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Autore: Devileyes    01/09/2014    4 recensioni
[Seguito de "La Baia degli Schiavi"]
"Notte fonda.
Urla, grida, gente che corre per le strade.
Un esercito di torce e forconi, di mani alzate e armi pronte e uccidere. Sangue dappertutto, una caccia spietata verso sagome indistinte.
Paura, confusione, disperazione.
Nessuna via d'uscita per i Dragon Slayer, solo trappole e vicoli ciechi. Nel cuore e nella mente, solo il desiderio di scappare.
Correre, correre, correre, fino a lasciarsi il mondo alle spalle."
Le immagini e le urla pervadevano la mente di Wendy, dandole una fortissima emicrania.
“C-Charle... che cos'era? Cos'è successo?!” domandò con voce tremula e rotta.
L'Exceed le rivolse uno sguardo terrorizzato.
“Quella era una visione, Wendy. Quello era il futuro”
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil Redfox, Luxus Dreher, Natsu, Un po' tutti, Wendy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE – LA STELLA MORTA CHE INQUIETA LE FATE


Ciao, fratellini

Era stata una voce fredda a parlare, fredda e tagliente come una lama, eppure velata di una sorta di ironico sarcasmo. Nessuno dei presenti si mosse per un bel po', perché la figura che si stagliava in controluce sul limitare della porta aveva in sé qualcosa di divino e demoniaco, un'aura e un aspetto che attiravano e allo stesso tempo mettevano i brividi.

Lucifer, il Dragon Slayer degli Inferi.

Lo stesso infernale nemico che Natsu, Gajeel e Laxus avevano dovuto affrontare alla Baia degli Schiavi solo poco tempo prima.
Non era cambiato nulla nell'aspetto o nei modi: alto e slanciato dal portamento elegante, i tratti del viso nobili come quelli di un principe, il taglio degli occhi affilato al pari dei rettili. I suoi capelli color dell'argento scendevano morbidamente fin quasi al fondo-schiena, perfetti, e sembrava che avesse sostituito gli abiti laceri che portava alla fortezza di Hellhound con alcuni nuovi di zecca dello stesso stile gotico. Bello e spaventoso al tempo stesso, Lucifer guardava dritto davanti a sé, divertito dallo sconcerto che riempiva il salone.

Cana fu la prima a ritrovare la voce e a dire chiaramente ciò che pensava, a dispetto della tensione generale.
Wow... chi è quello schianto?” commentò mangiandosi con gli occhi il nuovo arrivato.

Schianto?” ripeté Gajeel, disgustato. “Quello lì è schiantato in testa, te lo dico io”

Lucifer non badò ai commenti dell'uno o dell'altra e avanzò a passo fiero verso il centro del salone, trascinandosi dietro quello che sembrava a tutti gli effetti un cadavere carbonizzato.
L'odore di carne bruciata si spanse nella sala come un miasma tossico e raggiunse il naso sensibile dei Dragon Slayer presenti.
Solo Natsu però riuscì a distinguere quell'odore per quello che era, oltre il tanfo di morte: l'odore della spia che solo due ore prima lui stesso aveva inseguito con tanto impegno sui tetti di Magnolia e di cui aveva finito col perdere le tracce.

Nessuno tentò di fermare l'avanzata del Drago degli Inferi, nessuno ebbe il coraggio di mettersi in mezzo o rivolgergli la parola. La sua aura devastante era sufficiente a tenerli tutti alla larga, inchiodati lì dov'erano come topi davanti al serpente.
Persino Gray ed Erza rimasero fermi al loro posto, sebbene fossero pronti a lanciare un attacco da un momento all'altro, se quel pazzo avesse mostrato intenzioni ostili.
Seduto sul bancone, Makarov assistette all'avanzata del nuovo arrivato in un silenzio carico di tensione, mentre Laxus si ergeva ritto e minaccioso davanti a Lucifer, quasi a volerlo sfidare.

Cosa cazzo ci fai tu qui?” domandò senza mezzi termini.

