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Autore: giangygiangy    02/09/2014    2 recensioni
Flashback:
Harry e Louis, da prima amici, grazie alle fans si accorgeranno di essere qualcosa di più
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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LINIZIO DI UN SOGNO
 
Harry ricordava alla perfezione quel giorno, così come lo ricordava Louis.
 
Il più piccolo era nella sua stanza, seduto sul letto con le gambe incrociate a girovagare sul web con il suo pc.
Era la cosa che più spesso faceva, quando si ritrovava da solo nella grande casa che condivideva con Louis, il più grande della band. Erano da poco usciti da XFactor, avevano guadagnato il gradino più basso del podio, ma non si erano dati per vinti, anche perché ciascuno di loro sapeva benissimo che quello era solo l'inizio della loro avventura.
Era su Twitter quando si imbattè nell'ashtag #LarryIsReal. Non era la prima volta, così tante persone avevano ipotizzato che la coppia chiamata "Larry Stylinson" fosse vera.
'Assurdo' pensò Harry scorrendo nella tl e rendendosi conto che erano davvero tanti ad aver scritto riguardo a quella coppia inventata.
Tutti i tweet parlavano dei loro sguardi, del modo in cui interagivano tra di loro, un modo diverso da quello che avevano con gli altri componenti della band.
Poi si imbattè in un link e lo aprì; c'erano diverse foto messe a confronto: Louis quando era con Harry e Louis quando era con Eleanor. Cavolo se era diverso!
Ad Harry non era mai andata tanto a genio, cosa alquanto rara considerando che ad Harry stanno tutti simpatici, ma con lei era diverso. Non che gli avesse fatto nulla di male, al contrario era sempre stata carina e gentile con lui, ma semplicemente non la sopportava.
Harry continuava a scorrere nella tl quando trovò un video. Premette play e la lunga maratona dei video Larry ebbe inizio.
Non si accorse nemmeno che Louis era tornato dagli allenamenti di calcio, mentre continuava a guardare video in maniera quasi maniacale.
"Haz, che guardi?" Chiese Louis entrando nella stanza di Harry senza bussare, come faceva sempre.
Il riccio sobbalzò e chiuse rapidamente il pc.
"Niente di che". Louis fece finta di crederci, mentre usciva dalla stanza, dicendo che sarebbe andato a farsi una doccia.
Quando fu di nuovo solo, Harry tirò un sospiro di sollievo. Scese al piano di sotto e iniziò a preparare la cena.
 
Intanto Louis si maledisse ancora una volta.
Si, perché anche quella sera era tornato a casa in fretta senza alcuna motivazione valida, o almeno senza alcuna motivazione che lui stesso volesse accettare. Perché sapeva che lo aveva fatto per lui. Non ha mai avuto tutta questa fretta di incontrare Eleanor quando avevano un appuntamento, perché non resisteva senza vedere Harry per più di qualche ora?
Uscì in fretta dalla doccia, si asciugò lasciando i capelli ancora umidi. Doveva scoprire.
Andò in camera di Harry, chiuse la porta e aprì il pc, era in standby, mosse appena il mouse per riattivarlo ed ecco lo schermo illuminarsi.
"Merda" esclamò, quando si rese conto di non conoscere la password. Provò con 'Anne' ma nulla, provò poi con 'Gemma' ma ancora niente. Provò allora con il tentativo più assurdo ed egocentrico che gli fosse venuto in mente. Si sentì stupido mentre digitava 'Louis' sulla tastiera, e ancora di più quando vide che nemmeno quella era la password corretta.
Richiuse il pc e scese al piano di sotto. La cena era quasi pronta, sistemò con Harry le ultime cose in tavola e si sedettero.
Passarono l'inizio della cena in silenzio, poi Harry parlò.
"Com'è andato l'allenamento?" Harry faceva sempre quella domanda, Louis non sapeva più se  per abitudine o se gli interessava sul serio.
"Abbastanza bene, la squadra va sempre meglio!"
"A quando la prossima partita?" Chiese fissandolo oltre le bottiglie al centro del tavolo.
"Tra una settimana"
Calò di nuovo il silenzio.
"Harry, ti dispiace prestarmi il tuo pc?" Chiese senza importanza, fissando le melanzane nel suo piatto come se fossero la cosa più interessante dell'universo "il mio l'ho dimenticato da El" si affrettò ad aggiungere.
"Ehm, certo" era imbarazzato. "Quando ti serve?"
"Dopo cena se non ti dispiace, più tardi esco con Eleanor e dovrei vedere prima delle cose"
"Okay" fu la risposta del riccio.
 
