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Autore: Lukerry    01/09/2014    4 recensioni
"La felicità faceva parte di me, ma era svanita insieme a lei, e non saprò mai se un giorno riuscirò mai a trovarla. Nessuno era mai riuscito a rendermi felice dopo la sua assenza. Non riuscirò mai a trovare una persona come lei, non riuscirò mai ad abbandonare il nero che si era impossessato di me da molto tempo, e niente e nessuno riuscirà a distrarmi o a portarmi in superfice, o a farmi ritornare come una volta......
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...ma poi ho incontrato lui.
Un altro colpo al cuore.
Mi faceva sempre questo effetto vederlo, anche se non gliel’avevo mai detto.
I suoi capelli biondi, sempre e costantemente in disordine, il suo viso così dolce e i occhi blu oceano, che erano diventati il mio mondo."
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Vi rendete conto? Una E in geometria e matematica! Quando pensavate di dirmelo voi due?”
Era da un’ora che si lamentava della mia prima E in geometria che avevo preso ieri per colpa di Mike, perché il cretino non era riuscito ad avvisarmi in tempo che non aveva fatto un cazzo ieri sera, ma la mia vendetta però era stata già compiuta, perché l’aveva avuta anche lui la E. Le urla di mia zia continuavano ad echeggiare nel salotto, ma io e Michael eravamo tutt’altro che attenti ai suoi rimproveri.
“Mi avete sentito?” urlò di nuovo.
“Ti stai lamentando per niente, zia. E’ successo, okay? A te non è mai capitato di andare male a una materia che odi?” dissi scattando.
“Modera i toni con me signorina, e poi no. In questa casa nessuno è mai andato male in qualche materia, neanche i tuoi fratelli andavano male”
“Persino Will riusciva a prendere una C a geometria” s’intromise Ed.
“Ti prego Ed, non ti ci mettere anche tu” ridacchiò quando finii la frase.
“Comunque” continuò mia zia “Se non mi avete sentito prima, ve lo ripeto per l’ultima volta. Tu e Michael andrete a ripetizione di geometria e matematica”
“che cosa?” urlammo insieme io e Michel
“non ci penso neanche” urlò Michael.
“zia non puoi farmi questo, io lavoro” dissi esasperata. Avrei preferito passare il resto della mia vita a lavorare con la compagnia di Irwin che fare geometria e matematica.
“oh andiamo, so che lo fai solo per farmi contenta e che lo fai a forza. Lavorerai solo il venerdì e il sabato, gli altri giorni andrete a ripetizione. Siete gli unici della classe che andate male in geometria”
“anche Calum va male, ha preso una E come noi” scattai
“In realtà Calum ha preso una C, sta andando anche lui a ripetizioni” ammise Michael
Lo guardai male, perché cazzo non si sta zitto una buona volta?
“Vorrà dire che chiamerò la mamma di Calum e mi farò dare il numero della sua insegnante di ripetizioni”
“Assolutamente no” scattò Michael alzandosi “io non vado a ripetizioni da quella”
“da quella?” lo guardai confuso “perché conosci chi da ripetizioni a Calum”
“Purtroppo si..”
“E chi è?” chiesi curiosa?
Non feci in tempo a sentire la risposta di Mike che suonarono alla porta. Arrivò subito dopo in salotto Calum con dei libri in mano, che tempismo perfetto.
“Calum, ciao tesoro” si avvicino mia zia salutandolo “ho bisogno del tuo aiuto”
“Calum ti prego no” urlò mio cugino “non farlo”
“ehm… non so se posso esserle di aiuto” disse imbarazzato Calum
“Raph porta Michael di sopra, vi raggiunge dopo Calum”
Neanche finì la frase che Michael sbuffando andò dritto di sopra senza il mio aiuto. Io non capivo ancora il motivo per cui non vuole andare a ripetizioni dall’insegnante di Calum, e volevo assolutamente scoprirlo. Andai velocemente di sopra e bussai la porta della sua camera.
“Non voglio nessuno” urlò lui
Fregandomene della sua frase, entrai e mi stesi accanto a lui sul letto, impegnato con la sua nuova chitarra acustica.