Lucifer si fermò in mezzo alla sala, esibendo un sorrisetto mellifluo.
Seguo il tuo consiglio” rispose. “Mi unisco a una gilda”

Il silenzio che seguì fu anche più pesante del precedente perché dettato da un miscuglio di incredulità e paura.

A Laxus pulsò una vena alla tempia.
Mi prendi per il culo, maledetto?” ringhiò dopo aver assimilato le sue parole. “Quando ti ho suggerito di cercarti una gilda, intendevo qualsiasi gilda tranne che questa!”

La rabbia nella sua voce era palpabile, i suoi occhi già mandavano saette. Era ovvio che in quel momento considerasse Lucifer una minaccia quasi peggiore di Zeref.

V-vuoi unirti a Fairy Tail?” ripeté Natsu, confuso.

Lucifer spostò gli occhi su di lui senza perdere il sorriso.
Una gilda vale l'altra, ma in questo caso è compito di un fratello maggiore prendersi cura dei suoi fratellini

Allora potevi unirti alla gilda di quei mocciosi di Sabertooth” ringhiò Gajeel. “Chissà, magari sono abbastanza matti da prenderti con loro, perché di sicuro qui tu non ci entri. Dico bene, Master?”

Non accadeva spesso che Gajeel fosse così protettivo verso la gilda da prendere addirittura da sé una decisione di quella portata. Eppure Makarov non sembrò farci caso, perché fu d'accordo con lui senza alcun indugio.

Hai ragione” rispose infatti, guardando rigidamente Lucifer. “Mi hanno parlato di te, Drago degli Inferi. Per quello che ne so, sei un mago dal potere troppo grande e instabile per poter vivere nella società senza mettere in pericolo quelli che ti circondano. Perciò non posso assolutamente permetterti di entrare in questa gilda”

Pur nel silenzio che seguì, tutti sentirono il sospiro di sollievo che quelle parole generarono, perché a parte Cana e un altro paio di ragazze single interessate al fisico da modello di Lucifer, nessuno aveva la benché minima intenzione di averlo tra i piedi.

Non mi serve il permesso di un vecchio per fare quello che voglio” ribatté il Dragon Slayer con aria di netta e fiera superiorità. Buttò a terra il cadavere che si era portato, in modo che tutti vedessero l'unico brandello di pelle sfuggito alle fiamme, con sopra impresso il familiare marchio di Raven Tail.

Una spia di Ivan.

Nel salone si diffuse un mormorio sommesso, e gli stessi Dreher – nonno e nipote – sgranarono gli occhi a quella vista.
Master Ivan, il loro acerrimo nemico, li stava tenendo d'occhio a loro insaputa.

Un regalino per voi” annunciò Lucifer. “Per dimostrarvi la mia lealtà

Un attimo dopo, si era già voltato bruscamente verso Lucy, in piedi lì vicino, e l'aveva afferrata per il braccio per tirarsela contro.

Aaah! Ehi, ma cosa...?!”

Lucy!!!” urlò qualcuno, mentre Natsu gonfiava i muscoli e si apprestava a partire all'attacco.

Tutti misero mano alle armi o evocarono una magia offensiva, ma nessuno osò colpire per primo, sia per paura di Lucifer, sia per timore che quel pazzo facesse del male alla loro compagna.
Lucifer tuttavia non mostrò intenzioni bellicose, si limitò a prenderle il polso e a sollevarlo davanti a sé per vederlo meglio. O per essere più precisi, per vedere meglio l'emblema di Fairy Tail tatuato sulla sua mano.
Passarono attimi di silenzio e tensione che sembrarono durare un'infinità prima che il Drago degli Inferi la lasciasse andare senza una parola.
A quel punto, ciò che fece fu ancora più assurdo: si portò un dito davanti all'occhio sinistro e tracciò i contorni del marchio sulla pupilla, tramutandola con la magia nell'emblema stesso della gilda.

Tutti assistettero sbigottiti alla scena, a corto di parole.

Quando finì l'operazione, rivolse lo sguardo a tutti i presenti, mostrando apertamente il simbolo che tutti loro amavano stampato dritto nel suo occhio ceruleo.

