e
se si potessero suonare
l'inciderei
e poi te li farei ascoltare
se io sapessi come fare
ti scriverei
“Io
amo Guido” non ci
posso credere di averlo detto davvero e soprattutto peggio ancora mi
stupisco
di me stessa perché lo provo.
Lo
amo.
Ed
ora sono cavoli
miei, io lo sapevo che quel sexy prof lì mi faceva finire
nei guai. Lo sapevo
dal primo sguardo che ci siamo scambiati, dal fatto che piano piano non
me lo
sono più riuscita a togliere dalla mente, da tutte le volte
che ho provato a
fare delle cose per lui e con lui, da tutti i momenti che abbiamo
condiviso
insieme e dalle arrabbiature che mi ha fatto venire quando mi ha
deriso, mi ha
allontanato.
Io
amo lui e lui non è
più capace di amare nessuno.
E’
proprio vero chi di
spada ferisce di spada perisce, ci saranno stati centinaia ma che dico
migliaia
di ragazzi che hanno spasimato per me, hanno fatto di tutto per avere
le mie
attenzioni ed ora invece sono finita dall’altra parte della
barricata. Io che
spasimo per lui. Non è giusto, non mi ci trovo bene, non
è il mio ruolo, uffà!
Ed
anche stavolta suor
Angela ci ha preso in pieno ed aveva ragione su tutta la linea,
l’arrivo di
Giovanna mi ha smosso qualcosa dentro, sono gelosa di Guido!
Io
lo ammetto qualche
pensierino sul prof. ce l’avevo già da un
po’, quando lo guardo, quando
“appare” lui il mio equilibrio cambia, anzi come
direbbe la Nannini “sposta
tutti i miei confini” io cerco di rimanere me stessa ma
inevitabilmente vorrei
essere considerata da lui. E invece no, per lui valgo meno di nulla,
gli chiedo
di aiutarmi con il fatto che Davide è una pippa a calcio e
mi dice che non
siamo una famiglia e che devo occuparmene io, siamo a tavola a cena
tutti
insieme e la mia giornata non interessa a nessuno, per lui sei
interessante
solo se collezioni lauree e master oppure se sei la perfezione scesa in
terra
come pare fosse Manuela.
Lo
so che non si parla
male delle persone che non ci sono più, anche
perché io questa ragazza non l’ho
nemmeno conosciuta e poi se ha fatto una cosa meravigliosa come Davide
doveva
essere davvero speciale anche lei. Però, diamine, era un
essere umano anche lei
ed i suoi errori come tutti li ha commessi anche lei. Giovanna ne ha
parlato
sempre in maniera impeccabile, era un angelo, era bella da mozzare il
fiato,
era intelligente e si era laureata a 22 anni, era creativa e disegnava
abiti da
sposa, Nina poi se ne esce con il fatto che è stata il
grande amore di Guido
insomma non è un mio diritto sentirmi ribollire il sangue?
Sono
gelosa di lei perché
tra me e Manuela non c’è confronto, siamo due
mondi diversi, siamo troppo
diverse, si è vero lei è morta ed io sono viva,
ma io che ne so quanto ancora è
viva nel cuore di Guido?
Giustamente
dovrei
essere più gelosa di Beatrice che è
l’attuale fidanzata del prof., ma so per
certo perché lo sento che è Manuela il nodo non
sciolto che tiene chiuso il
cuore di Guido.
Beatrice
non si è
nemmeno vista per San Valentino perché ho saputo da Nina che
lui odia questa
ricorrenza proprio per il tradimento della moglie. Quindi è
logico dedurne che
più che l’amore che lega due persone per lui San
Valentino rappresenta il suo
grande amore perduto.
Del
resto a dirla tutta
quest’anno l’amore in questo giorno l’ho
perso anche io. Era giusto così.
Difficile fingere che non fosse successo nulla con Gianandrea quando
erano
giorni che nonostante le attenzioni che lui cercava di tenere per me
anche
distanti dei km io mi sono resa sempre più conto che avevo
una cotta per Guido.
Ho cercato di sminuirla, di negarla, di distruggerla, di ignorarla
eppure
guardare rose rosse, mangiare cioccolatini e ritrovarmi in una cena da
favola
con Gianandrea non hanno fatto altro che farmi capire che Dio solo sa
quanto
avrei voluto tutto questo, ma non con lui. Il punto è che la
persona con cui lo
volevo e con cui lo vorrei davvero è quella mummia che ora
sta dormendo a
qualche stanza di distanza da qui.
