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Autore: Follow The Sun    01/09/2014    2 recensioni
Sono sopraffatta... Il corpo ridotto al limite, la mente vuota e le mie emozioni sparse al vento. Allunga una mano dietro di sé, toglie l'umido lenzuolo dal fondo del letto e me lo avvolge intorno al corpo. 
La stoffa fredda ed estranea mi fa rabbrividire.
Lui mi circonda con le braccia, tenendomi stretta, cullandomi possessivamente avanti ed indietro.
«Perdonami» mormora vicino al mio orecchio, la voce sciolta e desolata.
Mi bacia i capelli, un bacio, e un altro.
«Scusa, davvero»
Gli affondo la faccia nel collo e continuo a piangere, uno sfogo liberatorio.
Uso un angolo del lenzuolo per asciugarmi la punta del naso e a poco a poco mi rendo conto che quella visione non è poi tanto male.
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Questo è il remake della storia "she's a good girl", quella vecchia è stata cancellata, dati gli scarsi progressi.
Spero che questa versione sia meglio di quella vecchia :)
Se vi va fatemi sapere come vi sembra.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"She's a good girl." 
Capitolo 4.

Comunque sia, il giorno dopo, sarei andata alle prove, avevo deciso. 
Avrei cercato in tutti i modi di essere all'altezza delle loro aspettative e avrei dato il massimo.
Ormai non mi restava altro che provare, provare, e provare ancora, tutto il giorno.


*la mattina dopo*


Scesi le scale canticchiando allegramente, notai fin da subito che mia madre non era in casa, meglio così, almeno avrei potuto provare in santa pace. 
Notai un post-it rosa acceso davanti al frigorifero con la scrittura della mamma.

"Tesoro, ho deciso di raggiungere papà al lavoro, come sai, sono un'avvocato. Torneremo fra due giorni, stai attenta e stammi bene." 

Mamma ha sempre fatto le cose di testa sua, la capivo, si vedeva benissimo che ero sua figlia.

Provai per tutta la mattina, finché, a mezzogiorno decisi di smettere e fare una pausa. 
Pranzai, andai di sopra e decisi cosa mettermi. 
Maglia nera scollata e jeans scuri attillati erano l'ideale, bastava soltanto che mi mettessi una giacca sopra a quei pezzi di stoffa, ed ero pronta ad uscire nel clima freddo e umido di Sidney in Agosto. 
Erano ormai le 16:30, solo un'ora e sarebbero iniziate le prove, quindi, con la chitarra in spalla nella sua custodia, decisi di incamminarmi, tanto per arrivare in anticipo. 
Come pensavo, il clima era freddo, anche se meno del solito, la stagione stava per finire e non vedevo l'ora di rivedere la primavera.

Arrivai a destinazione alle 17:00 in punto, giusto in tempo.

Suonai il campanello, quanta ansia. 

Sentii girare la serratura da dentro, uno, due, tre scatti e il pomello si abbassò seguito poi da un leggero scricchiolio.
Lentamente la porta si aprì, la luce, che era molto accesa, quasi mi accecò, causando in me, l'azione immediata di coprirmi gli occhi con un braccio, ormai molto dolente a causa della chitarra, che, personalmente, pesava troppo.
Appena misi a fuoco la situazione, mi ritrovai davanti un ragazzo abbastanza snello, una camicia a quadri, i capelli scompigliati e notevolmente colorati e con un sorriso stampato in volto.
Si, era lui, era Michael. 
-benven...hei, aspetta, ma noi ci conosciamo già! Tu sei la ragazza che mia ha aiutato quel giorno! Aspetta, Emma, mi ricordo. Ti ringrazio molto! Prego, entra, questa non è casa mia, è la casa di Calum, un mio amico, ma ora lui è uscito, inizieremo noi due, sempre se per te va bene!- disse senza fermarsi neanche un secondo.

Bla, bla, bla. 

Continuò a parlare per dieci minuti senza fermarsi, era peggio di Eminem, davvero, non avevo mai sentito nessuno parlare così velocemente ed ininterrottamente, tanto che le mie conoscenze faticavano a funzionare, d'altra parte, conoscevo più di 4 lingue.
Non ne potevo più, lui era lì, con la chitarra in mano mentre parlava e cantava mentre io non lo ascoltavo, non sapevo cosa fare, allora mi sedetti su una sedia, presi la mia chitarra, uno spartito a caso e cominciai a suonare. 

Smise di parlare, tutto d'un tratto, come se si fosse dimenticato qualcosa di importante. 
-ah, gli altri componenti della band sono Calum e Luke, come già saprai- disse roteando gli occhi al cielo alla pronuncia dell'ultimo nome.
Stavo per cominciare a parlare, ma in quel preciso momento suonò il campanello, facendomi sobbalzare.

-vado ad aprire!- disse.