Mezz'ora più tardi, Harry era corso di sopra a prendere il pc. Aveva inserito la password e poi lo aveva passato a Louis.
"Intanto vado a fare una doccia, dato che esci Niall mi ha invitato a vedere la partita con lui."
"Okay, quando ho finito lo riporto in camera tua, grazie!"
Harry era scomparso al piano di sopra.
Louis andò velocemente su internet a controllare la cronologia. C'erano almeno una ventina di video Larry, Twitter, delle pagine Larry e ancora Twitter.
Provò ad aprire una pagina e iniziò a scorrere per leggere i vari post, c'erano tantissime cose su lui e Harry. Ma non era arrabbiato, sul suo volto era presente un sorriso.
Sentì un rumore provenire dalle scale e subito si spaventò, ma non c'era nessuno.
Preso dalla curiosità tolse il volume e avviò uno dei tanti video che Harry aveva nella sua cronologia.
Passò i minuti restanti a sobbalzare per ogni minimo rumore, anche se era abituato alle docce secolari del più piccolo.
Il video andò avanti con foto e frasi sui due ragazzi.
Arrivò una sua foto con Eleanor  lesse cosa c'era scritto. 'Se questo è vero amore, non voglio mai trovare il vero amore'.
Si fermò a riflettere. Non era preoccupato, dovrebbe esserlo se addirittura un'estranea era arrivata a questa conclusione, dovrebbe pensare alla sua ragazza. Ma non ci riusciva.
"Che guardi?"
"CRISTO IDDIO" urlò quando vide Harry dietro di se.
Aveva un asciugamano legato alla vita e i riccioli ancora gocciolanti.
"Placa i tuoi ormoni Lou Lou, so che ti faccio impazzire così ridotto ma stai calmo!" Scherzò Harry, mentre Louis arrossì.
"Mi hai fatto prendere in colpo!"
Harry rise, mentre il più grande spense rapidamente il portatile.
"Grazie per il pc" disse il più grande.
"Non c'è di che" rispose Harry. "Se non ti dispiace vorrei prepararmi, è tardi e Niall mi aspetta"
Lou non disse nulla, si alzò e andò verso camera sua.
Si chiede cosa ci facesse, non doveva cambiarsi, ne prendere la giacca perché sapeva che quella sera sarebbe rientrato presto.
Scese di sotto e prese le chiavi dell'auto.
Harry nel frattempo era tornato in camera sua, sbirciando Lou dalla finestra. Stava uscendo con Eleanor, la sua ragazza. Perché la cosa gli dava così fastidio? Era normale, in fondo.
Si vestì in fretta, era incazzato ma aveva promesso a Niall di stare insieme per quella sera.
 
Dieci minuti più tardi, Louis era nel parcheggio nel piccolo bar dove lui è Eleanor andavano sempre, lei lo stava già aspettando.
Quando scese dalla macchina gli sorrise andandogli incontro, provò a baciarlo sulle labbra ma lui si scansò dandole un bacio sulla guancia.
"Va tutto bene?" Chiese lei, dubbiosa.
"Ti devo parlare"
Eleanor non distolse lo sguardo dagli occhi di ghiaccio di Louis, e ciò non gli facilitò il discorso.
Non che si fosse preparato le parole da dire nel tragitto in macchina, ma così era difficile anche formulare un pensiero.
"Io e te non possiamo più continuare."
Sputò secco. Non si sentiva un verme come aveva immaginato, in fondo era l'unico modo per non mentirle.
"Tu non hai fatto niente di male, davvero! Sono io. Mi sono fermato a riflettere sui miei sentimenti, avevo bisogno di capire cosa provo davvero! Sei una ragazza fantastica, davvero ma.."
"Ma io non sono Harry." concluse lei, piangendo.
"Cosa?" Louis non capiva.
"Non sono stupida, sai? Io ti amo Louis, ti conosco. Vedo il modo in cui lo guardi. Ma va bene così, se sei felice.." Stava piangendo e Louis davvero non voleva vederla così, le voleva bene, comunque.
"Mi dispiace" fu tutto ciò che riuscì a dire.
"Va bene, va da lui!" Disse lei e Louis non poté fare a meno di abbracciarla.
"Grazie" disse.
 