Ecco,
ci risiamo, io
che penso a lui e soprattutto che muoio dalla voglia di andare di
là e di
entrare nella sua stanza e di osservarlo e di sedermi di nuovo sul suo
letto,
anzi sarebbe ancora più comodo sdraiarmi e poi di parlargli,
si parlargli e che
gli dico?
Stupida
che sono!
L’ultima volta che mi sono sdraiata nel suo letto ed ho
provato a parlargli mi
ha cacciato in malo modo, non ha nemmeno accettato il mio invito a
ballare. E
mi ha detto pure una bugia perché io sono convinta davvero
che a lui ballare
piaceva e ci potrebbe riprovare. A me farebbe piacere uscire con lui,
anche se
non fosse per non ballare ma per mangiare una cosa, prendere un
aperitivo,
andare un cinema.
Ehi
Azzurra frena frena
ma ti rendi conto che stai parlando del professore universitario
più integerrimissimo,
integerissimo, integeri-qualcosa che esiste a Modena e tu invece
litighi ancora
con le parole, ma che dialogo potremmo mai avere noi? Poi immaginatelo
al
cinema, magari mi proporrebbe qualche filmone di quelli tutti filosofi
e frasi
dei libri che dopo un quarto d’ora prendo sonno. Ha ragione
lui siamo due
pianeti inconciliabili. Uffà!
Eppure
io so che tra me
e Guido c’è…
c’è… c’è che
io… che ci posso fare se noi non siamo una famiglia,
non sono la mamma di Davide e non sono la moglie di Guido, ma li amo
entrambi?
Io li amo tutti e due, non è mica una colpa!
In
fondo abbiamo un
nostro equilibrio, una nostra quotidianità, passo da loro
tutte le mattine,
facciamo colazione insieme giù al bar, Guido mi permette
addirittura di
sistemargli la cravatta ed è stata una vera conquista
perché prima non si
faceva nemmeno avvicinare, chissà perché poi. A
dire il vero spesso lo scavalco,
gli frego i caffè e magari una o al massimo due volte gli ho
fatto fare tardi,
però io adoro i momenti in cui riusciamo a stare insieme
prima di affrontare le
nostre giornate, mi fa uno strano effetto, anzi non è
strano, è bello. E non è
vero che mi dimentico Davide e solo che a volte mi distraggo,
può capitare
anche ad una delle tate migliori al mondo come sono diventata io di
distrarsi,
è solo che Guido ha uno sguardo… uno sguardo che
mi scioglie, tutto qui.
Ecco
pure ieri sera prima
che uscissi con Gianandrea, quando ci siamo incrociati nel chiostro, il
modo in
cui mi ha guardato, era così bello, stava davvero bene, io
dico la verità,
l’idea di mollare tutto e restare in convento mi è
venuta, anzi ho fatto pure
un pensierino sul fatto che se non fosse arrivato Gian avremmo passato
il San
Valentino a cena insieme così come desiderava Davide. E
purtroppo non lo
desiderava solo il piccolo. Io che piagnucolavo e mi sentivo
già una sfigata a
dover passare la festa degli innamorati in un convento tra suore,
Margherita
che ha il mal d’amore per Limbiati, Nina che lotta contro i
suoi principi
perchè ama un rapinatore, Chiara che lottava con se stessa e
che ha deciso di
sposarsi, insomma non avevo capito che quello che rifiutavo era quello
che
volevo. Cosa sarebbe successo se fossi rimasta qui? Guido era
così elegante, Davide
aveva preparato tutto con i cuoricini faceva il tifo per noi, che
cucciolo!
Anche
l’altro giorno
sul campo di calcio con il suo abbraccio ha cercato di avvicinarci, non
è che
si starà mettendo in testa qualcosa? O peggio ancora ha
già capito quello che
provo io? Sarebbe una catastrofe.
Se
Guido si fosse
ritrovato a cena con me ci sarebbe rimasto pure per galanteria ma
avrebbe solo
precisato per l’ennesima volta che non
c’è trippa per gatti. Io non posso
illudermi, non devo.
I miei sentimenti devono
restare top secret,
ero riuscita a superare i sospetti di suor Angela quando avevo detto
che era
solo una stupida e banalissima cotta, sono corsa via come un fulmine
quando mi
ha sfiorato l’altro giorno in giardino per evitare che si
intuisse qualcosa,
nessuno deve sapere, nessuno. Mai, nessuno.
La
suora è come un
prete, no? Deve mantenere il segreto di quello che le si confessa. Le
ho già
chiesto di non parlarne e so che lei non lo farà, il
problema ora sarà uno
solo, riuscirò a superare quello che provo e a far zittire
il mio cuore? Ci
devo riuscire, non ho altra scelta.
O
forse si?
Che
Dio ci Aiuti