Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: michiyo1age    22/09/2008    1 recensioni
Un ragazzo stava fumando appoggiato al gigantesco stipite della porta di Konoha. Stava aspettando l’ambasciatore di Suna. Più che altro era l’ambasciatrice e lui lo sapeva bene. Però la persona che l’avesse osservato in quel momento non avrebbe scorto il sorriso appena accennato che aveva fatto le volte precedenti. Ormai lo shinobi non sorrideva più. Almeno non da quando si era vendicato. Quello era stato l’atto più faticoso della sua vita. Aveva finito una sigaretta e se ne stava per accendere un’altra quando sentì una lieve brezza: stava arrivando.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ritprno a konoha Lo so vado contro le mie abitudini scrivendo qui in alto, ma vorrei fermare un secondo la vostra attenzione su di me. Vorrei che si ringraziasse la mia nee-san Kumiko. senza di lei non avrei mai scritto nulla di nulla e anche se l'ho già detto le devo molto.. Questo l'ho messo qui in alto perchè si era adoperata per il titolo che io purtroppo non posso mettere, ma fate finta che ci sia una bellissima scritta in verde

"Ritorno a Konoha"


Un ragazzo stava fumando appoggiato al gigantesco stipite della porta di Konoha. Stava aspettando l’ambasciatore di Suna. Più che altro era l’ambasciatrice e lui lo sapeva bene.
Però la persona che l’avesse osservato in quel momento non avrebbe scorto il sorriso appena accennato che aveva fatto le volte precedenti. Ormai lo shinobi non sorrideva più. Almeno non da quando si era vendicato. Quello era stato l’atto più faticoso della sua vita. Aveva finito una sigaretta e se ne stava per accendere un’altra quando sentì una lieve brezza: stava arrivando.
La seccatura delle seccature tornava…
Ben presto si sentirono dei passi e dopo apparvero, nell’ordine: una figura sinuosa, quattro codini biondi e due occhini acquamarina la cui limpidezza era sorprendente. Vista così sembrava una dolce ragazza… poi il ventaglio spuntò da dietro la sua schiena e gli occhi tanto decantati in precedenza si ridussero a fessure, in un’espressione maligna.
“Cominciamo bene” si disse Shikamaru vedendo l’espressione poco amichevole.
Ma si sbagliava, Temari era solo felice di rivederlo così stanco
- Ehilà cry-baby! - urlò.
Shikamaru si incupì: non gli era mai piaciuto molto quel nomignolo, benché meno ora che gli ricordava il suo viso rigato di lacrime e il corpo del maestro Asuma tenuto tra le braccia.
- ….Ciao seccatura - rispose asciutto.
Troppo, troppo apatico…non sembrava nemmeno lui. A cry-baby doveva essere successo qualcosa.
Notò la sigaretta…forse si era fumato il cervello.
- Ti ho disturbato durante il tuo riposino pomeridiano? Mi sembri ancora addormentato -
Uno sbuffo.
Come sapeva essere loquace quel ragazzo!
- Altre sgradevoli novità? - continuò imperterrita Temari indicando la sigaretta.
Doppio sbuffo.
- Allora? - lo incalzò Temari.
“Tanto più seccante di così non potrà diventare” pensò Shikamaru e accontentò la ragazza dicendo
- È morto il mio sensei, Asuma Sarutobi -.
Era stato freddo, diretto, lapidario.
- Mi dispiace molto… - rispose l’altra ad occhi bassi.
Ecco, ora l’aveva fatta diventare triste, bene… come fare?
- E tu? Qualche novità? - tentò debolmente, perchè sapeva che alla seccatura piaceva parlare.
- Io? No, da quando stavo per perdere un fratello per avvelenamento e l’altro l’ho quasi perso per sempre… no devo dire nessuna novità! - rispose Temari. Il sorriso le era tornato.Shikamaru la squadrò
 - Che seccatura sai essere! - sbuffò.
- Allora sai dire più di due parole messe insieme! - lo schernì lei esibendo il suo miglior sorriso, quello che aveva visto solo lui in tutta Konoha.
Gli occhi gli si mossero, sembrava sorridessero e Temari capì che si doveva accontentare di questo per il momento. Si lanciarono un’ occhiata e senza proferir motto si incamminarono. Non aprirono bocca sino all’ufficio dell’ Hokage, quando il ragazzo si voltò.
- Vado prima io, devo parlare con Tsunade-sama - disse.
Lasciò Temari da sola nel corridoio, bussò ed entrò.

