di gente.
  Non rimasi stupita di quel particolare, anzi: sapevo della capacità di Josh ad adattarsi a qualsiasi situazione, senza nessun imbarazzo né incertezza. Solo, non riuscivo a capire come facesse.
  Arrossii al pensiero di come la nostra coppia potesse sembrare piuttosto scoordinata agli occhi delle persone lì presenti, la mia goffaggine a rovinare la sua disinvoltura. Con un sospiro cercai di espellere l'ansia che si era annidata sul mio stomaco, mentre cercavo di mascherare il tutto fingendomi intenta a sistemare il vestito con una mano.
  Josh, però, lo notò.
  «Dems, rilassati» lo sentii mormorare, infatti, sorridendomi quando mi voltai di scatto a guardarlo come se mi fossi appena accorta di lui.
  «Cosa?» riuscii a farfugliare. Lui scosse la testa e mi fece cenno con il mento alla sala verso il quale mi girai, obbedendo al suo invito.
  «Guarda le altre ragazze: nessuna porta il vestito elegantemente come fai tu. – fece una pausa, guardandomi brevemente con la coda dell'occhio, prima di ricominciare a parlare – Tra tutte loro, tu sei la più bella.»
  Non potei fare a meno di arrossire a quel complimento mentre, studiando le altre ragazze, mi accorsi di come anche loro apparissero imbarazzate in quei vestiti fin troppo lunghi nei quali talvolta inciampavano, o più corti, di una lunghezza sobria al quale non erano abituate.
  Guardando loro, mi stupii anche di me stessa, pensando che, da quando eravamo entrati attirando qualche sguardo, non mi ero preoccupata delle gambe scoperte o di come il vestito mi calzava sui fianchi come avevo fatto in negozio.
  Josh, come se avesse letto i miei pensieri, mi guardò accennando a un lieve sorriso.
  ‹‹Si sono dati da fare con le decorazioni›› commentai, deviando il discorso e alzando lo sguardo verso i canestri, da dove scendevano tanti fiocchi di neve brillantinati; scorsi Josh fare lo stesso, distogliendolo sguardo da me.
  Rimanemmo in silenzio ancora un poco a contemplare il tutto, fermi vicino alla pista da ballo ascoltando la musica di sottofondo: poi, delicatamente, sentii la mano di Josh prendere la mia. Mi guidò verso la pista da ballo e si fermò in un angolo appartato, dove solo un osservatore attento ci avrebbe visti così vicini, in quel posticino dove la musica giungeva flebile e si riusciva a parlare senza che gli altri sentissero.
  Lo guardai senza capire, e lui mi sorrise ancora: quel sorriso mi scaldò il cuore e rintontì un poco, cosicché non notai Josh prendere anche l’altra mia mano e posarle entrambe sulle sue spalle, prima di avvicinarmi cingendomi i  fianchi con le braccia. Era così vicino che con un lieve soffio scostò una ciocca dal mio viso mentre, incantata, io fissavo il suo e mi perdevo nei suoi occhi. Quando lui mi avvicinò un poco di più, incrociai le dita delle mani dietro al suo collo. 
  Di tutti i momenti in cui Josh mi era stato pericolosamente vicino, quello era stato il mio preferito.
 
  Ballammo per non so quanto tempo, senza proferir parola. La pista da ballo si era svuotata, riempita, risvuotata, e intanto noi eravamo scivolati danzando verso il centro della pista, senza perdere mai il contatto visivo, senza mai aumentare nemmeno di un millimetro la nostra lieve distanza. 
  Solo quando la musica si fece più movimentata ci staccammo e, sorridendo, ci scatenammo anche in quel genere di ballo; e morivo ogni volta che mi sfiorava anche per sbaglio, mi sorrideva, e mi afferrava dolcemente per il polso quando mi allontanavo troppo per i suoi gusti e mi riavvicinava.
  L’ennesima volta in cui lo fece, mi trascinò così vicino che la mia schiena aderii al suo petto e sentii sul collo il suo respiro affannato. ‹‹Non sfuggirmi›› mi aveva sussurrato, con tono scherzoso ma nello stesso tempo serio, prima di lasciarmi un bacio umido sulla pelle dietro l’orecchio, sfiorando il lobo con le labbra. Risi mentre rabbrividivo, voltandomi verso di lui e osservando il suo viso illuminato dalle luci colorate: era bellissimo, pensai ancora, girandomi verso di lui e, dopo aver incrociato le nostre mani fra loro, lasciandogli un bacio all’angolo della bocca, come aveva fatto lui con me alcuni giorni prima.
 
  ‹‹Sei brava a ballare.››
  Bloccai il bicchiere a qualche centimetro dalle labbra, alzando gli occhi verso di lui e guardandolo scettica. Lui rise e io alzai gli occhi al cielo, bevendo a piccoli sorsi il punch corretto che mi aveva versato galantemente nel bicchiere. Feci una smorfia: per quanto gli organizzatori avessero fatto in modo che la festa fosse il più elegante possibile, nessuno poteva impedire che l’alcool circolasse comunque nei bicchieri.
  ‹‹No, davvero, dove hai imparato?›› insistette lui, inarcando un sopracciglio mentre mi porgeva la domanda. Mi rigirai tra le mani il bicchiere, facendo vorticare il liquido dentro: ripensai alle lezioni di ballo che prendevo con Selena, quando ancora andava tutto bene, quando i nostri sogni erano gli stessi e i progetti di ciascuna comprendevano la nostra vicinanza, la nostra amicizia, la nostra complicità.
  Scacciai quel pensiero scuotendo la testa e, cercando di recitare un finto tono scherzoso, mormorai: ‹‹Segreto.››
  Josh rise, ma non riprese il discorso.
 