Era divertente guardare le partite con Niall, non che ad Harry importasse molto del calcio, ma il biondino lo rendeva piacevole.
Quella sera giocava Inghilterra-Irlanda.
Vinse l'Inghilterra, ma Harry non lo fece pesare più di tanto al suo amico, così subito dopo la partita tornò a casa.
L'auto di Louis era parcheggiata nel vialetto.
Strano.
Entrò in casa, il soggiorno era buio, accese la luce e trovò Louis seduto sul divano a piangere.
"Lou"
"Ciao Harreh!" Disse lui, singhiozzando. Harry corse da lui e gli si inginocchiò davanti.
"Lou, cos'è successo?"
"Ho rotto con El" Harry cercava il suo sguardo, ma Louis non riusciva a guardarlo negli occhi. Sapeva che se lo avrebbe fatto sarebbe crollato.
"Come? Cosa dici? Ma perché?"
"L'ho lasciata io" disse. Il silenzio di Harry gli fece capire che forse era il caso di aggiungere altro. "Credo semplicemente di non amarla più."
"E allora perché piangi?" Harry era il più piccolo dei due, ma in quel momento sembrava che stesse tranquillizzando un bambino.
"Non lo so, io... Sono così confuso, Harry."
"È normale che ti senta così, siete stati insieme per tanto tempo!"
Harry era dispiaciuto. Non per il fatto che la loro storia fosse finita, anzi, si può dire che era felice per quello. Ma gli si spezzava il cuore a vederlo così.
"Dai, andiamo a letto." Disse Harry alzandosi e tenendogli la mano.
Andarono ognuno nelle rispettive stanze. Harry era davvero distrutto, ma non riusciva a dormire.
Louis non ci provò nemmeno.
Era notte fonda quando si alzò per bere un bicchiere d'acqua; quando tornò al piano di sopra però, invece che svoltare a destra diretto alla sua stanza, girò a sinistra, verso la camera del più piccolo.
"Harreh" chiamò.
"Uhm?"
"Sei sveglio?"
"Si Lou."
"Ti.. Ti dispiace se dormo con te? Sai, non mi va di stare solo."
Harry sorrise nel buio della stanza.
"Certo, vieni."
Alzò le coperte come ad invitarlo ulteriormente ad avvicinarsi.
Louis si sdraiò titubante, quando sentì le braccia di Harry avvolgerlo. Si tranquillizzò e poggiò la testa sul suo petto.
"Non pensare a niente Lou, solo a riposare"
E come faceva a pensare a qualcosa, così sistemato tra le sue braccia?
Louis sorrise e si addormentò.
 
Il mattino seguente, Louis si svegliò solo nel grande letto. Gli ci volle qualche istante prima di metabolizzare dove si trovava e ricordare gli avvenimenti della sera prima.
Nascose la testa sotto al cuscino per l'imbarazzo, come se questo cancellasse ciò che era successo. Quando finalmente capì che era inutile piangere sul latte versato, scese al piano di sotto, dove trovò Harry in cucina. Quando lo vide così vestito si maledisse, pensando che forse sarebbe stato meglio infilarsi una T-shirt. La sera prima non ci aveva fatto caso, ma forse ci è passato sopra perché anche Harry, vestito solo con i boxer, non era gran che vestito.
"Buongiorno Lou!" Lo salutò il più giovane, mentre era ai fornelli per preparare uova strapazzate e pancetta.
"Giorno Haz."
Dio se era in imbarazzo! Come aveva fatto a pensare che la scelta migliore per quella notte fosse chiedere asilo nel letto di Styles? Era come andare nella tana del lupo.
"Hai dormito bene?"
"Si, grazie Harreh!"
"E.. Stai meglio?" Chiese seriamente preoccupato.
"Boh, credo di si."
"Ascolta Lou, se vuoi parlarne sai che io.."
"Tranquillo, non credo ci sia nulla da dire ma grazie." Tagliò corto Louis. Capiva l'imbarazzo di Harry e non sapeva davvero come esprimersi con lui.
Il più piccolo non sapeva come comportarsi. Gli dispiaceva per lui ma era felice per se stesso. Tra l'altro non era mai successo che Louis avesse problemi con Eleanor e non si era mai trovato in condizione di doverlo consolare.
La tensione era palpabile, così Louis si alzò e andò a cambiarsi, per poi riscendere dieci minuti più tardi.
"Ho bisogno di fare due passi." Si giustificò prima di uscire e richiudersi la porta alle spalle.
 
Louis non capiva cosa gli stesse prendendo. O meglio, lo capiva ma non capiva il perché.
Lui non è gay.
Camminò fino al parco, pensando che qualsiasi cosa provasse per Harry, aveva fatto bene a lasciare Eleanor. Lui non la amava.
Una giovane coppia gli passò davanti e se la prese con se stesso, perché non riuscì a fare a meno di pensare a lui e ad Harry al posto loro.
No, decisamente ciò che provava per il ricciolino non era semplice amicizia.
Tornò a casa, tanto non aveva senso scappare. E non aveva senso nemmeno ripercorrere a mente gli avvenimenti degli ultimi giorni.
 