                                                           *  *  *  *  *

- Avanti! – disse qualcuno da sotto una pila di carte.
Il chunin si avvicinò all’Hokage, la quale stava firmando dei documenti.
- Bentornato Nara! Ho già avuto il tuo rapporto –
- Si, questo lo so. Volevo sapere qual è la mia prossima missione… -
- La tua prossima missione? – chiese incredula la donna sollevando gli occhi dai fogli. Prima era un supplizio riceverle e ora le chiedeva?
Lo guardò negli occhi: erano tristi ma determinati. Capiva fin troppo bene cosa volessero dire. La Godaime distolse lo sguardo e riprese
- Beh… la prossima volta andrai a perlustrare i confini nord-occidentali con due chunin, Shinji e Kamura. Dopo due giorni arriveranno Akimichi e Yamanaka per darvi il cambio… -  illustrò distrattamente la donna, ancora alle prese con i moduli.
- Si signora, per quando è prevista…? –
- Calma Nara, appena avrai finito con l’incarico in corso… -
- Ma… -
- Che sarà fra due giorni -  concluse a denti stretti Tsunade.
Lo shinobi portò gli occhi al cielo: due giorni con Temari al suo fianco. Non gli era andata male.

Nel frattempo la ragazza aspettava. Che cosa aveva mai da dire Shikamaru che lei non potesse sentire? Ma soprattutto, che cosa gli era successo? Silenzioso lo era sempre stato, ma così austero e taciturno non lo aveva mai visto. Sembrava Gaara.
- Bentornata, Temari-san –
- Oh grazie, Sakura-san –
- Come mai tutti qui? – chiese la bionda indicando Naruto, Chouji, Ino e Shino.
- Io e Sakura-chan dobbiamo consegnare l’ultimo rapporto – cominciò a spiegare Naruto – e Ino e Chouji hanno appena finito una missione. Sono tornati ieri sera. Shino ci ha accompagnati. Ma dimmi, come sta Gaara? –
- Il Kazekage  gode di ottima salute grazie. Mi manda a salutarvi ma… - Temari si interruppe. Aveva apprezzato questa gentilezza nei riguardi del fratello, ma si era soffermata sulle prime parole di Naruto
- come siete tornati ieri sera? – proseguì rivolta a Ino e Chouji.
- Si, verso le 21. Poi Shikamaru ha stilato il rapporto ma non sappiamo se l’abbia consegnato o no – rispose Ino. Lei e Chouji si incupirono.
Ok che il fatto che Shikamaru fosse così solerte fosse grave ma fare quelle facce! Poi Temari si ricordò delle parole del loro compagno di squadra.
- Mi dispiace per il vostro sensei…Shikamaru me l’ha detto – aggiunse dispiaciuta.
- Grazie, però è strano che Shika te l’abbia detto non ne parla mai con nessuno. Beh veramente non parla più molto… - Chouji si girò verso Ino per avere conferma delle sua parole. Tutti assentirono cupi.
La kunoichi di Suna comprendeva la situazione, ma voleva sapere cos’era successo al suo cry-baby.
- Dovevate volergli molto bene… - aggiunse nella speranza di ottenere maggiori dettagli.
- È così – rispose Ino mesta. Poi, notata la curiosità dell’interlocutrice continuò – ma Shika di più. Asuma-sensei era come un padre per lui. Si è disperato per giorni in solitudine finché la Godaime non ci ha permesso quella missione. –
Una luce brillò negli occhi della bionda, che tuttavia non sembrava volesse proseguire.
- E cos’è successo in quella missione? Come si è comportato cry-baby? – incalzò la jonin.
- Come puoi dire che Shika sia un piagnone ‘ttebayo. Effettivamente era u po’ codardo ma quando lo si fa arrabbiare… -
- Shino cosa vuoi dire? – incalzò Temari
- Non ti hanno raccontato cosa ne ha fatto dell’assassino di Asuma? –
La ragazza scosse il capo.
- Nella missione di cui stavamo parlando. Nara era accecato dal desiderio di vendetta. Voleva uccidere Hidan, l’assassino di Asuma – spiegò Shino in risposta al suo sguardo interrogativo – e ci è riuscito – concluse con un sorriso privo di allegria.
- Shikamaru è il più bravo stratega perché non è attaccata a nulla di speciale-
-E allora?
- Ma Shikamaru è un ottimo assassino quando gli si toccano le uniche cose a cui tiene…Hidan l’ha sepolto vivo –
Un brivido percorse la schiena della bionda. Chissà cosa era ancora capace di fare per le cose che valevano-
- E a cosa tiene? –
- Secondo me a una kunoichi di Suna di fronte a me- intervenne malizioso Uzumaki
- Naruto sei un idiota –
*SBONK*
- Grazie Sakura-san –
- Di niente Temari-san, questa testa quadra tende a dimenticarlo –