Ho il marchio, ora” osservò Lucifer, mentre sottili lacrime di sangue scendevano sul lato sinistro del suo volto, dovute probabilmente al fatto si essersi modificato a forza una parte del corpo. “Dunque sono ufficialmente un membro della gilda”

Makarov aveva i pugni serrati e gli occhi sbarrati dallo shock. Nessuno aveva mai fatto una cosa simile. Nessuno era mai venuto alla gilda pretendendo di entrarci senza il suo consenso e auto-tatuandosi il marchio in un punto impossibile da cancellare. Una situazione del genere non si era mai verificata, e lui non era neanche troppo sicuro di come gestirla.

Nello stupore generale, Natsu boccheggiò, sorpreso.
Quello lì è ancora più matto dell'ultima volta”

Laxus, al contrario, cominciò a farsi attraversare da scariche elettriche, indici di tutta la sua furia.
Tu” sibilò. “Ti rendi conto di che cosa hai fatto?!

Stava già per lanciarsi all'attacco, ma la voce di Makarov lo fermò un secondo prima.
Aspetta, Laxus”

Tutti si voltarono verso il Master. Perché lo aveva fermato? Cosa gli passava per la testa?
Il vecchio sospirò gravemente e fissò a lungo il Drago degli Inferi, indeciso su come agire.

Dimmi il tuo nome, ragazzo”

Il diretto interessato si esibì in un inchino profondo, con il quale i suoi capelli d'argento scesero fino a sfiorare il pavimento.
Lucifer”

No, il tuo nome completo. Se vuoi entrare nella gilda, presentati come si deve”

Per un attimo tutti pensarono che Lucifer si sarebbe messo a ridere e lo avrebbe ignorato come prima, ma a dispetto delle aspettative, il Dragon Slayer acconsentì a quella semplice richiesta.
Accennò un secondo inchino talmente elegante da poter essere paragonato a quello di un principe davanti a una dama.

Lucifer Totenstern. Figlio del Drago degli Inferi, Necronomycon”

Totenstern.
Laxus conosceva il significato di quel nome, la cui cadenza sembrava provenire dalla stessa città in cui erano nati lui, suo padre e suo nonno.
Totenstern, stella morta.
Che fosse il suo vero nome o meno, era perfetto per un mostro come lui.

Precedenti affiliazioni?” domandò Makarov.

Moon Gate, Deadly Sins, Nube Negra, Quatro Cerberus, Hellhound”

Più di qualcuno sobbalzò nell'udire quei nomi. Ad eccezione di Quatro Cerberus, tutte le altre erano rinomate gilde oscure degli anni passati. A parte la gilda di Master Goldmine, tutte erano andate distrutte. Si diceva addirittura che le prime tre fossero state fatte a pezzi da uno dei loro stessi membri, e se quelle voci erano vere anche solo per metà, non c'erano dubbi su chi le avesse smantellate.

Ci fu un lungo silenzio prima che il Master prendesse la sua decisione.

Lucifer Totenstern” esordì a voce alta, così che lo sentissero tutti. “Ti dichiaro ufficialmente mago di Fairy Tail col titolo di membro esterno. Per quelli di voi che non lo sanno, pochi maghi prima d'ora sono stati membri esterni della gilda. Lo è stato Mystgun, per sua stessa scelta, e per certi versi lo è anche Gildarts. Significa che non gli è concesso restare nelle vicinanze della gilda se non per accettare una missione. Il membro esterno può solo vegliare sulla gilda da lontano, senza mai avvicinarsi ai compagni. Normalmente è un titolo che viene dato solo a maghi particolarmente violenti o pericolosi, e mi sembra il caso di conferirlo al nuovo arrivato. Ti è tutto chiaro, Lucifer?”

Il Drago degli Inferi scosse le spalle. “Avete paura che distrugga la vostra casetta? Hmpf. Non ho alcun interesse per i deboli topolini come voi”

Con quelle ultime parole, e guadagnandosi le occhiate più truci immaginabili, si avvicinò alla bacheca degli incarichi, strappò un paio di annunci a caso e marciò fuori dalla gilda senza aggiungere altro, sotto lo sguardo attonito e inviperito di tutti i presenti.
Non appena fu uscito dalla gilda, e dopo che la sua aura cupa e opprimente si fu dileguata del tutto, ci fu un grande sospiro di sollievo collettivo. Due secondi dopo, l'intera gilda esplose contro il proprio Master.

