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Autore: TheFieryAssassin    01/09/2014    1 recensioni
Salve a tutti semidei e semidee e anche discendeti di qualsiasi Dio o Dea,mi chiamo Marika Kenway,sono un'anormale sedicenne figlia di Atena con un passato oscuro alle spalle...ma bando alle ciance,sono qui per raccontarvi la mia storia tra i due campi ed è meglio iniziare subito.
Era un normalissimo sabato al campo mezzosangue,io stavo svolgendo alcune attivitá al campo come ad esempio:tiro all'arco,scalata mortale,equitazione sulle nuvole e combattimento con i bestioni (sono alta solo 160 cm e sono gracile,proprio una da mettere contro Clarisse La Rue). Dopo una doccia fredda,per rinfrescare qualche scottatura qua e là che mi sono procurata durante la scalata,sono tornata in cabina, mi sono buttata sul letto,quando ho notato che la mia civetta,di nome Jes,era tornata(non siamo in Harry Potter,l'ho solo ammaestrata) con una lettera,mi sono alzata e ho dato a Jes un topolino da mettere "sotto i denti" e lei mi ha lasciato prendere la lettera.Ho visto chi era il mittente,era di mio padre,l'ho letta e diceva che sarebbe passato domani mattina per venirmi a prendere per poi trasferirci nella nostra nuova
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atena, Nuova generazione di Semidei, Octavian
Note: OOC, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 12:divento capitano di una nave Pirata
Dopo due ore finalmente mi sono liberata da quelle corde,avevo i polsi addormentati e così ho provato a massaggiarmeli per un po',finché non si sono svegliati,adesso dovevo aspettare Barbanera e fare la sciocca che è ancora legata ad un palo.
Mi mancano Viola e Ottaviano,anche se quest'ultimo mi aveva scambiata per una sgualdrina,ma dovevo scappare da questa nave per loro e per il campo,non potevo permettermi di morire proprio in questo momento e in questo modo.
Proprio quando mi mancava la compagnia di Barbanera,lui è sceso a farmi vedere come rimorchiano i pirati sbronzi con frasi del tipo "sei la sirena più bella che io abbia mai visto",il problema é che le sirene sono dei mostri e sono orrendi,ma quando cantano e illudono i loro occhi,trasformandosi nei loro cervelli come creature dall'aspetto divino e alcuni ci cascano e boom la loro nave si schianta contro gli scogli e muoiono e vengono anche mangiati.
Basta pensare alle sirene,dovevo agire e prendere quelle stupide chiavi,quindi è il momento di usare l'astuzia -Hey bel pirata,ti serve una nuova combina guai nella tua ciurma?- lui per un momento mi ha guardato con stupore,ma poi ha sorriso,sembrava un bambini che aveva appena ottenuto il suo lecca lecca dopo tanti capricci -vai dritto al punto ragazzina...con la teoria non c'è male,vediamo come te la cavi con la pratica-.
Ha aperto un'altra cassa di bottiglie di vino e ha posato la bottiglia vuota che aveva in mano -vediamo un po' di che annata è questo vino-si è abbassato per vedere qual é la bottiglia migliore per questa notte focosa,ne ho approfittato del suo momento di distrazione,mi sono alzata e ho afferrato la bottiglia vuota   per poi sbatterla sul suo cranio e lui è svenuto -con la teoria me la sono cavata,ma con la pratica dovrai aspettare ancora un po.- 
Dopo aver preso le chiavi ho frugato nel mio zaino per vedere se c'era ancora qualcosa e la mappa si trovava nascosta tra i libri,sapevo che non avrebbe mai guardato tra i libri, e il mio pugnale era ancora lì dentro,perfetto,il mio equipaggiamento era completo.
Messo lo zaino sulle spalle,ho preso le chiavi di barbanera,sono salita sul ponte e ho chiuso la stiva a chiave.