                                                           *  *  *  *  *

Cadde il silenzio.
Questo lato nascosto di Shikamaru la sorprese, ma subito Temari pensò a quanto dovesse aver sofferto quel ragazzo…senza che lei lo aiutasse.
Dopo un attimo di riflessione Ino parlò:
- Perché non vieni a cenare on noi questa sera? Dobbiamo festeggiare la conclusione della missione. Ci saranno anche loro – disse indicando Naruto e Sakura - e tu vedi se riesci a portarti dietro Shikamaru è da molto che non partecipa a queste cene –
- Grazie ne sarei felice –
La porta dello studio dell’Hokage si aprì. Shikamaru si sporse fuori dalla porta e fece un rapido cenno agli astanti-
- Seccatura ora la Godaime ti può ricevere –
Temari entrò insieme a Shikamaru nel soqquadro che il Quinto chiamava ufficio. Che differenza dalla stanza ordinata di Gaara! Le due donne si scambiarono i soliti convenevoli, poi Tsunade continuò il discorso lasciato a metà con Nara poco prima:
- Allora ho disposto che tu venga alloggiata alla pensione dell’altra volta. Il Kazekage ha acconsentito?
Temari rispose affermativamente.
- Bene. Allora tu e i tuoi compagni raggiungerete fra quattro giorni il confine occidentale. Siete ancora a corto di ninja medici? –
La kunoichi annuì.
- Allora invierò Yamanaka con te e ti farò raggiungere da Sakura per permettere a Ino di ricongiungersi in seguito al suo team. Tutto chiaro? –
- Si, signora –
- Ma scusi Tsunade-sama. A cosa ci servono gli shinobi di Suna? – chiese il ragazzo che non si era fatto sfuggire una parola
- Come ben sai l’Akatsuki ci sta dando problemi… -
Shikamaru tremò di rabbia
- …e il Kazekage ci ha concesso qualche unità – concluse l’Hokage facendo un cenno con la mano in direzione di Temari.
- Bene, questo è tutto. Sarai seguita per questi giorni di attesa, se lo desideri, da Shikamaru. Quindi goditi la piccola vacanza – continuò la Godaime rivolgendosi nuovamente alla ragazza.
- Grazie, buon pomeriggio –
- Arrivederci – salutò pigramente il chunin.
E con questo i due giovani lasciarono la stanza.