Rimasi lì, in quell'angolo ad aspettare, da sola, nel silenzio assoluto, con il sole delle 18:00 che brillava fiocamente sulla mia chitarra sempre ben lucidata. Riuscii a sentire alcune voci provenire dall'ingresso. 
-Michael, scusa ma Calum si è voluto fermare a prendersi questi occhiali da sole fighissimi e quindi abbiamo fatto tardi- sentii dire da una voce a me totalmente sconosciuta. 
-beh, come hai detto tu, questi occhiali sono fighissimi e mi stanno benissimo, vero Michael?- domandò un altra voce con tono da "io sono il meglio di tutti".
-ragazzi, chiudete quelle ciabatte, abbiamo trovato una persona che vuole far parte della band, ci credete?- chiese Michael con tono da incredulo.

Wow, mi avete trovata.

-davvero? Ma non sarà mica uno di quei sfigati del primo anno?- chiese quello con l'accento strano che aveva parlato prima a proposito dei propri occhiali troppo fighi.
-dopo l'ultima volta non lo farò più- rispose Michael ridendo.
Gli altri due risero.
Mi sporsi all'indietro per cercare di vedere quei due esseri a me totalmente sconosciuti.
Osservai quei due ragazzi con molta curiosità. 
Notai che il più alto, Luke, era molto, molto carino; speravo solo che non fosse un playboy. 
-dai, venite ragazzi, lei è qui- disse Michael. 
-è una lei? Ehi Luke, forse è quella giusta per te!-urlò il tizio dall'accento strano che era un misto tra scozzese e australiano, bah. 
-Calum cuciti quella bocca, tu non hai mai avuto una vera ragazza- rispose a tono Luke probabilmente dando una sberla alla schiena dell'altro. 
Aprirono quella porta che prima era socchiusa e subito mi ritrovai i loro occhi puntati addosso. 

Che imbarazzo.
 
Cavolo però, quel Luke era davvero carino! 
Quei suoi occhi blu e quei capelli biondi erano davvero stupendi. 
Come ho fatto ad accorgermi dei suoi occhi? Semplice, li aveva spalancati solo quando lo avevo salutato con un cenno della mano.
Calum si avvicinò a me è mi fece una faccia strana. 
-prima che tu possa pensare che io sia un asiatico...beh, non lo sono- disse indicandomi. 
Buono a sapersi. 
Però a guardarlo bene, anche lui non era male, ma forse non era il mio tipo.
-io...io so suonare la chitarra, la batteria e il pianoforte, e inoltre so anche cantare...- dissi abbastanza imbarazzata. 
Loro si guardarono, si riunirono in un angolo e fecero una piccola riunione segreta... 
Bah, chi li capisce i ragazzi.

Dopo circa qualche secondo avevano già finito e Calum mi fece segno di seguirlo e io, lo seguii.
Bisbigliò qualcosa attraversando un mini-corridoio e strisciando i piedi sulla moquette rossa.
Mi portò in cucina, era intento a cercare qualcosa nel cassetto delle posate.
Dio, non avrà voluto accoltellarmi?! Aiuto, avrei dovuto mettermi a correre? Nah, ma che andavo a pensare? 
Come se una persona entra in casa di qualcuno e viene accoltellata violentemente con un coltello da pane.
Certo Emma, continua così, a inventarti cazzate una dopo l'altra. 
-guarda qua- disse serio porgendomi  un foglio colorato.
Lo osservai attentamente, c'era scritto 'Disco Club Lemon&Melon', sotto c'erano varie date di vari eventi, tutti a distanza di due giorni fra loro. Era interessante, forse ci sarei andata, avevo più di sedici anni.
-carino come posto...ma cosa c'entro io?- chiesi agitando le mani in segno di domanda. 
-c'entri eccome!- alzò la voce con fare isterico.
-Calum, non alzare la voce, così la spaventi- disse un'altra voce che sembrava essere molto divertita. 
Luke si avvicinò a me e mi mise una mano sulla spalla. 
Lo guardai perplessa, ma sorrisi allo stesso tempo. 
-sai, Calum è agitatissimo da quando ha scoperto che quel locale cercava una band per le serate di fine anno. Si è voluto offrire, però quel locale richiede un batterista e noi non ne avevamo nessuno, almeno fino a mezz'ora fa...- disse alzando gli occhi al cielo, o al soffitto, per poi posarli sui miei capelli. 
Mi sorrise con dolcezza, con uno di quei classici sorrisi di cui ti dimentichi difficilmente, uno di quei sorrisi che vorresti sognare la notte, ma che rovinò facendomi l'occhiolino.
Okay, forse era davvero un playboy.

Ricapitolando, io ero la batterista, la batterista dei 4 Seconds of Summer. 
Prima del mio arrivo, si chiamavano 3 Seconds of Summer, per il semplice fatto che erano solo in tre, poi sono arrivata io e ho cambiato tutto. 

Certo che ne avevano di fantasia.

Ringraziatemi. 

Mi fecero ascoltare alcune loro canzoni come Beside You, Wherever You Are, Try Hard e molte altre. 
Mi è piaciuta molto Good Girls, la trovavo semplicemente stupenda. 

