Autore: Liberty89
Genere: Comico, Fluff
Rating: Verde
Personaggi: Riku, Sora
Avvertimenti: Flash-fic
Note dell'autrice: Yo! Con la RiSo questa flash c’entra… poco, però datemela buona, è pur sempre un loro momento random, no? ù.ù Buona lettura dunque!
La mamma è sempre la
mamma
Riku sbatté le palpebre un paio di volte. -Credo di non aver capito bene.- esordì, guardando l'amico che si teneva la testa dolorante con una mano. -Ripeti da capo.-
Sora sbuffò. -Quando mi ha visto sulla porta sembrava sul punto di piangere...- spiegò, sedendosi per terra a gambe incrociate. -Mi aspettavo frasi come "Finalmente sei tornato!" oppure "Ero preoccupata!", insomma, cose che pensano le mamme.-
-Invece?- domandò il maggiore, affiancandolo e dando un'occhiata al bernoccolo.
-Invece mi ha urlato contro.- borbottò il castano.
-Dove diamine sei stato tutto
questo tempo?!- urlò la donna, avanzando minacciosa verso il
figlio.
-Beh, ecco... è un po' difficile da spiegare su due piedi mamma...- il ragazzo deglutì. -Perché non ci sediamo...?-
-Sei scappato dalla finestra! Durante una tempesta! Incosciente!- gridò lei, tirandogli un pugno in testa.
-Ahia! Mamma!- protestò lui, portandosi una mano alla parte lesa e trovandosi un indice puntato addosso.
-Non azzardarti ad alzare la voce con me, signorino! Adesso vieni dentro e spiegami per filo e per segno cos'hai combinato, o ti assicuro che non uscirai più da questa casa.-
A quel punto, Sora non si diede neanche il tempo di annuire completamente ed entrò in casa, seguito dalla genitrice furente.
-Beh, ecco... è un po' difficile da spiegare su due piedi mamma...- il ragazzo deglutì. -Perché non ci sediamo...?-
-Sei scappato dalla finestra! Durante una tempesta! Incosciente!- gridò lei, tirandogli un pugno in testa.
-Ahia! Mamma!- protestò lui, portandosi una mano alla parte lesa e trovandosi un indice puntato addosso.
-Non azzardarti ad alzare la voce con me, signorino! Adesso vieni dentro e spiegami per filo e per segno cos'hai combinato, o ti assicuro che non uscirai più da questa casa.-
A quel punto, Sora non si diede neanche il tempo di annuire completamente ed entrò in casa, seguito dalla genitrice furente.
-Beh, guarda il lato positivo: alla fine l'ha presa bene. O no?-
-Sì, sì. L'ha presa bene, è stata contenta di sapere che non ho combinato disastri di sorta e che anzi ho contribuito a rimettere le cose a posto... E d'ora in poi devo sempre avvisarla quando esco. Anche per salvare l'universo...- sospirò Sora, infine, continuando a massaggiarsi il bernoccolo.
L'altro custode rise appena, guardandolo. -Sei un elemento...- commentò, curandolo con la magia e baciandogli la tempia.
-Grazie... Tua madre invece come l'ha presa?-
-Non sono sceso molto nei dettagli... Appena mi ha visto è scoppiata a piangere come una fontana, se le avessi anche detto tutto quello che ho fatto e che mi è successo le sarebbe venuto un infarto, come minimo.- spiegò. -Se ti consola, anche lei da adesso vuole sempre sapere dove vado e perché.-
-Anche se si tratta di salvare l'universo?-
-Anche per salvare l'universo.-