Cosa cazzo ti è passato per la testa, vecchio?!” ruggì Laxus, sull'orlo di una crisi di nervi.

Già, spiegaci perché hai fatto entrare quel bastardo nella gilda!” lo spalleggiò Gajeel.

Quel tizio è pericoloso!” urlò ancora Gray.

Uno a uno quasi tutti i maghi della gilda fecero sentire a gran voce il proprio disappunto per la scelta appena compiuta dal Master, il quale rimase pressoché impassibile davanti a tutto ciò, limitandosi a tenere la testa bassa e la fronte corrugata, almeno fino al momento in cui la sua pazienza si esaurì e la sua voce sovrastò quella di tutti gli altri.

FATE SILENZIO, BRANCO DI STUPIDI! SE HO DECISO DI FARLO ENTRARE ALLORA ACCETTATELO E PIANTATELA DI LAMENTARVI!”

Solo i più coraggiosi tra i presenti riuscirono a trattenersi dal fare un passo indietro dinanzi alla trasformazione in gigante di Makarov, e quei pochi furono comunque attraversati da un fremito. Non era mai una buona idea far arrabbiare il Master.
A quel punto, e dopo un sonoro brontolio di dissenso, ognuno se ne tornò a badare agli affari propri e a commentare l'accaduto con i compagni.
Laxus se ne andò per le sue sbuffando come un treno a vapore, Erza mise su un broncio contrariato, Gajeel uscì dalla gilda imprecando, Gray e Natsu cominciarono a legnarsi tanto per sbollire la frustrazione.

Era fin troppo chiaro che quella situazione non piaceva a nessuno.

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Passò una settimana dal giorno in cui il Master aveva ammesso il Drago degli Inferi nella gilda.

La rabbia e l'indignazione si erano un po' diluite, ma ancora adesso se qualcuno faceva il nome di Lucifer scoppiavano proteste e commenti acidi. Nemmeno uno dei maghi di Fairy Tail aveva sostenuto la decisione di Makarov: persino Cana – la quale sulle prime aveva guardato Lucifer con occhi luccicanti – alla fine si era trovata d'accordo con Laxus e gli altri.
C'erano state volte in cui gli stessi nemici della gilda erano stati accolti a braccia aperte – più o meno – e Gajeel, Juvia e Panther Lily ne erano gli esempi viventi. Ma in quanto a Lucifer... tutti si erano resi conto che qualcosa in quel tipo non andava. Non era aggressivo e spaccone come Gajeel e non era nemmeno megalomane come lo era stato Laxus sette anni prima... ma in un certo senso aveva in sé qualcosa di veramente malvagio. Non avrebbe mai potuto essere una 'fata' come loro. Se aveva un cuore, da qualche parte, senza dubbio era corrotto e intriso di oscurità.
Di tutte le fate, forse solo Wendy era convinta che Lucifer non fosse del tutto un mostro, ed era ciò che anche quel giorno stava cercando di far capire a Charle.

Sei proprio un'ingenua, Wendy!” commentò la bianca Exceed per l'ennesima volta, quella mattina.

Cosa ti fa anche solo pensare che quel tipo terribile possa avere un cuore?!”

La ragazzina scosse le spalle, tenendo lo sguardo basso mentre passeggiava per le vie di Magnolia, a pochi metri dal fiume.
Beh... quando è venuto alla gilda non ha fatto del male a nessuno. Già per questo non può essere una persona così cattiva, no? E poi ha anche sconfitto una spia di Raven Tail”

Sconfitto è un eufemismo” le fece notare Charle, zampettandole accanto. “L'ha praticamente carbonizzato, quel poveretto”

Wendy deviò dalla strada e si fermò sulla riva del fiume, ad osservarne la placida acqua. Era così pulita e cristallina da poterne vedere il fondo, oltre all'immagine riflessa del cielo immenso.