Era passata un quarto d’ora e Calum non era ancora salito, e la stanza era troppo silenziosa. Si sentiva solo Michael che suonava qualche nota con la sua chitarra acustica.
“Sai..” dissi rompendo il silenzio “Ed voleva comprartela arancione, ma a me faceva cagare”
Non rispose. Mi girai e lo guardai attentamente. I capelli biondo scuro piastrati avanti erano un po’ ridicoli per la sua età, però a lui piacevano così, anche se sapevo che avrebbe voluto tanto tingerseli, ma zia Karen non voleva.
“come conosci l’insegnante di ripetizione di Calum?”
“lei è… è la mamma di…”
“ragazzi” aprì all’improvviso la porta mia madre “cominciate già da oggi ripetizione, ho chiamato l’insegnante ed è stata così gentile da accogliervi oggi stesso”
Sgranai gli occhi. Michael guardò così male sua madre che l’avrebbe davvero uccisa con lo sguardo. Sbuffò e si appoggiò a pancia in giù sul letto con la testa che affondava nel cuscino.
“io tra poco devo andare a lavorare zia, non posso assentarmi”
“ho chiamato io Dylan poco fa, e tranquilla, mi ha detto ‘sempre prima la scuola e poi lo svago’ e che lavorerai da lui giovedì pomeriggio e tutta la giornata il venerdì e il sabato”
“Zia ti prego, oggi proprio non..”
“Preparatevi su, vi accompagna Calum perché deve andare pure lui. Ah, mi raccomando, siate carini.”
Uscì dalla porta ed entrò Calum subito dopo.
“Mike scusami, mi ha davvero costretto, io non volevo. Lo sai che io…”
“hai già fatto abbastanza Calum, lascia stare.” Si alzò e uscì andando verso il bagno.
Calum seguì con lo sguardo Michael poi si voltò verso di me. Aveva una faccia sconvolta.
“Ciao Raph” mi salutò timidamente Cal
“Ciao Calum” accennai un sorriso “sai per caso perché ha reagito così male?”
“beh vedi…” inizio Calum sedendosi accanto a me “la mia insegnante di ripetizioni è la mamma del mio migliore amico e…”
“Aspetta, aspetta, aspetta. Quanti migliori amici hai?” lo guardai male
“ehm… due, perché?” mi guardo confuso.
“cioè vuoi dirmi che Michael non è il tuo unico migliore amico?”
“ehm no.. ne ho due, lui e..”
“io sono pronto” entro Michael “di che stavate parlando?” s’intromise tra noi
“Niente” dissi insieme a Calum. Almeno lui mi capiva in questi casi.
 
Da quello che ci aveva detto Calum, la sua insegnante di ripetizioni si trovava a pochi isolati da casa di zia Karen. Da quanto ce ne eravamo andati, eravamo tutti e tre per i fatti nostri. Io avevo gli auricolari e ascoltavo la cover di Please don’t go di hemmo1996. Chissà se un giorno sarebbe tornato al negozio, magari proprio oggi che io non c’ero. Amavo la voce di quel ragazzo, e avrei tanto voluto rivederlo, anche se non gli avrei mai detto che ero una sua grande fan e che ero stata la prima a mettere mi piace alla sua cover. La sua voce era un vero e proprio calmante per me, sarebbe stato il mio piccolo segreto, nessuno avrebbe dovuto scoprirlo.
Ci avvicinammo al cancello di una villetta ed entrammo arrivando vicino alla porta d’ingresso. Michael ed io stavamo giù mentre Calum era salito a bussare la porta. Aprì la porta un ragazzo biondo, alto e muscoloso, con un viso abbastanza famigliare, perché di questi periodi tutti mi sono familiari?
“Ehi Jack, c’è tua mamma per le ripetizioni?”
“Ehi Cal, si è dentro con mio fratello, entrate”
Ci avvicinammo anch’io e Michael ed entrammo insieme a Calum
“Comunque io sono Jack piacere” disse il ragazzo allungando la mano verso di me.
“Raph piacere, lui e Michael” dissi notando il menefreghismo di mio cugino nei confronti di Jack.
“sembra… arrabbiato?” mi disse guardandolo girovagare per il salotto.
“lo è eccome” dissi.
Aveva un viso troppo familiare, o questo ragazzo lo conosco davvero, o sto impazzendo. D’un tratto sentii qualcuno aprire una porta scorrevole, e mi girai di scatto. Non potevo credere ai miei occhi. Il ragazzo delle cover era lì proprio davanti a me. Mi guardo e sorrise, e subito ricambiai anch’io. Si aggiusto qualcosa nel collo prima che me ne accorsi, e quando finì notai che aveva al collo il plettro grigio che li avevo venduto ieri.
“ragazzi entrate” disse una voce dentro quella sala
Io, Calum e Michael entrammo dentro e notai lo sguardo di Michael abbassarsi quando vide il ragazzo delle cover. Lo conosceva anche lui? Sapeva anche lui che faceva cover su youtube? La signora era seduta al centro tavola, mentre il ragazzo biondo era accanto a lei verso sinistra.
“prego sedetevi” disse la signora. Era una donna molto carina con dei lunghi capelli biondi, si vedeva che era australiana.
Calum andò a sedersi accanto alla signora alla sua destra e accanto a lui Michael, io invece andai a sedermi accanto al ragazzo dagli occhi blu oceano.
“ehi” disse il ragazzo sorridendo timidamente appena appoggiai il libro di matematica sul tavolo.
“ehi” risposi imbarazzata. Perché mi faceva sempre questo effetto guardarlo?
“vi conoscete già?” chiese la signora verso il ragazzo.
“si mamma, vengono tutti e tre nella mia stessa classe di geometria”
Rimasi quasi sconvolta da quelle parole, dall’inizio fino alla fine. Non solo avevo scoperto che era sua madre questa signora, ma avevo scoperto solo ora che andavo in classe di geometria con il ragazzo delle cover. Ecco perché, quando lo vidi in negozio, aveva un viso familiare.
“Ohw mi fa piacere che andate tutti e quattro insieme” disse sorridendo “io sono Liz, insegno matematica e geometria alla Richmond High e do’ lezioni private per gli studenti con carenze in queste due materie. Voi siete?”
“Io sono Raph” risposi subito “E lui è Michael, mio cugino”
Mi girai verso il ragazzo biondo e notai la faccia sconvolta, che avevo detto di così sconvolgente? Anche la mamma se ne accorse.
“e’ successo qualcosa Luke?”
Luke. Finalmente il ragazzo delle cover aveva un nome, ed anche un bellissimo nome. Ho sempre amato il nome Luke, è molto affascinante, è sta molto bene a lui. Conoscendo il suo nome ora ricordai. Era Luke Robert Hemmings, il ragazzo dalle A fisse in matematica. Era davvero un genio in quella materia, però non sapevo come faceva a capire tutte quelle merdate che alla fine non serviranno a nulla nel mio futuro.
“Niente mamma” disse abbassando lo sguardo.
“Okay allora, iniziamo dalle cose basilari, ovviamente abbiamo poco tempo a disposizione per essere al passo con il programma, per gli esercizi per casa vi aiuterà Luke in questo periodo di ripetizioni, poi inizierete a farli da soli man mano che recupereremo le mancanze”
 