                                                           *  *  *  *  *

Mendekouze…
Come aveva fatto a convincerlo? La squadrò mentre si sedeva sulla panca accanto a lui. Sorrideva.
Aveva capito il perché.
Mendekouze…
Lo shinobi osservò gli altri: Ino prese posto vicino a Sai, Sakura alla sua destra, seguivano Naruto e Chouji. Shikamaru era taciturno e aveva le mani sulle ginocchia. Quando tutti si furono sistemati Ino ritenne doveroso presentare Sai alla straniera.
- Piacere, io sono Sai. Non riesco a fare facilmente amicizia quindi ti dispiacerebbe se ti dessi un soprannome? – disse educatamente lo shinobi.
- Il piacere è tutto mio – cominciò la kunoichi di Suna – io sono Temari e per il soprannome fai pure. Anzi sono anche un po’ sollevata dato che qui a Konoha l’unico soprannome che mi hanno affibbiato è stato “seccatura” – disse la ragazza tirando un pugno in testa al vicino. Sai sorrise.
- Beh ecco…direi… - fece una piccola pausa – si direi che “dolcezza” potrebbe andar bene –
E dopo questo fu il caos: Sakura urlò con tutto il fiato che aveva in corpo – Maledetto! Perché anche a lei si e a me no?! –  mentre Chouji a stento la tratteneva dal picchiare a sangue lo shinobi.
Naturalmente Ino non poteva essere da meno
- Guarda te se deve venirmi a rubare pure Sai! – urlò e si gettò sul ragazzo.
Nella confusione creata dalle due kunoichi nessuno si accorse che una mano di Shikamaru era andata a finire sul fianco di Temari: non gli era piaciuto il soprannome di Sai. La seccatura aveva un solo nome e per di più era la sua seccatura.
Nel pensarlo avvicinò quasi impercettibilmente la ragazza a sé.
Lei lo aveva notato e si era voltata verso di lui, regalandogli un bellissimo sorriso. Non che avesse avuto bisogno di ragazzi gelosi (le bastavano i suoi fratelli), ma l’essere tenuta in gran conto da quel pigrone era qualcosa di molto piacevole.
Lei aveva capito di aver suscitato in lui in passato uno strano principio di affetto.
E la cosa che le faceva piacere, che rinfrancava il suo cuore e il suo animo, dopo che la morte di una persona cara aveva sconvolto la vita di Shikamaru era che lui continuava a provare qualcosa per lei.
Temari però non voleva solo ringraziarlo con quel sorriso. Un po’ a disagio, Shikamaru ritirò la mano.
Arrivò il cameriere.
 – volete ordinare? –
Un urlo si levò dalla confusione generale:
- RAAAMEN! –
Naruto aveva deciso, ora toccava agli altri ordinare.

                                                           *  *  *  *  *


Shikamaru aveva già finito, le sue mani erano ritornate sulle ginocchia. Anche Temari aveva terminato e lo guardava. Intorno a loro un allegro chiacchiericcio.
Tutti ridevano, ma Shikamaru non sembrava intenzionato ad accennare nemmeno un sorriso. Sbadigliò.
- Mendekouze – biascicò – è meglio che me ne vada –
Più che altro quelle parole erano per sé stesso, ma la vicina lo aveva sentito. La ragazza allungò la mano verso quella di Shikamaru e gliela coprì. Lo shinobi ne fu di certo sorpreso ma non lo diede a vedere. Il calore che quella sola mano gli infondeva era sorprendente. Cercò gli occhi della ragazza, ma lei stava già parlando di quando le avevano regalato il suo primo ventaglio.
- Che seccatura... – disse e poi sorrise. Le sue labbra si erano incurvate appena, ma questo era il suo massimo. Nel frattempo Temari si era girata, sentendo la stretta ricambiata. Colse il suo sorriso e ricambiò con il proprio speciale.
La compagnia decise che Sai non doveva bere altro saké e Chouji non era sicuro di riuscire a resistere ad un’altra grigliata. Allora pagarono e uscirono. Le mani di Shikamaru e Temari, che erano rimaste unite, dovettero separarsi a causa di questa ingerenza, con grande ed evidente disappunto da parte di Temari. Così appena salutati tutti gli altri e incamminatasi verso l’albergo, la ragazza riprese la mano dello shinobi.
Quando a quella donna piaceva qualcosa non c’era proprio verso di farle cambiare idea.
Shikamaru non esitò, si avvicinò a lei e le diede un bacio sulla guancia. In quel minimo contatto era rinchiuso un grande ringraziamento.
Continuarono a camminare mano nella mano senza scambiarsi una parola. Beh non che Shikamaru sprecasse molte parole normalmente. Invece era strano che Temari stesse zitta. Di norma odiava i gesti soprattutto perché era cresciuta conoscendo solo movimenti che significavano “eliminalo”, “torturalo”, “ti ammazzo”. Ma era una sensazione nuova e forse aprendo bocca si sarebbe rovinato tutto.
I due avvistarono la pensione. Si sentì un “mendekouze” provenire da Shikamaru.
- Bene è il momento dei saluti – cominciò Temari
- Già –
- Ti aspetto domani mattina eh? L’Hokage ha detto che saresti stato al mio servizio e io adoro gli schiavetti …–
- Grazie Tem –
La ragazza rimase interdetta: cry-baby che la ringraziava? Tra l’altro per una cosa semplice e che le faceva pure piacere! Oh Kami che fortuna!
Ma dovette invocare nuovamente “Kami” quando lo shinobi le si avvicinò e le diede un altro bacio, questa volta sulla bocca. Un bel bacio a dire il vero.
- ‘Notte seccatura –
- …’Notte Shikamaru! – gridò infine poiché egli si era già allontanato.
Potrebbe sembrare strano che una ragazza come Temari fosse così frastornata da un solo bacio. Ma nessuno aveva visto quanto erano dolci i suoi occhi quando la baciava.