Non so perché, ma... il mio istinto mi dice che non è completamente malvagio. Forse c'è del bene in lui”

Charle scosse la testa, esasperata. “Sei troppo ottimista e ti fidi troppo della gente”

Wendy sorrise. “Non posso farci niente, è più forte di me. E poi...” si interruppe di colpo, i sensi all'erta.

Il suo istinto di Dragon Slayer si era improvvisamente svegliato, mandandole un chiaro avvertimento che non poteva ignorare.

Wendy...?”

Il Drago del Cielo alzò lo sguardo verso la volta celeste, fiutando l'aria e ascoltando il respiro del vento. C'era qualcosa che la metteva a disagio, una presenza oscura che impregnava l'aria e che minacciava di schiacciarla.
Si voltò verso la strada, notando che all'improvviso era divenuta deserta. Deserta tranne che per una persona.

W-Wendy...! Q-quello è...!”

Wendy rimase ferma sul posto, gli occhi sgranati e fissi sulla figura solitaria che avanzava verso di lei con passo incredibilmente elegante. Lucifer.
Parlando del Diavolo...
Era già tornato dalle missioni? Al suo arrivo a Fairy Tail ne aveva prese tre o quattro di classe S... possibile che le avesse già portate a termine in così poco tempo?

Quando l'uomo le fu vicino, a meno di un metro di distanza, la giovane Dragon Slayer non poté trattenere un brivido.

L-Lucifer... san...”

Era proprio il Drago degli Inferi quello che le stava davanti, freddo e nobile come una scultura di ghiaccio. Era così alto che la piccola dovette alzare la testa per guardarlo negli occhi, in quelle iridi cerulee che la fissavano con la spietatezza cinica di una lama. Solo la sua bellezza ultraterrena e i suoi lunghi capelli d'argento riuscivano a mitigarne la mostruosità, ponendolo di fatto a metà tra un angelo e un demonio.
Lucifer la osservò impassibile per lunghi secondi che parvero durare un'eternità, studiandola come un drago potrebbe studiare un topo, indeciso se sbranarlo o meno. Alla fine, tirò un breve sorriso mellifluo e divertito.

Guarda, guarda... sembra che oltre a dei fratelli io abbia anche una sorellina...”

Wendy tremò quando lo vide protendersi pericolosamente verso di lei, quasi a fiutarla. Non riusciva a muovere un solo muscolo per reagire, era totalmente paralizzata.

Solo Charle, più audace e schietta di lei riuscì a scuotersi dalla paura e mettere su la sua miglior espressone furiosa.
A-a-allontanati da lei!” balbettò, cercando di suonare minacciosa.

Lucifer la degnò della stessa attenzione che avrebbe riservato a un insetto, e continuò a restare concentrato su Wendy.
Dimmi, sorellina... quale magia hai ereditato dai draghi?”

La Sacerdotessa del Firmamento cercò dentro di sé la forza per sostenere il suo sguardo e dargli una risposta, anche se la voce fece fatica a uscire.

I-Io sono... la Dragon Slayer del Cielo. M-mi chiamo Wendy. Piacere”

Per la prima volta, Lucifer parve seriamente sorpreso dalle sue parole, tanto che si raddrizzò e la guardò con una luce diversa negli occhi. Ora il drago non fissava più un topolino, ma un drago suo pari.
Dopo un'altra interminabile pausa, il Drago degli Inferi scoppiò a ridere, una risata stranamente allegra. Cosa avesse detto di tanto divertente, Wendy non lo capiva proprio.

Lucifer-san...?”

Quando Lucifer esaurì l'ironia, tornò a guardarla con vivo interesse.
Il destino è proprio strano, eh? Sei la più piccola dei miei fratelli eppure possiedi l'unica magia che è in grado di contrastare la mia”

Wendy sgranò gli occhi, sorpresa. “Cosa significa?”

