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Autore: luma99    01/09/2014    0 recensioni
Questa é la prima fanfiction che pubblico, e spero vi piaccia. Questa storia parla di una ragazza di nome Hanna ed é scritta in prima persona. Ho deciso di tralasciare la parte in cui scopre di essere un semidio, quindi tutto comincia quando Hanna ha già passato due anni al campo. In questa fanfiction si parla del cambiamento sia fisico che mentale di questa ragazza. Spero vi piaccia e sono ben accette le critiche di ogni tipo. Mi scuso in anticipo per alcuni errori di battitura.
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarisse La Rue, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti, Travis & Connor Stoll
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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-Come facciamo a partire?- chiedo alzando il mento e guardando Travis che armeggia con una chiave meccanica. Emily é seduta vicino e osserva affascinata una...cosa di ferro. -A cosa serve quella roba?!?- strillo in preda all'agitazione, é da più di mezz'ora che urlo domande e nessuno mi risponde e quando per l'ennesima volta Travis non mi calcola neanche, decido di sbuffare e andare altrove. Dopo qualche minuto, ritrovo il posto nel cui Travis mi aveva guardato negli occhi per la prima volta e sorrido arriciando un filo d'erba con l'indice. Vorrei un abbraccio in questo istante, vorrei qualcuno a cui appoggiarmi, qualcuno con cui confidarmi, ma non ho nessuno. Linda é troppo pazza e Clarisse non é proprio il tipo con cui fare un bel pigiama party fra ragazze. E poi vorrei che ad abbracciarmi fosse Travis. Travis. Perché in questi due anni non mi sono mai rivolta a lui? Perché non abbiamo mai neanche parlato? E perché i nostri sguardi non si sono incrociati neanche una volta? Mentre sto per alzarmi, quasi come se i miei pensieri lo avessero attirato, Travis mi prende da dietro per la vita e mi alza. Penso che la mia faccia sia di una sfumatura color peperone, arrossisco come se potesse leggermi nella mente e sapesse ciò che ho appena pensato, ma non dico niente. Sento una mano sfiorarmi la spalla e di colpo, il ragazzo che ha ossessionato la mia mente e i miei pensieri, comincia a tormentare i miei occhi. Occhi castano scuro, nei quali puoi vederci il mondo intero, contemplano il mio viso. Riprendo per un attimo il coraggio -Non sembrava ti piacessi così tanto un quarto d'ora fa mentre aggiustavi quel non so cosa!-. All'inizio lui sembra perplesso, poi sorride -Scusa, hai...hai ragione. Ma...non potevo fare nulla con Emily ad un lato- -Perché?! Cosa avresti dovuto fare?-. E in quel momento, la risposta mi sale nella mente. Sento le sue dite fra i miei capelli che mi accarezzano la nuca, mentre una mano sul fianco mi spinge verso di lui. Il suo sguardo si sposta dai miei occhi alle mie labbra e avvampo. Sento le sue labbra premute contro le mie e chiudo gli occhi. Il mio piccolo desiderio si é avverato. Dopo il bacio che dura troppo poco a mio parere, Travis mi lancia un ultima occhiata e va via, lasciandomi sola accanto al famoso albero che mi salvò da Connor. Mi sfioro le labbra e tastandole, sento un sorriso che increspa le mie labbra. ** -Hannah! Ma dov'eri? Il carro é già pronto da un pezzo!- sento Emily urlare. Carro? Sembra il carro dei figli d'Apollo, in effetti. Vedo un ragazzo biondo alla guida con Emily accanto e Travis che mi guarda in uno strano modo. -Anche lui parte con noi?- chiedo indicando il biondo che sta facendo svenire qualche ragazza in fondo. Emily annuisce velocemente -Si, doveva venire anche Connor, ma sta male. Ma a Chirone non importa, in quattro stiamo bene- parla così velocemente che ho bisogno di qualche secondo per capire. -Va bene. Ehm...ragazzo...?- e lo guardo per un attimo. Lui si gira verso di me e sorride -Mi chiamo Sam- -Ohhhh, Sam! Che bel nome....senti...