                                                           *  *  *  *  *

Il sole doveva essere alto in cielo ormai da un’ora. Temari doveva ammettere che non era bello come quello che si vedeva da Suna, ma anche da Konoha non era male. Per godere di una vista migliore aprì la porta-finestra ed entrò in veranda. Una leggere brezza le passò tra i codini. Respirò profondamente e si disse - ok! -
Questo era il suo modo di svegliarsi.
Buttò l’occhio al vicolo sottostante e vide Nara: era girato di spalle e probabilmente si stava accendendo una sigaretta. Un sorriso le si delineò in volto contemporaneamente alla comparsa di un’idea maliziosa.
Mise un piede sulla ringhiera e si diede una spinta. Saltò giù dalla terrazza e atterrò direttamente sulla schiena di Shikamaru il quale, non si sa per quale legge della fisica o per quale prontezza di riflessi, non cadde. Riuscì persino a sorreggere la ragazza quanto bastava per non farle toccare il suolo.
- Ma sei completamente matta! – esclamò ansimante.
- Buongiorno anche a te cry-baby – disse Temari ridendo e buttandogli le braccia al collo per non cadere.
- Ma come ti è venuto in mente di fare una cosa del genere? –
- L’ho fatto così… ti ho visto e mi andava – rispose semplicemente.
Detto questo impresse un bacio sulla guancia del ragazzo e scese dalla sua schiena.
- Bene cry-baby ora… indovina dove mi porterai oggi? –
- Da nessuna parte seccatura, con quello che mi hai fatto passare… - disse lo shinobi a mezza voce.
- Sbagliato! Adesso mi porti in una delle terme di questo villaggio e poi… poi vedremo –
- Lo sai che è una rottura… -
- No, non lo so e adesso aspetta che mi preparo –
Rientrò in albergo e non lo fece nemmeno aspettare molto. Si avviarono verso le terme. Come il giorno prima, Shikamaru non fu molto loquace. “anche se – pensò Temari – ora sembra un po’ più felice -.
- Vedi che ti tiro su di morale? –
- Che dici? –
- Beh ieri eri cupo oggi invece mi sembri più riposato –
- Sono le ore passate lontano da te –
- Non è il contrario? – chiese maliziosa la kunoichi.
- Seccatura… -
Di certo non voleva darle ragione, ma averla sempre accanto era di certo qualcosa di positivo. Strano, era da molto che non pensava al positivo. L’aveva ucciso, e questo era positivo. Ma Temari insanamente energica e stupenda, questo era bello. Si fermò di colpo.
- Eccoci qui. Divertiti. –
- Come “divertiti”? Dai fatti un bagno anche tu! Ti farà bene –
Shikamaru sbuffò. Stava a lei comprendere se questo significasse un assenso o un diniego.
- Fai come vuoi, ci troviamo qui – disse mostrando i tavoli – tra un’ora e mezza –
Ed entrò pensando “gli farà bene un po’ di tranquillità. Scommetto che non ha voluto fermarsi un solo secondo”.
Il chunin la guardò sparire. Poi, trovando molto accogliente l’ombra di uno degli alberi davanti all’edificio, si distese sull’erba e incrociò le braccia dietro la testa. Poco dopo si assopì.

