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Autore: Smarties07    01/09/2014    5 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Aspettando la terza stagione sto immaginando come potrebbero andare le cose tra Fel e Oliver concentrandomi più sulle loro vite che sulle missioni.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Roy Harper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12 - THE END

Diggle arrivò alla Maison Queen assonnato. Aveva passato la notte alla ricerca di fragole per Lyla in preda alle più stravaganti voglie, come solo un'ex agente della CIA può fare. Sbadigliò parcheggiando l'auto. Entrò senza far rumore stropicciandosi gli occhi e cercando di tenersi svegliò si avviò verso la cucina. Distrattamente prese una tazza, versò del latte e dei cereali e a cucchiaiate si incamminò nel salone per aspettare Oliver.

Oliver teneva tra le braccia Felicity. Fu il primo a svegliarsi. Rimase a contemplare la bellezza di lei illuminata dalle prime luci del mattino. Aveva tra le braccia la donna che amava e finalmente si sentiva in pace, finalmente si sentiva a casa, finalmente sentiva di avere un posto nel mondo. Ripercorreva con lo sguardo tutte le linee del volto di Felicity, la sua pelle era porcellana, la sua espressione beata, le rosse labbra leggermente socchiuse e i biondi capelli erano tutta la luce di cui Oliver avesse bisogno. Le accarezzò il volto. Felicity lentamente si svegliò. Lo guardò negli occhi e per un attimo non le parve vero. Poi lesse le limpide pupille di Oliver, quelle pupille che solo lui riusciva a far parlare e che solo lei riusciva a sentire. Lesse tutto il suo amore.

“Buongiorno” sussurrò lei accennando un sorriso

“Buongiorno” rispose Oliver sporgendosi per baciarla

“Ehm, ehm... buongiorno” li interruppe Dig che aveva assistito divertito a tutta la scena

I due completamente immersi l'uno nell'altro si erano addormentati stretti sul divano e non si erano accorti della presenza di Dig che mangiava, nel frattempo, ridacchiando i cereali rubati a Oliver. Quando Fel lo vide fece uno scatto.

“Mmh, mmh ciao Dig” disse lei in imbarazzo cercando di ricomporsi

“Dig, amico. Sei già qui?” intervenne Oliver

“Ne vogliamo parlare?” rispose Dig divertito

“Quelli sono i miei cereali?” fece Oliver indicando la tazza

“Ecco, cereali. Chi ne vuole una tazza?” disse Fel uscendo dalla stanza con le scarpe in mano alla ricerca di un bagno.

Digg rise, Oliver lo guardò e capì la felicità dell'amico nel vederli insieme. Gli sorrise.

Felicity, nel bagno cercò di sistemarsi capelli e trucco. Si diede una rinfrescata e mentre si guardava allo specchio poggiò le mani sul lavabo e rise realizzando cosa era successo quella notte. Quando fu pronta uscì dal bagno. Fuori ad aspettarla c'era Oliver già vestito. Era poggiato con le spalle al muro e aveva un'espressione beata. Quando la vide sorrise.

“Ehi...” disse semplicemente “Come stai?”

“Ehi” rispose Fel “Bene...” Sorrise.

Oliver era così appagato, era così felice che il suo amore straboccava in ogni suo gesto, in ogni sua parola. Era come se fossero avvolti da tutto il loro amore. Oliver le si avvicinò le prese le mani e le diede un bacio sulla fronte. Quando cercò di avvicinarsi alle labbra Fel lo fermò. Oliver la guardò triste.

“C'è qualcosa che non va?” chiese “E' cambiato qualcosa?”

Fel notò la tristezza sul volto e negli occhi del ragazzo a qual rifiuto.

“Ehi. Oliver.” disse con voce profonda prendendogli il volto tra le mani “Non è cambiato niente. Ti amo, lo sai? Voglio solo che il nostro prossimo primo bacio non abbia un gusto amaro. Devo parlare con Daniel, lo capisci?”

Oliver fu rassicurato da quelle parole. Si illuminò di nuovo, sorrise e annunì.

“Lo so” disse semplicemente

Quanto l'amava e quanto quell'amore continuava a crescere ogni istante di più.

Oliver, Fel e Dig arrivarono insieme alla Queen Consolidated. Nessuno disse niente durante il tragitto riguardo quello che era successo. Dig, in ascensore, decise però che aveva qualcosa da dire. Proprio quando si aprirono le porte, mentre Fel metteva un piede fuori dal cubicolo Diggle prese fiato e sorridendo: “Sono felice per voi ragazzi”. Non disse altro. Fel accennò un sorriso e Oliver gli diede una pacca sulla spalla ringraziandolo. Oliver poi si avvicinò a Fel già accanto alla propria scrivania, le diede un dolce bacio sulla guancia e poi si avviò alla proprio tavolo.

Era quasi pausa pranzo. Fel era stata molto indaffarata, ma Oliver non l'aveva persa per un attimo di vista. Desiderava così tanto stare, ora, da solo, con lei, ovunque nel mondo, ma con lei. Stava per alzarsi e chiederle di mangiare insieme quando davanti la scrivania di Fel apparve Daniel. Fel alzò lo sguardo e venne presa di sorpresa. Aveva in programma di sentirlo nel pomeriggio per parlargli, ma a quanto pare l'aveva anticipata.

“Felicity? Si può sapere cos'è successo?” chiese affannato lui “Sono giorni che ti cerco. Perchè non rispondi alle mie chiamate? Perchè non mi hai lasciato entrare a casa tua? Stai bene?”