Stare due ore a fare a rifare milioni e milioni di esercizi di matematica non fu per niente salutare per la mia mente. Ero davvero esausta di quelle merdate. Avevo proprio bisogno di una pausa. Liz capì subito che io e Mike non ce la facevamo più, così ci diede la possibilità di andare a casa prima oggi. Ha ammirato molto il nostro sforzo, e come premio ci aveva dato una fetta di torta al cioccolato e cocco.
“Buonissima” dissi finendo di mangiarla.
“grazie mille Raph” disse sorridendomi “posso chiederti una cosa?”
“certo, mi dica” risposi cordialmente
“ti prego, dammi del tu, non farmi sembrare una donna troppo grande” sorrise, e io ricambiai annuendo “comunque volevo sapere se per caso hai un fratello grande.”
“si, ne ho due, Edwin e William”
“Allora è tuo fratello Ed. Mi manca quel ragazzo. E’ stato uno dei miei più brillanti studenti della Richmond High”
“davvero?” risposi esterrefatta.
“si si” sorrise “come mai ti sei iscritta alla Norwest Christian College?”
“mia madre e mia zia hanno voluto che Michael ed io andassimo a scuola insieme, siamo della stessa età, abbiamo solo una settimana di differenza”
“wow” sorrise “da quanto tempo che non vedo i tuoi, come sta la mamma?”
A quelle parole, a Michael andò di traverso un pezzo di torta. Come faceva a non saperlo? Sia alla Norwest che alla Richmond sapevano tutti che mia madre non c’era più. Calum aiutò Michael dandogli un bicchiere d’acqua e mi guardo sconvolto. Anche Liz mi guardò sconvolta.
“beh ecco… ” iniziai
“mamma, puoi venire un secondo con me?” disse Luke prendendola per un braccio e trascinandola fuori la cucina.
Mentre Luke stava fuori con sua mamma, io guardai Michael. Era arrabbiatissimo, e volevo assolutamente sapere il perché. Anche io ero arrabbiata, ma ero sorpresa. Capita spesso che le persone non sappiano di mia madre, e ricordarla si mi fa stare male, ma non ci credevo che non sapesse niente di quello che era successo. Certo, conoscendo benissimo mio fratello, avrebbe dovuto saperlo. Presi le mie cose ed uscì dalla stanza con Calum e Michael, che da quanto siamo entrati a casa di Luke non ha rivolto nemmeno una parola ne con me e ne con Calum. Si comportava in modo strano. Michael si diresse velocemente verso la porta di casa e raggiunse l’uscita del cancello, seguito da Calum che cercava di fermarlo.
Stavo per uscire, avevo davvero bisogno di uscire da quella casa, quando sentii un rumore di passi provenire dietro di me.
“Raph oddio scusami, sono mortificata” disse la mamma di Luke abbracciandomi. La sentii piangere sulle mie spalle. E li capì che era davvero sincera “giuro, non sapevo nulla. Nessuno mi ha detto nulla. Sono così mortificata non esserci stata accanto alla tua famiglia e accanto a Ed” si asciugò le lacrime.
“Tranquilla Liz” dissi abbracciandola di nuovo “è tutto ok, mi dispiace che non l’hai saputo” dissi staccandomi da lei “pensavo che Luke te l’avesse detto. Nella mia scuola hanno fatto una specie di commemorazione, era la rappresentate d’istituto in quel periodo” dissi freddamente.
Subito dopo scese anche Luke, e lo guardai male. Perché non aveva detto niente a sua madre? Si vedeva tantissimo che ci teneva esserci, e lui ha impedito tutto ciò. Il nero che c’era in me stava ritornando, di nuovo.
“sinceramente non lo so” disse “può essere che me l’ha detto e io l’ho dimenticato, ti giuro che sono completamente mortificata e..”
“Liz non devi scusarti, non c’entri niente tu” dissi guardando male di nuovo Luke che abbassò la testa “adesso devo proprio andare” dissi uscendo dalla porta.
“potresti darmi il tuo numero? Così ti avviso se non faccio lezioni” disse lei prendendo il cellulare. Le diedi il mio numero e me ne andai da quella casa. Non avrei mai più rivisto quella casa, ne Liz, ma soprattutto lui.
 