                                                           *  *  *  *  *

Temari uscì accaldata all’aria fresca. Quanto adorava le terme! Per lei non c’era nulla di più della sensazione dell’acqua calda che culla il proprio corpo. Si toccò i capelli insolitamente sciolti, erano ancora umidi. Chissà se cry-baby si era goduto come lei le vasche calde.
Fece qualche passo, quanto bastava per scorgere un Shikamaru addormentato con il viso rivolto al cielo.
“ Il lupo perde il pelo ma non il vizio” constatò.
Gli si avvicinò quatta quatta: era ben decisa a prolungare l’occasione di osservarlo senza che dovesse rispondere delle sue azioni.
Il dormiente non sembrava fare sogni tranquilli. Per Temari osservarlo era un grande piacere. Certo, avrebbe preferito parlargli; se c’era una cosa che le piaceva erano i loro battibecchi e i loro discorsi.
Non sopportava vedere Nara in quello stato: lui doveva essere stanco non triste!
 Sarebbe uscito da quella situazione, naturalmente insieme a lei. Con questo pensiero la voglia di toccargli il volto fu irresistibile. Glielo aveva appena sfiorato quando lui, al contatto, si rizzò e Temari si ritrovò un kunai puntato alla gola e un braccio di lui attorno ai fianchi come per bloccarla.
- Ehi Shika stai calmo sono io, Temari! –
- Eh…cos…? oh…seccatura – balbettò.
Stava sognando per l’ennesima volta quella maledetta missione. Quel giorno nel quale gli avevano portato via il suo sensei.
Temari doveva averlo svegliato, ma probabilmente pensava di stare ancora sognando. La ragazza era un po’ scossa. Le doveva aver fatto prendere un bello spavento.
- Scusa Temari – biascicò facendo cadere il kunai – è che… -
Si interruppe. Solo ora che la lucidità stava tornando si accorse di avere praticamente fra le sue braccia l’interlocutrice.
- Che c’è? Hai fatto un incubo? Ti ho appena sfiorato e mi sei saltato addosso! –
Il ragazzo non rispose. Stava fissando Temari: era bella come non mai con i capelli sciolti e le gote rosse a causa della calura.
Girò il busto della bionda così da averla di fronte a sé.
- Lo sai che sei più carina senza i codini? –
Questa volta fu lei a non rispondere. L’espressione dei suoi occhi l’aveva catturata.
I due diminuirono la distanza tra i loro visi. Avvicinarono sempre di più le labbra fino a che si toccarono e si unirono. Le braccia di Shikamaru si strinsero attorno a Temari. La kunoichi poggiava le proprie mani sul viso e sulla spalla del moro.
Il ragazzo si distese e lei lo seguì, le bocche sempre unite. Infine si staccarono.
- Visto che ti tiro su di morale? – furono le prime parole che lei pronunciò.
- Si ma sempre a modo tuo – rispose lui sorridendo.
- Dai guarda quanto sei carino quando sorridi! – gli disse accarezzandogli le labbra – non devi rinunciare–
- Ancora con questa storia, io non sto rinunciando. E poi cosa dovrei abbandonare? –
- La tua vita, le tue nuvole, i tuoi amici. Scommetto che il tuo sensei non avrebbe riconosciuto in quel ragazzo che, a quanto mi dicono, appena finita una missione consegna subito il rapporto al Quinto. Non riposa non apre bocca e dice solo cinque “che seccatura” al giorno –
- Già – L’aveva osservato bene e era riuscita a capire tutto in meno di un giorno.
 Quella donna faceva paura.
- Non sei solo. Ci sono io – mormorò incontrando i suoi occhi e diminuendo la distanza delle loro bocche.
- Non sei solo – ripeté.
- Per favore, potresti ricordarmelo? – le chiese sornione.
- Con molto piacere –
E le loro labbra tornarono ad unirsi.


-------------------------------------------
Questa è la mia prima fic, cioè la prima che ho scritto in vita mia. quindi è un po' più innocente e inesperta delle altre (povera piccola)
Ho deciso di metterla oggi perchè è l'ultima fic di quest'estate (l'autunno è già arrivato) e poi perchè oggi, mie care signore e miei cari signori è il compleanno del mitico Shikamaru Nara!
Ho ritenuto opportuno fargli un piccolo regalino con questa shikaxtema e poi spero che la bionda dellla sabbia gli farà un regalo più bello!
beh auspico che vi sia piaciuta e recensite per piacere!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: michiyo1age