- continuo indicando la mia cabina -...puoi avvisare mio fratello in camera che vado via? Sai...non ho il coraggio di andarci io....scoppierei a piangere-. A quanto pare, per quanto penosa possa essere la scena, ha funzionato e Sam si precipita a grandi passi verso la cabina. Mentre Emily e Travis mi guardano con uno sguardo interrogativo, salgo sul carro, prendo le redini e partiamo, lasciando il bellissimo e fighissimo Sam a terra. -PERCHÉ LO HAI FATTO?!- esclama Emily come se le avessi tagliato un braccio. Travis la guarda (spero sia una mia impressione) con una punta di gelosia e scuote la testa -Hannah. Tu questo coso non lo sai guidare- afferma incrociando le braccia. É vero, ha ragione. E mentre precipitiamo in acqua, penso alle sue parole ma non mi pento di ciò che ho appena fatto. Appena tocchiamo la superficie dell'acqua, una bolla enorme ci ingloba e rimaniamo un attimo perplessi tutti quanti. Emily in iperventilazione e Travis che mi lancia occhiate assassine. -Calmatevi. Adesso penso io a tutto-. E mentre i due destrieri ritornano sulla spiaggia del campo dentro una bolla, il carro si solleva e si trasforma in una piccola zattera, portandoci a bordo. -Sei pazza!- grida Travis alzando le braccia -POTEVAMO MORIRE. Perché lo hai fatto?-. Profondamente offesa dal fatto che queste parole siano uscite dalle labbra che qualche minuto fa avevano sfiorato le mie, sospiro e spiego che, se fossimo stati in quattro, non avremmo rispettato la profezia e le cose non potevano altro che peggiorare. Ci metto dieci minuti abbondanti per spiegare il mio ragionamento e alla fine dichiaro -E non si torna indietro. Adesso si continua via mare-. A quanto pare, non li ho convinti abbastanza a giudicare dai loro sguardi. -Va bene- dice Emily dopo un lungo silenzio -Ma...dove hai intenzione di andare?-. E qui é Travis che parla -Non so voi, ma io ho visto una cosa parecchio strana fuori dal campo. Avrete certo notato che nel passaggio fra inverno ed estate sono accadute cose strane. Le figlie di Persefone...- e fa una pausa indicando Emily -...sono ancora deboli. Le piante nel campo sono rigogliosissime e...fuori dal campo le piante stanno marcendo-. Un sussulto da parte di Emily mi fa trasalire e in questo momento penso al mio fiore e dico -La dea...sai, la dea in questione, potrebbe essere...Perse...- ma Travis mi tappa la bocca annuendo e sorridendomi -Si, esatto-. Rimango colpita da come il suo umore sia cambiato improvvisamente nei miei confronti e sorrido. -Ma se così fosse...Zeus cosa c'entra?- riflette Emily che sembra desiderosa di voler ricevere un sorriso. -Questo non lo so, Emy- mormora lui sconsolato -Ma penso che...sai...forse Zeus ne ha combinata una delle sue con Persefone ed Ade é andato su tutte le furie-. Perché l'ha chiamata "EMY"?! Si, bla bla bla, gli dei sono incazzati neri, ma perché "Emy"?!?. Senza accorgermene, faccio infrangere un'onda sul carro che mi schizza e Travis borbotta una cosa come -Fa' attenzione-. Io per tutta risposta mi volto dall'altra parte e immergo gli anfibi nell'acqua senza farli bagnare. Dopo un lungo silenzio imbarazzato, Emily tossicchia -Ma...allora dove andiamo?-. Travis sembra svegliarsi immediatamente da un sogno e blatera sul fatto che dobbiamo andare in un posto che ha a che fare con Persefone. -Ah, già- dico io sprezzante -Dobbiamo fare subito un giro di tutti i parchi nazionali del mondo! Persefone potrebbe essere lì-. -Senti, io almeno ho avuto un'idea- -Anche io ne avevo avuta una, ma non l'avete poi apprezzata granché!- -SE MORIVA SAM, SOLO UNO DI NOI TRE SAREBBE MORTO!-. Rimaniamo tutti sconcertati da quelle parole, perfino colui che le ha nominate con così tanta rabbia. E cosa significano queste parole? Che Travis vorrebbe che ci salvassimo? Vorrebbe che morisse Emily? Vorrei dirgli che è un cretino senza cuore e senza cervello, visto che in quel caso di semidei potevano morirne quattro perché non era stata rispettata la profezia, ma rimango in silenzio. E la zattera rimane avvolta in un silenzio schiacciato dal peso delle ultime parole pronunciate.
  
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