Dopo qualche esercitazione la sapevo suonare molto bene, anzi, visto che sono io, la sapevo alla perfezione. 
Ovvio, dubbi?

Loro rimasero a bocca aperta, ero molto un sintonia con loro, ne erano sicuri, avevano trovato quella giusta. 

Verso le sette e mezzo stavo per andarmene quando notai Luke parlare con Michael. 
-Michael ascoltami, ho paura di cosa possa fare Calum a quella ragazza, oggi, durante le prove la spogliava con gli occhi, te ne sei accorto?-
Spalancai la bocca. 
Com'era possibile? 
-si Luke, l'ho notato, e anche bene. Soprattutto quando lei si è abbassata la maglietta, sembrava che oltre a Calum anche il suo amichetto laggiù si stesse agitando parecchio- disse Michael ridendo seguito dal biondo.
Ma cosa dovevo sentire, amici vogliosi di sesso nella band, perfetto, mancava solo questo. 
Entrai nella stanza come se niente fosse, salutai quei due e uscii da casa di Calum. 
Luke mi raggiunse e mi picchiettò la spalla. 
-dimmi tutto Luke- dissi, sembrava sorpreso dal fatto che sapevo il suo nome.
-sabato...sarei molto felice se...- disse balbettando i mordendosi il labbro inferiore.
Non riusciva a parlare il piccoletto, aveva il fiatone. 
-sabato a casa mia ci sarà la festa di fine inverno. Ci sarai, vero?- chiese mettendo le mani giunte come se mi stesse pregando.
Ci pensai un po', però, alla fine, gli feci cenno di "sì" con la testa. 
Lui sembrò come rinato. 
Si avvicinò a me, mi diede un bacio sulla guancia, non so perché, ma anche io ricambiai. 
Aveva un profumo dolce, anzi dolcissimo, e sentire le sue labbra, di nuovo, sulla mia pelle, questa volta un po' più vicine alla mia bocca era una sensazione piacevole.
Andammo avanti a baciarci sulle guance, anche se, ad ogni bacio, le labbra di uno sembravano sempre più vicine a quelle dell'altro.
Ad ogni bacio uno dei due si metteva a ridere, era divertente.

Era arrivato il momento del bacio finale, del bacio fatale, del bacio che avrebbe cambiato tutto. 
Eccoci qua, a qualche centimetro di distanza, io con le mie mani sulle tue spalle e lui che mi tiene i fianchi. 
Ma era ovvio che non lo avrei baciato, non ero mica una di quelle troie da quattro soldi io!
Ancora pochi centimetri e.. *BIP-BIP* ecco il mio telefono che squilla, mi era arrivato un messaggio, peccato, avrei voluto fermare il contatto da sola.
Mi allontano da Luke di un passo. 
Lui era tutto rosso in viso e se avrebbe potuto mettere la testa sotto terra lo avrebbe fatto, davvero. 
Controllai il cellulare. 
Due messaggi non letti. 
Uno di Michael e uno di un numero che non avevo salvato in rubrica.
Controllai quello di Michael per primo. 

"Cara, fermati. Se tu e Luke andate avanti così finirete per fare sesso in mezzo alla strada. Vi conoscete da due ore circa, non te lo vorrai mica portare a letto?! :P Stai attenta. Ti voglio bene. Xx Michael." 

Arrossii a quel messaggio, salutai Luke con la mano e mi misi a correre verso casa mia. 

Che imbarazzo. 

Mi ero lasciata andare un po' troppo, forse avrei dovuto accorciare le distanze molto prima, avendo fatto così, avevo fatto capire al pinguino di Luke che mi interessava, ma lo conoscevo a malapena da qualche ora!

Idiota, idiota, idiota.





Salve!
Allora, premetto che i capitoli io ce li ho già scritti, semplicemente devo modificare i dialoghi, alcuni verbi scritto al presente, e la trama, un po' sballata.
Per chi non lo sapesse, questa è una mia vecchia storia che ho scritto all'inizio di quest'anno, peccato che ancora no ero molto brava e facevo letteralmente cagare, ma decisi di postarla lo stesso, e fu un po' un disastro.
Così poco tempo fa la ho cancellata, già, ed ora, ri-eccola nel suo splendore!
Spero non faccia schifo come prima :(

Se volete testare le mie capacità di scrittrice potete passare sul mio profilo, mi sto distruggendo le dita con un'altra fanfiction sui One Direction, si chiama "One direction and two possibilities", è un nome un po' contorto ma me gusta.

Ringrazio vivamente chi segue la storia, chi l'ha messa tra le preferite/seguite/ricordate, vi adoro, ma adoro anche ci recensisce, ormai lo sapete ;)

Bene, io mi dileguo, non c'è molto da dire sul capitolo, tutto quello che c'è da sapere, lo avete letto :)

Baci, 
-ValeLoka00
  
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