La cabina del comandante su un galeone era facile da trovare,si trovava giusto sotto il timone,ho scelto un orario adatto per scappare dalla nave,ma ero lontana dalle coste e sapevo la posizione esatta,dovevo vedere sulle mappe nautiche.
Sono entrata in cabina e l'ho chiusa a chiave,mi sono avvicinata al tavolo e ho visto sulle mappe nautiche qual era la rotta e il prossimo porto dove la nave avrebbe attraccato a Yorktown sulla costa della virginia,dopo due giorni di viaggio...non siamo molto vicino,ma neanche molto lontani,la nave mi serve ancora,mi serve un passaggio a Yorktown e devo avvisare...non posso creare un messaggio iride,il telefono non prende...JES! Mi serviva,ma devo trovare l'altro pezzo,così ho preso il mio pezzo e ho iniziato a spostare pezzi di mappa sul tavolo e l'ho trovato e poi l'ho messo tra i libri insieme all'altro.
Sono tornata giù nella stiva e Barbanera era ancora svenuto,cosí l'ho legato al palo e l'ho disarmato e ho preso anche qualche sua arma,mi piace qualche nuovo equipaggiamento,quell'uomo aveva troppe armi.
Visto che Barbanera dormiva,sono tornata sopra per chiudere la botola che portava ai dormitori e alla mensa e sono tornata da lui,un po' mi faceva pena ma dovevo guadagnarmi il suo rispetto e anche quello della sua ciurma se volevo tornare sana e salva sulla terra ferma,sarei stata la prima donna ad aver messo in ginocchio Barbanera,mi sono seduta e dopo un po' sono caduta in un sonno profondo.
Verso le prime ore del mattino sono stata svegliata da dei lamenti e alcune richieste di aiuto,ho aperto gli occhi e lui era sveglio a fissarmi a denti stretti e uno sguardo confuso,mi sono alzata e mi sono fermata davanti a lui e gli ho detto -come ci si sente?-lui ha abbassato lo sguardo e per un attimo si é sentito impotente,incapace di non poter fare nulla per liberarsi ma poi ha detto -astuta,mi hai disarmato e ha rinchiuso i miei uomini nella mensa,brava...molto brava,ma non posso lasciarti prendere il pezzo della mappa che ti porterá al tesoro- l'ho guardato e risposto -quella mappa non porta a nessun tesoro,porta solo ad una spada che tu non puoi usare e che forse potrebbe scatenare l'ira di una dea contro a degli innocenti,ti prego...aiutami in questa folle spedizione e poi ti lasceró te e la tua nave ai saccheggio,ma devo fidarmi di te- lui mi ha guardato -d'accordo ti aiuteró,attraccheremo a Yorktown e da li scenderai,ma devi avvisare i tuoi amici- faccio un gesto con la mano e gli dico -so come contattarlo,ma non fare una mossa sbagliata o ti sparo- 
Lo slego e gli punto la pistola contro e lui cammina a mani alzate,saliamo sul ponte e apro la botola della mensa -adesso andiamo al timone e direzione nord est,chiaro?- premo con la canna della pistola sulla sua schiena e lui stende le braccia all'insù e dice -okay,okay! Sei tu il capitano- alcuni uomini della ciurma salgo sul ponte e iniziano a slegare i nodi e aprono le vele,mentre io e Barbanera saliamo al timone e lui inizia a manovra la nave e controllo la direzione sulla bussola.
Jes arriva e si mette sulla mia spalla,prendo un pezzo di carta e una penna dalla zaino e scrivo una breve lettera "trovate il modo più veloce per arrivare a Yorktown,Virginia.
Ho trovato l'altro pezzo della mappa,ci incontreremo al porto tra due giorni
Saluti
Marika"
Ho legato la lettera alla zampo di Jes e gli ho fatto vedere delle foto di Viola e Ottaviano e gli ho spiegato dov'erano e lei ha spiccato il volo.
Speravo che Jes ce l'avesse fatta a trovarli,dovevo continuare la mia missione,mancavano solo altre 8 giorni,dovevamo farcela.
   
 
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