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Autore: Liberty Butterfly    01/09/2014    6 recensioni
Boston anni 80'.
Grace Larsen trova per caso in soffitta una vecchia scatola; una volta aperta scoprirà un segreto sconvolgente sul passato di sua madre Victoria, giovane adulta nei favolosi anni 60'.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo uno

“ Sei tale e quale a … “

Boston, Ottobre  1980

 

Victoria Larsen non ha mai tempo per se stessa; deve gestire una figlia ribelle di quindici anni, un fresco divorzio e il suo lavoro da infermiera presso l’ospedale locale.

Quella mattina che sembrava apparentemente tranquilla, aveva deciso di passarla a leggere in veranda; ma la pace cessò non appena suonò il telefono di casa.

<< Pronto? >>

<<  Buongiorno signora, Parlo con la madre di Grace Larsen? Sono la signora Parker la preside della Roosevelt High School >>

<< Buongiorno! Si sono io; è successo qualcosa a mia figlia? >>

<< Sua figlia ha dato inizio a una rissa in cortile durante la ricreazione, ha ferito lievemente una sua compagna di classe, le consiglio di venire al più presto possibile! Grace in questo momento si trova nell’aula di detenzione>>

<<  Mi rincresce moltissimo signora preside! Arrivo subito >>.

Così dicendo, la donna si vestì e si recò a scuola per discutere con la preside. La Roosevelt High School era la scuola più prestigiosa di Boston nonché la più antica.

Victoria entra a scuola e si reca immediatamente nell’ufficio della preside per discutere dell’accaduto.

La signora Parker è una donna sulla cinquantina, bassa, di robusta corporatura e con un viso arcigno. Aspettava sempre il momento perfetto per imporre severissime punizioni a tutti i suoi studenti. Attendeva in piedi davanti alla porta l’arrivo della signora Larsen, quando questa arrivò si chiusero in ufficio e si misero a discutere.

<< Signora Larsen, è la seconda volta che ci vediamo questo mese! Sua figlia è davvero troppo indisciplinata, se non prende provvedimenti al più presto temo che possa rischiare di immischiarsi in guai molto seri in un prossimo futuro. Questa volta ha slogato il polso alla sua vicina di banco, la signorina Elizabeth Wilks, per motivi che ancora adesso mi sono ignari >>.

<< Non so come scusarmi, mi creda. Mi sento terribilmente in imbarazzo per quanto è successo! Provvederò sicuramente a dare una raddrizzata a mia figlia non si preoccupi. Scriverò una lettera di scuse alla famiglia della ragazza. Posso chiederle quale sarà la sorte di mia figlia adesso? >>

<< Ho deciso di darle un’ultima opportunità, solo se lei mi garantisce che non accadranno mai più cose di questa gravità! Se sua figlia commetterà altre imprudenze, sarò costretta ad allontanarla dall’istituto! Per adesso se la caverà con un mese di pomeriggi extra, dove aiuterà gli inservienti della scuola. Con questo è tutto! Mando subito a chiamare Grace così può riportarla a casa >>.

<< Grazie, le assicurò che non accadrà mai più >>.

Durante il tragitto scuola- casa madre e figlia discussero animatamente.

<< Grace ascoltami bene, esigo subito una spiegazione per quanto è accaduto! >>

<<  Che palle mamma! Anche se te lo spiego non capiresti! Sei tutta perfettina! Comunque la professoressa di storia questa mattina ci ha interrogato insieme, abbiamo detto in parte le stesse cose, la nostra preparazione era in pratica uguale e alla fine lei ha preso la sufficienza ed io no. Mentre eravamo in cortile a ricreazione, è venuta da me con le sue stupide amiche e ha iniziato a prendermi in giro, dandomi dell’ignorante e della sfigata. Ecco perché le ho messo le mani addosso mamma! Non sopporto che nessuno mi dica niente ingiustamente! >>

<< Ho capito! Però avresti potuto evitare di picchiarla, potevi provare ad aggiustare la situazione con le parole! Andrò a parlare con la tua insegnante prossimamente. Anche se alla fine hai ragione, sono costretta lo stesso a punirti, per un mese niente più televisione, le tue uscite con le amiche saranno limitate e ti sequestrerò tutti i tuoi dischi. Comunque sei tale e quale a… >>.

<<  No mamma! Ti prometto che non picchierò più nessuno e che d’ora in avanti cercherò  di comportarmi meglio! A chi assomiglio? >>

<< Lascia stare Grace, proverò a crederti ma sei ugualmente in punizione >>.

Con queste ultime battute le due arrivarono a casa.

Appena entrate, Grace si dirige in camera sua sbattendo la porta, prende uno dei suoi dischi preferiti del momento, quello dei Korgis e il brano “ Everybody’s got to learn sometimes” risuona per tutta la stanza.

<< Non ti avevo forse detto che ti avrei sequestrato tutti i  dischi signorina? >>

<< Ti prego mamma, solo un’ultima canzone, dopo di che non opporrò resistenza alla tua punizione>>

<< Va bene tesoro, un’ultima canzone e poi basta>>


Angolo autrice 

Ciao a tutti sono Liberty Butterfly!

Spero che la mia storia vi piaccia!

Per chi volesse i consigli sono ben accetti come le recensioni positive o negative che siano :)

   
 
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