Fel fu presa alla sprovvista da tutte quelle domande, tutte con la stessa risposta. Balbettò più del solito nel tentativo di stare dietro a tutti quei punti interrogativi. Oliver si avvicinò, voleva che quella faccenda si chiudesse e in più gli aveva rotto il naso, doveva, anche se non voleva, almeno chiedergli scusa.

Daniel lo vide con la coda dell'occhio “Con te facciamo i conti dopo” disse senza togliere gli occhi di dosso a Fel.

“Forse è meglio se ne parliamo a pranzo.” disse la bionda prendendo la borsa cercando di evitare altri spargimenti di sangue e mettere distanza tra i due. Daniel la seguì.

Arrivati al ristorante, Daniel era in attesa di risposte. La guardava smarrito. Non riusciva a capire cosa fosse successo. Un attimo prima era a preparare omelette per una ragazza fantastica e un attimo dopo si ritrova con il naso rotto e senza ragazza. Mentre erano seduti l'uno di fronte l'altro Daniel cercò di eliminare la distanza fisica prendendole la mano, Fel fu a disagio.

“Daniel” iniziò “So che sono successe molte, troppe cose negli ultimi giorni e mi dispiace, molto, per come mi sono comportata con te”. Daniel la guardava preoccupato, come un cane bastonato, ma cercò di tranquillizzarla. “Ehi, non ha importanza. L'importante è che parliamo l'uno con l'altro” disse prendendo tra le mani la mano di Fel.

“Daniel, ti prego” disse lei sottraendo la mano alla presa “Per me è difficile, ma ho qualcosa da dirti.”

“Ok” disse lui tranquillo

“Queste settimane con te sono state bellissime, le prime dopo tanto tanto tempo. Mi hai fatto sentire come l'unica donna al mondo, perfetta, bellissima”

“Ma lo sei” intervenne lui

“Mi hai fatto sentire come ogni donna vorrebbe sentirsi, ma....”

“Ma tu non sei ogni donna”

“No. Sono felice di averti conosciuto, di aver trascorso con te dei momenti straordinari che non dimenticherò mai e non posso fare altro che ringraziarti, ma il mio cuore, la mia vita, la mia anima appartiene a qualcun altro. Sono sua. Non potrei stare con te neanche se volessi. Appartengo a lui e... non c'è niente che tu possa fare.”

Daniel crucciò la fronte in una smorfia di pianto e incomprensione.

“Ma noi due siamo perfetti insieme

“Già. E' vero." disse Fel prendendo fiato "Ma l'amore è imperfetto. L'amore non è solo amore, non è amore e basta."  fece una pausa "L'ho capito anche grazie a te e magari, presto, troverai anche tu il tuo unico meraviglioso amore. Ma non posso esserlo io. Mi dispiace.”

Fel fece per alzarsi, Daniel si destò come improvvisamente e guardandola un'ultima volta le chiese

“E' Oliver, non è vero?”

“Daniel...” tentennò Fel

“Dimmi solo questo e ti lascerò andare via...”

“Si.” Fel si limitò a dire “Addio e buona fortuna”

Daniel annuì abbassando lo sguardo e imbronciando le labbra mentre Fel si allonatanava. Lui rimase lì seduto a fissare il bianco della tovaglia, perso, deluso, quasi tramortito.

Oliver era nel suo ufficio mentre aveva lo sguardo perso fuori dalla finestra in piedi di fronte a quelle lastre di vetro. All'improvviso suonò il suo cellulare.

“Pronto.”

“Ciao Oliver. Ho solo una domanda da farti” era Daniel

“Dimmi” disse Oliver

“La ami?” chiese l'altro ragazzo

Oliver si voltò e guardando Fel entrare nella stanza rispose “Disperatamente”.

Fel gli sorrise. Daniel riagganciò.

Ora, in quel momento, in quell'istante, iniziava tutto. Oliver la prese tra le braccia, la guardò intensamente e si pregustò l'attimo del loro prossimo primo bacio. Erano una persona sola, un'anima sola immersi nella luce del sole che penetrava libera dai cristalli alle pareti.

“Sono tuo, lo sai?” disse Oliver

Sorrise Fel, portò le sue mani intorno al collo di Oliver mentre lui le cingeva la vita e piano si avvicinò alle sue labbra. Un sapore dolce, un bacio morbido come il tempo che era passato, un bacio passionale come l'amore che non può più aspettare, un bacio spezzato come si erano spezzate le loro vite nell'incontrarsi, un bacio senza fiato come le liti che avevano affrontato, un bacio eterno come era il loro amore. Poi una pausa, gli occhi, i loro occhi che parlavano in un silenzio di ciglia e finalmente persi l'uno nell'altro. Di nuovo. Per sempre.

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Note:
Here we are! Spero che questo finale vi piaccia. La storia lo meritava, credo. Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto e chiedo scusa se non vi ho risposto, lo farò prossimamente. Ho intenzione di iniziare un nuovo progetto sempre dedicato alla mia OTP. Ho molti avventimenti che mi piacerebbe esaminare singolarmente, della serie "What if?". Perciò aprirò una nuova storia dove pubblicherò One Shot su Prompt che mi piacerebbe leggere o che vi piacerebbe leggere che coinvolgono Oliver e Fel in situazioni diverse o particolari. Se vi piace l'idea scrivetemi pure, sarò felice di ascoltare e magari sviluppare le vostre richieste. Un abbraccio a tutti! <3

 

 

 

 

   
 
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