  Per il resto della serata ballammo ancora, parlammo con gli amici di Josh e scherzammo con loro. Quando mi presentò loro, disse solo: ‹‹Lei è Demi›› e io, sorridendo, strinsi la mano a tutti cercando di memorizzare i loro nomi. Alcuni li conoscevo, altri no.  Lo stesso per le loro accompagnatrici: alcune le conoscevo di vista, altre erano mie compagne di corso, altre ancora non facevano nemmeno parte della scuola.
  Solo mentre facevo finta di seguire i loro discorsi disinvolti, ripensai a come mi aveva presentato: ‘Lei è Demi’, senza specificare, senza aggiungere ‘la mia migliore amica’ o ‘la mia ragazza’. E mi stupii quando, rimuginandoci sopra, mi accorsi che gli altri ragazzi si erano limitati ad annuire, senza far domande.
  Guardai Josh con la coda dell’occhio, mentre rideva scherzava con loro: perché aveva fatto in tal modo, perché non aveva chiarito tutto? Così aveva lasciato che gli altri intuissero quello che volevano, osservando come stavamo vicini, ci guardavamo o ci muovevamo: ma le mani incrociate fra loro erano in netto contrasto con i baci quasi fraterni che mi aveva lasciato mentre mi accucciavo contro di lui, sentendo addosso la sonnolenza dovuta all’alcool che avevo bevuto.
  Quando Josh non mi sentì più intervenire, assonnata e confusa, congedò i suoi amici e mi portò via. Ci sedemmo sugli spalti scostando la neve, e lui non si oppose quando posai la testa sulla sua spalla. Dalla posizione in cui eravamo, potevamo vedere tutto: il tavolo del buffet dove la gente chiacchierava allegramente con un bicchiere in mano, la consolle del dj dove quest’ultimo insegnava a una ragazza dai lunghi capelli neri i vari comandi, la pista dove i ragazzi ballavano, alternando i lenti alle canzoni più movimentate; voltandomi verso Josh, alle sue spalle, potevo persino scorgere porta dove i ragazzi entravano e uscivano per fumare, unirsi alla festa o tonare a casa.
  Ma con Josh vicino, la vista completa su ciò che accadeva accanto a noi mi importava ben poco. Strinsi un poco di più la sua mano e sorrisi: il sonno era pesante sulle mie palpebre, mi confondeva, non facendomi capire se ciò che stavo vivendo in quel momento fosse un sogno o la realtà.

 

 
 

Avrei voluto aggiornare prima, ma vari impegni me l'hanno impedito. Quando, poi, sono rientrata nel sito e ho letto le cinque recensioni che mi avete lasciato nell'ultimo capitolo, sono impazzita dalla gioia e mi sono ripromessa di aggiornare al più presto - quindi, eccomi qui.
Ho riletto il capitolo velocemente solo poco fa. L'ho scritto mesi fa e non mi ricordavo nemmeno cosa accadesse - e, devo ammetterlo, non è che accada molto il questo "episodio". C'è calma, troppa calma, non credete? So che è difficile immaginare, ma cosa crediate che succeda, nel prossimo capitolo? Cosa accadrà in questa calma? Siamo alla fine o è solo l'inizio?
Questo, per ora, dipende tutto dalle vostre menti e dalla vostra fantasia, dalle vostre speranze. Poi arriverò io e vi svelerò la verità. AHAHAHAHA.

Mi piacerebbe, comunque, sapere che ne pensate di questo capitolo - come sempre. Mi ha fatto davvero piacere leggere così tante recensioni nello scorso capitolo e spero davvero che anche per questo saranno altrettanto numerose. So che non è uno dei più belli che io abbia mai scritto, ma è interamente Jomi moments, quindi abbiate pazienza.
Cosa ne pensate di Josh, di come si comporta con Demi solo con lei e di fronte ai suoi amici? Cosa ne pensate di Demi che, invece, si è lasciata un po' andare senza preoccuparsi?

Ne approfitto per ricordarvi che non scrivo solo questa fanfiction, ma altre. Ho nostato che ci sono nuovi lettori, quindi vi ricorderò alcuni titoli:

Fan fiction su Justin Bieber (temporaneamente sospese perché non sono sicura se andare avanti o meno), You can believe in me e Even when the sky is falling.

Fan fiction su Jack O' Connell, Lily Loveless, Kathryn Prescott (attori della seconda generazione di skins)e Logan Lerman (crossover), Ice Sight.

One Shot originali scritte ultimamente, Dreaming decives e Petali di rosa.

 

Dopo questo breve 'ripasso', vi saluto. Come sempre, vi chiedo gentilmente di lasciarmi i vostri preziosissimi pareri per potermi migliorare. Grazie per il tempo che mi dedicate e la pazienza.
Baci,
Glo.

 
   
 
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