Lucifer continuò a sorridere e allargò le braccia come a indicare tutto ciò che li circondava.
Gli opposti, sorellina. Come l'acqua e il fuoco, la luce e il buio... la Magia Celeste è la naturale antagonista della Magia Infernale. Significa che si annullano a vicenda

La giovane non riusciva quasi a credere alle proprie orecchie. Tra tutti i Dragon Slayer lei era l'unica la cui magia avrebbe potuto tener testa a quella di Lucifer? Lei, che era la più piccola e debole di tutti? Lei avrebbe potuto sconfiggerlo dopo che nemmeno Natsu, Gajeel e Laxus ci erano riusciti? Sembrava una cosa troppo irreale per poter essere concepita, eppure pareva proprio che Lucifer non mentisse.

A quel punto il Drago degli Inferi ridacchiò e le posò una mano sulla testa, scompigliandole malamente i capelli, quindi si allungò verso di lei e le sussurrò all'orecchio.
Se sei furba, sorellina, ti allontanerai dalla città prima che cali il sole” la ammonì prima di passarle oltre e allontanarsi nella direzione opposta. “Se sopravvivrai, chissà, magari tra una decina d'anni sarai abbastanza forte da uccidermi. Aspetterò con ansia quel momento”

Wendy e Charle lo guardarono allontanarsi per la via fino a scomparire oltre un angolo, e solo allora la giovane Dragon Slayer si accorse che per tutto il tempo aveva trattenuto il respiro.

Charle represse un brivido.
Quello lì è completamente matto! Gajeel aveva proprio ragione!” esclamò.

Wendy però non le diede troppa attenzione, ancora concentrata sulle parole di Lucifer. Lui... da come aveva parlato sembrava quasi che stesse cercando davvero la morte. Che tipo di persona era? Quale poteva esser stata la sua vita per farlo ragionare in quel modo? E soprattutto, perché tra tutte le gilde si era unito proprio a Fairy Tail? Oltretutto, quella cosa che aveva detto riguardo ad allontanarsi dalla città... cosa intendeva dire?
Si lasciò cadere seduta sulla riva del fiume, la testa tra le mani nel feroce tentativo di trovare una risposta.

Wendy...” la chiamò dolcemente Charle, posandole una zampa sulla spalla.

Ma proprio in quel momento, in quel piccolo e semplice gesto, una scossa elettrica le pervase entrambe e fece apparire nelle loro menti una sequela di immagini confuse e distorte in cui non si capiva dove finisse l'una e cominciasse l'altra.

Notte fonda.
Urla, grida, gente che corre per le strade.
Un esercito di torce e forconi, di mani alzate e armi pronte e uccidere. Sangue dappertutto, una caccia spietata verso sagome indistinte.
Paura, confusione, disperazione.
Nessuna via d'uscita, solo trappole e vicoli ciechi. Nel cuore e nella mente, solo il desiderio di scappare.
Correre, correre, correre, fino a lasciarsi il mondo alle spalle.

Charle si prese la testa tra le zampe, sofferente, mentre Wendy crollò distesa col fiatone e la testa che le pulsava dolorosamente.
Le immagini e le urla pervadevano ancora il suo cervello, dandole una fortissima emicrania.

C-Charle... che cos'era? Cos'è successo?!” domandò con voce tremula e rotta.

L'Exceed le rivolse uno sguardo terrorizzato.
Quella era una visione, Wendy. Quello era il futuro

Le ultime parole di Lucifer le riecheggiarono nella mente come un lugubre monito.

Se sei furba, ti allontanerai dalla città prima che cali il sole.

Gli ingranaggi di qualcosa di grosso, avevano iniziato a muoversi.

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Heilà, guys!

Se vi state chiedendo: "ma 'sta fiction parla solo di Lucifer?!", la risposta è no. Tranquilli, nel prossimo capitolo si leverà dai maroni e non lo rivedremo più per un bel pezzo. I protagonisti sono pur sempre i nostri draghetti preferiti, no? ;)
Altre domande?
E' sbagliata la traduzione del cognome di Lucifer? Scusate, non capisco un tubo di tedesco e ho tradotto con il traduttore automatico di google. E sì, ho spudoratamente rubato il nome Necronomycon dal famoso libro dei morti citato nelle illustri opere di Lovecraft. Lovvy, per gli amici. u.u

Nel prossimo capitolo cominceranno i grandi casini, non preoccupatevi.

A presto, tesorini!

  
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