Era mezzanotte passata e io non riuscivo a dormire. Da masochista che ero, andai a controllare su youtube se Luke aveva pubblicato cover, ma nulla. Ero davvero arrabbiata con lui, e non avevo più intenzione di vederlo. Ma avevo un fottuto bisogno di sentire la sua voce. Stavo per diventare pazza, o meglio già lo ero, ma sto dando di matto, e se continuavo così, era la fine per me. D’un tratto la stanza buia s’illuminò e vidi il telefono lampeggiare sopra il comodino. Lo presi e vidi un nuovo messaggio da un numero sconosciuto.
 
Da: +2 0061 934023
Ehi Raph, sono Luke (:
Scusami se mi sono permesso di prendere il tuo numero dal telefono di mia madre, ma avevo bisogno di spiegarti il motivo per cui non avevo detto niente a mia madre di quello che è successo alla tua. Mia madre sta diventando troppo paranoica nei miei confronti, e vuole sapere tutto di tutti della mia scuola, vuole che mi faccia degli amici, anche se sa che mi odiano tutti in quella scuola, e non so nemmeno io il perché. Ma quel giorno non andai nemmeno a scuola. Finsi di stare male perché non ce la facevo a venire in classe e vedere tutti tristi per te, soprattutto vedere te distrutta. Non ho trovato giusto condividere questo con te, io che non conoscevo per niente tua madre, insieme con tutti quelli della scuola. Perché, a mio parere, doveva essere una cosa intima, noi non c’entravamo niente, e quello che hanno fatto a scuola è stato solo una cosa stupida, e sono convinto che lo pensi anche tu. Mi dispiace per tutto Raph, sperò che tu comprenda.
Per qualsiasi cosa io sono qui (:
Ps. Se mi perdoni, vorrei che mi consigliassi un’altra canzone bella da ascoltare. Luke x
 
Ero così stupita da quel messaggio, che tutto l’odio che provavo verso di lui svanì. Perché, anche se non ci conoscevamo per niente, quel giorno aveva capito tutto. Aveva capito che io non volevo condividere tutta quella merda con quelle merde di ragazzi e professori della Norwest, avrei voluto una cosa intima, ma mio padre non ha voluto. Ed io, in quel momento, avevo proprio bisogno di Luke. Peccato che ancora non lo conoscessi, o meglio, non lo calcolavo.
Sorrisi alla frase finale. Ormai era così raro che sorridevo, che solo ora me ne resi conto che ultimamente riusciva a farmi sorridere solo lui.
Aveva bisogno di qualcuno anche lui, come me. Anche se io non ero la persona giusta per lui, perché so come sarebbe andata a finire. L’avrei portato giù con me, nell’oscurità.
Però di tutto questo di una cosa ero felice, mi aveva chiesto di nuovo un consiglio per una sua nuova cover, ed io non potevo essere altro che onorata di aiutarlo.
 
 
Mar’s corner
Ennesimo ritardo (:
finalmente ce l’ho fatta, ed è uscito anche questo lungo.
Il prossimo capitolo lo continuo se ricevo almeno tre recensioni, ho tante visualizzazioni ma poche recensioni, non ci vuole davvero nulla a scrivere un vostro parere (:
Voglio anche farvi capire chi è la protagonista, visto che non viene descritta fino ad ora…
Ladies and gentleman… ecco la protagonista

Ho scelto questa Vanessa per un determinato motivo, sia perché qui che era più piccola di età, e poi scoprirete anche il perché... Molto probabilmente metterò questa ff anche su wattpad così potete seguirla anche li (:
see you soon
Mar x
  
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