Quando era appena arrivato nel vialetto di casa, Harry era sulla soglia pronto ad uscire.
"Dove stai andando?" Harry sobbalzò.
"Oh Lou, mi hanno convocato alla Modest! anche se non so per cosa."
"Vengo con te"
"Ehm, hanno detto che volevano solo me."
Louis abbassò lo sguardo dispiaciuto.
"Ma non penso sia un problema se ci sei anche tu!"
Louis sorrise e salì in macchina con Harry.
Quando arrivarono agli uffici della Modest! a Louis fu subito impedito di entrare insieme ad Harry, così dopo una più o meno lunga discussione rimase nella sala d'attesa.
Harry entrò. Era nervoso e non capiva il perché di quel richiamo.
"Siediti, Harry." Disse Tiffany, una dei loro manager.
"Preferisco stare in piedi, grazie."
"Come vuoi. Siamo venuti a sapere tramite i social che la relazione tra Louis ed Eleanor è finita."
"E io cosa c'entro?" Era spazientito. Non gli è mai piaciuto particolarmente parlare con i manager.
"Sappiamo il motivo Harry. Sappiamo che tu e Louis state insieme ma questo non va bene per"
"Frena frena frena." La interruppe Harry.
"Io e Louis non stiamo insieme! Non so i motivi per cui ha lasciato Eleanor, ma non lo ha fatto certo per me. Ve lo assicuro."
"Beh ma questo è ciò che pensano le persone! Senti, non so come ma devi fare in modo che tornino insieme, stanno correndo con troppe voci su voi due e più voci circolano, più fan perderete. Più fan perderete e meno soldi guadagnerete. Meno soldi guadagnerete e meno ne guadagnerò io, quindi vedi che puoi fare."
Harry sapeva che non poteva controbattere, perché per colpa di quello stupido contratto firmato circa un anno prima, ora erano come dei burattini in mano alla Modest!
Annuì nervosamente, dopo di che Tiffany lo congedò ed Harry uscì ricordandosi bene di sbattere la porta.
 
Louis aveva tanto insistito per sapere il motivo della breve riunione ma Harry non gli aveva mai risposto. Alla fine il più grande ci aveva rinunciato e tra di loro era calato il silenzio.
Dopo che Harry ebbe parcheggiato fuori casa, finalmente parlò.
"Mi dici perché hai lasciato El?"
Louis lo guardò di traverso poi rispose. "Te l'ho detto il motivo."
"Intendevo dire il vero motivo, non quello ufficiale."
"Ma che problemi hai?"
"No, io volevo sapere che problemi hai tu, amico."
"Che c'è? Ora non ti fidi nemmeno più di ciò che dico?"
"Io mi fido di ciò che mi dici Lou, è solo che.."
"Solo che niente! Io non amo più Eleanor okay? Non è un concetto difficile da capire."
Erano arrivati dentro casa, Harry gettò le chiavi sul tavolo e poi si voltò di nuovo verso di Louis.
"Sai Harry, a volte sei un ragazzino. Pensavo che mi saresti stato vicino, invece sei curioso come mia sorella quando spettegola con le sue amiche e.."
Non gli dette il tempo di aggiungere altro, che Harry lo prese in viso e lo baciò.
Era sempre stato un tipo impulsivo, ma mai, mai avrebbe pensato di fare una cosa del genere. Ma gli piacque!
Le labbra di Louis erano così delicate...
"Scusa" disse quando interruppe il bacio. "Dovevo far chiarezza tra i miei sentimenti." e andò via.
Louis rimase spiazzato, di sasso.
Non riusciva ad elaborare ciò che era appena successo.
Harry lo aveva baciato. Harry Styles aveva baciato lui, Louis Tomlinson.
Era felice, finalmente era felice e si, aveva capito tutto.
Andò fuori in giardino, dove si era rintanato Harry. Lo trovò seduto sulla vecchia altalena appartenuta ai figli de precedenti proprietari.
"Louis io... Mi dispiace."
"No Harry, dispiace a me."
"Che vuoi dire?"
"Che è vero, c'è un motivo se ho lasciato Eleanor."
Harry tacque e Louis continuò. "La verità è che non faccio altro che pensare a te. Quando penso a chi vorrei avere accanto penso a te, non a lei. Quando ho un appuntamenti con lei non ho le farfalle nello stomaco come quando corro per rivederti dopo gli allenamenti. Quando penso a chi amo, non penso a lei..." si bloccò. "Ma a te. E non penso più che questo sia normale, tra amici."
Harry rise. La sua risata era così dolce che Louis si intenerì, anche se era alquanto imbarazzato.
"Ridi di me eh?"
"No, rido perché sono felice!"
Louis sorrise, si chinò verso di Harry e lo baciò.
Questa volta il bacio fu decisamente diverso. Entrambi avevano gli occhi chiusi, erano felici. Harry prese l'iniziativa e approfondì il bacio, mentre Louis affondò le mani nei suoi ricci.
Erano felici, finalmente.
  
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